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Visualia group (Marko Bolkovic) finalist at 1 minute projection mapping
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The 15 finalists to the next stage are listed below. 79 entries from 25 countries and areas. The number of countries that participated in this year was the largest ever.

We will have the rehearsal to test all projection mapping works including the unselected works before the event. At the rehearsal, we are going to add a few more positions of finalist based on the quality. We would appreciate your brush-up by the time if you are interested in winning the extra positions.
This year we are going to have an additional mapping show to demonstrate 10 – 15 projects among the unselected projects as the second group. The show will be on September 17th and 18th at 20:30. The second group projects will not be counted in the competition, but it will be a great opportunity to get the feedback from the audience. The information about the second group will be announced after all selection is completed.
For the 2016 finalist, their works will be demonstrated at MINATOPIA-Niigata City History Museum on September 16th – 19th.

1minute Projection Mapping 2016 / FINALIS
(The numbers on the left side is the entry order of the number.)
01. One Action「Story of the Door」(JAPAN)
02. Full Screen Studio「We Are Robots」(Hungary)
03. Rampages Production「遊方/Yu Hou」(MACAU)
04. AVA Animation & Visual Arts「Mundo Escondido」(MEXICO)
05. AKASHA VISUALSTATION「Cordyceps (killing fungi)」(Slovakia)
06. Furyco「Insatura」(Indonesia)
07. VJZARIA「Free Mind Free Mind」(Brazil)
08. MöDAR「BARATAYUDHA」(Indonesia)
09. Yellaban Creative Media Studio「Eyesight」(THAILAND)
10. Undertoon「WHY NOT?」(Croatia)
11. EPER Creative Studio「Mind Game」(Hugary)
12. YOYO miracle「CONNECT」(Japan)
13. EuroVideoMapping「(Germany)
14. QUA2DUO「DOOR」(Japan)
15. x.arts「Metamorphose」(Japan)
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Event details and ticketing.
http://minatopika.com/

01. One Action「Story of the Door」(JAPAN)

01_ONE ACTION2

02. Full Screen Studio「We Are Robots」(Hungary)

02_Full Screen Studio

03. Rampages Production「遊方/Yu Hou」(MACAU)

03_Rampages Production Ltd2

04. AVA Animation & Visual Arts「Mundo Escondido」(MEXICO)

04_AVA Animation&Visual Arts2

05. AKASHA VISUALSTATION「Cordyceps (killing fungi)」(Slovakia)

05_AKASHA VISUALSTATION2

06. Furyco「Insatura」(Indonesia)

06_FURYCO

07. VJZARIA「Free Mind Free Mind」(Brazil)

7_VJZARIA2

08. MöDAR「BARATAYUDHA」(Indonesia)

08_MöDAR2

09. Yellaban Creative Media Studio「Eyesight」(THAILAND)

09_Yellaban Creative Media Studio2

10. Undertoon「WHY NOT?」(Croatia)

10_Undertoon

11. EPER Creative Studio「Mind Game」(Hugary)

11_EPER Creative Studio2

12. YOYO miracle「CONNECT」(Japan)

12_YOYO miracle2

13. EuroVideoMapping「(Germany)

13_EuroVideoMapping

14. QUA2DUO「DOOR」(Japan)

14_QUA2DUO

15. x.arts「Metamorphose」(Japan)

15_XArts_AI

Yoichi Ochiai (JP) at Ars electronica
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Honorary Mention Interactive Art+

Yoichi Ochiai (JP)

Fairy Lights in Femtoseconds is a 3-dimensional holograph that creates a dialogue between the physical and the immaterial, melting the border between matter and images. The result of a successful collaboration between artist Yoichi Ochiai and three Japanese universities, compositions of light fields are created using laser-induced plasma, operating in 30 femtosecond pulses (30 quadrillionths of a second). Exciting the plasma at high intensity for ultra short time periods causes it to emit light arbitrarily outwards into 3D space. Holographic synthesis on light fields has long been the subject of science fiction and is often visualised in moves and computer games. This project employs a method of rendering aerial and volumetric graphics into three-dimensional, computationally controlled matter. It evokes a magical science-fiction narrative, situating the imaginary and intangible within the ordinary world.

Fairylights

RomaEuropa Festival: GUY CASSIERS | TONEELHUIS TONEELGROEP AMSTERDAM The Kindly Ones
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The Kindly Ones 8 ottobre – 9 ottobre 2016
sabato h 19 – domenica h 17
Teatro Argentina

 Nessun simbolo nazista, nessun segno collegabile all’Olocausto abita la scena di The Kindly Ones, nuova produzione di Guy Cassiers e frutto della collaborazione tra il suo Toneelhuis di Anversa e del Toneelgroep Amsterdam diretto da Ivo van Hove.

Per rappresentare Le Benevole di Jonathan Littell, il regista tra gli artisti più innovativi del teatro europeo, sceglie una scenografia dalla natura installativa ispirata alle opere di Rebecca Horn e Christian Boltanski. Tra gli episodi letterari più discussi degli ultimi dieci anni, il romanzo di Littell ha rappresentato un vero e proprio choc culturale: non solo l’Olocausto veniva raccontato dal punto di vista del carnefice, il generale delle SS Maximilien Aue; ma proprio questo protagonista si spogliava della propria ‘mostruosità’, svelando l’innata natura sadica dell’essere umano. Il Terzo Reich appariva come il frutto dell’unione di cittadini ordinari in marica verso la totale follia.

In un presente che vede vacillare le fondamenta politiche dell’unione europea, Cassiers mette in scena la storia di Aue attraverso due differenti piani di rappresentazione: da un lato sul palco si susseguono i dialoghi atroci che degenerarono rapidamente nella Soluzione Finale; dall’altro l’immagine video -leit motiv nel lavoro del regista- ci conduce negli incubi del protagonista. The Kindly Ones crea così un cortocircuito tra la concretezza della parola, capace di concorrere alla costruzione dell’emarginazione, della violenza e dell’esclusione, e l’astrazione dell’immagine, allucinatoria e onirica, enfatizzazione della possibilità che questo incubo storico si ripeta in qualsiasi parte del mondo e in qualsiasi epoca. Che l’incubo si stia ripetendo, adesso?


Durata 210′ con intervallo
Regia, Adattamento Guy Cassiers
Attori Bart Slegers, Fred Goessens, Hans Kesting, Jip van den Dool, Abke Haring, Alwin Pulinckx, Johan Van Assche, Katelijne Damen, Kevin Janssens, Vincent Van Sande, Diego De Ridder
Autore Jonathan Littell
Adattamento, Drammaturgia Erwin Jans
Traduzione Janneke van der Meulen, Jeanne Holierhoek
Scenografia, Costumi Tim Van Steenbergen
Suono Diederick De Cock
Consulente luci Bas Devos
Video Frederik Jassogne
Assistente alla regia Lutje Lievens, Morgan Verhelle
Casting Hans Kemna
Produzione Toneelhuis, Toneelgroep Amsterdam (NL)
Coproduzione deSingel Internationale Kunstcampus
In collaborazione con Le Phénix, Scène nationale de Valenciennes (FR), Maison de la Culture d’Amiens (FR), Istanbul Theatre Festival (TR), Festival Temporada Alta (ES), Romaeuropa Festival (IT)
Supporto Programma Cultura dell’Unione Europea

Foto © Kurt Van der Elst

Romaeuropa accompagna The Kindly Ones di Guy Cassiers con il progetto Domino ideato da Dynamis: una mappa delle differenti identità della città di Roma nell’ambito di un progetto di collaborazione pluriennale cofinanziato dall’Unione Europea e presentato mediante il portale: invisible-cities.eu

LuBeC-Lucca beni culturali
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LuBeC – Lucca Beni Culturali, il prossimo 13 e 14 ottobre, porterà all’attenzione della Community della cultura il grande tema del “cambiamento”fra pubblico e privato, introdotto dall’azione riformatrice del Ministro Franceschini.

Quella innovazione socio – culturale che sta investendo la valorizzazione del patrimonio pubblico, le politiche territoriali, il welfare culturale e il non profit, le imprese creative e la rigenerazione urbana, assimilando  il “nuovo”: nuovi strumenti normativi per nuovi cittadini, nuove tecnologie e nuove modalità di comunicazione, nuove energie e nuove competenze, nuove opportunità di sostegno finanziario per il pubblico e per il privato.

Accanto a workshop, incontri e laboratori formativi organizzati insieme a partner tecnici, leader di settore, si sviluppa sempre più ampia e innovativa,LuBeC Digital Technology, la rassegna espositiva dei prodotti e dei servizi turistico-culturali creati dal sistema pubblico e privato per il fruitore contemporaneo.

E ancora innovazione e creatività si incontrano per dar vita a nuovi prodotti e servizi per il sistema turismo-cultura, grazie a CREATHON, il primo Hackathon sull’innovazione culturale, una maratona di idee dedicata ad umanisti e fabbricatori digitali, che nell’Open Lab si sfidano in una 24ore non stop.

LuBeC si conferma, altresì come luogo di internazionalizzazione con:

– la consueta presenza di un Paese Ospite, per il 2016 il Giappone, in occasione dei 150 anni delle relazioni ufficiali con l’Italia;

– il servizio Europe Corner, che supporta imprese, non profit e PA nello sviluppo di progetti, network e competenze nel quadro della programmazione europea tout court

– gli  speciali Infodays dedicati alle novità dei programmi gestiti dal Contact Point del MiBACT.

 

Alberobello light festival
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Dal 23 al 2 agosto 2016 i trulli torneranno a illuminarsi per la prima edizione internazionale dell’Alberobello Light Festival.

Torna, dopo il successo delle edizioni precedenti, la versione estiva del Festival delle Luci che avrà come tema le ‘visioni’ che gli artisti hanno sulla luce e sull’arte della luce, e le loro interpretazioni, che si snoderanno in un percorso suggestivo che toccherà i luoghi più caratteristici del paese.
Tali visioni, ideate da prestigiosi artisti internazionali, prenderanno forma tramite installazioni artistiche e video mapping, tecnica che permetterà di proiettare i giochi di luce direttamente sui trulli e sulla facciata della Chiesa di Sant’Antonio da Padova. Trasformate in una sorta di display, queste superfici si animeranno con immagini e luci creando affascinanti disegni dalle innumerevoli tonalità che il pubblico stesso potrà contribuire a trasformare con la sua creatività e immaginazione.
Non solo un’esperienza visiva dunque ma anche un’esperienza interattiva che regalerà agli spettatori l’emozione di diventare artisti creando una propria opera d’arte che verrà visualizzata al momento sul monumento.

img-festival

Lightcones e l’Associazione Giovani Imprenditori Turistici (AGIT), responsabili rispettivamente della Direzione artistica e organizzativa del Festival, si avvarranno quest’anno di una curatrice artistica d’eccezione, Carole Purnelle che, all’interno dello studio OCUBO, ha fondato, diretto e prodotto il LUMINA Light Festival a Cascais, in Portogallo.

L’Alberobello Light Festival si svolgerà, come nelle edizioni precedenti, in collaborazione con il Comune di Alberobello e partner ufficiale sarà l’azienda Natuzzi che torna a contribuire con una sua installazione, tra tradizione e innovazione, allo spirito artistico del Festival.
Senza il loro contributo fondamentale, unito a quello degli imprenditori che hanno deciso di sostenerci, il Festival non sarebbe così luminoso.

Curatrice artistica

Carole Purnelle (Ocubo)

Direzione artistica
Lightcones

Direzione organizzativa
AGIT

Partner ufficiale
Natuzzi

Partner istituzionale
Comune di Alberobello

LIGHTCONES Lightcones è un’associazione di promozione sociale fondata per promuovere e valorizzare l’eredità artistica e culturale delle città e delle aree urbane Unesco attraverso tecniche di visual art, light e video mapping. È formata da un gruppo di ingegneri, programmatori, designers e visual artist con una grande passione per la tecnologia e l’arte audiovisuale.

Visualia summer edition (Pula)
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Visualia Summer Edition will repeat video mapping, D-Stroy by Undertoon, witch was premiered at the Festival Visualia in May 2016. In case you’ve missed it or you simply want to see it again, join us on 13th of August 2016 at Forum. Program begins at 21:30 hours so we suggest that you come a few minutes earlier because projection starts precisely on time and ends at 21:35 hours.

>>Visualia Group interactive light installations<<
This year’s novelty is repeating interactive light installations by Visualia Group. At Forum will be presented interactive light installations “Visualia Wall”, “Magic Garden” i “Residence of Light & Music”. Installations will turn on after video mapping is watched and will stay on until 23:00 hours. In description below, find out in what ways it is possible to interact with these installations. They are artworks of creative informal artistic Association – Visualia Group, hardworking group active through all year.

VISUALIA WALL – wall with two faces. On one side this wall is interactive and respond to movement and sound created by passerby. On the other side it has a screen that will display promotional videos.

MAGIC GARDEN – in case you need a place just to relax, this is a right installation for you. Let your imagination guide you in a journey of creating your own garden that will fulfill your needs. Magic Garden is an interactive light installation that merge new technology and the beauty of nature through light and music. The garden is filled with magical mushrooms that comes alive with a simple hand movement and wake up the artist in a visitor. Using sensors, visitor chooses which color is going to fulfill different parts of the garden. But watch out, no magic last forever! Make sure you capture your own creation.

RESIDENCE OF LIGHT AND MUSIC – this fun interactive light installation consists of a three lighting and musical benches that contain the sounds with different instruments. With a simple hit on the surface of the bench, visitor can create his own melody or simply by connecting via Bluetooth on it, he can enjoy his favorite song. Find out how much skill you have playing on them!

PROGRAM:
(Forum)
21:30 – 21:35h D-Stroy – Undertoon
21:35 – 23:00h Visualia Group interactive light installations

THE EVENT IS FREE FOR ALL VISITORS!

The event is organized by Association Sonitus and Tourism Office Pula. It’s supported by the City of Pula and co-founded by the European Union – Creative Europe, Spectrum 16 – TRANSNATIONAL Light.

We would also like to remind you that you can visit interactive exhibition Storywood, which was also premiered at the Festival Visualia in May 2016. You can visit Storywood every day from 09:00 – 23:00h at the Museum and Gallery space Sacred Hearts. It stays open until 31st of August 2016.

Conferenza GARR 2016 FIRENZE. CALL for PAPER
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THE CREACTIVE NETWORK

UNO SPAZIO PER CONDIVIDERE E CREARE NUOVA CONOSCENZA

La Conferenza GARR è l’occasione di incontro e confronto tra gli utilizzatori, gli operatori e i gestori della rete nazionale dell’istruzione e della ricerca, per condividere esperienze e riflessioni sull’utilizzo della rete come strumento di ricerca, formazione e cultura, attraverso discipline e contesti diversi.

Tema centrale della conferenza sarà il ruolo della rete come spazio aperto di condivisione e creazione di nuova scienza e cultura. Grazie alla rete, comunità diverse possono incontrarsi e dar vita a collaborazioni realmente interdisciplinari, trovare e condividere dati e servizi, applicare al proprio settore metodi ed idee usati in altri campi, dare vita alle creazioni più svariate: esperimenti scientifici, esposizioni virtuali, performance dal vivo.

All’interno di questo spazio stimolante e aperto si creano e si diffondono nuove competenze contribuendo a superare i molti tipi di divario digitale che ancora esistono in Italia e altrove.

La conferenza darà spazio alla presentazione di casi di successo o, al contrario, a interessanti problematiche a cui si richiede risposta, oltre che alla riflessione sulle strategie che consentano alle iniziative di ricerca di trasformarsi in innovazione su larga scala, contribuendo concretamente allo sviluppo il Paese.

 

SI INVITA A PROPORRE CONTRIBUTI SUI SEGUENTI E ALTRI ARGOMENTI RILEVANTI AL TEMA DELLA CONFERENZA:

  • Open Educational Resource Commons (OER), competenze e apprendimento;
  • Conservare, trovare, usare e riusare i dati: Open Data; Long-term Preservation, Data Stewardship, Big Data, Infrastrutture di Ricerca, accessibilità;
  • Cose, luoghi, persone… “Tutto” collegato: Smart City e Internet of Thing;
  • Servizi e bisogni degli utilizzatori: ambienti collaborativi, Cloud e non solo;
  • Il patrimonio culturale immateriale e intangibile: Digital Culture, creazioni immateriali e intangibili, Augmented Reality, Immersive Reality;
  • Culture della rete: Open Source, Software Culture, pensiero computazionale, Social e Creative Media;
  • Trasferimento tecnologico: dalla ricerca all’innovazione, dallo sviluppo reale al beneficio per la società;
  • Regole della rete, in rete e per la rete: etica e diritto d’autore.

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PAROLE CHIAVE

OPEN EDUCATIONAL RESOURCES E APPRENDIMENTO COMPETENZE
DIGITAL GAP OPEN DATA
BIG DATA AMBIENTI COLLABORATIVI
SOCIAL MEDIA SMART CITY
INFRASTRUTTURE DI RICERCA INTERNET OF THINGS
OPEN SOURCE AUGMENTED HERITAGE
DATA PRESERVATION/STEWARDSHIP ETICA
DIRITTO D’AUTORE TRASFERIMENTO TECNOLOGICO (dalla ricerca, all’innovazione, allo sviluppo reale a beneficio della società)
SERVIZI CLOUD BISOGNI DEGLI UTILIZZATORI
SOFTWARE CULTURE CREATIVE MEDIA
PENSIERO COMPUTAZIONALE

I contributi, redatti in lingua italiana o inglese dovranno avere una lunghezza compresa tra 1 e 3 pagine (2.500-9.000 caratteri spazi inclusi), più eventuali allegati multimediali (immagini, suoni, video ecc.).

Le proposte devono essere inviate, esclusivamente, in formato digitale. Per l’invio degli articoli è necessaria la registrazione e la compilazione dell’apposito modulo del sistema automatico di sottomissione via Web:

https://easychair.org/conferences/?conf=conf2016

I lavori proposti saranno sottoposti a valutazione da parte del Comitato di Programma, il cui esito verrà comunicato agli interessati. Gli autori dei contributi accettati dovranno inviare la loro presentazione in forma definitiva secondo le modalità e nei tempi stabiliti nella comunicazione ricevuta e riportate nel sito Web della Conferenza.

I contributi, redatti in lingua italiana o inglese dovranno avere una lunghezza compresa tra 1 e 3 pagine (2.500-9.000 caratteri spazi inclusi), più eventuali allegati multimediali (immagini, suoni, video ecc.).

Le proposte devono essere inviate, esclusivamente, in formato digitale. Per l’invio degli articoli è necessaria la registrazione e la compilazione dell’apposito modulo del sistema automatico di sottomissione via Web:

https://easychair.org/conferences/?conf=conf2016

I lavori proposti saranno sottoposti a valutazione da parte del Comitato di Programma, il cui esito verrà comunicato agli interessati. Gli autori dei contributi accettati dovranno inviare la loro presentazione in forma definitiva secondo le modalità e nei tempi stabiliti nella comunicazione ricevuta e riportate nel sito Web della Conferenza.

  • Apertura call: 21 luglio 2016
  • Chiusura call: 2 ottobre 2016
  • Notifiche di accettazione e programma: 26 ottobre 2016
  • Conferenza: 30 Novembre – 2 Dicembre 2016

FIMG- GIRONA, II INTERNATIONAL LIGHT AND MAPPING CONGRESS, 21ST- 23TH July
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From 22 to 24 of July GIRONA (SPAIN) celebrates the FIMG 2016, a free festival that weaves the cultural value of Girona with the contemporary cretion through the innovation and audiovisual arts.

 The FIMG includes the III International Mapping Competition – with a new category, eleven prizes valued in more than 28.000 € and three popular votation prizes-, and the II International Light and Mapping Congress, a space for debate and reflection for professionals, artists and students of the sector.

 The themE of the FIMG 2016 is abour the landscapes.

 The FIMG 2016 keeps the same structure than the last edition: the III International Competition of Mapping, with projections of the selected artistic proposals in some of the most representative facades of the city, and the II International Mapping Competition, a space for dialogue and reflection dedicated to professionals of the sector.

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CaixaForum Girona welcomes the II International Light and Mapping Congress organised by the International Mapping Festival of Girona is a place for discussion and reflection — an event to witness the talent of artists in the sector, discover the latest innovations and learn various techniques. It aims to foster the exchange of knowledge and expertise in an environment for developing professional ties.

The Congress targets sector professionals and students (artistic and technical) as well as anyone interested in the subject — advertising agencies, designers, set designers, museum and videoart professionals, tourist boards and economic promotion departments, private companies, etc.

Projection mapping is a widely established technique. It is applicable in many fields for artistic expression as well as for commercial and tourism purposes. It is used on buildings and clocks, on opera set designs and dance shows, in indoor installations or on outdoor vegetation, in music clubs and art galleries.  It offers increasingly greater possibilities, and the technological advances open horizons unimaginable until now.

 DATESWorkshops: 19 and 20 July from 10am to 19pm, July 21 from 10am to 14pm.
Congress: July 21, 15: 30h to 19h, 22 and 23 July morning and afternoon (check schedules).

 CONTENTS

The contents, focusing on mapping applications, are structured as follows:

. Workshops: theoretical and hands-on sessions.
. Talk: presentations on various subjects related to projection mapping.
. Meet the artist: informal talks where artists explain their work and experience.
. Technical: sessions for discovering the latest technical innovations in the sector.
. Discussion panel: round table featuring various experts.
. Showroom: venue for showcasing the work of companies and artists.
. Screening: continuous projection of the best international mapping projections.

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LLISTAT DE CONFERENCIANTS
LISTA DE CONFERENCIANTES/ LECTURERS LIST

JOANIE LEMERCIER (FR),
Founder of the prestigious collective AntiVJ. The work of Lemercier is about the lighting projection and how it transforms the space and changes the perception of reality. Lemercier has worked with artists like Flying Lotus an Adrian Utley of Portishead, between others, and has shown his work in the Digital Art Museum of Pekín, Art Basel  and the Sundance Film Festival.

PABLO VALBUENA (ES),
Spanish visual artist living in the south of France, developes artistic projects with the light as a raw material, where he dialogues with the space, the time and the perception. His work is an overlap of that physical and virtual, a solution of the boundary between reality and perception and a creation of mental spaces for the observer where the most important is the subjective experience. He has done exhibitions in galleries and biennial shows, and has done public conferences in Europe, Asia and America. 

AMAR MULABEGOVIC (CZ),
Cofounder of The Macula audiovisual brand and of the Signal, the festival of videomapping, light projections and installations that takes place in Praga in October.

ELOI MADUELL I SANTI VILANOVA (CAT/ES),
They are members of the Playmodes audiovisual research studio. They were rewarded in 2014 with the Laus de Oro award in the audiovisual category for their work Taull1123, a project that recovers with virtual technology the romanic paints of the Sant Climent de Taüll church. The studio works in the creation of interactive immersive installations, mapping and graphics with movement.

ALI M. DEMIREL (GER)
He has designed scenography for such renowned artists like Richie Hawtin, between them the Enter project, or The Objekt, with the alias of Plastikman Live, the monumental obelisk premiered in the Guggenheim of New York and presented, among other places, in the Sónar festival.

SHANE WALTER (UK)
He has worked for more than 20 years in the digital sector, is creative director, curator, comissioner and writer. He is also cofounder and director of Onedotzero, a cultural digital production company that works to create experiences that merge art, entertainment and technology.
Ha trabajado durante más de 20 años en el mundo digital, es director creativo, curador, comisario y escritor. Es cofundador y director de Onedotzero, productora cultural digital que trabaja para crear experiencias que fusionan el arte, el entretenimiento y la tecnología. 

FILIP STERCKX (BE) és membre d’Skullmapping, estudi d’animació belga especialitzat en projectes de mapping, experiències de realitat virtual i hologrames.
He’s member of Skullmapping, a Belgian animation studio specialized in mapping projects, virtual reality experiences and holograms.
Es miembro de Skullmapping, estudio de animación belga especializado en proyectos de mapping, experiencias de realidad virtual y hologramas. 

VISUAL BRASIL (BR)
Is a festival of artistic performances focused on video and sound in real time. Its aim is show and debate about new techniques and concepts of the contemporary audiovisual scene. 

THOMAS VAQUIÉ (FR)
He is a musician and takes part of the renowned visual label AntiVJ, to whom he creates the soundtracks of the audiovisual installations.
TELENOIKA (ES),
Visual creators group born in the 2000 in Barcelona that works to spread the innovations in artistic languages thanks to new audiovisual technologies. Telenoika supports emergent artists through the formation, aids for research and activities that create new creative dynamics through the audiovisual experimentation.
ARCADI POCH (ES)
He is urban art curator and culture responsible of Montana Colors, leader brand in the production of spray paint for graffiti’s and fine arts. Founder of Kognitif, international network of creators and professionals that develope projects in public spaces, Poch will explore through different urban artists that work and understand the plastic concept of light. 
ALEX POSADAS (ES)
He is digital creator, investigator in the interactivity field and musical producer. Works as a coordinator and project director in the interaction lab of Hangar in Barcelona, and developes projects as an independent multimedia producer. He also collaborates in collectives like Dorkbot Barcelona or Neuronoise group.
JULIETTE BIBASSE (FR)
She is an independent digital art producer, creative director and curator. From 2009 she is working connecting artists, festivals and cultural actors. As a producer, she has collaborated in a wide range of projects with international artists in the cultural and business field. She is agent of artists like Joanie Lemercier, Guillaume Marmin, Equipo de vacío and Herman Kolgen, among others. 
LÁSZLÓ ZSOLT BORDOS (HU)
He is 3D artist specialized in video mapping projection. After collaborating with the main international artists of mapping under the name of Bordos.ArtWorks and Invited Artists, Bordos works with installations and projections for theatres and operas. 

NÚRIA FONT (ES)
She is artistic director of the NU2’S association, audiovisual producer and curator. She focuses her work on dance and scenic arts, she has directed documentaries of dance and events like the VAD festival in Girona or IDN in Mercat de les Flors. She is a teacher in Institut del Teatre and in the Conservatori de Dansa María de Ávila of Madrid. Awarded in 2009 with the National Dance Prize of Generalitat de Catalunya. 

MARIONA OMEDES (ES) 
She’s director of the audiovisual studio Nuevojos. Art director, multimedia artist and illustrator, in 2011 she won the National Prize of Culture of Catalunya grant by CoNCA in the audiovisual category. Nueveojos has created mapping for FC Barcelona, Casa Batlló of Antoni Gaudí, among others. 
MAYA BENAINOUS I CYRIL LAURIER (ES)
They are cofounders of Hand Coded, a visual arts studio, interactive installations and live shows. Cyril is doctor in musical technology and investigates the music emotions. Maya studies how technology can generate emotions and creates algorythms to generate designs, interactions or animations. 
BECA BÒLIT. CENTRE D’ART CONTEMPORANI GIRONA.
The congress will also offer a conference dedicated to Beca Bòlit granted by the Centre d’Art Contemporani de Girona. The conference will be attended by Carme Sais, director of Bòlit, and the artists Rafael Triana, winner of the 2015 Bòlit scholarship, and Alex Popa, winner of the 2016. Their pieces will be exhibited in FIMG 2016 and 2017.

 

Les aiguilles et l’opium di Lepage nuova versione al NapoliTeatro Festival
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Sono trascorsi 25 anni dal primo apparire dello spettacolo Les aiguilles et l’opium (Gli aghi e l’oppio) di (e con) Robert Lepage; uno spettacolo storico che giustamente, in collaborazione con lo scenografo Carl Fillon, il grande regista e inteprete canadese ha voluto riprendere in questi ultimi anni e ridefinire sul piano tecnologico, operazione che suona un po’ come “aggiornare il software” nel computer che da qualche tempo non usiamo.
Il 9 ottobre 1991 Robert Lepage debutta come regista e interprete unico di Les aiguilles et l’opium a Québec. L’ultima sua performance è a Stoccolma il 18 settembre 1994; in seguito verrà sostituito da Marc Labrèche (interprete anche della nuova versione vista al NapoliTEatroFestival). Una versione prodotta dal Centro di produzione teatrale Segnali (Roma) haavuto  come protagonista, per l’Italia e la Spagna, l’attore Nestor Sayed.

E’ la storia di un uomo canadese, Robert, a Parigi per un lavoro di doppiaggio, in preda a sofferenze d’amore che, in una camera d’albergo, rivive il proprio dramma di isolamento e di dipendenza sentimentale nelle figure di Miles Davis e Jean Cocteau, entrambi tossicodipendenti che ritrovarono la migliore ispirazione artistica, ricorda Lepage, quando si liberarono da tale dipendenza (eroina e oppio).
Coincidenze geografiche uniscono gli artisti nominati: quando Cocteau rientrava in Francia in aereo dall’America (scrivendo la famosa Lettera agli Americani), Miles Davis raggiungeva via mare gli Stati Uniti, lasciandosi alle spalle Parigi e Juliette Greco, con la quale aveva avuto una breve ma intensa storia d’amore nella stessa camera d’albergo in cui si ritrova il protagonista, che invece ha lasciato Quebec per Parigi dopo una rottura con il compagno che si trova a New York. Un senso di angoscia esistenziale, di impossibilità di fuga pervade lo spettacolo. Fanno da contrappunto ai materiali visivi d’archivio e ai macro del video live la musica (Davis e Satie).

Annota Lepage: “Drugs provide a transformative tool at both scenic and narrative level….The pain of detoxification brought about a genuin return to inspiration. The transformation doesn’t only come about because the narcotics makes you see cockroaches or alter your mood, but because they transport you to another level”.
Nella prima versione, su un pannello mobile sopra il quale l’attore si muove e danza, appeso con un cavo all’alto del dispositivo, vengono retroproiettate alcune significative immagini che creano lo “sfondo” drammaturgicamente adeguato: il vortice dei Rotorelief di Marcel Duchamp (immagine-simbolo dello spettacolo) che crea l’illusione di un uomo risucchiato nella sua spirale, le immagini in retroproiezione di un’enorme siringa. Oggetti posti su una lavagna luminosa (la mappa di Parigi, una tazzina di caffé) ripresi dall’alto da una telecamera e mossi in diretta, vengono proiettati su uno schermo centrale in cui appaiono anche filmati di repertorio di Juliette Gréco, Miles Davis, diapositive con disegni di Cocteau.

images (2)E’ il primo spettacolo internazionale in cui Lepage si confronta con una tecnologia apparentemente complessa e con un pubblico internazionale:

Things get more complicated once you start dealing with technical issues and differences in human and financial resources withina growing and increasingly international company. At the beginning a big hall for me meant two o three hundred seats…The challenge with Needle and Opium was all of a sudden to do a one man show for eight hundred to a thounsad people, whereas Vinci for example had benne put on at the théâtre de Quat’Sous in Montreal to an audience of fifty. How do you mainatin a sense of intimacy with a thousand of people? You have to rely on technology to magnify you, to change the scale on which you work.

Anche in questo spettacolo il teatro di Lepage ricorda proprio la difficile posizione del Québec, in eterno conflitto culturale, linguistico e politico tra l’anglofonia e la francofonia e costantemente alla ricerca delle proprie radici storiche e di una non facile affermazione della propria identità. Il protagonista Robert, al proprio psicoanalista che gli domanda come mai si occupava di teatro, risponde con una lunga metafora sulla storia del Canada, letta ironicamente come “una tragedia shakesperiana in 5 atti”, concludendo con uno scetticismo di fondo sulle strade intraprese sia dalla parte più rivoluzionaria che da quella più moderata:

Non so cosa lei sappia del Canada e del Québec ma sono società molto “teatrali”. Quello che deve fare è guardare gli ultimi cinquanta anni della sua storia politica e vedrà che è scritta come un brutto dramma. No, non una commedia, direi che è più simile a una tragedia shakesperiana in 5 atti, una della più antiche, come Tito Andronico. Il primo atto è ambientato nel 1950, e accadde quello che è chiamato il “rifiuto globale”. Era il manifesto firmato da artisti e intellettuali che decisero di fare le cose a modo loro. E’ l’equivalente di quello che accadeva a Parigi nello stesso periodo con l’esistenzialismo, con Sarte, Albert Camus, Simone de Beauvoir. Nel 1960 c’era un movimento chiamato “la Rivoluzione tranquilla”. Non so perché si chiamasse così, forse perché c’era una rivoluzione in corso ma nessuno l’aveva notato. Poi nel 1970 abbiamo avuto l’Ottobre. C’era un gruppo di separatisti, terroristi che rapirono un diplomatico inglese (…)

Nel 1980 ci fu un referendum sull’indipendenza con la risposta che tutti conoscono…La risposta fu No, conosci la domanda, era molto lunga e confusa sulla sovranità, l’associazione…E’ come divorziare ma vivere nella stessa casa, quel tipo di situazioni lì, io tengo i bimbi tu i mobili, non mi è permesso di parlare ai bimbi ma posso parlare ai mobili. Penso che la risposta sia confusa come la domanda. L’anno seguente era il 1990 e tutti in Canada speravano che sarebbe stato il quinto e ultimo atto e che ci sarebbero state le riforme costituzionali per comprendere meglio la parte inglese del Paese, quella, francese, in nativi. Come vede, molte cose accaddero in Québec negli anni con uno zero, ma niente in mezzo.

Nella nuova versione gli attori sono due (a rappresentare Cocteau e Miles Davis) e la scenografia è un cubo vuoto senza lato superiore e frontale in movimento su una macchina che lo fa ruotare mentre le proiezioni in videomapping seguono tale movimento ricreando di volta in volta, l’ambientazione adeguata, con l’aggiunta di pochi altri dettagli (l’interno della camera di hotel, la sala di doppiaggio, la sala da concerto).

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Il movimento è la chiave di lettura del lavoro teatrale che va letto come un perfezionamento della macchina arcaica della prima versione: in questo dispositivo che in parte ricorda Elsinore (1995), gli attori si muovono come acrobati, legati all’alto del dispositivo e entrano ed escono dal cubo dalle posizioni più impensabili, sottoinsù, laterali, dal basso, dando l’impressione di voler giocare non sulla frontalità teatrale, ma sulle mille variazioni delle inquadrature cinematografiche.Lepage con Fillion progetta un unico elemento scenico, un dispositivo mobile e rotante che attraverso le sue molteplici possibilità di movimento ed attraverso la relazione che instaura con il personaggio che abita dentro i suoi meccanismi, mostra tre diverse storie. L’unico suo attributo è la trasformabilità.

L’attore, come è tipico anche delle sue recenti regie d’opera, deve impegnare il proprio fisico in un corpo-a-corpo con la macchina. Lepage dice che nel suo teatro l’attore deve avere una “visione periferica” ed una “coscienza globale”; ma ricorda anche che “il posto dell’attore è il centro di tutta la tecnologia”.

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Questa macchina soggetta a variazioni e mutevolezze, vera maschera teatrale, assume espressioni, volti e caratteri diversi, trasformandosi continuamente, come vivendo di vita propria. Se tutte le scene sono state costruite in base al movimento stesso del dispositivo scenico, l’attore è obbligato a seguirne il ritmo, il respiro, attraversandola, standovi in bilico, aggrappandovisi, creando una relazione di convivenza simbiotica, dialogandovi, trovando in essa protezione ma anche pericoli mortali tra gli ingranaggi; è un rovesciamento dei ruoli: la macchina, che ha spezzato le sue ultime determinazioni artificiali per essere corpo, diventa vero protagonista, mentre l’attore, una sorta di “macchina attoriale-Supermarionetta”, suo deuteragonista.

Se la macchina è umanizzata, l’attore diventa macchina: “Pour moi, la machinerie (…) est dans l’acteur, dans sa façon de dire le texte, d’approcher le jeu: il y a une mécanique là-dedans aussi.” “.
La profezia di Craig sembra avverarsi.

RomaEuropa/DigitalLife: Mostra DEEP DREAM_ACTII
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Deep Dream_Act II

7 ottobre – 27 novembre 2016
da martedì a sabato h 16 / 20 – domenica h 11 / 19
ingresso mostra da € 5 a € 7
MACRO Testaccio – La Pelanda

 

NONE presenta per la prima volta a Digitalife l’installazione Deep Dream_Act II. L’opera nasce da un algoritmo scoperto involontariamente da Google. L’algoritmo matematico procede per associazioni visive catturando immagini e video dal database ‘Google’, una rete neurale che interpreta la realtà attraverso un immaginario condiviso in costante evoluzione.

La sensazione di straniamento e di perdita dell’orientamento all’interno dell’installazione viene resa grazie all’allestimento innovativo interamente formato da specchi, video e luci. Il visitatore è immerso in uno spazio infinito d’immagini randomiche, un bombardamento visivo e sonoro che lo proietta in uno streaming di dati senza dimensione, in un sogno profondo: Deep Dream.

I contenuti dell’installazione sono il riflesso della nostra attività virtuale, una rielaborazione di ciò che condividiamo sulla rete. Un flusso di coscienza collettiva vissuto attraverso la macchina che domina il nostro subconscio, rielaborandolo per restituire una visione psichedelica dei nostri post: gattini, selfie, fail, tutorial, pornografia.

NONE è un collettivo artistico con base a Roma che si muove sul confine tra arte, design e ricerca tecnologica fondato da Gregorio De Luca Comandini, Mauro Pace, Saverio Villirillo.
NONE costruisce esperienze che indagano la dimensione umana, macchine che esplorano lo spazio fisico, l’andamento degli eventi e l’inconscio. La tecnologia è semplicemente il mezzo con cui NONE crea ambienti sensibili interattivi, il visitatore è parte attiva e contribuisce allo sviluppo della narrazione.

Monicelli in mostra al LUCCA FILM FESTIVAL-EUROPACINEMA
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Dal 2 aprile al 16 maggio, la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Viareggio, ospita una mostra che celebra un grande regista del cinema italiano: MARIO MONICELLI. Un’ installazione dell’artista Chiara Rapaccini (in arte RAP, compagna di una vita di Monicelli) con il fotografo Andrea Vierucci. Chiara ha recuperato le fotografie dell’archivio privato del regista, scattate dai più grandi fotografi di scena sui set di molti sui capolavori tra gli anni ‘60 e ’90. Ha lavorato con acrilico e punta secca sulle immagini, le ha stampate su grandi lenzuoli di lino, per poi intervenire nuovamente con pennello e ricamo. Con la tecnica del fumetto e della scrittura libera, ha “dialogato” con i protagonisti del grande cinema italiano, Sordi, Totò, la Magnani, Mastroianni dando vita così a dei “Fantasmi” fluttuanti che poi Andrea Vierucci ha fotografato all’interno di un’architettura post industriale dall’atmosfera spettrale e monumentale.

AN EXHIBITION DEDICATED TO MARIO MONICELLI AT LUCCA FILM FESTIVAL – EUROPACINEMA

From the 2nd of April to the 16th of May the Modern and Contemporary Art Gallery of Viareggio will host an exhibition to celebrate a great Italian director: Mario Monicelli.
An array by Chiara Rapaccini (also known as RAP, Monicelli’s companion of a lifetime) with the participation of photographer Andrea Vierucci.
Chiara took the pictures – taken by the greatest movie photographers on the sets of many of Monicelli’s masterpieces between the Sixties and the Nineties – from the director’s private archives. She worked on the images with acrylic paint and drypoint, printed them on big linen sheets and then added some finishing touches with brushes and embroidery. Through cartoon tecnique and free writing she had a “conversation” with the greatest personalities in the Italian movie industry: Alberto Sordi, Totò, Anna Magnani, Marcello Mastroianni, giving life to fluctuating “Ghosts” that Andrea Vierucci photographed in a spectral and monumental post-industrial architecture.

Tomi Janezic, Romeo Castellucci e Bob Wilson nelle nomination per il Golden Mask Award
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Il prestigioso Golden Mask fondato nel 1993 dal  Theatre Union of Russian Federation  premia le migliore personalità e le migliori produzioni teatrali (comprendendo anche balletto, operetta, musical e teatro di figura) prodotte e rappresentate in Russia ed è realizzato con il contributo del Ministry of Culture of the Russian Federation.

maska

Da poche ore sono on line le nomination per l’edizione 2016.

Spicca la presenza di Bob Wilson con il kolossal PUSHKIN`S FAIRY TALES, Theatre of Nations, Moscow; Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio per HUMAN USE OF HUMAN BEINGS, e Tomi Janezic per A HUMAN BEING, Bolshoi Drama Theatre, St. Petersburg

TOMI JANEZIC
Tomi Janezic

Ecco la lista completa delle nomination dei registi:

  • Airat ABUSHAKHMANOV, THE BLACK-FACED, Bashkirian Drama Theatre, Ufa
  • Semen ALEXANDROVSKY, ELEMENTARY PARTICLES, Stary Dom (Old House) Theatre, Novosibirsk
  • Konstantin BOGOMOLOV, MAURICE’S JUBILEE, Moscow Art Theatre
  • Denis BOKURADZE, TANYA-TANYA, Gran (Edge) Theatre, Novokuibyshevsk
  • Alexei BORODIN, NUREMBERG, Russian Theatre of Youth, Moscow
  • Yury BUTUSOV, FLIGHT, Vakhtangov Theatre, Moscow
  • Yury BUTUSOV, BRECHT CABARE, Lensoviet Theatre, St. Petersburg
  • Dmitry VOLKOSTRELOV, BECKETT. PIECES, TYuZ, St. Petersburg
  • Marat GATSALOV, TELLURIA, Alexandrinsky Theatre, St. Petersburg
  • Kama GINKAS, WHO’S AFRAID OF VIRGINIA WOOLF? TYuZ, Moscow
  • Sergei ZHENOVACH, THE SUICIDE, Studio of Theatre Art, Moscow
  • Andrii ZHOLDAK, ZHOLDAK DREAMS, Bolshoi Drama Theatre, St. Petersburg
  • Romeo CASTELLUCCI, HUMAN USE OF HUMAN BEINGS, Stanislavsky Electrotheatre, Moscow, and Socìetas Raffaello Sanzio, Italy
  • Dmitry KRYMOV, O-h. LATE LOVE, Dmitry Krymov Laboratory, School of Dramatic Art, Moscow
  • Evgeniy MARCHELLI, A MONTH IN THE COUNTRY, Drama Theatre, Yaroslavl
  • Andreas MERZ-RAYKOV, A STREETCAR NAMED DESIRE, Drama Theatre, Serov
  • Andrei MOGUCHIY, DRUNK, Bolshoi Drama Theatre, St. Petersburg
  • Alexei PESEGOV, A LULLABY FOR SOPHIE, Drama Theatre, Minusinsk
  • Ivan POPOVSKI, A MIDSUMMER NIGHT`S DREAM, Fomenko Theatre, Moscow
  • Kirill SEREBRENNIKOV, AN ORDINARY STORY, Gogol Centre, Moscow
  • Robert WILSON, PUSHKIN`S FAIRY TALES, Theatre of Nations, Moscow
  • Valeriy FOKIN, MASQUERADE. RECOLLECTIONS OF THE FUTURE, Alexandrinsky Theatre, St. Petersburg
  • Pyotr SHERESHEVSKIY, THE LITTLE TRAGEDIES, Russian Drama Theatre of Udmurtia, Izhevsk
  • Tomi JANEŽIĆ, A HUMAN BEING, Bolshoi Drama Theatre, St. Petersburg

Tomi Janezic  sarà a breve in ITALIA a dirigere un testo di Cechov con la produzione di Pontedera teatro e cast interamente italiano.

La videoarte internazionale di scena a Viareggio grazie a Maurizio Marco Tozzi e Lino Strangis
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La strana coppia: Maurizio Marco Tozzi è uno studioso e curatore di arte elettronica che insegue da tempo l’idea di dare a Viareggio la possibilità di diventare non solo la città del carnevale ma anche la città della videoarte, Lino Strangis è forse l’artista digitale più eclettico e rigoroso che abbiamo in Italia; insieme sono i curatori di OVER THE REAL, mostra di videoarte che inaugura a Viareggio al GAMEC il 20 novembre con un ricco bouquet di proposte di proiezioni, incontri, workshop e dibattiti

Si potrebbe partire dal titolo per capire che nella mostra trovano spazio opere che navigano nell’idea aumentata del reale legata a dispositivi video e di immersione interattiva. Diceva il compianto Antonio CaroniaLa nuova pelle del pianeta sono i satelliti artificiali, e la nuova pelle dell’uomo lo schermo del video”, insomma una nuova pelle così estensibile da mescolarsi con l’ambiente. In questa morente civiltà di massa, il paesaggio dell’immaginario si allarga a dismisura: come non cogliere come forme di una nuova naturalità i paesaggi sintetici e artificiali di Lino Strangis, fluttuanti e colorate espressioni delle nostre pulsioni interiori, luci accecanti che richiamano la teoria della risonanza emotiva di Kandinskij?

Insomma ci sono molte ragioni per andare a Viareggio dal 20 novembre, uno di questi motivi è che nella dimensione “smarphontizzata” dell’esistenza di ognuno di noi, vale la pena ricordare la distinzione tra arte elettronica e gadget mania. Con grande piacere accogliamo la proposta di questo Festival che grazie alla collaborazione con C:A:R:M:A e Veronica D’Auria come selezionatrice, porterà  molti artisti video con le loro opere sulla riviera versiliese.

Lino Strangis, Chinese visualizations, 2013, 7'30'',

Parteciperanno 32 artisti provenienti da Capo Verde, Cina, Cuba, Francia, Germania, Grecia, Haiti, India, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Stati Uniti, Sud Corea, Taiwan per tre giorni di proiezioni, work shop, talk, performance e appuntamenti collaterali.

Over The Real, diretto da Maurizio Marco Tozzi e Lino Strangis, presenta le più significative linee di ricerca emerse negli ultimi anni nel panorama internazionale delle arti audiovisive.

Over The Real intende segnare lo stato dell’arte delle composizioni audiovisive di ricerca, sul piano globale ed in questo presente caratterizzato soprattutto dalla estrema accessibilità e potenza degli strumenti digitali. Una storia iniziata come nicchia delle arti contemporanee (la così detta videoarte) che si è trasformata oggi in un fenomeno estremamente evoluto, complesso e anche facilmente accessibile economicamente e quindi praticabile anche in contesti del tutto “indipendenti”, non soltanto nelle modalità di produzione, ma soprattutto da un punto di vista prettamente artistico e mentale. Molti sono gli autori che negli ultimi anni hanno contribuito all’evoluzione delle capacità estetiche e semantiche di queste discipline e questo Festival offre un ampio ventaglio di soluzioni formali e modalità linguistiche. Le opere, pur mostrando a volte enormi differenze su diversi piani, da quello delle modalità d’interpretazione delle varie tecniche a quello delle condizioni di produzione (molto diverse a seconda dei vari paesi a dimostrazione che le circostanze politico-sociali di un paese si legano in modo considerevole al tipo di produzioni che in questo si sviluppano) hanno in comune la volontà di ridefinire all’infinito i confini di ciò che è percepibile e quindi conoscibile. Mondi originali, trovati spesso accettando la sfida sul piano spettacolare di “tenere il passo” con la più avanzata industria creativa, pur senza approssimarsi mai a questa e pur mantenendo intatta la propria essenza di esperienza e ricerca artistica.

Over The Real  è legato ad un importante network  di curatori ed artisti che hanno già realizzato mostre in molte ed esclusive location  internazionali.

La commissione scientifica è infatti composta da Veronica D’Auria dell’associazione Carma di Roma curatrice di moltissime iniziative sia in Italia che all’estero fra cui in paesi come Cina ed Australia; Alessandra Arnò vice presidente di Visualcontainer dal 2008 primo distributore italiano e piattaforma per la promozione della videoarte; Adonay Bermúdez curatore spagnolo che ha inserito in questa manifestazione il suo Festival Entre Islas dedicato alle realtà artistiche insulari di tutto il mondo.

Le proiezioni delle 32 opere avverranno a rotazione (vedi programma allegato) ogni giorno dalle ore 15.30 per consentire al pubblico per tutta la durata della manifestazione di poter vedere i video anche più volte.

Attesissimo il workshop di Alessandro Amaducci, che si terrà la mattina di sabato 21 (ore 10). Artista e docente del Dams di Torino, Amaducci ha partecipato ai più importanti festival internazionali di videoarte ed è considerato anche tra i maggiori teorici italiani. L’incontro sarà l’occasione per conoscere come nasce una sua opera video sia dal punto di vista concettuale che tecnico-pratico.

Altro momento fondamentale sarà il talk conclusivo sul tema VideoArte: nuove linee di ricerca e attuali collocazioni nel panorama dell’arte italiana, in programma nel pomeriggio di domenica 22 (ore17), al quale parteciperanno (oltre alla sottoscritta), Maurizio Vanni storico dell’arte, specialista in art management, marketing emozionale e direttore generale del Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art; Valentino Catricalà, ricercatore e direttore del Media Art Festival di Roma.

 

ORGANIZZAZIONE
VAP – Viareggio
C.A.R.M.A – Roma

CATALOGO
Kappabit – Roma

COMUNICAZIONE
Bogus Lab – Viareggio

MEDIA PARTNER
Juliet Art Magazine
Egg Magazine

SPONSOR TECNICO
LIT di Marco Betti

PARTNERSHIP
Balena Fitness, Bar Eden, Clinica I Phone, Clinica Veterinaria Campo d’Aviazione, Easyshop, Espresso Toscano, Gioielleria Rossi, Hotel Villa Morgana, Il Trichetto, Maki Maki, Nel Cuore Delle Aziende, Nostromo, Pietrasantarte, Samoa, The Club

ELENCO ARTISTI E OPERE
Alessandro Amaducci (Italia) I’m Your Data Base, 3’53”, 2014 / Angelica Bergamini (Italia) Will You Fight Or Will You Dance, 6’49”, 2012 / Barbara Brugola (Italia) & Trond Arne Vangen (Norvegia) Pic nic , 8′, 2015 / Rita Casdia (Italia) I d , 4’50” , 2015 / Yu Cheng-Ta (Taiwán) Adjective, 5’11”, 2010 / Silvia De Gennaro (Italia) Travel Notebooks, Venice,  2’45”, 2015 / Alain Escalle (Francia) Da Vinci Project, 5’19”, 2015 / Francesca Fini (Italia) Ofelia non annega, 3’37”, 2015 / Michael Gaddini (Italia) Elsewhere, 3’15”, 2014 / Ivan Gasbarrini (Italia) 0 e 1,  7’33’’ 2015 / Ida Gerosa (Italia) Amore odio – la fatica di vivere, 4’50’’, 2015 / Celia González & Yunior Aguiar (Cuba) Bojeo, 7’24’’, 2006-2007 / Igor Imhoff (Italia) Planets, 9’10’’, 2012 / Salvatore Insana (Italia) Clinamen, 4’30”, 2015 / Hwayong Jung (Sud Corea/Usa) Euphoria, 4’53”, 2014 / Maria Korporal (Olanda) Third Eye Flying, 4’29’’, 2014 / Boris Labbè (Francia) Danse macabre, 16’09”, 2013 / Marcantonio Lunardi (Italia) Anthropometry 154855, 3’30”, 2015 / Eleonora Manca (Italia) Reverse Metamorphosis, 1’14”, 2015 / Cristina Ohlmer (Italia/Germania)  Pixel Motion, 13′, 2013 / Roberto Opalio (Italia) Light_Earth_Blue_Silver, 38′, 2005-2008 / Paolo Ranieri (Italia) Homage to Maya, 7’30”, 2015 / Marta Roberti  (Italia) Sarà stato, 7’12″, 2013 / Cesar Schofield (Capo Verde) Djaforgu na 1 minutu, 1’, 2013 / Steevens Simeon (Haití) Imagine if you woke tomorrow and all music had disappeared, 11’14”, 2011 / Vijayaraghavan Srinivasan (India) Wake up me, 1’20”, 2013 / Lino Strangis (Italia) Memorie di un Electro-Ronin, 6’08”, 2015 / Jose J. Torres (Spagna) Journey  (La Travesía), 2’25’’, 2014 / Laura Torres Bauzà (Spagna) Sísif (Sísifo), 3’34’’, 2014 / Giacomo Verde (Italia) Defending Border, 2’16”, 2015 / Angelina Voskopoulou (Grecia) The seed,  6’30”, 2014 / Tian Xiaolei (Cina) Relation, 11’7’’, 2013

Date/Time
Date(s) – 20/11/2015 – 22/11/2015
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Location
Gamc Lorenzo Viani

ONDA VIDEO: 30 ANNI DI FESTIVAL A PISA al cineclub ARSENALE
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ONDAVIDEO 2015 festeggia l’anno internazionale della luce proclamato dalle Nazioni Unite, presentando una selezione delle migliori opere provenienti dalla produzione audiovisiva sperimentale di tutto il mondo legate a questa tematica. Dagli spettacoli naturali delle aurore boreali alle scie luminose dei corpi danzanti, dalle brillanti notti metropolitane alle luci alterate dalle telecamere a infrarossi, dal buio solcato di luce alle ombre disegnate sul terreno, dagli effetti di controluce alle vibrazioni elettroniche passando per la grana della luce cinematografica. La rassegna è un omaggio alla luce in tutte le sue forme: naturale, artificiale, digitale, colorata, agognata, vitale, ispiratrice, attivatrice di relazioni, di visioni, di sguardi e di relazioni

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Martedi 17 novembre, cineclub Arsenale
ore 18:30
Video: Medium senza medium?
Incontro sullo sviluppo delle arti elettroniche nell’epoca delle tecnologie digitali, a partire dal libro omonimo a cura di Valentina Valentini e Cosetta Saba (Bulzoni, Roma 2015).
Con Valentina Valentini, Sandra Lischi, Silvana Vassallo, Andreina Di Brino, Elena Marcheschi, altri autori e critici.
ore 21:00
Video di luce
ONDAVIDEO 2015 Videoopere

LE ALTRE INIZIATIVE
Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, Via Trieste 38
Martedi 17 e mercoledì 18 novembre, ore 12:00
“Teleracconti fra teatro e storia” – “Teatro elettronico fra virtualità e performance”. Due incontri con Giacomo Verde, tecnoartista.
Biblioteca SMS, Viale delle Piagge
Mercoledi 18 novembre, ore 17:30
Videoestetiche dell’emergenza. L’immagine della crisi nella sperimentazione audiovisiva
Lo sguardo degli artisti e il mondo. La lettura della crisi planetaria nell’estetica sperimentale dopo i fatti dell’11 settembre 2001. Incontro con Elena Marcheschi, autrice del libro (Kaplan, Torino 2015).

INGRESSO LIBERO

Ideazione e coordinamento dell’edizione 2015: Andreina Di Brino, Sandra Lischi, Elena Marcheschi
http://web.arte.unipi.it/ondavideo

Ondavideo 2015 è sostenuta da Comune di Pisa-Assessorato alla Cultura; Cineclub Arsenale, Pisa; in collaborazione con: INVIDEO, Milano; Corsi di laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione e in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media, Università di Pisa

INVIDEO mette in mostra i Passati Futuri La XXV edizione della kermesse a Milano dal 28 ottobre al 1 novembre
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 A Milano è tempo di INVIDEO: la mostra internazionale di video e cinema oltre compie 25 anni e si svolgerà in città dal 28 ottobre al 1 novembre. Un’edizione importante per il festival, organizzato da AIACE Milano e per la direzione artistica di Romano Fattorossi e Sandra Lischi.

 Unica e longeva vetrina italiana interamente dedicata alla video arte e al cinema di avanguardia, INVIDEO sceglie da sempre il meglio della produzione video contemporanea, con particolare attenzione agli autori Under 35 e ai pionieri dell’arte sperimentale. Il risultato di questa ricerca artistica è un fitto programma che condensa in cinque giornate proiezioni, anteprime, incontri con gli autori, master class e approfondimenti tematici.

 La SELEZIONE INTERNAZIONALE – nata dalla visione di oltre mille opere pervenute – si compone di trentasette titoli, metà dei quali proposti in anteprima per l’Italia. Cinque i video italiani.

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Il titolo dell’edizione, elaborato a partire dai video ricevuti, mette in mostra i FUTURI PASSATI/ FUTURE PASTS, a suggellare l’importanza della memoria e della storia per la creazione di nuovi linguaggi. Ecco allora che la Selezione si configura come un sapiente andirivieni, divertito e impegnato allo stesso tempo, fra memorie e tecnologie innovative.

 La XXV edizione ospiterà la prima proiezione mondiale al di fuori della Germania di Berlin East Side Gallery di Karin Kaper e Dirk Szuszies, documentario sul tratto del Muro di Berlino divenuto una galleria d’arte a cielo aperto, e la prima milanese di Da Vinci project di Alain Escalle, elegante e visionaria ricostruzione dell’incanto del Rinascimento.

 In programma anche la prima personale italiana dedicata a Jacques Perconte, artista francese pioniere nell’uso pittorico del digitale che proporrà alcune opere sulla metamorfosi del paesaggio, realizzate ispirandosi alle vibrazioni luminose dell’impressionismo  e trasformate in un puro evolversi di colore grazie alla resa pittorica delle stratificazioni di pixel.

 Si rinnova la sinergia con il Piccolo Teatro che ospiterà nel Chiostro Nina Vinchi l’incontro sull’importanza del teatro come luogo di resistenza. Per l’occasione sarà proposto Nuovo teatro in Kosovo di Anna Maria Monteverdi, il video che ritrae le prove dello spettacolo del 2013 La distruzione della Torre Eiffel di Jenton Neziraji, pièce rivelatasi profetica rispetto ai tragici episodi di Charlie Hebdo dello scorso gennaio.

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Per i 25 anni INVIDEO ha il piacere di ospitare Felice Pesoli, suo cofondatore nel 1990 e condirettore per molti anni, proponendo un estratto in anteprima da Prima che la vita cambi noi, film che sarà presentato alla prossima edizione del Torino Film Festival che racconta le memorie milanesi della seconda metà degli anni ‘60 e ‘70 dei movimenti giovanili beat, hippie e freak con le interviste inedite a Claudio Rocchi e Giorgio Cerquetti.

 Ampio spazio dedicato all’animazione con l’incontro con Cristina Diana Seresini, autrice milanese di fama internazionale; il progetto di laboratori di cinema d’animazione per i giovani pazienti dell’Ospedale di Brescia dal titolo Cartoni animati in corsia a cura di AVISCO con Vincenzo Beschi, Silvia Palermo e Irene Tedeschi; e la proiezione de La ballata dei senzatetto diMonica Manganelli, poetico viaggio in 3D nell’Emilia Romagna devastata dal terremoto del 2012 selezionato per gli Oscar 2016.

 Come di consueto lo IED sarà sede di tre masterclass aperte anche al pubblico e tenute da Cristina Diana Seresini, Monica Manganelli e Alain Escalle.

 Forte della collaborazione con il MFN Milano Film Network, anche quest’anno INVIDEO si rivolge alle scuole, proponendo due appuntamenti (una matinée per le superiori e un laboratorio per bambini) volti ad educare le giovani generazioni al linguaggio audiovisivo. In programma anche un workshop rivolto a docenti, educatori e formatori per acquisire competenze e attivare percorsi di produzione audiovisiva in classe o altri contesti educativi.

INVIDEO sarà inoltre vetrina del film collettivo nato dal workshop di regia Raccontare gli spazi, a cura di Davide Ferrario e realizzato sempre in collaborazione con il MFN, con l’obiettivo di rappresentare i nuovi spazi dell’arte a Milano.

Per tutta la durata del festival lo Spazio Oberdan ospiterà La valigia dei ricordi, installazione interattiva legata al rapporto dei malati di Alzheimer con i loro caregivers: un vero e proprio archivio di ricordi audio e video dei familiari coinvolti nel progetto.

Unico riconoscimento del festival il premio Under 35, assegnato a un giovane autore della Selezione quale incentivo alla creatività: l’opera vincitrice entrerà a far parte dell’archivio internazionale e permanente di INVIDEO, consultabile alla Fabbrica del Vapore (Via Procaccini, 4).

Il catalogo dell’edizione 2015 – a cura di Sandra Lischi ed Elena Marcheschi (Edizioni Mimesis, Milano) – contiene le schede critiche delle opere e degli eventi in italiano e inglese e verrà venduto durante i giorni di INVIDEO allo speciale prezzo di 2,50 euro.

 

INVIDEO aderisce all’AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema) ed è socio fondatore del Milano Film Network.

Tutti gli eventi e le proiezioni sono ad INGRESSO con TESSERA

(Cineteca oppure AIACE 5euro o Milano Film Network 10€, sottoscrivibili nei giorni del festival), salvo differenti indicazioni nelle singole schede degli eventi.

 

INVIDEO è un progetto AIACE con il sostegno di Comune di Milano| Città Metropolitana di Milano, Settore Cultura. INVIDEO è un eventoExpoinCittà, con il patrocinio di Regione Lombardia

 

Si avvale del contributo e della collaborazione di EUNIC Milan| Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura| Istituto Svizzero| Goethe-Institut Mailand| Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano| Forum Austriaco di Cultura a Milano| Institut français Milano| IED Milano| Fabbrica del Vapore| FDVLAB| Fondazione Cineteca Italiana| Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa| Laboratorio Dagad| Ondavideo Pisa| Amici di INVIDEO e inoltre Eurohotel Milano| Pizzeria 40| Ristorante Lucca| Ristorante Rosy e Gabriele | Taxidrivers

Festival Internazionale di Documentari su Arte e Architettura 19 > 23 ottobre |Casa dell’Architettura | Roma
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CONVERSAZIONI VIDEO | Edizione 2015Festival Internazionale di Documentari su Arte e Architettura

19 > 23 ottobre |  Casa dell’Architettura | Roma

tutte le sere dalle ore 18.00 | INGRESSO GRATUITO

Torna per il terzo anno consecutivo Conversazioni Video – Festival Internazionale di Documentari su Arte e Architettura nella splendida cornice dell’Acquario Romano, sede della Casa dell’Architettura di Roma, dal 19 al 23 ottobre, tutte le sere dalle ore 18.00 ad ingresso gratuito.

Il Festival è organizzato dall’associazione culturale senza fini di lucro Art Doc Festival e promosso dal Comitato Tecnico Scientifico della Casa dell’Architettura.

Il Festival si svolge nell’ambito delle “Risonanze” della Festa Internazionale del Film di Roma, con i patrocini del MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, della Regione Lazio, di Rai Cultura e dell’Inarch/Lazio e con il sostegno di Ceramiche Appia Nuova.

Inoltre, anche quest’anno, Conversazioni Video è stato incluso da Roma Capitale all’interno dell’elenco dei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città di Roma.

Infine, come già accaduto per la scorsa edizione, l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia, riconoscendo la forte componente formativa dei contenuti del Festival ha dato la possibilità di attribuire Crediti Formativi Professionali ai professionisti che assistiteranno alle proiezioni. Per ogni serata sono stati richiesti n. 3 CFP. E’ obbligatoria l’iscrizione online.

Sono quindici i documentari che saranno proiettati nel corso del Festival, scelti tra le più importanti e recenti produzioni documentaristiche cinematografiche e televisive, realizzate nel mondo dal 2012 ad oggi e divisi nelle categorie di “arte” e“architettura”. Produzioni internazionali e nazionali ma anche indipendenti, tutte di assoluta qualità filmica e contenutistica, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico al mondo del documentario in una fusione di linguaggi tra cinema, arte e architettura.

Il programma di quest’anno prevede documentari su architetti e designer come Eileen Gray, Franco Palpacelli, Tobia Scarpa e Pellegrino Tibaldi e sui complessi architettonici del Padiglione Italia per l’Expo 2015 e de l’Ex Arsenale de La Maddalena. E su artisti come Massimo Catalani, Giorgio De Chirico, Jan Fabre, Alberto Garutti, Claes Oldenburg eGiuliano Vangi, solo per citarne alcuni. Inoltre, sarà reso omaggio a Le Corbusier, nel cinquantesimo anniversario della sua morte e ad Alberto Burri nell’anno del suo centenario. Fuori concorso, saranno anche presentati quattro progetti speciali, che mostreranno modalità “altre” di fruizione degli spazi architettonici, riusi creativi di materiali di scarto, nuovi linguaggi applicati all’uso del video.

Tra i documentari in concorso sette, saranno proiettati in anteprima italiana, mentre tutti altri debutteranno per la prima volta sugli schermi romani. Tutti i documentari saranno presentati dagli stessi autori o da esperti del tema trattato dal video.

Ogni film sarà così un’occasione d’incontro e scambio tra il pubblico e gli ospiti che saranno invitati a presentare e introdurre le proiezioni.

La giuria dell’edizione 2015 è composta da Nino Bizzarri, regista, Isabella Di Chio, giornalista Rai, Alfonso Giancotti, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico della Casa dell’Architettura, Antonella Greco, Presidente di Art Doc Festival,Andrea Jemolo, fotografo, Angela Tecce, Direttore del Polo Museale Regionale della Calabria. La giuria assegnerà un premio al miglior documentario di ciascuna categoria. I documentari vincitori saranno proclamati durante l’ultima serata della manifestazione alla quale saranno invitati a partecipare i registi e i produttori delle opere vincitrici.

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Per consultare il programma del Festival cliccare qui

INFO:

Art Doc Festival

www.artdocfestival.com

Torna DIGITALIFE 10 ottobre-6 dicembre
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11 installazioni e 3 live performance sotto il segno di ‪#‎Luminaria‬.
Dal 10 ottobre al 6 dicembre torna Digitalife, la ricerca tecnologica tra arte digitale e creatività che, quest’anno, mette la luce al primo posto. Con MASBEDO, BILL VORN -LOUIS-PHILIPPE DEMERS MYRIAM BLEAU MYRIAM BLEAU MARTIN MESSIER SAMUEL ST-AUBIN JOANIE LEMERCIER JEAN DUBOIS MAXIME DAMECOUR ALEXANDRA DEMENTIEVA NICOLAS BERNIER

Armando Punzo, Angelica Liddell e Shirin Neshat ospiti di MISTERI E FUOCHI Pellegrinaggi d’arte sulle Vie Francigene di Puglia
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Misteri e Fuochi è una rassegna che il Teatro Pubblico Pugliese organizzerà dal 24 al 27 settembre che raccoglierà installazioni artistiche e performance di grandi maestri di teatro, danza e visual art internazionale in 4 location che appartengono alla via Francigena pugliese: Lucera, Bari, Taranto e Brindisi.  Lo spunto tematico è il pellegrinaggio, il cammino spirituale e catartico che attraversa i territori e si interseca con visioni sulla passione e sulla sofferenza contemporanea: chi sono i pellegrini e come vengono vissuti dalla nostra società.

 La Puglia è terra di fuochi, misteri, processioni e Santi. Il tacco d’Italia ospita una delle tre vie del pellegrinaggio che porta alla Terra Santa ed è da sempre considerata Porta d’Oriente. Qui in Puglia la via del ritrovo è anche via della passione, lo ricorda la miriade di processioni e riti santi legati alla via Crucis; un luogo dove tradizioni spirituali antichissime possono incontrare riflessioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo, un luogo di passaggio in cui lasciare il segno.

Qui quattro artisti internazionali sono chiamati a creare opere inedite, site specific, ispirate alle tradizioni e alle suggestioni dei luoghi. Misteri e fuochi è un progetto FSC (P.O. FESR Puglia 2007-13 – Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 – Accordo di programma quadro rafforzato “Beni ed Attività Culturali” – La filiera del Teatro e della Danza) che la Regione Puglia ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese – attraverso il quale si mira alla contaminazione tra tradizioni popolari e riti religiosi mediante nuove creazioni di teatro e danza che “raccontino” i territori e dialoghino con la contemporaneità, rafforzando il senso di identità culturale e di continuità delle comunità locali.

 

La catalana Angèlica Liddell, gli iraniani Shoja Azari-Mohsen Namjoo-Shirin Neshat, l’uruguaiana Tamara Cubas, Armando Punzo incontrano quattro città simbolo del territorio pugliese per creare opere in relazione al tema della passione e del dolore; il dolore che colpisce, il dolore che educa, il dolore che tradisce. Una riflessione artistica, contemporanea, sulla sofferenza intesa come percorso verso la consapevolezza della condizione umana. Gli artisti hanno lavorato alle produzioni in Puglia nel mese di luglio, al casting, scegliendo i luoghi dove operare e ispirarsi, alle prove e all’allestimento, ai costumi e trucchi, fino alla regia vera e propria. Una permanenza che è stata seguita, fotografata e filmati, in modo da conservare agli archivi tutto il backstage di un progetto che avvicina e unisce varie forme d’arte. 

 24 settembre ore 21.00 – TARANTO/EX CAMPO SPORTIVO ATLETI AZZURRI – RIONE TAMBURI

punzoAprirà quella che potremmo definire opera unica in quattro quadri: Armando Punzo, attore, regista e drammaturgo fondatore di un nuovo modo di fare teatro. Nel 1988 inizia a lavorare con i detenuti del Carcere di Volterra: nasce così la Compagnia della Fortezza, alla fine degli anni ottanta unico progetto di teatro in carcere.  Il 24 settembre sarà a Taranto/quartiere Tamburi con “Paradiso – Voi non sapete la sofferenza dei Santi” in programma alle ore 21.00, un’installazione-performance sulle tematiche del dolore, dei sacrifici e del martirio. Nel grande vuoto a cielo aperto di una piazza, con la consueta magnificenza di linguaggio che mescola arti visive, musica e parola, il regista ricostruisce allora con i cittadini di Taranto il ciclo di una vita, sotto forma di festa, di paradiso artificiale e sgargiante in cui una umanità vestita a festa abita una collina di croci, una orchestra filarmonica si aggira sulle macerie invisibili della nostra cultura, e tra banchetti di scuola, sotto spoglie di una necessaria educazione, si ri-perpetra nei bambini la memoria di un errore e l’inganno di una promessa tradita. Per culminare in una processione che allontana lentamente tutti verso il loro destino di uomini, mentre portano sulle proprie spalle, santificandoli, i feticci della loro esistenza.

 www.misteriefuochi.it

infoline: +39 328 6917948 h 11,00 – 13,00; 16,00 – 18,00

promozione@teatropubblicopugliese.it

EXPERIMENTA, c’est reparti ! SALON ARTS SCIENCES TECHNOLOGIE
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Les 8, 9, 10 octobre 2015 à LA MAISON MINATEC GRENOBLE et à L’HEXAGONE SCÈNE NATIONALE ARTS SCIENCES – MEYLAN

Piloté par l’Atelier Arts Sciences (Atelier commun de recherche au CEA et à l’Hexagone Scène Nationale Arts Sciences) ce salon propose d’expérimenter, découvrir, questionner les innovations de demain présentées au travers de dispositifs artistiques, d’espace de démonstrations de technologies en devenir de rencontres et de conférences.

Entre salon et exposition EXPERIMENTA met en lumière ce que l’association fructueuse entre arts, sciences et technologies peut produire en matière de création artistique, de nouvelles technologies, d’usages et d’innovation. Les artistes, scientifiques, technologues et industriels seront présents tout au long du salon pour vous raconter leur démarche et processus de création commun. Un laboratoire d’usages, le Living lab permettra au public de contribuer aux recherches en cours…

Programme complet sur www.experimenta.fr

Videomapping contest 19 sept, Lille
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VIDEO MAPPING CONTEST 19 sept. / 21 h Journées européennes du patrimoine Façade du Théâtre du Nord, Grand’Place

 The second edition of this video mapping contest is organized as part of the European Heritage Days and on the following theme: “History of the future”.

Last June, Rencontres Audiovisuelles sent over to French and international students and professionals in audiovisual, animation film, digital arts, graphic design etc., a call for a video mapping contest, organised within the European Heritage days. Each work has been designed for the front façade of the Théâtre du Nord according to the theme “History of the future”.

Sylvain Legros, Nicolas Charuel, Vincent Subrechicot, Nathanael Huguet, Corentin Birée We Are Kraft France - 4 min 15
Sylvain Legros, Nicolas Charuel, Vincent Subrechicot, Nathanael Huguet, Corentin Birée
We Are Kraft
France – 4 min 15

Two prizes will be awarded at the end of the evening by a jury of professionals. With the support of the Creative Europe programme of the European Union, TNCE project, the City of Lille and Citeos.

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 JURY

Justine Beaujouan – Directrice du Mapping Festival (Genève)

Rob Delfgaauw – Fondateur de NuFormer

Julien Dubois – Adjoint au Patrimoine, Ville de Lille

Gilles Flouret – Chargé des grands projets, Fête des Lumières (Lyon)

Alain Grisval – Responsable développement, Citeos

Michel Ocelot – Réalisateur de films d’animation

Abbe Robinson – Chargée de projets pour la Ville de Leeds, coordinatrice du Light Night Festival (Leeds)

Impronte digitali: festival di teatro e tecnologia tra Inzago e Melzo a cura di ILINXARIUM
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Laboratori spettacoli e incontri su teatro e tecnologie: un momento di riflessione sulle tecnologie aumentate e interattive applicate alla scena teatrale. Dal 1
14-17 settembre dalle ore 20:00 alle 23:30, Residenza Artistica ILINXARIUM | via Besana 11 – Inzago. 
Homo Faber: l’attore artigiano di Mario Barzaghi 
Laboratorio teatrale sul Ritmo e sulla Voce
Dal musicista al falegname, dallo scultore al muratore tutti debbono possedere  un’ ars, una tecnica: conoscere gli strumenti di lavoro, i materiali con cui e su cui lavorare. Come il pittore deve conoscere i pennelli, le spatole, le tele, i colori…, così l’attore i suoi particolari strumenti, che sono il corpo e la voce, nelle loro infinite possibilità e potenzialità. L’attore, allora, prima ancora di essere artista, creatore, deve diventare artigiano: apprendere un mestiere, una tecnica, riconoscere e sperimentare i suoi strumenti, decifrare e possedere il loro linguaggio. Attraverso un lungo lavoro di apprendistato l’attore potrà affinare i suoi strumenti, acquisire sapere attoriale, calarsi nello spazio scenico del “teatro”.
 
19-20 settembre ore 10:00-18:00
Residenza Artistica ILINXARIUM |via Besana 11 – Inzago
Laboratorio multimediale di Augmented Theater
di Michele Cremaschi
Laboratorio per attori, registi e programmatori multimediali
E’ possibile utilizzare il digitale in modo creativo e poetico, smentendo i puristi dell’antica arte della scena? Un laboratorio di sperimentazione per lavorare sul connubio tra i due mondi. Il “teatro aumentato” è un genere in cui l’antica arte del palcoscenico si fonde con contenuti multimediali interattivi generati e modificati dal movimento degli attori. Sensori di movimento invisibili al pubblico riconoscono posizioni e spostamenti degli attori. Computer programmati con appositi software generano effetti visivi e scenografie virtuali a partire da tali dati. Software di videomapping calibrati con I videoproiettori colorano le superfici della scenografia, e il corpo degli attori. Quali possibilità artistiche dà un sistema come questo? Come cambia il modo di raccontare, e quali effetti ha per la percezione dello spettatore?  Un laboratorio aperto ad attori, registi, tecnici multimediali. E a programmatori, digital performer. Chi ha competenze e strumenti nel settore li porti: torneranno utili. Chi ha come strumenti “solo” la propria fisicità, la propria arte attoriale, li porti: saranno altrettanto necessari. Chi è solo curioso, porti la sua curiosità. Che è il motore principale per sperimentare e, forse, inventare un nuovo linguaggio.
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21-24 settembre ore 20:00-23:00
Teatro Trivulzio | piazza Risorgimento 19 – Melzo

Laboratorio produttivo “Incontri digitali”
di Nicolas Ceruti/ILINX Teatro
Aperto ad artisti e pubblico
Un palcoscenico, un proiettore, una lavagna digitale, un fondale, luci, oggetti scenici, un conduttore per affrontare un percorso condiviso. Incontri Digitali è un laboratorio creativo. Uno spazio per dar vita a percorsi produttivi. Un viaggio all’interno dell’arte contemporanea. Uno spazio multidiscipnare aperto ad attori, danzatori, musicisti, scenografi, artisti visuali, performer, pubblico partecipe o testimone.
21-26 settembre
Residenza Artistica ILINXARIUM | via Besana 11 – Inzago
Residenza produttiva di Michele Cremaschi su NERD Cabaret 
26 settembre ore 19:00
Teatro Trivulzio | piazza Risorgimento 19 – Melzo
Le Nuove performance digitali tra videomappinge interaction design.
Aperitivo digitale di Anna Maria Monteverdi e Simone Arcagni
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26 settembre ore 21:00
Residenza Artistica ILINXARIUM | via Besana 11 – Inzago

NERD Cabaret di Michele Cremaschi

di e con Michele Cremaschi | regia di Gaetano Ruocco Guadagno e Michele Cremaschi | scenografie di Silvio Motta
multimedia design di Antonio Castellano oggetti di scena Yuri Plebani | videomapping di FramedVision | riprese video Nico Cutugno
Uno spettacolo comico che racconta il cambiamento subito dall’uomo negli ultimi trent’anni, per la presenza sempre più invasiva dei dispositivi digitali. Un Nerd assiste speranzoso alle promesse che tali invenzioni portano con loro, e alle immancabili delusioni che suscitano. Una divertente farsa sulla solitudine digitale che queste invenzioni hanno introdotto nelle nostre vite. Una messa in scena che al tempo stesso fa largo uso di tecnologie digitali al servizio del racconto, in chiave comica e regalando un pizzico di magia. Fino alla catarsi finale: il Nerd dimostrerà che la promessa della tecnologia – farci lavorare meno – può essere esaudita: egli è qui infatti per presentarci due spettacoli… nel tempo di uno soltanto.
26-27settembre ore 10:00-13:00 e 14:00-17:00
Sala Vallaperti | via Dante 2 – Melzo

Laboratorio di Video Mapping di Rajan Craveri
Principale software utilizzato: MadMapper
Il laboratorio è rivolto a coloro che intendono utilizzare le proiezioni per installazioni o performance. Lo scopo è quello di imparare ad adattare un contenuto visivo ad una  superficie o ad un oggetto   entrando quindi in relazione con le sue forme e con il suo materiale. La prima parte del workshop sarà dedicata all’apprendimento degli aspetti tecnici legati al software e ai videoproiettori, la seconda parte sarà dedicata alla sperimentazione  su supporti di materiale e forma differente per arrivare a creare una piccola personale installazione site-specific con il supporto tecnico ed artistico del docente.
PREREQUISITI: Non ci sono prerequisiti particolari
REQUISITI TECNICI: MadMapper è un software per Intel Mac la versione demo è scaricabile dal sito  http://www.madmapper.com
ATTREZZATURE TECNICHE: Ogni allievo dovrà portare il suo portatile, e se possibile un videoproiettore. Alcuni videoproiettori saranno comunque resi disponibili  dall’organizzazione.
 
27 settembre dalle ore 16:00
Teatro Trivulzio | piazza Risorgimento 19 – Melzo
ADATTO A BAMBINI E ADULTI
ore 16:00
Ho un punto tra le mani di Tam TeatroMusica
libero gioco multisensoriale a partire dalla pittura di Kandinsky
di e con Flavia Bussolotto | creazioni digitali dal vivo Alessandro Martinello | musiche Michele Sambin
Il nuovo percorso di ricerca pensato per la prima infanzia parte da alcune suggestioni contenute nei testi Lo spirituale nell’arte e Punto linea superficie di Wassily Kandinsky. In scena 1 corpo dialoga con il silenzio di un punto nello spazio, con la poesia di una linea retta che evoca spazi da abitare, immerso nell’esplosione di un colore, che è anche cibo, profumo, il suono di uno strumento musicale, ogni colore una nota e nell’immersione sensoriale dell’attrice il bambino si specchia, vivendo le proprie percezioni presenti e ritrovando la memoria dei propri sensi come immagini nella mente. In un gioco di videoproiezioni gli elementi propri della pittura evocano mondi che toccano fisicamente il corpi vivo dell’attrice.
ore 16:45
Dipingere con la luce
Laboratorio digitale di Tam TeatroMusica per bambini e adulti
il ‘Dipingere con la luce’ è parte dalla visione dello spettacolo ‘Ho un punto fra le mani’ (35 minuti), per dare una dimostrazione pratica delle potenzialità della pittura di luce, la pittura digitale. Dopodichè inizia l’esperienza pratica per sperimentare il dispositivo. Ai partecipanti viene data la possibilità di mettersi in gioco sia come ‘artisti’ utilizzando la tavoletta grafica, che come ‘performer’ stando in scena. E’ importantissima la relazione fra le due parti, l’ascolto reciproco, la collaborazione.

 

27 settembre dalle ore 20:00
Teatro Trivulzio | piazza Risorgimento 19 – Melzo
 
Siggraph e Magna Grecia. Dagli artigiani digitali a Emir Kusturica.
Aperitivo/conversazione sperimentale con Chiara Boeri, Paolo Atzori & friends

presentazione del sito periaktoi.eu di Michele Cremaschi

BIGLIETTI | TICKETS
spettacoli 6 euro Intero
Costo Laboratori
Homo Faber | Michele Cremaschi | Video Mapping 100,00 € + 15,00 (tessera ILINX)
Incontri Digitali 15,00 (tessera ILINX)
Aperitivi Digitali INGRESSO LIBERO
 
DOVE | WHERE
Residenza Aristica ILINXARIUM via Besana 11 Inzago | Mi
Teatro Trivulzio piazza Risorgimento 19 melzo | Mi
Sala Vallaperti via Dante 2 melzo | Mi
 
INFO
0039 0291091181 |   0039 3342432376
Facebook/ twitter
ilinxTeatro www.ilinx.org
Direzione Artistica: Nicolas Ceruti
Direzione Organizzativa: Luca Marchiori, Lucia Mantegazza

Eventi realizzati con il contributo di Innovacultura – Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde e Fondazione Cariplo

inserito nel progetto “Augmented Stage: progetto per la creazione di un network finalizzato all’affermazione di un inedito genere teatrale”
 
Media Partner PaneAcqua Culture | www.periaktoi.eu

Residenza teatrale ILINXARIUM è partner di Cresco | Associazione Etre | IETM

Second Body interactive performance, Ars electronica
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Second Body by Chieh-hua Hsieh (TW)

“The concept of Second Body comes from the experience of driving cars. If I want to steer the wheel, to brake, to step on the gas, I don’t need to consciously think, yet the car can still go ahead, turn, and park at the correct spot according to my will. Moreover, when I am driving, I know how big my car is when I weave through narrow alleys, and I know where the four wheels are as the car proceeds in its tracks. Maneuvering a car is an experience done almost entirely out of reflex, without the need for the brain to actively think.

This reminds me of the way we move our hands and feet, which move naturally without the need for us to think. When we are infants, we learn how to use our own bodies: we learn to stand on our feet, move, and run, and gradually learn to exercise our bodies as we want. We even learn how to use our bodies to the max in certain sports and exercises. In sum, the accumulation of knowledge, concepts and training allows us to use our bodies without conscious thought, making the use of our bodies an extension of the natural, physical body itself. The same happens when learning to drive, so that driving becomes a process achieved without thinking, with the car becoming an extension of the body.

The present work starts from establishing the presence of the body, while learning the structure of the natural body through setting up knowledge of the body itself. In addition, the knowledge of the structure of exercise is used to represent what we know of our own first bodies in the moment. Afterwards, a fully functional body starts to build up, then change the environment for itself. Gradually, the environment starts to change the body as well. The following section is a 360º full body-length projection that enters the picture to create a non-natural second body, which creates an experience of movement distinct from the movements of the first body. We are re-learning this new body. Adaptation? Conflict? Do we, during the conversion between these two, produce new knowledge to define our bodies with the change in our viewing perspective? Furthermore, how does the second body replace the definition and existence of the first body in the process?”

https://www.youtube.com/watch?v=WFsaTMakWUg

Concept, Choreography: Chieh-hua Hsieh (TW)
Software Architecture, Video Design, Music Design: Ultra Combos (TW)
Music Design: Yannick Dauby (FR)
Lighting Design: We Do Group (TW)
Custom Design: Yu-teh Yang (TW)
Visual Operator: Hsiang-ting Teng (TW)
Dancer: Shao-chin Hung (TW)
Project Support: QA Ring (TW)
Project Mentor: Justine Beaujouan (CH)

Project Consultant: Kevin Cunningham (US)

Commissioned by the Ministry of Culture, Taiwan and Quanta Arts Foundation (TW)

A DanzEstate il Balletto di Sardegna COME LAME DI LUCE
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Prosegue il Festival DanzEstate organizzato dall’ASMED.

Domani 10 settembre al Parco della Musica, alle ore 21, andrà in scena lo spettacolo dell’ASMED-Balletto di Sardegna COME LAME DI LUCE, ideato e diretto da Senio G. B. Dattena.

In un teatro, forse girone infernale degli artisti, un gruppo di marionettisti è costretto a mettere in scena sempre lo stesso spettacolo “Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, la straordinaria opera di Monteverdi. Ma se lo spettacolo è sempre lo stesso, sono i ruoli che di volta in volta cambiano. È questa l’unica variante che, se in apparenza sembra dare un minimo di respiro ai condannati alternandone le pene, in realtà è solo un’ulteriore perfidia e aggiunge dolore al dolore. Infatti, il combattimento delle marionette, come una peste, un contagio, si propaga agli stessi marionettisti in una totale confusione dei ruoli.

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Il combattimento non è quindi solo tra le marionette di Tancredi e Clorinda, ma tra tutti i condannati allo stesso modo. Un tutti contro tutti con momenti di stasi inutilmente riflessiva. Un tutti contro tutti violentissimo che porterà ad una conclusione estrema.

Un inferno molto simile al nostro quotidiano che ci riporta alle parole conclusive di Calvino nelle sue città invisibili: “l’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme …”.

Le coreografie sono di Matteo Corso, i costumi di  Cinzia Moro e Uwe Endler. In scena i danzatori Matteo Corso, Cristina Locci, Rachele Montis, Simona Pinna, Matteo Viola e il percussionista Marco Caredda.

Lo spettacolo BIANCA E ROSSA, previsto per il 9 presso i Giardini Pubblici è stato posticipato, a causa delle sfavorevoli condizioni meteo, a SABATO 12 settembre, ORE 18, sempre presso i Giardini Pubblici.

La partecipazione è gratuita.

INFO: asmedmail@gmail.com – tel. 070/8568719 (dal lun. al ven. h 9-13) – www.asmed.it

LCF Live Cinema Festival, Roma
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Al via la seconda edizione di LCF Live Cinema Festival, che si svolge dal 4 al 12 Settembre 2015 a Piazza dell’Immacolata, nel cuore del quartiere San Lorenzo Roma.

LCF – Live Cinema Festival 
04 – 12 Settembre 2015
Piazza dell’Immacolata – San Lorenzo  | Roma
www.livecinemafestival.com

INGRESSO GRATUITO
SPETTACOLI A PARTIRE DALLE 21.00

Live Cinema Festival è una rassegna di cinema dal vivo che indaga tutti i fenomeni artistici cui si attribuisce il termine “Live Cinema”, attraverso le esibizioni di 32 artistiprovenienti da Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Turchia, Regno Unito, Belgio, Spagna, Grecia, Austria che hanno fatto di questa tecnica narrativa la loro cifra stilistica.

Le performance proposte esplorano temi legati al sociale, ai nuovi media, ma anche a concetti più introspettivi,che emergono sullo schermo in una veste nuova, permeata di nuovi linguaggi e nuovi significati.
Il programma giornaliero:

Venerdì 4 Settembre
21.00 Mannheim AV Kollektiv | M1 | Mannheim (GE)
22.00 Teatrino Elettrico | Ceci n’est pas une musique | Bologna (IT)

Sabato 5 Settembre
21.00 Susan van Dongen | Decode | Nijmegen (Olanda)
22.00 Fire at Work | Extreme Chillout Cinema | Roma (IT)
23.00 AMENcrew | Digital Organics | Roma (IT)

Domenica 6 Settembre
21.00 Kasia Justka | Electr­cute | Varsavia / Berlino (Polonia)
22.00 Marco Mendeni | r_lightTweakSunlight | Milano / Berlino (IT/GE)

Lunedì 7 Settembre
21.00 Space Love | LCF Space Love | Praga (Repubblica Ceca)
22.00 Nikky & Trix | Aporia | Roma (Italia)

Martedì 8 Settembre
21.00 Klabrus (Emre Kula) | LCF Klabrus | Bursa (Turchia)
22.00 MLC [MutechLabCrew] | Ind Field Test VI | Roma (IT)

Mercoledì 9 Settembre
21.00 Ogino:knauss with 1Kpieces | EX – Exercises in Urban Reconnaissance| Fi/ Be (IT/GE)
22.00 Matteo Bennici | Shestaya | Bologna/Bruxelles ( IT/BE)

Giovedì 10 Settembre
21.00 Dubit + Didif | Balanced | Firenze/Berlino (IT/GE)
22.00 Ryo Ikeshiro | Construction in Kneading | Londra (UK)

Venerdì 11 Settembre
17.00 Culture Action Europe | AV Audience Development | Bruxelles (BE)

Sapienza | Università di Roma Facolta di Lettere e Filosofia  – Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo – Aula Levi
(Ex Vetrerie Sciarra | Via dei Volsci, 122)

22.00 DIE! GOLDSTEIN | Dystopia Utopia | Madrid (SP)
23.00 VJ Kinomatic (The Erasers) | Manifesto, a statement of failures | Atene (GR)

Sabato 12 Settembre
21.00 dORNwITTCHEN & Holzhouse | dORNwITTCHEN in Holzhouse | Vienna (AU)
22.00 Addictive Tv | Orchestra of Samples | Londra (UK)

AGGIORNAMENTI SU ORARI E PROGRAMMA
SCOPRI DI PIU’ SUGLI ARTISTI 

Live Cinema Festival è parte del progetto di cooperazione LPM 2015 > 2018 co-finanziato dal Programma Cultura Creative Europe dell’Unione Europea, che coinvolge 13 partners che contribuiscono alla realizzazione dell’evento, promuovendo artisti provenienti da diversi paesi che hanno così la possibilità di farsi conoscere e di aumentare la loro popolarità a livello internazionale.

Live Cinema Festival 2015 è stato selezionato come progetto ufficiale di “Estate Romana 2015” finanziato da Roma Capitale ed ha lo scopo di valorizzare, attraverso l’esibizione di 31 artisti, una delle aree della città, che, grazie a un programma che unisce artisti emergenti e artisti già noti, ha la possibilità di divenire un nuovo centro di aggregazione culturale.

Live Cinema Festival è promosso da Flyer communication in co-produzione con LPM – Live Performers MeetingFLxER.net, Linux Club, Free Hardware Foundation ed Improvearts e con il patrocinio di AVnode.

LCF Team

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SAVE THE DATE:
Il prossimo 9 settembre, dalle 9.30 alle 13.30, presso l’ Aula Magna del Rettorato Università degli Studi Roma Tre, si terrà No partner, no party vol 2, l’infoday del Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura dedicato ai progetti di cooperazione di Europa Creativa, a cui parteciperemo come special guest per presentare LPM 2015 – 2018.
L’infoday è gratuito ed è rivolto a tutti gli operatori del settore culturale e creativo.Iscrizioni fino a esaurimento posti entro le ore 13:00 dell’8 Settembre.

 

La neo oralità di “887” di Robert Lepage inaugura ROMAEUROPA Festival.
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Robert Lepage apre il 23 settembre RomaEuropa Festival. Una scelta straordinariamente felice quella di inaugurare un Festival così prestigioso, che propone i migliori spettacoli internazionali e nazionali,  con quello che è considerato a giusta ragione l’artista che ha raggiunto ormai da almeno un decennio, la vetta dell’Olimpo dei grandissimi registi (e interpreti) del teatro.

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Locandina della conferenza stampa di Robert Lepage

Scrollatosi di dosso la definizione di “enfant prodige della scena mondiale” “l’erede di Bob Wilson” che gli fu etichettata al suo apparire da Franco Quadri e da Renate Klett, Robert Lepage ha bruciato le tappe e ora la sua società Ex machina realizza spettacoli di portata mondiale. Basti pensare che la Tetralogia di Wagner capolavoro di ingegneria scenotecnica firmata da Lepage e Robert Fillion (il suo storico stage designer) è stata prodotta dal Metropolitan di New York e 887 ha inaugurato le Pan Am Games quest’estate.

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Ho visto 887 a febbraio nell’avant-prémiere a Nantes, spettacolo con Lepage solo in scena come attore che non esito a definire un vero prodigio teatrale di naturalezza e sofisticazione (ne ho scritto una dettagliata recensione su Teatro e critica); mi sono commossa in quel teatro pieno all’inverosimile, ho riso, mi sono emozionata come non mi capitava da anni. Lepage da solo con una scenografia mobile e tecnologica a forma di edificio in miniatura, raccontava, aiutato dalle immagini,  le memorie della sua famiglia e contemporaneamente, le memorie del Québec.

Ma cosa possono interessare a un pubblico europeo, le vicende drammatiche e lontane della “Rivoluzione Tranquilla” negli anni Settanta in Québec? E qua sta la grandezza di Lepage, nel riuscire a trascinarci, con una leggerezza e insieme profondità straordinarie, nelle piccole e apparentemente insignificanti  vicende di persone a noi distanti per cultura, lingua, continenti, a tal punto da farle nostre.

Questo accade nella saga cinese de La trilogie des dragons, in quella giapponese di Les sept branches de la riviére Ota e  nelle vicende algerine di Jeux de cartes #coeurs ). La sua originale drammaturgia gioca su più livelli narrativi: in un’architettura stratificata si intrecciano storie di esplorazioni simboliche, di perdite e di riconciliazioni; vicende lontane nel tempo e nello spazio si incastrano come scatole cinesi offrendo storie speculari, percorsi obliqui di memoria, investigazioni introspettive che relazionano la Storia al quotidiano.

Tutte le storie che Lepage racconta sono storie che per quanto intime e personali, ci riguardano e ci toccano nel profondo (da La face cachée de la lune a Elsinore a Les aguilles et l’opium); in 887 la memoria è tutto quello che rimane, confuso e a brandelli, del nostro passato ma è anche ciò che fa capire noi a noi stessi; e così l’attore si mette a nudo, rinuncia alla maschera ma anche al ruolo di rapsodo, perché il coinvolgimento emotivo è totale, c’è una sorta di fusione partecipativa tra chi recita e chi ascolta.

Il teatro qua dà lingua a ciò che non ha lingua, voce e suono al sotterraneo groviglio di pensieri e flussi di emozioni che l’attore non può e non vuole controllare interamente. La drammaturgia di 887 è viva e dinamica, poetica e profonda, intima e universale, così come è tragica e comica insieme.

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La neo oralità di Lepage, se così possiamo definirla, fa affidamento a immagine, suono, parola in una dimensione multimediale che offre una possibilità di storia aperta a più sfaccettature visionarie e immaginative: non conosce per dirla con Ong “una trama lineare che tende al climax” ma organizza la propria narrazione secondo una struttura libera e frammentata per episodi raccordati tra loro tramite flashback, flussi di associazioni visive e altre tecniche narrative. Questo spettacolo è evidentemente, ampiamente influenzato dalla cultura elettronica e l’osservazione che questa cultura riprenda elementi dell’oralità venne già formulata, a suo tempo, da McLuhan in Galassia Gutemberg.

Se non vogliamo configurare questa prova di Lepage come un ritorno all’oralità tout court, è chiaro che comunque la scrittura perde il suo carattere strutturante, diremo di “brainframe” dominante. La neo-oralità elettronica a cui sembra appartenere questo spettacolo di Lepage è inevitabilmente un ibrido di oralità, scrittura e iconicità elettronica ma che denuncia al tempo stesso, anche uno scetticismo di fondo sui possibili usi distorti dei new media.

I video in scena, le fotografie, le animazioni sono un folgorante bagaglio di vissuto che svela ciò che non può essere visto a occhio nudo, sono la memoria più intima del personaggio,il suo vissuto, il suo inconscio. Tutto è contenuto nell’edificio, tutti i luoghi, tutti i tempi: sta all’attore aprirne le finestre e scoprirne le verità.  Equivalenza tra vita interiore e mondo tecnologico: più che protesi, le tecnologie dell’universo di Lepage anche in 887 sono creature addomesticate, le loro forme rassicuranti e familiari.

La macchina a teatro, invece di togliere umanità all’uomo, è ciò che gli permette di riconquistare la dimensione perduta nell’uso inconsulto e maniacale delle macchine del vivere quotidiano, che isolano ma non radunano, che distruggono memoria e narcotizzano.

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Ogni spettacolo “solo” di Lepage ha a che fare con la solitudine del personaggio. Solitudine che si mostra nel dolore e nella ricerca di una via di uscita attraverso l’altro o l’autoanalisi. Il motivo di partenza è sempre una rottura, di natura affettiva, psicologica o morale; il dramma sociale – ricordava Victor Turner – inizia da una perdita: il dramma, letto in senso rituale e antropologico, è infatti secondo Turner, “un’unità di processo anarmonico o disarmonico che nasce in situazioni di conflitto” . In Dal rito al teatro e in Antropologia della performance, Turner espone il tema del dramma sociale, che ha luogo quando nell’ambito della vita quotidiana di una comunità si crea una frattura nelle tradizionali norme del vivere che genera un’opposizione, la quale a sua volta si trasforma in conflitto. Questo, per essere risolto, necessita di una rivisitazione critica dei particolari aspetti dell’assetto socio-culturale fino ad allora legittimato. Una rottura inaugura, quindi, il “social drama”, la crisi apre il momento della “fase drammaturgica”.

Tutti gli spettacoli “solo” di Lepage iniziano da una mancanza, uno squilibrio, (l’hamartia greca), da un lutto (in Vinci Philippe è spinto all’idea del viaggio dalla morte per suicidio dell’amico Marc; in La face cachée de la lune i due protagonisti si incontrano in occasione della morte della loro madre; in Les aiguilles et l’opium il protagonista vive l’angoscia dell’abbandono da parte del suo amore), da un delitto (Polygraphe), da una crisi matrimoniale (Andersen’s project); in alcuni casi tale dramma sarebbe rivelatore di episodi autobiografici estremi e dolorosi. La face cachée de la lune è stato ideato all’indomani della morte della stessa madre del regista associata, scenicamente, all’immagine della luna, simbolo del femminile in tutte le tradizioni. Elseneur è stato ispirato, prima ancora che dall’Amleto di Shakespeare, dalla morte del padre.

Come non riconoscere in questo spettacolo 887, l’espressione di una crisi e contemporaneamente, un appello sincero di Lepage a ricostruire un ethos che non si basi più su grandi e illusorie narrazioni, ma su vite, esperienze, utopie e sogni concreti?

Di seguito link ad articoli on line su Lepage in questo sito

Biografia e teatrografia

Intervista a Lepage

Macchine della visione

Cinema e teatro

Lepage e la pittura

SHAMANS OF DIGITAL ERA, Festival di arti digitali a ROMA
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C.A.R.M.A.Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate presentano “SHAMANS OF DIGITAL ERA” 4 e 5 settembre 2015 – Largo di Pietralata (Roma). Apertura ore 17:00, Mostra di videoarte 19:30.  Performance dalle 21:30 alle 00:00

 Il 4 e 5 settembre in Largo di Pietralata (Roma) si terrà, nel contesto dell’Estate Romana, la prima edizione di SHAMANS OF DIGITAL ERA, il nuovo festival interamente dedicato ad alcune delle più intense esperienze di sperimentazione nel campo delle ricerche musicali/sonore in sinergia con quelle nel contesto delle arti audiovisive (videoarte, video-scenografie, video-installazioni). Organizzata dall’associazione IMPULSI Onlus insieme a C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate, la manifestazione prende forma da un’idea dell’artista intermediale Lino Strangis, direttore artistico dell’evento, che ha interpretato la piazzetta, situata nella zona est della capitale, “come un ambiente in cui intervenire con una installazione site specific”: “abbiamo scelto quella piazza per la sua forma che sembra ricordare vagamente un mancato anfiteatro  che attende una scena

E quale miglior luogo per ambientare un rituale urbano di audiovisioni dal vivo come SHAMANS OF DIGITAL ERA Festival? 11053471_1673881929512300_353838746509717861_o (1)

In un’epoca come la nostra in cui tutta una serie di strumenti e di prodotti altamente tecnologici sono quotidianamente e ampiamente fruibili, si rende ulteriormente importante e fondamentale la diffusione di un uso critico e creativo, la presenza di esperienze capaci di congiungere l’evoluzione tecnologica della specie umana senza che questa perda il suo rapporto di appartenenza alla terra.

“E’ importante che SHAMANS OF DIGITAL ERA si svolga a Pietralata,” nel Municipio IV di Roma, dove IMPULSI Onlus lavora da anni “che per due giorni diventerà teatro di quell’arte solitamente patrimonio di musei e gallerie. Così, immersa nell’architettura popolare, la piazza diventa protagonista. Questa, secondo noi, è riqualificazione.

L’intero allestimento, attrezzature comprese, sarà concepito come uno scenario in cui accogliere le performance dei 4 progetti di ricerca musicale, sonora ed intermediale selezionate: ACRE, ANGELINA YERSHOVA, E.T.E.R.E. Project e MY CAT IS AN ALIEN. Nella selezione molta attenzione è stata rivolta a quelle esperienze di ricerca linguistica nel campo della musica elettronica e digitale e/o dell’improvvisazione libera, le quali dedicano un’attenzione particolare anche all’impatto sensoriale dello spettacolo sul pubblico. “Abbiamo cercato di offrire un piccolo ma selezionatissimo scorcio degli attuali filoni della nuova scena indipendente della performance sonora e audiovisiva romana tenuta a battesimo dalla ormai storica formazione torinese MY CAT IS AN ALIEN (uno dei più prolifici gruppi dediti all’improvvisazione nel mondo) artisti di fama internazionale con alle spalle collaborazioni con alcune delle band sperimentali più note tra cui i celebri Sonic Youth. In programma precedentemente alle due serate di spettacoli dal vivo sarà esposta sugli schermi all’aperto una piccola antologia di opere di videoarte in digitale dall’archivio di C.A.R.M.A. il quale conta attualmente più di 200 opere (selezionate tra migliaia da una equipe di esperti) da tutto il mondo.

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Artisti in mostra: Alessandro Amaducci, Valeria Del Vacchio, Igor Imhoff, Ivan Gasbarrini, Igor Krasik, Francesco Lettieri, Artem Ludiankov, Lino Strangis, Tian Xiaolei, Zhou Yi 

Inserita nella programmazione ESTATE ROMANA 2015, la manifestazione Shamans of Digital Era è realizzata con il sostegno di Roma Capitale in collaborazione con la Siae.

 SHAMANS OF DIGITAL ERA _ Estate Romana

4 e 5 settembre – Largo di Pietralata (Roma) – Apertura ore 17:00, Mostra di videoarte 19:30,

Performance 21:30-00:00

4 settembre   ACRE, ANGELINA YERSHOVA

5 settembre   E.T.E.R.E. Project, MY CAT IS AN ALIEN

DanzEstate a Cagliari. Itinerari multidisciplinari urbani
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Segnaliamo un evento multidisciplinare con il focus sulla danza che inaugura domani a Cagliari e porterà per due settimane una ventata di arte e spettacoli nel capoluogo sardo. Si chiama DanzEstate 2015 e si svolgerà dal 1 settembre al 13 settembre. 

Una bella rassegna organizzata dall’ASMED Associazione Sarda Musica e Danza inserita nel progetto Il viaggio del gesto: Itinerari multidisciplinari nel contesto urbano per il cittadino del mondo.

La manifestazione DanzEstate, organizzata dall’associazione culturale ASMED all’interno del più ampio progetto Il viaggio del gesto: Itinerari multidisciplinari nel contesto urbano per il cittadino del mondo, colora l’estate cagliaritana coinvolgendo abitanti e turisti nel mondo della danza, della musica e del teatro. Lo spettacolo e la cultura vanno incontro alla gente, cercandola e sorprendendola nella quotidianità, col fine di farla divertire, emozionare e, addirittura, danzare.

Le strade, i parchi e le piazze e di Cagliari, dall’1 al 13 settembre, sono le tappe principali di una proposta artistica variegata, adatta a tutti i gusti e tutte le età: spettacoli di danza e teatro, laboratori multidisciplinari, incursioni teatrali e la presentazione finale di un’originale coreografia che coinvolga i cittadini nella cornice dei quattro quartieri storici, per far danzare tutta la città.

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Con DanzEstate le arti performative si fanno strumento di promozione culturale e sociale per favorire la riscoperta di se stessi, l’incontro con l’altro e la crescita dell’individuo in un contesto urbano divenuto ormai sin troppo frenetico per prestare attenzione alle cose più semplici, dalle meraviglie di Cagliari all’ascolto di chi ci sta accanto. In questo senso la danza e il teatro sono linguaggi universali e versatili che favoriscono la presa di coscienza del rapporto col proprio corpo e la riscoperta delle proprie potenzialità, elementi imprescindibili per riuscire a volgere lo sguardo verso l’altro e condividere nuove esperienze, sentendosi così realizzati anche attraverso lo scambio.

Il programma in cartellone presenta otto spettacoli di danza e teatro (tre dei quali rivolti a un pubblico di bambini, ragazzi e famiglie), quattro laboratori di danza e due incursioni teatrali. Una proposta vivace, in cui non mancano momenti di incanto e spunti riflessivi. DanzEstate, sullo sfondo della stagione estiva, si rivolge a tutti i cittadini, chiamati direttamente in causa, sia come pubblico sia come diretti partecipanti; soprattutto a coloro che, per varie ragioni, hanno poca familiarità con gli spazi teatrali tradizionali.

Ad aprire la manifestazione l’1, il 2 e il 3 settembre, a partire dalle ore 19, l’incursione di danza e teatro dell’ASMED-Balletto di Sardegna “Struzzi Danzanti, piccole follie per le vie”. Tra le strade del centro di Cagliari, due coloratissimi struzzi e i due cavalieri che li cavalcano inscenano un combattimento che diviene presto corteggiamento, tra la magia profusa da una fata-strega, le note di una fisarmonica e le parole di un attore.

 Il 7 settembre alle ore 18,30 va in scena nella Piazza S. Cosimo la compagnia sassarese Danza Estemporada, con lo spettacolo rivolto a bambini e famiglie “Cappuccetto Rosso”, un’insolita versione della fiaba che vede la piccola protagonista trasformarsi lei stessa in lupo. Dedicato a bambini e famiglie.

L’8 settembre alle ore 18,30 sempre nella Piazza S. Cosimo la compagnia Teatro Instabile presenta lo spettacolo multidisciplinare “PizzaGioco”, dedicato a bambini e famiglie, in cui due pizzaioli-clown giocano con gli ingredienti della pizza come se fossero palline o dischi volanti. Sempre l’8 settembre, ma questa volta in Piazza S. Sepolcro, alle ore 21, la compagnia Abaco, va in scena con “Ottavio Bottecchia – Vite in volata”, spettacolo dedicato al famoso ciclista, che diventa il pretesto per parlare dell’Italia tra gli anni ’20 e gli anni ’70.

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 Il 9 settembre alle ore 18,30 alla Galleria Comunale d’Arte (spazio all’aperto) la compagnia ASMED-Balletto di Sardegna presenta “Bianca e Rossa”, liberissima interpretazione de “L’amore delle tre melagrane”, una fiaba popolare dell’ottocento italiano. Dedicato a bambini e famiglie. Il 10 settembre alle ore 21, lo scenario incantevole del Parco della Musica fa da sfondo allo spettacolo “Come Lame di Luce”, dell’ASMED-Balletto di Sardegna, in cui un gruppo di marionettisti è costretto a mettere in scena sempre lo stesso spettacolo, anche se i ruoli di volta in volta cambiano, creando una realtà sempre più dolorosa. Infatti, il combattimento delle marionette, come una peste, un contagio, si propaga agli stessi marionettisti in una totale confusione dei ruoli. L’11 settembre alle ore 21, in Piazza S. Sepolcro, la compagnia sardo-spagnola Circadì porta in scena “En otro tiempo”. I due personaggi s’immergono nel contesto storico degli anni ‘20 attraverso il circo, la danza, l’acrobatica e la giocoleria raccontando uno spaccato quotidiano coinvolgente, ironico e di facile lettura. L’11, il 12 e il 13 settembre, a partire dalle ore 19, l’incursione di danza e percussioni “Tancredi e Clorinda” dell’ASMED-Balletto di Sardegna scuote gli ignari cittadini per le vie di Cagliari. Il noto duello dei due protagonisti tassiani è qui rappresentato in tutta la sua drammaticità attraverso una danza-lotta dei danzatori e dei percussionisti, carica di tensione e di sentimento.

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Il 12 settembre alle ore 19, la compagnia francese Mi-Octobre/ Serge Ricci anima i giardini pubblici con “Les hommes scotchés”, spettacolo in cui gli artisti appaiono come creature surreali rivestite di scotch e di fogli di giornale, che si liberano lentamente dei loro involucri corporei, fino a sparire lentamente tra dolcezza e malinconia, sullo sfondo delle musiche di Lou Reed. Visioni oniriche e avvolgenti, che destano scalpore e un appeal dalle sfumature romantiche.

Dopo il grande successo dello scorso anno, è stato confermato l’evento “Danze Senza Quartiere – Quattro coreografi per quattro quartieri”, vero e proprio confronto artistico “a passi di danza” fra i quartieri Castello, Stampace, Marina e Villanova. Per ogni fazione sono selezionati 10-15 partecipanti. Non è necessaria la residenza nei quartieri coinvolti, ma un legame di qualsiasi tipo, come l’aver vissuto nella zona per qualche tempo o averci lavorato, la provenienza di un genitore o parente, ecc. Il fine è quello di coinvolgere i cittadini di tutti i quartieri, mettendo in luce i legami che ciascuno di essi ha con la storia e la cultura della città, favorendo così la coesione sociale e territoriale. Sono già aperte le iscrizioni ai quattro gruppi di lavoro che dal 7 al 13 settembre vedranno la preparazione di vere e proprie coreografie dietro la guida esperta di Uwe Endler  (per il Tango), Alessandra Pisu (per l’Hip Hop), Giulia Satta (per le Danze Orientali), Daniela Vitale e Ilaria Orlandini (per la Danza Contemporanea).

 Lo spettacolo finale “Danze senza quartiere” va in scena il 13 settembre alle ore 21,00 in Piazza S. Sepolcro. I partecipanti ai laboratori mostreranno al pubblico il frutto del loro lavoro, a dimostrazione che la danza appartiene a tutti e può essere praticata da tutti. Sarà uno spettacolo originale, creato con i cagliaritani e per i cagliaritani, per riscoprire insieme la forza della cultura cagliaritana e sarda attraverso nuovi e inconsueti canali, tra cui appunto, la danza.

 A completamento del programma, le Letture nelle piazze e nei parchi, dedicate a bambini e adulti, il cui programma sarà presto on line.

La manifestazione è promossa dall’ASMED, con il contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari.

 INFO: 070/8568719

www.asmed.it – asmedmail@gmail.com

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L’Associazione Sarda Musica e Danza .-direttore artistico e organizzativo: Massimiliano Leoni- ha mirato in tutti gli anni della sua attività a creare un tramite, dimostratosi estremamente valido, fra la Sardegna e il resto del mondo, senza mai sottovalutare la ricchezza della millenaria cultura sarda. Con questo intento l’ASMED opera dal 1979 sia nel campo culturale che in quello dello spettacolo in Sardegna e, in particolare, a Cagliari.

Numerose le iniziative nel settore formativo: corsi estivi residenziali tenuti da maestri di danza di livello internazionale; corsi di formazione professionale e aggiornamento per danzatori, insegnanti di danza e coreografi con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna e della Comunità Europea; corsi di aggiornamento professionale per insegnanti della scuola dell’obbligo approvati dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Oltre al valido apporto alla formazione di professionisti della danza, l’Associazione Sarda Musica e Danza offre, dal 1981, un contributo alla creazione di un pubblico colto ed attento, in grado di discernere ed apprezzare il buono: lo strumento per raggiungere questo risultato è dato da spettacoli di generi diversi, raccolti in rassegne estive e nel Festival Internazionale Nuova Danza (fino al 2007), che accanto alla presenza di grandi ed affermate firme, propongono, come avviene anche tutt’ora, giovani compagnie ancora poco note ma di grande interesse culturale, intuendone spesso la validità.

A completamento della sua attività l’ASMED, nel 1982, crea una propria Compagnia di Danza: il Balletto di Sardegna

 

Ars Electronica Festival | Linz, September 3-7, 2015
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The Ars Electronica Festival that takes place from September 3 to 7, 2015, in Linz is an inquiry into how cities of the future will have to be configured when there are more robots than people working in factories, everything is intelligently interlinked, autos drive autonomously and drones deliver the mail. And what does it mean for future megacities—above all, those on seacoasts—when climate change really does shift into high gear?

The rethinking of urban living spaces has already begun—all over the world, people are coming up with exciting ideas for new architectures and forms of social organization that are able to keep up with the changes the next few decades will bring. 2,889 entries from 75 countries were submitted for prize consideration to the 2015 Prix Ars Electronica. This year’s grand prizewinners are from Japan (Nelo Akamatsu), Mexico (Gilberto Esparza), Indonesia (XXLab), Belgium (Alex Verhaest), Australia (Jeffrey Shaw) and Austria (Gabriel Radwan). The recipients of the Golden Nicas and [the next idea] voestalpine Art & Technology Grant will be honored at the Prix Ars Electronica Gala on September 4, 2015 at the Brucknerhaus in Linz.

Girona mapping Festival-FIMG 2015
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From the site http://projection-mapping.org/fimg-2nd-international-mapping-festival-in-girona/

The second International Mapping Festival will take place in Girona, Spain from July 30th to August 2nd, including the first ever International Mapping Congress and a mapping competition

 

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Girona will host the 2nd edition of the International Mapping Festival (FIMG) from 30 July to 2 August. The city of Girona will become the international centre of mapping for four days. The Festival aims to reveal the high artistic level of the discipline by bringing together artists and professionals from across the sector.The festival is open to all and links the cultural legacy of Girona with contemporary creativity through innovation and the audiovisual arts.

The 2015 edition maintains the same structure as the previous year: between Friday 31 July and Sunday 2 August, the International Mapping Competition will see the shortlisted artistic works projected onto some of the well-known façades of the city, while the 1st International Mapping Congress will be held from Thursday 30 July to Saturday 1 August, when professionals from the sector will gather to discuss and talk about their work.

The theme of FIMG 2015: contradictions


From this year on, the Festival will focus on a particular theme. The theme of the 2015 edition is contradictions. The objective is to encourage projects that explore many possible aspects of the theme, and to suggest a frame for artistic and cultural activity.

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New category: micro-mapping


This edition of the festival will also increase the number of spaces and works, setting up a trail across the city between buildings of historical and contemporary significance. The festival App will serve as a guide to this trail.

The Porta dels Apòstols entrance to the Cathedral and the Pont de Pedra [the stone bridge], will be the setting for projects specially commissioned by the Festival that will be shown every day of the Festival and which will also showcase a large amount of Catalan talent.

The International Mapping Competition will include a new category, micro-mapping, which is intended for smaller indoor spaces (such as hotel or museum foyers, stores and shops), and there will be two awards voted by the general audience.

International Mapping Competition (31 July to 2 August)


The inscription period for the International Mapping Competition closes on 20 April. There are four categories: Professional, which is aimed at artists and professionals of the visual arts, music and fine arts, who do not work exclusively with mapping; Amateur, aimed at anyone who wants to take their first steps in the field of mapping; Micro-mapping, a new competitive category intended for smaller interior spaces; and educational, which is aimed at schools and high schools in Girona.

The spaces for the professional competition will be the façade of the Town Hall, the façade of Casa Pastors and the Law Courts; the amateur works will be displayed on the façade of the Pont d’en Gómez building; while the educational works will be projected onto the Les Àligues building (Sant Domènec) and the micro-mapping will be shown in various spaces. There are two prizes for each category, which range from 12,000 euros for the 1st prize in the Professional category, to 500 euros for 2nd prize in Educational. The prizes shall be awarded by a jury. This year for the first time, the Festival will have two more prizes awarded by the public: The Audience Façade Prize (1,000 euros) and the Audience Micro-mapping Prize (500 euros).

The jury will judge the entries on originality, innovation, musical and visual style, the financial and logistical viability of the proposal and its relevance to the building.

Anyone wishing to take part must register at www.fimg.cat.

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International Mapping Congress (30 July to 1 August)


Girona will host the 1st International Mapping Congress between 30 July and 1 August. This is a forum bringing together the foremost European professionals in order to convert Girona into a global hub and benchmark for this discipline. A space where artists, programmers, professionals and tech companies can meet and discuss the mapping industry. The programme for the Congress will be announced soon.

Xavi Bové, the artistic director, has joined the team at FIMG 2015 to supervise the quality of the contents and to programme the 1st International Mapping Congress. FIMG 2015 has also added a communications director who will manage the promotion and impact of the festival.

The Girona Mapping Festival is a Girona City Council initiative with the collaboration of BLOOM.

22.07.2015 – Conférence Netart et Hacktivisme – Jacques Urbanska – TRANSCULTURES
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Introduction à un Net Art hacktiviste illustrée par de nombreux exemples d’œuvres connectées ou issues de la culture Web, qui utilisent les réseaux comme matière première de création et de militantisme.

Infos complémentaires:

Cette conférence propose une première introduction à un Net Art hacktiviste illustrée par de nombreux exemples d’œuvres connectées ou issues de la culture Web, qui utilisent les réseaux comme matière première de création et de militantisme.

Si le terme Net Art regroupe encore aujourd’hui toutes une série d’œuvres conçues par, pour et avec le réseau Internet, des différences notables sont apparues entre ceux qui utilisent le Web pour produire des œuvres plastiques destinées à être diffusées via le réseau et quasi exclusivement sur écran et d’autres formes qui rompent avec cette configuration habituelle.

Avec l’arrivée du Web 2.0 et des réseaux sociaux à la moitié des années 2000, une nouvelle génération d’artistes s’est emparée de ces nouveaux territoires de création et de détournement. Leur hyperactivité, leur hyperproductivité et la viralité décuplée ont et amplifient toujours considérablement leurs présences. Plus rares et discrets sont ceux qui se sont attelés à explorer les réseaux comme moyen de réinventer les limites et les règles qui régissent l’Internet actuel, d’en montrer la fragilité ou d’accélérer sa dissolution dans la « vie réelle » (IRL). Ces derniers ont plutôt tendance à « sortir » de la dualité Web-Ecran, à utiliser les objets connectés ou à en inventer, à travailler sur des nouvelles interfaces hommes-machines, à créer des outils et des plateformes communautaires, ou tout simplement à mettre en place de nouveau réseaux indépendants d’Internet…

Comme l’a très bien décrit Marc Wathieu (professeur art numériques à l’École de Recherche Graphique-Bruxelles – ERG) sur son site : « Les créateurs de projets activistes utilisent le web comme un média tactique (tactical media), au service d’interventions qui soulignent l’impact même de ces nouvelles technologies sur notre culture. Détournant ou retournant la technologie contre elle-même, utilisant le marketing, une nouvelle génération d’artistes subversifs et high-tech crée de nouveaux espaces d’actions publiques. Dans la foulée des mouvements anti-mondialisation et du sommet de Seattle, de nouvelles thématiques ont surgi: les OGN, la protection de la vie privée, la consommation responsable… ».