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Inaugura il 26 giugno a Castello Pasquini di Castiglioncello (Li) la mostra fotografica di Marzio Emilio Villa /Keˈbɛk/ Lepage ritratti e ambienti nell’ambito di Inequilibrio Festival.
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Comune di Rosignano -Armunia – Festival Inequilibrio

Con il sostegno della Delegazione del Québec a Roma Natural code

Nella splendida location del Castello Pasquini di Castiglioncello- all’interno del prestigioso Festival Inequilibrio dedicato al teatro contemporaneo promosso dal Comune di Rosignano e coordinato da ARMUNIA, verrà presentata la mostra /keˈbɛk/ Lepage ritratti  ambienti a cura di Anna Maria Monteverdi.

Il regista e interprete franco-canadese Robert Lepage fondatore della compagnia Ex Machina, da cui prende spunto la mostra, è una leggenda vivente: ogni suo spettacolo ha avuto lunghe tournée internazionali e ottenuto i massimi riconoscimenti: dal Grammy Award al Golden Mask, dall’Ubu al Premio Europa.

Recentemente è stato insignito del prestigioso titolo di Artiste pour la Paix 2019.

La curatrice Anna Monteverdi ricercatore di Storia del Teatro all’Università di Milano, ha dedicato venti anni di studi al grande regista e interprete pubblicando due monografie; con questa mostra di fotografie di Marzio Emilio Villa frutto di un réportage in Québec e in Francia, vuole omaggiare l’artista più che di ogni altro ha portato all’attenzione del grande pubblico internazionale il Québec come crogiolo di storia, culture e tradizioni molto diverse:

Abbiamo riletto i testi teatrali di Lepage e ci siamo accorti che quelle persone di cui parla esistono davvero -dice Anna Monteverdi- e li puoi trovare nel quartiere cinese di Montréal, tra gli hangar del vecchio porto, risalendo la “strada del fiume” San Lorenzo, perdendoti tra i graffiti colorati raffiguranti gli indiani “Prime nazioni”. Ci siamo chiesti cosa raccontasse di più del suo teatro e ci è bastato andare in Québec”.

La mostra fotografica che percorre i sentieri tracciati dai testi di Lepage, è arricchita dalle musiche originali di Virginie Bujold-Paré giovane violinista di Montréal, ispirate alle musiche tradizionali del Québec, e dalla videoinstallazione originale di Lino Strangis,a partire dal documentaire de création che l’artista sta realizzando insieme con Anna Monteverdi.

E’ prevista la presentazione del libro Memoria Maschera e Macchina nel Teatro di Lepage (2018).

La mostra che inaugura il 26 giugno 2019 alle 11 a Castello Pasquini, è parte del programma di Inequilibrio Festival organizzato da Armunia e diretto da ANGELA FUMAROLA E FABIO MASI e ha il supporto della Delegazione del Québec a Roma.

La società Natural Code ha dato un attivo contributo alla mostra:

Siamo entusiasti di supportare un progetto artistico che promuove la cultura del Québec – sostiene Pino Formicola, Direttore Generale di Natural Code – che con grande sensibilità ha riconosciuto in termini di legge, che gli animali sono “esseri senzienti”, e in quanto tali, fanno parte delle nostre famiglie come qualsiasi altro membro. Partecipano in modo attivo alle nostre vite, interagiscono a loro modo, con noi. Per questo dobbiamo prendercene cura.” 

L’Accademia Alma Artis di Pisa collabora alla mostra con il proprio corpo docenti e con stage dedicati agli studenti dei Corsi di Fotografia.

Info: https://armunia.eu/

Si ringrazia AutoriVari per la grafica

http://www.international.gouv.qc.ca/it/rom

ANNA MARIA MONTEVERDI

Anna Maria Monteverdi è ricercatore di Storia del Teatro all’Università Statale di Milano, docente aggregato di Storia della Scenografia.

Esperta di Digital Performance ha pubblicato: Nuovi media nuovo teatro (2011), Rimediando il teatro con le ombre, le macchine e i new media (2013), Le arti multimediali digitali (Garzanti 2005), Memoria, maschera e macchina nel teatro di Lepage (2018).

E’ presente come giurata in numerosi Festival di arte elettronica (Pomezia Light Festival, RGB light Festival, @T Festival). Fa parte della rete europea dei teatri EASTAP ed è coordinatrice della sezione Intermediality dell’IFTR International Federation of Theatre Research; ha organizzato a Belgrado la giornata su Robotica Realtà virtuali e immersive al IFTR18 con la Scuola Sant’Anna di Pisa e Istituto Italiano di Cultura. www.annamonteverdi.it

MARZIO EMILIO VILLA

Nato in Brasile nel 1987 è cresciuto in Italia dove ha studiato Arte multimediale all’Accademia di Brera. Dopo 10 anni di produzione, la sua ricerca fotografica si è concentrata sui reportage sulle nuove strutture sociali, lavorando sulla memoria, sulla storia, sull’uomo. La sua formazione classica legata alla pittura ha un ruolo importante nella sua estetica. E’ seguito dalla Agenzia Hans Lucas dal 2017.

ESPOSIZIONI

2009/ SESSANTESIMO – ARCHIVIO STORICO // LODI
          A SOBRA – FONDATION BRACO DE PRATA // LISBON
2012/ STATI D’ABITARE – MYRIAM BOUAGAL GALERIE // PARIS
2013/ BARDO – GALERIE BENJ // PARIS
          MASCULIN – MYRIAM BOUAGAL GALERIE // PARIS
2015/ PAS ICI PAS MAINTENANT – MYRIAM BOUAGAL GALERIE // PARIS
2016/ KOMOS – GALERIE SPAZIO GALILEO // MILAN
          TRANSPARENT – MYRIAM BOUAGAL GALERIE// PARIS
          COLLECTIVE – HEILLANDI GALLERY // LUGANO
2017/ WOMEN – MYRIAM BOUAGAL GALERIE // PARIS
          SUPERNATURAL – HANS LUCAS – VOIES OFF // RENCONTRE D’ARLES
          WOPARTFAIR – HEILLANDI GALLERY // LUGANO
2018/ FONT – LECCE
          LA DERNIERE LUNE– GALERIE MACADAM – Institut Culturel Roumain // PARIS

LINO STRANGIS

Lino Strangis è un artista mediale (videoarte, realtà virtuali interattive, sound art e musica sperimentale) nato a Lamezia Terme nel 1981, vive e lavora a Roma e Torino.

E’ docente di Computer Art.

Dal 2005 partecipa a numerosi festival, mostre e rassegne storiche internazionali in Italia e all’estero (ARS ELECTRONICA, Biennale del Mediterraneo, Videoformes, City Sonic, Proyector, Athens Videoart Festival, Invideo) e tiene diverse esposizioni personali in gallerie private e prestigiosi musei tra cui M.A.C.RO. (Roma), M.A.X.X.I. (Roma), MUSEO PECCI (Prato), FABBRICA DEL VAPORE (Milano), MUSEO RISO (Palermo), MAUTO (Torino), P.A.N. (Napoli), GAMC (Viareggio), WHITE BOX MUSEUM OF ART (Pechino), m.u.B.A. (S.Paulo).

Attivo anche come sound e multimedia performer ha fondato vari progetti legati alla sperimentazione sonora e l’improvvisazione libera (da solo e con gruppi quali E.T.E.R.E. Project) ed è autore di musiche e sonorizzazioni per se stesso ed altri artisti. Importanti sono anche i suoi impegni nel campo delle installazioni ambientali e delle scenografie multimediali e interattive: dal 2011 collabora agli spettacoli teatrali di Carlo Quartucci e Carla Tatò, ha realizzato le video-scenografie per spettacoli musicali quali SHAMANS OF DIGITAL ERA (che ha anche ideato) e il 70° GALA CONCERT del Conservatorio nazionale del Kazakistan.

Fondatore dell’Associazione C.A.R.M.A. insieme con Veronica D’Auria.

www.linostrangis.net  

LINO STRANGIS | PARTITURE SPAZIALI. Altre musiche per altri mondi a cura di Veronica D’Auria. MACRO ASILO-ROMA fino al 5 maggio
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La stanza diventa un ambiente sensibile che espone il mondo aperto dell’artista come opera totale, attraverso una installazione intermediale che va dalla videoarte, alla realtà virtuale, alla stampa 3D, alla performance multimediale e l’improvvisazione di musica elettronica sperimentale. 

Durante le giornate di permanenza al museo si svolgeranno performance, presentazioni, dialoghi con l’artista, la curatrice ed ospiti a sorpresa. ➜ fino al 5 maggio 2019 nella Project Room di MACRO ASILO 



Video Ⓒ Monkeys VideoLab

Lino Strangis VR live al KLANG di Roma: Perdersi nella Realtà Virtuale (e dare vita ad altri mondi)
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Lino Strangis uno dei  migliori rappresentanti della Computer Art in Italia, persegue da anni in modo rigoroso la sua idea estetica di “intermedialità” che comprende oggi sculture 3D, Realtà Virtuale, installazioni immersive collocandole in azioni performative che “estendono” e “espandono” al limite della fantascienza, i confini della realtà. E’ l’esempio della straordinaria e originalissima performance di Azione sonora Altre musiche per Altri mondi al  KLANG di Roma del 4 aprile legata all’omonimo album di musica elettronica sperimentale di prossima uscita.

E in questa realtà parallela, formata da una costellazione scenografica digitale totalizzante fatta di sculture in forma di aggregato corallino 3D di note scappate dalla partitura per mineralizzarsi in altre vite – totemici relitti di una memoria umana- la performer (Veronica D’Auria) si immerge e si perde, indossando una “maschera” Oculus Rift che la rende al tempo stesso cieca e testimone di visioni surreali che dona al pubblico.

Lei è dentro forme in trasformazione, prigioniera di sogni/incubi plasmati in diretta in un firmamento digitale altrui:  Il suo corpo diventa segno dentro altri segni digitali che insegue suoni liquidi. Nulla accade prima dell’epifania rappresentata dall’atto di indossare la maschera-Oculus nelle cui cavità si ritrovano mondi fantastici creati in diretta dal “plasmatore” Lino Strangis.  La Realtà virtuale quale piattaforma teatrale e insieme maschera evocativa di mondi in divenire. E’ la materializzazione di utopie avanguardiste, a detta dell’autore in cui suono e immagine si sublimano a vicenda, definendo territori drammaturgici complessi, improvvisati e  ogni momento rinnovati e rinati dal vuoto e dalla luce.

Così Strangis ci racconta la funzione centrale della musica (e dei suoni) nella performance, vero centro gravitazionale di tutte le arti messe in campo: Sono scritture musicali per libere improvvisazioni, tramite le quali ho cercato di proseguire quella linea di ricerca che ha visto la scrittura musicale diventare altro, altre arti. Mi interessa molto spingere la performance sonora-musicale fino alla fondazione di una scena che ricomponga le drammaturgie sonore a quelle di gesti, luci e visioni in una versione minima e odierna dell’opera totale.

La performance al KLANG anticipa una serie di eventi, incontri, presentazioni di libri in cui l’opera di STRANGIS sarà al centro di molte attività ed esperienze multisensoriali per il pubblico prossimamente al MACRO di ROMA.

Qua il sito rinnovato dell’autore

KLANG presenta : Altre Musiche per Altri Mondi (Lino Strangis/VR)
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Klang Roma presenta :

LINO STRANGIS
Altre Musiche Per Altri Mondi (VR experience)
https://www.linostrangis.net/
https://linostrangis.bandcamp.com/

Altre musiche per altri mondi è la nuova performance legata all’omonimo album di musica elettronica sperimentale di Lino Strangis in uscita nel 2019. Come in altre esperienze proposte negli ultimi anni si tratta infatti di un’azione intermediale e transmediale basata sulla messa in scena di una particolare dimensione liminale tra improvvisazione sonora e perlustrazione in tempo reale di un ambiente visivo costruito in realtà virtuale (realizzato ad hoc dallo stesso artista). Ad affiancare l’artista, alle prese con il sonoro dal vivo, la performer d’eccezione (Veronica D’Auria) al centro del palco, relazionando liberamente le movenze con il libero flusso sonoro, indaga visivamente e con il corpo (con headset Oculus Rift) un mondo psichedelico e metaforico contemporaneamente video-proiettato in tempo reale come grande fondale sul quale il pubblico può condividere visivamente l’esperienza in svolgimento, spezzando così l’abituale condizione di distacco dall’ambiente esterno connotativa dell’immersione in mondi virtuali.

Una danza dello sguardo che diviene modo alternativo di interagire con le immagini video come forma di dispositivo scenico o video scenografia interattiva. La scena, avvolta dal fumo, è trasformata inoltre in luogo rituale dalla presenza sul palco di una gruppo di sculture della serie denominata Partiture Spaziali, intese appunto come forma tridimensionale di scritture per improvvisazioni libere (in cui le note sono scappate dal pentagramma) ma anche come oggetto votivo nei confronti della sacralità dell’arte stessa o se si vuole di un qualche dio del libero suono. La musica, (un post ambient di matrice sperimentale oscillante tra atmosfere noise e residui di rock/metal “ripassati” in elettronica, ritmiche compulsive e visioni sognanti) “carburante” dell’azione tutta, si trasforma e si riforma su un canovaccio legato ai cambi di scena e la drammaturgia dell’ambiente virtuale, reinventando dal vivo le strutture sonore dell’album con il medesimo set di sintetizzatori utilizzati per l’improvvisazione registrata in studio.

On line il nuovo sito dell’artista intermediale Lino Strangis
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Da oggi è on line la nuova ricca veste del sito dell’artista intermediale LINO STRANGIS

A cura di VERONICA D’AURIA, il sito è un accurato percorso tra performance, realtà virtuali, sculture digitali, suoni e computer art del poliedrico artista (e docente di Accademia a Torino e a Pisa) nato a Lamezia Terme (ma residente a Roma ma attivo in tutt’Europa) che ha portato le sue opere nei più importanti Musei d’arte contemporanea e Festival di Arte elettronica. 

Strangis è anche l’autore dell’opera che ci ha gentilmente concesso per il sito come lay out

Lasciatevi andare alle visioni e ai suoni psichedelici digitali del sito! Buona visione!

 

Lino Strangis è un artista intermediale (videoarte, realtà virtuali interattive, performance multimediali, sculture 3D, video-scenografie, sound art e musica sperimentale) e regista

nato a Lamezia Terme il 19/01/1981, vive e lavora a Roma, Torino e Pisa.

Già musicista polistrumentista (strumenti acustici, elettroacustici, elettronici, autocostruiti, digitali), laureato in Filosofia (indirizzo Estetica), durante gli studi universitari, dopo aver avuto i primi esordi nel campo della pittura e delle installazioni, individua le arti audiovisive sperimentali e la ricerca dell’intermedialità come linguaggio prediletto e dopo brevi trascorsi nell’underground romano, tiene la sua prima personale ufficiale nel 2005, al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma, a cura del direttore Simonetta Lux.

Dal 2006 partecipa a numerosi festival, mostre e rassegne storiche internazionali in Italia e all’estero (ARS ELECTRONICA, Biennale del Mediterraneo, Videoformes, City Sonic, Proyector, Athens Videoart Festival, Invideo,…) e tiene diverse esposizioni personali in gallerie private e prestigiosi musei tra cui MACRO (Roma), MAXXI (Roma), MUSEO PECCI (Prato), FABBRICA DEL VAPORE (Milano), MUSEO RISO (Palermo), MAUTO (Torino), PAN (Napoli), GAMC (Viareggio), WHITE BOX MUSEUM OF ART (Pechino), muBA (S.Paulo).

Attivo anche come sound e multimedia performer ha fondato vari progetti legati alla sperimentazione sonora e l’improvvisazione libera (da solo e con gruppi quali E.T.E.R.E. Project) ed è autore di musiche e sonorizzazioni per se stesso ed altri artisti. Impegnato anche come curatore, critico indipendente e organizzatore di eventi: ha fondato il gruppo curatoriale Le Momo Electronique e dal 2011 è direttore artistico del C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate).

Dal 2015 è titolare del corso di Installazioni multimediali presso L’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dal 2016 di Computer Art all’Accademia di Belle Arti Alma Artis di Pisa, e dal 2012 al 2016 è stato professore a contratto presso il DAMS dell’Università Roma Tre dove ha tenuto il laboratorio di arti digitali.

Ideatore saggista e curatore dell’edizione (libro+dvd) “La videoarte nel mondo del software” (edita da Palladino editore) ha anche scritto per diverse riviste e pubblicato saggi su diverse edizioni ed è co-autore e regista di Entr’acte Intermediale (programma televisivo dedicato alla videoarte).

Importanti sono anche i suoi impegni nel campo delle installazioni ambientali e delle scenografie multimediali e interattive: dal 2011 collabora agli spettacoli teatrali di Carlo Quartucci e Carla Tatò, ha realizzato le video-scenografie per spettacoli musicali quali SHAMANS OF DIGITAL ERA (che ha anche ideato) e il 70° GALA CONCERT del conservatorio nazionale del Kazakistan.

Hanno scritto di lui e curato sue mostre alcuni dei più noti esperti del settore tra cui Marco Maria Gazzano, Lorenzo Taiuti, Piero Deggiovanni, Francesca Gallo, Anna Maria Monteverdi, Bruno di Marino, Veronica D’Auria, Valentino Catricalà, Maurizio Marco Tozzi, Giacomo Ravesi, Mariagrazia Costantino. Le sue opere sono state esposte al fianco di quelle di artisti come Nam June Paik, Bill Viola, Robert Cahen, Studio Azzurro, Miao Xiaochun, Steina e Woody Vasulka, Gianni Toti.

Spazio Corrosivo‎- Lino Strangis -Inaugurazione mostra Partiture Spaziali 8 novembre ore 19
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La galleria Spazio Corrosivo di MARCIANISE (CS) ospita  l’inaugurazione della mostra di Lino Strangis – Partiture Spaziali_ altre musiche per altri mondi, a cura di Piero Chiariello.

Opening venerdì 9 novembre alle ore 19:00

9 novembre – 3 dicembre 2018

Da sempre rivolto con lo sguardo al futuro, Lino Strangis sviluppa la sua poetica utilizzando gli strumenti tecnologici più avanzati. Per questa mostra personale presenta una serie di sculture digitali, un video e una postazione immersiva, lasciando agli spettatori la possibilità di esplorare imprevedibili mondi programmati e offrendo un punto di vista privilegiato rispetto alle classiche e rassicuranti modalità espressive. Ha elaborato un visionario sistema di scrittura musicale che abbandona i “binari” del pentagramma proiettando la lettura nello spazio, liberandola ad interpretazioni senza confini.

Lino Strangis è un artista mediale (videoarte, realtà virtuali interattive, sound art e musica sperimentale) nato a Lamezia Terme il 19/01/1981, vive e lavora a Roma e Torino.Dal 2005 partecipa a numerosi festival, mostre e rassegne storiche internazionali in Italia e all’estero (ARS ELECTRONICA, Biennale del Mediterraneo, Videoformes, City Sonic, Proyector, Athens Videoart Festival, Invideo,…) e tiene diverse esposizioni personali in gallerie private e prestigiosi musei tra cui MACRO (Roma), MAXXI (Roma), MUSEO PECCI (Prato), FABBRICA DEL VAPORE (Milano), MUSEO RISO (Palermo), MAUTO (Torino), PAN (Napoli), GAMC (Viareggio), WHITE BOX MUSEUM OF ART (Pechino), muBA (S.Paulo), Attivo anche come sound e multimedia performer ha fondato vari progetti legati alla sperimentazione sonora e l’improvvisazione libera ( da solo e con gruppi quali E.T.E.R.E. Project) ed è autore di musiche e sonorizzazioni per se stesso ed altri artisti. Importanti sono anche i suoi impegni nel campo delle installazioni ambientali e delle scenografie multimediali e interattive: dal 2011 collabora agli spettacoli teatrali di Carlo Quartucci e Carla Tatò, ha realizzato le video-scenografie per spettacoli musicali quali SHAMANS OF DIGITAL ERA (che ha anche ideato) e il 70° GALA CONCERT del conservatorio nazionale del Kazakistan.

Questa mostra fa parte di un progetto itinerante prodotto da C.A.R.M.A. a cura di Veronica D’Auria.

Questa mostra fa parte di un ciclo di eventi voluti da Mimmo Di Dio per Spazio Corrosivo, un moderno punto d’incontro per ospitare e promuovere cultura, é aperto dal 13 maggio 2007. La struttura é dotata di due ampi spazi espositivi situati in una suggestiva e spaziosa corte rurale all’interno di un palazzo d’epoca.
Via Giulio Foglia 63 – 81025 Marcianise Caserta.
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 19:00
mattino su appuntamento
sabato e domenica su appuntamento
Informazioni:
mirabo@hotmail.it | messenger: @spazio.corrosivo |www.facebook.com/spazio.corrosivo/

Le partiture-scultura 3D di Lino Strangis: conversazione con l’artista
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Il computer artist Lino Strangis ci ha abituato alla sua fascinazione per i nuovi strumenti offerti dalle tecnologie digitali che nelle sue mani diventano alchemicamente qualcosa di incredibilmente affascinante. Forse non tutti sanno per esempio, che si può usare la realtà virtuale per modellare letteralmente la materia di cui sono fatti se non i sogni almeno le sculture; artisti come Strangis e Quaiola sono già attivi da tempo sperimentando modalità creative molto originali, il primo seguendo una linea più astratta e artigianale, il secondo più vicino alla “robot live-sculpture”.

Con i nuovi software di modellazione sculpting in Virtual Reality a mano libera come  Medium di Oculus  per esempio, si lavora sul volume e non sulla superficie e si riesce a gestire geometrie in maniera fluida dopo un preventivo esercizio di adattamento all’ambiente virtuale, un insolito laboratorio di scultura completamente immersivo.

Si chiama Partitura spaziale la serie di sculture firmate da Strangis generate da una progettazione grafica, seguita da una modellazione “performativa” in Realtà virtuale tramite Oculus rifts (e relativi software) e create materialmente tramite stampante 3D con ritocco di penna 3D. Un procedimento che lascia davvero a bocca aperta per un risultato che fa intravedere nuove strade persino per una delle più tradizionali delle “beaux-arts”.

La partitura in scultura 3D assume la forma di un “totem di crome”, un prezioso e raffinato oggetto di  arte incisoria del XXI secolo dove le note fuori dal pentagramma sono state la base per una improvvisazione creativa, con gli strumenti grafici messi a disposizione dalla Realtà Virtuale.

Lino Strangis, artista sui generis, autodidatta e forse persino amanuense digitale, spiega la ragione di questa sua propensione per un “ecclettismo digitale” che nasconde una ricerca di libertà artistica assoluta, totale; dice l’artista:

Il senso sociale e politico sta nel fatto che l’arte deve essere libera, una scultura si genera dalla realtà virtuale, anziché su qualcosa scritto su un foglio. E’ anche un contenuto politico, perché abitui le persone a vedere e  a comporre e interpretare in modo diverso.

Sull’inedito procedimento l’artista di Lamezia spiega:

Modello una forma con un software Medium già in dotazione di Oculus Rift, e lo creo in un luogo virtuale, con il casco Oculus, attraverso simulazioni di tecniche virtuali o altre più classiche; il primo passaggio è individuare e modellare una forma base, la principale, nel caso di Partitura è la croma e poi successivamente, espando la forma nello spazio, Io ho disegnato un modulo che era una semplice croma, poi il sofware mi ha permesso di distribuire nello spazio questo modulo grazie alla gestualità che simula in tutto e per tutto una modellazione classica; poi questa forma viene articolata e sovrapposta, ma senza un progetto predeterminato, tutto viene trovato sul momento.

Sarà la fine della scultura propriamente detta?

Lino Strangis, Partitura spaziale n.7

E’ sicuramente una nuova frontiera, un nuovo modo di fare scultura,  ma non sono tra quelli che dicono: “C’è una Tecnica nuova smettiamo  con le altre”.

La curiosità dell’opera sta anche nella performance pre-produttiva che ricorda i movimenti coreografici del corpo e della mano di Jackson Pollock mentre sgocciola il colore nelle sue enormi tele,  impressi nei ritratti fotografici e filmici di Hans Namuth (1950)

La performance dunque, come matrice del segno artistico:

E’ una improvvisazione che genera la scultura ed è a sua volta una improvvisazione musicale, per partiture, una specie di danza pollockiana effettivamente, un movimento nello spazio per segnare queste forme.

Se riprendessi me stesso mentre faccio questa cosa potrebbe essere una performance. Una specie di Action 3D sculture.

Significa ritornare al segno tradizionale dunque?

Mi interessa superare la differenza, andare oltre la separazione tra ciò che fai nel mondo reale e ciò che fai in quello virtuale, non è importante una separazione ma una congiunzione degli opposti, Mi interessava dimostrare chele  arti grafiche e la computer art si uniscono.  In effetti oggi con questo software è possibile lavorare col corpo e con le mani, Non c’è più una vera distinzione tra arte che si fa al computer e arte che genera una scultura vera.

Dopo la modellazione?

Il procedimento continua, prendo il file esportato in estensione STL o OBJ e poi  stampo questa scultura  in 3D in stereolitografia (SLA); sulla base della grandezza della stampante che ho a disposizione  posso decidere come farla grande.  

Quanto tempo occorre?

7 ore per stampare queste sculture, poi c’è il ritocco

Quanto incide il procedimento della macchina su quello artigianale?

All’inizio avevo la percezione che appena fatto il file sarebbe stata la macchina a fare tutto, invece devo stare lì, fare la calibratura, devi assistere la macchina.

Articolo di ANNA MONTEVERDI

Lino Strangis è un artista mediale (videoarte, realtà virtuali interattive, sound art e musica sperimentale). Nato a Lamezia Terme il 19/01/1981, vive e lavora a Roma, Pisa e Torino. Dal 2006 partecipa a numerosi festival, mostre e rassegne storiche internazionali in Italia e all’estero e tiene diverse esposizioni personali in gallerie private e prestigiosi musei tra cui MACRO (Roma), MAXXI (Roma), MUSEO PECCI (Prato), Fabbrica del Vapore (Milano), Museo Riso (Palermo), MAUTO (Torino), PAN (Napoli), GAMC (Viareggio), Medienwerkstatt Bethanien (Berlino), White Box Museum of Art (Pechino), muBA (S.Paulo). Attivo anche come sound e multimedia performer, autore di musiche e sonorizzazioni per se stesso ed altri artisti è impegnato anche come curatore, critico indipendente e organizzatore di eventi: ha fondato il gruppo curatoriale Le Momo Electronique e dal 2011 è direttore artistico del C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate). Importanti sono anche i suoi impegni nel campo delle installazioni ambientali e delle scenografie multimediali e interattive: dal 2011 collabora agli spettacoli teatrali di Carlo Quartucci e Carla Tatò, ha realizzato le video-scenografie per spettacoli musicali quali SHAMANS OF DIGITAL ERA (che ha anche ideato e curato) e il 70° GALA CONCERT del conservatorio nazionale del Kazakistan.

SENSITIVE AND DIGITAL SCAPES Visualcontainer videoart selection
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SENSITIVE AND DIGITAL SCAPES
Visualcontainer videoart selection
8° CONTEMPO International Contemporary Art Festival
Sea Garden, Primorski Park
Varna, Bulgaria
26.09.2016
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Artists: Hwayong Jung – Lino Strangis – Salvatore Insana – Rita Casdia – Riccardo Muroni – Eleonora Manca – Yuri Pirondi + Ines von Bonhorst – Chiara Mazzocchi -Lucia Veronesi – Natalia Saurin – Mauro Folci

“The screening project is focused on digital and sensitive scapes and showing a numerical flow that break the syntetic audiovisual aesthetic down till a sort of sensitive experience throughtout the body of the artists.

https://www.facebook.com/events/571997743000242/

Il computer artist Lino Strangis da Ars electronica alla Alma Artis Academy
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Lino Strangisuno dei più noti e attivi artisti digitali italiani reduce dalla vetrina internazionale Ars electronica 2016 dove ha esposto nella mostra principale Radical Atoms, da quest’anno è docente di Computer Art alla Alma Artis Academy di Pisa. La scelta di Strangis da parte della direzione dell’Accademia è legata all’interessante e prolifica sperimentazione e produzione del giovane artista, già presente in molte manifestazioni di digital art, e alla sua esperienza sui diversi linguaggi e formati mediali (dalla videoarte alla realtà virtuale, dall’interaction design alla sound art alla interactive performance).

Nato a Lamezia Terme nel 1981, Lino Strangis vive e lavora a Roma. Ha esposto le sue opere in numerose mostre internazionali -collettive e personali- e festival presso prestigiose istituzioni museali e gallerie private. Già musicista polistrumentista (strumenti acustici, elettroacustici, elettronici, autocostruiti, digitali), laureato in Filosofia (indirizzo Estetica), durante gli studi universitari, dopo aver avuto i primi esordi nel campo della pittura e delle installazioni, individua le arti audiovisive sperimentali e la ricerca dell’intermedialità come linguaggio prediletto e dopo brevi trascorsi nell’underground romano, tiene la sua prima personale ufficiale nel 2005, al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma, a cura del direttore Simonetta Lux.
Dal 2006 partecipa a numerosi festival, mostre e rassegne storiche internazionali in Italia e all’estero e tiene diverse esposizioni personali in gallerie private e prestigiosi musei tra cui MACRO (Roma), MAXXI (Roma), MUSEO PECCI (Prato), FABBRICA DEL VAPORE (Milano), MUSEO RISO (Palermo), MAUTO (Torino), PAN (Napoli), GAMC (Viareggio), WHITE BOX MUSEUM OF ART (Pechino), muBA (S.Paulo).
Attivo anche come sound e multimedia performer ha fondato vari progetti legati alla sperimentazione sonora e l’improvvisazione libera ( da solo e con gruppi quali E.T.E.R.E. Project) ed è autore di musiche e sonorizzazioni per se stesso ed altri artisti. Impegnato anche come curatore, critico indipendente e organizzatore di eventi: ha fondato il gruppo curatoriale Le Momo Electronique e dal 2011 è direttore artistico del C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate).

Co-autore e regista di Entr’acte Intermediale (programma televisivo dedicato alla videoarte), dal 2012 è professore a contratto presso il DAMS dell’Università Roma Tre dove tiene il laboratorio di arti digitali e dal 2016 è titolare del corso di Installazioni multimediali presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ideatore saggista e curatore dell’edizione (libro+dvd) “La videoarte nel mondo del software (edita da Palladino editore) ha anche scritto per diverse riviste e pubblicato saggi su diverse edizioni.
Importanti sono anche i suoi impegni nel campo delle installazioni ambientali e delle scenografie multimediali e interattive: dal 2011 collabora agli spettacoli teatrali di Carlo Quartucci e Carla Tatò, ha realizzato le video-scenografie per spettacoli musicali quali SHAMANS OF DIGITAL ERA (che ha anche ideato) e il 70° GALA CONCERT del conservatorio nazionale del Kazakistan.

Alma Artis Academy è un’istituzione privata con sede a Pisa diretta dal dott. Dario Matteoni (Direttore scientifico ing. Andrea Brogni) che opera su tutto il territorio nazionale per la creazione di:

info@almaartis.it
Prof. Dario Matteoni +39 392 8826137

Lino Strangis at Ars Electronica, Linz
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Flying in the Middle of Nowhere

Thu 8 September – Mon 12 September 2016

First Floor / Gallery
POSTCITY
Flying in the middle of nowhereCredit: Lino Strangis

The work was produced at Fondazione Mondo Digitale’s Innovation Gym.

Lino Strangis for six  months at Phyrtual Innovation Gym along with seven young people selected by a call. The Phyrtual Innovation Gym is place where artists can find support to develop their Projects. The work aims at developing new artistic content for immersive platforms such as Oculus Rift. The work is an interactive multimedia application consisting of a 3D virtual set. On the set there are few animated characters with choreographic movements obtained in motion capture. Overturning the classical of video game idea, the audience is free to move in a symbolic environment created and conceived by the artist. Fundamental to this is the contribution of the audio track (electronic/experimental/post-ambient), which characterizes the environment, building up a non-synchronic but “empathic” atmosphere.

Selection from BNL Media Art Festival, Rome (sponsored by Fondazione Mondo Digitale)
selection curated by Valentino Catricalà.

Call for videoart. Over the real 2016
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Over The Real presents the most significant lines of research emerged in recent years 
in the international audiovisual arts. Four days of screenings, workshops, talks, performances and side events

Call for entries for the second edition of the International Video Art Festival of Viareggio “Over the Real”.   Art Direction Maurizio Marco Tozzi Lino Strangis
Scientific Committee Veronica D’Auria

The Festival presents the most significant lines of research emerged in recent years in the international audiovisual arts. The Festival is the understanding of the Modern and Contemporary Art Gallery of Viareggio, with the cultural association VAP Viareggio, CARMA- Center of Arts and Multimedia Applied research in Rome and other prestigious international players.

Over The Real aims to create an opportunity for meeting and promotion for medium Italian and foreign artists (who work in the field of video art channel, the video installations, sound art, the multimedia performances and multimedia installations) which favors visibility and contacts with the public, with curators, art critics and cultural institutions that already during the first edition of the Festival has attracted. The selected works will show during the second edition of the International Festival of Video Art Over The Real will be in Viareggio at GAMC Lorenzo Viani, in November from 17 to 20 2016. 

PARTICIPANTS Artists wishing to participate must be over 18 years old. 2-

WORKS a) Each artist or group of artists may submit up to one video work.b) No works are accepted with a date prior to 2014. c) The file should be labeled with title, length, year and author. You can send a download link to the video file that can be found in any of the currently used standard formats (AVI, MOV, MP4 or MPG) and must be encoded with any of the following codec: H.264 AVC or MPEG-4 MPEG 2-4. We recommend that the file does not exceed 1GB (one gigabyte) in size, for easy downloading of the video. We recommend a minimum height of frame 720. d) The recommended maximum duration of 10 minutes. e) The theme will be free. f) May not be submitted works that have been presented in previous editions of OVER THE REAL 3- IS REQUIRED TO ACCOMPANY ALL WORKS a) Application form signed by the artist (below these lines). b) Biography professional of the artist or artists. (maximum 1500 strokes) c) A brief synopsis of works. (maximum 1000 strokes) d) N. 3 still digital image (jpg 300 dpi).

4 – SHIPPING ADDRESSES THE MATERIAL The download link should be sent to : info@overthereal.com 5- DATE OF DELIVERY a) Works can be submitted by download link until Septmber 11 of 2016. b) The Festival until October 9 of 2016 will send a confirm email to every artists whose works will be accept. 6- ADMISSION a) All works will become part of files Festival for use in cultural performances, noncommercial purposes and as part of the event. b) The jury is composed by: Maurizio Marco Tozzi, Lino Strangis, Veronica D’Auria 7- RETURNS The works submitted to the festival will not be returned to their authors. All works will become part of the video library of the Festival and may be presented for cultural and / or educational (in any not commercial case) by broadcast channels that the direction of the festival deems appropriate. 8- COMMENTS The organizers reserve the right the exhibition of the works that may be harmful to human rights. Taking part in the festival implies full acceptance of these rules. NOTE: The omission or misrepresentation of any information requested generated exclusion from the competition. The applications that are not complete will not be considered accepted.

Lino Strangis, Pensiero volante non identificato-720048

Lino Strangis, digital artist
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 Lino Strangis è artista intermediale, compositore e teorico delle arti contemporanee.

Nato a Lamezia Terme nel 1981, vive e lavora a Roma. Ha esposto le sue opere in numerose mostre internazionali -collettive e personali- e festival presso prestigiose istituzioni museali e gallerie private.

Attivo anche come curatore, critico e organizzatore di eventi prevalentemente dedicati agli audiovisivi di ricerca, è fondatore e direttore di C.A.R.M.A. – Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate. Dal 2012 tiene il laboratorio di Arti Digitali del corso di studi DAMS presso l’Università “Roma Tre”. Co-autore e regista di Entr’acte Intermediale, la prima trasmissione televisiva italiana interamente dedicata a videoarte e cinema sperimentale.

Ideatore, saggista e curatore dell’edizione (libro+dvd) La videoarte nel mondo del software (edita da Palladino editore) a cui hanno preso parte alcuni tra i maggiori esperti italiani (M. M. Gazzano, L. Taiuti e A. Amaducci tra i vari) oltre che un gruppo di artisti internazionali.

Ha preso parte a importanti manifestazioni presso rinomati spazi espositivi come: LipanjePuntin artecontemporanea, Roma; White Box Museum, Pechino; MACRO-Museo d’Arte Contemporanea di Roma; muBA-Museu Belas Artes de São Paulo, São Paulo; Fabbrica del Vapore, Milano; MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma; GAMC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, Viareggio; A+A Centro Espositivo Sloveno, Venezia.

Lino Strangis, Chinese visualizations, 2013, 7'30'',

Le sue opere sono state esposte al fianco di quelle di artisti come Nam June Paik, Bill Viola, Robert Cahen, Studio Azzurro, Miao Xiaochun, Steina e Woody Vasulka, Gianni Toti.

Con la sua ricerca in cui vanno a fondersi videoarte, computer art, sound art e web art, in poco tempo il lavoro di Strangis ha trovato l’attenzione di alcuni tra i più importanti critici e curatori specializzati (come Marco Maria Gazzano, Piero Deggiovanni, Lorenzo Taiuti, Anna Maria Monteverdi, Giovanni Viceconte, Simonetta Lux, Wilfried Agricola De Cologne, Josè Vieira, Annie Aguettaz, Enrico Tomaselli).

Tra i numerosi festival internazionali a cui ha partecipato, in Italia e all’estero, citiamo: “Invideo”, Milano; “Magmart”, Casoria, Napoli; “The Scientist”, Ferrara; “Videoformes”, Clermont-Ferrand, Francia; “Proyector”, Madrid, Spagna; “Fonlad”, Coimbra, Portogallo; “Arte video Roma Festival”, Athens Video Art, Grecia; “CologneOFF”, Colonia, Germania e itinerante; “Shortfilm Festival”, Budapest; “Videominuto”, Museo Pecci, Prato; “Abstracta”, Roma; finalista per “Le prix de la création” a “Videoformes” (Clermont-Ferrand) e per il “Premio Maurizio Cosua” del festival “Francesco Pasinetti” (Venezia) nel 2014

SHAMANS OF DIGITAL ERA, Festival di arti digitali a ROMA
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C.A.R.M.A.Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate presentano “SHAMANS OF DIGITAL ERA” 4 e 5 settembre 2015 – Largo di Pietralata (Roma). Apertura ore 17:00, Mostra di videoarte 19:30.  Performance dalle 21:30 alle 00:00

 Il 4 e 5 settembre in Largo di Pietralata (Roma) si terrà, nel contesto dell’Estate Romana, la prima edizione di SHAMANS OF DIGITAL ERA, il nuovo festival interamente dedicato ad alcune delle più intense esperienze di sperimentazione nel campo delle ricerche musicali/sonore in sinergia con quelle nel contesto delle arti audiovisive (videoarte, video-scenografie, video-installazioni). Organizzata dall’associazione IMPULSI Onlus insieme a C.A.R.M.A.- Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate, la manifestazione prende forma da un’idea dell’artista intermediale Lino Strangis, direttore artistico dell’evento, che ha interpretato la piazzetta, situata nella zona est della capitale, “come un ambiente in cui intervenire con una installazione site specific”: “abbiamo scelto quella piazza per la sua forma che sembra ricordare vagamente un mancato anfiteatro  che attende una scena

E quale miglior luogo per ambientare un rituale urbano di audiovisioni dal vivo come SHAMANS OF DIGITAL ERA Festival? 11053471_1673881929512300_353838746509717861_o (1)

In un’epoca come la nostra in cui tutta una serie di strumenti e di prodotti altamente tecnologici sono quotidianamente e ampiamente fruibili, si rende ulteriormente importante e fondamentale la diffusione di un uso critico e creativo, la presenza di esperienze capaci di congiungere l’evoluzione tecnologica della specie umana senza che questa perda il suo rapporto di appartenenza alla terra.

“E’ importante che SHAMANS OF DIGITAL ERA si svolga a Pietralata,” nel Municipio IV di Roma, dove IMPULSI Onlus lavora da anni “che per due giorni diventerà teatro di quell’arte solitamente patrimonio di musei e gallerie. Così, immersa nell’architettura popolare, la piazza diventa protagonista. Questa, secondo noi, è riqualificazione.

L’intero allestimento, attrezzature comprese, sarà concepito come uno scenario in cui accogliere le performance dei 4 progetti di ricerca musicale, sonora ed intermediale selezionate: ACRE, ANGELINA YERSHOVA, E.T.E.R.E. Project e MY CAT IS AN ALIEN. Nella selezione molta attenzione è stata rivolta a quelle esperienze di ricerca linguistica nel campo della musica elettronica e digitale e/o dell’improvvisazione libera, le quali dedicano un’attenzione particolare anche all’impatto sensoriale dello spettacolo sul pubblico. “Abbiamo cercato di offrire un piccolo ma selezionatissimo scorcio degli attuali filoni della nuova scena indipendente della performance sonora e audiovisiva romana tenuta a battesimo dalla ormai storica formazione torinese MY CAT IS AN ALIEN (uno dei più prolifici gruppi dediti all’improvvisazione nel mondo) artisti di fama internazionale con alle spalle collaborazioni con alcune delle band sperimentali più note tra cui i celebri Sonic Youth. In programma precedentemente alle due serate di spettacoli dal vivo sarà esposta sugli schermi all’aperto una piccola antologia di opere di videoarte in digitale dall’archivio di C.A.R.M.A. il quale conta attualmente più di 200 opere (selezionate tra migliaia da una equipe di esperti) da tutto il mondo.

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Artisti in mostra: Alessandro Amaducci, Valeria Del Vacchio, Igor Imhoff, Ivan Gasbarrini, Igor Krasik, Francesco Lettieri, Artem Ludiankov, Lino Strangis, Tian Xiaolei, Zhou Yi 

Inserita nella programmazione ESTATE ROMANA 2015, la manifestazione Shamans of Digital Era è realizzata con il sostegno di Roma Capitale in collaborazione con la Siae.

 SHAMANS OF DIGITAL ERA _ Estate Romana

4 e 5 settembre – Largo di Pietralata (Roma) – Apertura ore 17:00, Mostra di videoarte 19:30,

Performance 21:30-00:00

4 settembre   ACRE, ANGELINA YERSHOVA

5 settembre   E.T.E.R.E. Project, MY CAT IS AN ALIEN

PRESENTE ULTERIORE_Lino Strangis media artist in mostra a Roma
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A cura di  Francesca Gallo Sede AOCF58-Galleria BRUNO LISI, via Flaminia 58 – Roma

Inaugurazione   4 maggio – ore 18.00 fino al 29 maggio

Lino Strangis (Lamezia Terme 1981) è uno dei pochi artisti italiani della sua generazione che lavora nel campo della new media art, con una cifra molto chiara e personale, e cioè la capacità di passare dal video, dall’elaborazione 3D e dalla sound installation, al mondo reale, con stampe e oggetti ottenuti con materiali di recupero, ma in dialogo con l’universo iconografico e simbolico delle opere digitali.

A quasi dieci anni dalla sua comparsa sulla scena artistica ufficiale – e con all’attivo numerose mostre personali, partecipazioni a collettive e festival, sia in Italia che all’estero – in Presente ulteriore Strangis declina il rapporto tra reale e virtuale fin nel video, Just an apple, in cui riprese dal vero si alternano e si mescolano agli scenari in grafica digitale, la sua produzione più nota e riconoscibile, tratteggiando una prospettiva ottimistica e ironica sulle possibilità rappresentate dal cyborg, che in realtà più che uno scenario futuro è, appunto, il nostro presente. La contaminazione quasi osmotica fra lo spazio fisico e quello matematico del computer, in realtà allude anche a una potenziale dimensione mentale in cui i confini fra soggetto e mondo sfumano, come nel sogno o nelle fiabe.

In mostra, oltre al video e alle stampe ispirate ad esso, alcuni oggetti con innesti tecnologici e una selezione di materiali preliminari al lavoro, appunti e disegni che segnano il progredire, talvolta lineare, talvolta per scarti, dell’iter creativo, dall’idea fino alla realizzazione.

Il 14 maggio, alle ore 17.30, il talk con l’artista, e alle ore 19.30 la performance di improvvisazione intermediale del gruppo Etere Project (Strangis, Giovanni Paris, Roberto Liberati con la partecipazione di Giulia Pellini): Mondificazioni, con riferimento alla capacità generativa e visionaria del suono.

ASSOCIAZIONE OPERATORI CULTURALI FLAMINIA 58 – GALLERIA BRUNO LISI, Via Flaminia 58 – 00196 – Roma – tel – 06/3200317 – 06/3211880 – 00393388676337 aocf58@virgilio.it –  www.aocf58.it

Media Art Festival. La nuova videoarte italiana a cura di Veronica D’Auria (Roma, 25 febbraio-1 marzo)
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“La nuova videoarte italiana: linee di ricerca intermediale nel mondo del software”

selezione dall’archivio del C.A.R.M.A.Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate

a cura di Veronica D’Auria  dal 25 febbraio al 1 marzo 2015

Centrale Montemartini, Roma

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All’interno del Media Art Festival di Roma C.A.R.M.A. – Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate presenta, nella suggestiva location della Centrale Montemartini, “La nuova videoarte italiana: linee di ricerca intermediale nel mondo del software” a cura di Veronica D’Auria.

La selezione, avvenuta tra le opere provenienti dall’archivio del C.A.R.M.A., mostra uno sguardo sulla recente e sfaccettata produzione degli audiovisivi di ricerca in Italia. I lavori presentati, nella loro varietà linguistica, sono accomunati da un uso critico e sperimentale degli strumenti software attualmente disponibili tale da porre in evidenza le capacità di veicolazione di senso insite nei processi di alterazione di frammenti di reale registrato in video e/o di costruzione “fantastica” grazie alle varie possibilità di comporre audiovisioni di “pura” sintesi.

Le opere proposte sono la concretizzazione di  ricerche che hanno cercato di interpretare in modi “originali” le nuove possibilità di produzione sorte in seno alla democratizzazione ed il contestuale potenziamento delle tecnologie digitali, quei percorsi che possano dirsi oggi sperimentali (in quanto legate a strumenti nuovi e ancora in piena fase di “scoperta”, soprattutto per quanto concerne gli usi meno standardizzati).

Come sostiene uno dei maggiori protagonisti di questo nuovo e vitale contesto artistico (Lino Strangis: artista intermediale, teorico e direttore di C.A.R.M.A.): «che una nuova serie di circostanze tecniche consegua, quantomeno nel lavoro artistico, la ricerca di “nuove” proposte linguistiche, originali visualizzazioni, inedite esperienze è di importanza fondamentale per lo sviluppo delle stesse facoltà umane ed è inoltre fondamentale che all’uso industriale di detti strumenti si “contrapponga” sempre un approccio più critico, sperimentale, non standardizzato… Questo solo gli artisti possono fare e ce n’è oggi un assoluto bisogno!» La selezione che si propone intende essere quindi una ricognizione tra gli esempi più interessanti di quanto «in questi anni anche gli italiani abbiano partecipato alla costruzione di questo nuovo immaginario», usando, ognuno in modo diverso, gli attuali software di produzione e post produzione audiovisiva. Si è cercato di tener conto esclusivamente di quegli artisti la cui ricerca abbia effettivamente trovato nelle speciali capacità di questi strumenti qualcosa di vitale.

Ci auguriamo che questa antologica possa essere una piccola “dimostrazione” del fatto che, se anche tra mille difficoltà, nel nostro paese c’è chi sta effettivamente contribuendo allo sviluppo di alcuni dei più interessanti campi di ricerca attualmente presenti sul panorama internazionale.

Il Festival presenterà l’esposizione dal titolo “From body to mind. New generation of italian media artists” costituita oltre che dalle opere provenienti dall’archivio di C.A.R.M.A., dai lavori intermediali di 11 artisti italiani (Laboratorio Aye Aye, Alessio Chierico, IOCOSE, Giacomo Lion, Giovanni Mezzedimi, Max Serradifalco, Daniele Spanò, Lino Strangis, Danilo Torre, Dehors/Audela, Simone Pappalardo).

Molte saranno le attività in programma durante la cinque giornate in cui si succederanno workshop, laboratori, tavole rotonde, presentazioni, masterclass e performance nelle tre location coinvolte: la Centrale Montemartini, l’Università Roma Tre e la Palestra dell’Innovazione.

La manifestazione “Media Art Festival. Percorsi tra arte e tecnologie per una creatività solidale”, promossa dalla Fondazione Mondo Digiltale, per la direzione artistica di Valentino Catricalà si basa su una struttura organizzativa di prestigio internazionale presieduta da Tullio De Mauro (comitato scientifico: Stephen Benians, Sean Cubitt, Marco Maria Gazzano, Michele Gerace, Oliver Grau, Sandra Lischi, Enrico Menduni, Alfonso Molina, Stephen Partridge,

Fabio Severino, Gaby Wijers).

 

Artisti selezione C.A.R.M.A.: Alessandro Amaducci, Alessandro Bavari, Piero Chiariello, Valeria Del Vacchio, Elisabetta Di Sopra, Francesca Fini, Maria Korporal, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Eleonora Manca, Pinina Podestà, Arash Radpour, Mauro Rescigno, Lino Strangis.

 

Media Art Festival                                                                        http://mediaartfestival.org/                                        Programma completo

“La nuova videoarte italiana: linee di ricerca intermediale nel mondo del software”

dal 25 febbraio al 1 marzo 2015 orario 09:00-19:00

Centrale Montemartini

Via Ostiense, 106, 00154 Roma   06 5748042 http://www.centralemontemartini.org/

 

Contatti C.A.R.M.A.Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate:      http://asscarma.wix.com/carma

Veronica D’Auria  +39 349 2304021 veronica.dauria@gmail.com

“L’ARTE DELLE AUDIOVISIONI” A PALERMO MARTEDI’ 30 SETTEMBRE. Con Lino Strangis, Maurizio Marco Tozzi, Veronica D’Auria e Valentino Catricalà
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PALAZZO RISO MUSEO D’ARTE, CORSO VITTORIO EMANUELE 365, PALERMO ORE 9,30
Il Convegno si pone come primario intento quello di proporre una visione complessiva del fenomeno così detto “videoarte” dalle origini ad oggi. Si tratta di una dimensione molto complessa, un mondo particolarmente sfaccettato che proviene da un intreccio di storie linguaggi e tecniche tutt’oggi in piena evoluzione. Partendo dagli anni sessanta saranno illustrate le prime fasi di sperimentazione dei pionieri internazionali della disciplina andando a ricercare le provenienze di questa forma d’arte nella musica, nelle esperienze Fluxus e nel cinema delle avanguardie storiche degli anni dieci e venti. Saranno analizzate le varie mutazioni estetiche che si sono susseguite dalle origini ai giorni nostri con particolare attenzione al passaggio tecnologico da elettronico a digitale e le varie conseguenze sul piano semantico, quello formale e di conseguenza su quello storico artistico. Particolare attenzione sarà data alla storia, all’evoluzione ed all’attuale stato del fenomeno italiano. Si parlerà della videoarte come fenomeno di rete globale con la nascita di festival in tutto il mondo e le esperienze di associazioni, artisti e curatori indipendenti che hanno contribuito alla sua diffusione. La trattazione sarà accompagnata dalla visione di alcune opere.
Relatori:
Maurizio Marco Tozzi  – curatore, Veronica D’Auria – curatore/critico Valentino Catricalà – curatore/critico, Lino Strangis – artista/teorico/docente

Lino Strangis. Pensiero volante non identificato. Media Art in Rome
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Il 7 giugno alle ore 18:30 presso VISIVA- La città delle dell’immagine si inaugurerà la mostra Lino Strangis. Pensiero volante non identificato curata da Veronica D’Auria Valentino Catricalà e prodotta dalla società KAPPABIT S.r.l. (www.kappabit.com) e da C.A.R.M.A.-Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate (www.carmaweb.net).

La mostra, parte di un progetto omonimo ideato e realizzato dall’artistasi inserisce all’interno del più ampio contestoMedia Art in Rome (https://www.facebook.com/mediartinrome?fref=ts).

L’evento in questione sarà corredato anche da un catalogo omonimo edito dalla nuova collana CINEMA. Cinema & Media Art delle Edizioni Kappabit, con testi di Valentino Catricalà, Veronica D’Auria, lo storico dell’arte Piero Degiovanni e con un pensiero dell’esperto di arti elettroniche Marco Maria Gazzano.

Il progetto, basato sulla metafora del volo come nuova dimensione mentale, può essere definito un “concept show itinerante” – come lo definisce l’artista stesso –, il quale, inaugurato nella città di Lamezia Terme, luogo di nascita di Strangis, toccherà ora la città di Roma dove questi vive e lavora, per poi proseguire in diverse città italiane ed estere in un “tour modulare” di esposizioni/evento di volta in volta arricchite, differenziate e rimodulate a seconda dello spazio e del contesto.

La struttura del progetto si basa su un doppio intervento che intende presentare da una parte la prima antologica di opere audiovisive monocanale realizzate dall’autore tra il 2007 al 2014 (anch’essa di volta in volta arricchita e rimodulata) con le quali ha partecipato a numerose mostre e festival internazionali ottenendo importanti apprezzamenti nei 5 continenti, e dall’altra una installazione ambientale costituita da videoinstallazioni, video-sculture, stampe digitali, opere di suono e mixed media.

Strangis, oggi considerato da molti uno dei più rappresentativi artisti di ciò che si potrebbe chiamare la nuova videoarte italiana, ha sviluppato nel corso degli ultimi anni un linguaggio audiovisivo originale caratterizzato dall’attraversamento delle più diverse tecniche di composizione oggi esistenti in ambiente digitale ricercando commistioni e confluenze tra i codici “alla ricerca di un linguaggio ulteriore, elaborato tramite il computer interpretato come metamedium capace di intermediare tra arti visive, cinema e musica, praticando tra queste discipline nuove commistioni formali e semantiche nello stesso tempo”.

Perno stabile dell’installazione sarà il video omonimo del progetto, il quale sarà presentato a Roma nella sua terza e definitiva versione ufficiale, da questo e altri video Strangis ha estrapolato vari frame per realizzare dei quadri digitali caratterizzati dall’utilizzo di software di post-produzione video e animazione in 2 3D (i medesimi usati per la realizzazione delle opere audiovisive) oltre che, come afferma l’artista, un “laboratorio di opere derivate nel quale una volta intrecciatisi i vari linguaggi cerco di recupararne ancora una volta l’origine ri-avvicinando alcuni momenti del processo totale al loro stadio iniziale e riscoprendoli irrimediabilmente mutati.”

 Lino Strangis. Pensiero volante non identificato

dal 7 al 13 giugno 2014 – dal Lunedì al Venerdì  ore 11:00 – 19:00; Sabato e Domenica su appuntamento

VISIVA- La città delle dell’immagine

Via Assisi, 117, 00181 Roma

348 038 0883 – http://www.visiva.info/ – info@visiva.info

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