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L’Intelligenza Artificiale e la Robotica salverà il mondo (o almeno il Teatro)? cap. 1 ROBOTICA
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Articolo di Anna Monteverdi

Girare per eventi come Ars Electronica di Linz o il Festival della Robotica di Pisa ti fa capire come alcuni concetti tecnici abbastanza difficili  (Realtà aumentata, Robotica, Intelligenza Artificiale) siano diventati non solo pratica quotidiana ma ambiti già ampiamente frequentati e applicati con qualche egregio risultato, anche all’arte e al Teatro.

Se è superata facilmente  la prova dell’ “efficacia computazionale” non altrettanto agevolmente si supera la prova dell’efficacia sul pubblico. Anche in questo caso il consiglio è evitare di recuperare documentazione dalla rete e tentare di capire “dal vivo” cosa significhi davvero fare esperienza di teatro con Robot, con visori immersivi, con l’ausilio di un algoritmo di intelligenza artificiale.

Vogliamo parlare di alcune esperienze viste e fatte in giro per Festival.

  1. L’onnipresente automazione nell’industria 4.0 ha reso, anche grazie a varie pubblicità (marchi di automobili per esempio) il robot Kuka molto familiare. Il braccione che sostituzione l’uomo negli impianti di produzione ad elevata automazione non esaurisce la sua attività dentro una catena di montaggio ad assemblare pezzi perché da qualche anno si è sviluppato un ambito piuttosto curioso definito CREATIVE ROBOTICS. L’icona è proprio il braccione arancione Kuka che ha fatto venire in mente le più strane e bizzarre applicazioni agli artisti al punto che Ars electronica di Linz dl 2017 gli ha dedicato una sezione,

    Ecco altri esempi sempre da ARS ELECTRONICA 2017  questa impressionante opera DOING NOTHING che usa un braccio robotico KUKA Quantec prime controllato in tempo reale dal  KUKA mxAutomation interface. La particolarità dell’opera è che adatta la sua coreografia sull’immediata interazione con il pubblico. Il software usato per l’automazione industriale  HMI/SCADA di COPADATA   dà la possibilità di unire i dati raccolti dagli scanner laser e dalla coreografia preprogrammata, visualizzarli e farli passare attraverso il cloud Microsoft Azure. Emanuel Gollob (emanuelgollob.com) con  Johannes Braumann (UFG, Laboratory for Creative Robotic)

  2. ma nel 2015 il braccione robotico in tandem con proiezioni era diventato una delle star dell’Expo di Milano nel padiglione coreano.

    Il settore del fashion design aveva utilizzato il robottone anche per le sfilate. Famosa quella di Alexander McQueen uno dei più geniali e trasgressivi stilisti della nuova generazione morto nel 2010, che spesso usava tecnologie per i suoi fantascientifici abiti in sfilata.

  3.  

    Le applicazioni nel mondo dell’arte sono diventate numerose; nel mondo del teatro sta spopolando il ROBOT YUMI a due braccia che dirige l’orchestra con il tenore Andrea Bocelli che si presta a questa insolita performance a Pisa. La mobilità del braccio sarebbe quello che lo rende più simile all’uomo, in questo caso a un conductor, L’addestramento un po’ lungo, e forse ci si chiede quale utilità ci sia nel replicare una cosa che un uomo può fare e meglio, ma non ci sono limiti allo show business. E infatti l’attrazione del robot che dirige l’orchestra ha fatto l’effetto sperato in termini di pubblicità, pubblico, media ecc Trattasi di un’unità dual-arm progettata da ABB per settori industriale, che ha appreso i movimenti da eseguire con la  tecnologia Lead-Through Programming a imitazione del direttore  d’orchestra Andrea Colombini. La sincronizzazione  musicale è stata efatta con il software RobotStudio.

    https://www.youtube.com/watch?v=Bl1NlHJGWAw

    L’applicazione in teatro con il robot KUKA come interprete è qualcosa di più recente ma ancora una volta sono grandi Festival di tecnologia ad accaparrarsi l’evento TED conference (2015, Vancouver)e ARS electronica : a loro il merito di aver aperto la strada a un’originale espressione d’arte  teatrale robotica.il taiwanese Huang Yi & KUKA si presentano in un ballo a due a ritmo di un violoncello suonato da Joshua Roman. Colpisce la perfetta sincronizzazione, che non può essere frutto solo di una strabiliante programmazione informatica. Qui per maggiori dettagli https://laughingsquid.com/dancer-performs-ballet-with-single-arm-robot/

    Ad Ars electronica il criptico e infernale participative robotic performance project INFERNO di BILL VORN e Louis-Philippe Demers. 

     

    http://prix2016.aec.at/prixwinner/19611/

    Questo esoscheletro viene fatto indossare da attori ma anche da spettatori rapiti. Una riflessione sulla natura del controllo, sia della macchina che umano,  forzato o volontario,  che aveva anticipato già Marcel.lì Antunez Roca con EPIZOO  che era una riflessione sul Cyborg emerso alla fine degli anni ’80.

  4. Quest’anno ricompare il robot Kuka a danzare mentre la Berlioz Orchestra suona e i danzatori creano coreografie contact di danza urbana con la compagnia SILK Fluegge. sulla musica di Symphonie Fantastique di Berlioz in occasione della Grande Concert Night .
    . La coreografia prevede anche un momento di assolo del robot danzante. Elastici collegati al braccio robotico creavano coreografie aeree di grande impatto.
  5. Nell’intervista la danzatrice Silke Grabinger: dice significativamente a proposito del punto di contatto tra robotica e corpo del danzatore:  Si tratta di trovare qualità e perfezione nell’imperfezione. C’è il corpo che può fare certe cose, puoi allenarlo, ma non puoi mai ripetere un movimento uno a uno. È impossibile Ho ballato lo stesso assolo 1117 volte, ma c’erano 1117 versioni diverse di esso, anche se si tratta dello stesso movimento. Un movimento in sé non è mai imitabile. La ricerca della perfezione esiste, ma in realtà è un fallimento perpetuo. Ci sono sempre piccoli errori che hanno nuove possibilità di reinterpretare le cose. Se ora ci scontriamo con la robotica, con una perfezione apparentemente diversa, ma certamente anche con errori, questo apre anche la porta a nuove interpretazioni. 
    Credit: vog.photo

     

  6. una danza molto meno coreografata questa di The giant robot dance sempre col braccione KUKA

    Anche l’applicazione musicale non è male: ci prova con AUTOMATICA  Nigel Stanford, il robot drummer mi sembra funzioni benissimo!

Successo della lecture del prof. Massimo Bergamasco a Belgrado per IFTR. Iniziativa di Anna Monteverdi per conto dell’Istituto Italiano di Cultura
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All’interno dell’#IFTR2018 International Federation of Theatre REsearch 2018 che ha avuto luogo a Belgrado dal 9 al 13 luglio è stata inserita una conferenza del prof. Massimo Bergamasco, direttore e fondatore del PerCro Istituto di Percezione e Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e direttore del TeCip.

Il tema era Robotica e Ambienti immersivi per il Teatro.

Il professor Bergamasco ha spiegato i progetti legati alla Robotica in corso all’interno del laboratorio Sant’Anna di Pisa e le applicazioni in vari ambiti. Di grande interesse la riflessione sulla nuova modalità di creazione teatrale in ambienti virtuali e immersivi che è stata sottolineata da molte immagini video che raccontavano l’esperienza con l’Accademia Teatrale Internazionale di Firenze.

Organizzata dalla prof. Anna Monteverdi, convener IFTR della sezione Intermediality, per conto dell’Istituto Italiano di Cultura diretto dal dott- Davide Scalmani, (presente all’evento insieme all’addetto scientifico presso l’AMbasciata d’Italia,  dott. Paolo Battinelli), la lecture prevista al Centro Culturale di Belgrado in PIazza della Repubblica il giorno 10 alle ore 19, è stata particolarmente apprezzata e animata.

La sala era gremita e il pubblico interessato proveniva sia da ambiti teatrali che scientifici. Molti gli studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Belgrado. Tra le presenze, la compagnia Crew di Eric Joris ccn il prof. Chiel Kattenbelt dell’Università di Utrecht autori dell’installazione performativa immersiva Hamlet encounter proposta per l’IFTR2018, la compagnia di telematic e interactive performance di Barcellona Konic e il prof. Antonio PIzzo, esperto di Digital Storytelling, docente al Dams e direttore del CIRMA di Torino.

Apprezzamento per l’iniziativa da parte del board internazionale dell’IFTR.

 

Massimo Bergamasco con alcuni membri italiani dell’IFTR e con Anna Monteverdi.

 

 

 

 

 

 

A Breath of Hope: Andrea Bocelli diretto da un robot, YuMi per il Festival della Robotica di Pisa
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A BREATH OF HOPE: IL GRANDE EVENTO DEL PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA ROBOTICA, PROTAGONISTA ANDREA BOCELLI. TUTTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA MARTEDÌ 12 SETTEMBRE, PENULTIMO GIORNO DELLA MANIFESTAZIONE

  

  A Breath of Hope: è arrivata la grande serata del primo Festival internazionale della Robotica di Pisa, che vede ospite Andrea Bocelli per la prima volta diretto da un robot, YuMi, per uno straordinario evento di beneficenza al teatro Verdi martedì 12 settembre alle 21. 

Si avvia così alla chiusura la manifestazione promossa da Comune di PisaFondazione ArpaIstituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’AnnaCentro di Ricerca “E.Piaggio”. I co-promotori scientifici sono: Scuola Superiore Sant’AnnaUniversità di PisaScuola Normale SuperioreConsiglio Nazionale delle RicercheIrccs Stella MarisCentro di eccellenza Endocas dell’Università di Pisa. Pisa, con la sua area, vanta una delle più alte concentrazioni al mondo di addetti e di attività di ricerca, sviluppo e applicazione di sistemi robotici ed è la sede naturale del festival che presenta la robotica nelle sue molteplici applicazioni per ‘servire’ la persona.

Andrea Bocelli, presidente onorario della Fondazione Arpa, ha voluto contribuire alla visibilità internazionale del Festival con il concerto lirico A Breath of Hope: dallo Stradivario al Robot”, che vedrà il robot YuMi collaborare con Andrea Bocelli, con la soprano Maria Luigia Borsi e con l’orchestra Filarmonica di Lucca. È stato il maestro Andrea Colombini a impartire i movimenti necessari a YuMi, robot collaborativo a due bracci prodotto dal gruppo ABB, in grado di lavorare a stretto contatto con addetti umani in totale sicurezza e progettato per rispondere alle necessità di flessibilità e di agilità nella produzione che trova applicazione soprattutto nel settore dell’elettronica di consumo.
In particolare, il robot YuMi è stato programmato per contribuire alla direzione dell’orchestra che accompagnerà Andrea Bocelli e Maria Luigia Borsi, con la supervisione, durante la serata, del maestro Andrea Colombini.
Al concerto intervengono il violinista Brad Repp, che suonerà uno strumento di Antonio Stradivari del 1715, “Ex-Bazzini”, Fabius Constable con la Sua Celtic Harp Orchestra, il pianista Carlo Bernini che dirigerà l’Orchestra Filarmonica di Lucca e il maestro Stefano Barandoni alla direzione del Coro dell’Università di Pisa. Presenta la serata Renato Raimo con Ilaria Della Bidia. Il main sponsor della serata è ABB.
Ingresso in beneficenza: ultimi posti disponibili a questo link oppure alla biglietteria del teatro, aperta lo stesso giorno con orario 16-19 e dalle 20, e dalle 14 alle 16 con la biglietteria telefonica (pagamento con carte di credito).

Dalle 9 alle 15 alla Camera di Commercio a l’ingresso libero l’Investor day, giornata organizzata da Camera di Commercio di Pisa, Confcommercio Provincia di Pisa, EuropElite e Invest Tuscany e dedicata all’incontro tra investitori provenienti dall’Italia e dall’estero e le eccellenze della ricerca Toscana per conoscere le migliori startup innovative e le novità che verranno introdotte nei prossimi mesi sul mercato. Per l’occasione sarà presente una delegazione di investitori malesiani, guidata dall’ambasciatore della Malesia in Italia Dato’ Abdul Samad Othman.

Agli Arsenali repubblicani dalle 9 alle 18 giornata dedicata a “Le tecnologie nella cooperazione umanitaria”, condotta da Franco Mosca, presidente della Fondazione Arpa, con interventi, tra gli altri, di Laura Biancalani, direttore generale di ABF su “Le attività della Fondazione Andrea Bocelli nel Mondo”, dell’Aeronautica Militare su “La capacità di trasporto in biocontenimento: una capacità dell’Aeronautica Militare”, del comandante di Fregata Giampaolo Trucco su “Le operazioni subacquee condotte dalla Marina Militare per il recupero del peschereccio affondato nel
Mediterraneo centrale a 370 metri il 18.04.2015”, Stefano Palazzi, Regional Security Adviser UNFPA su “Strumenti tecnologici al servizio della sicurezza degli operatori nelle emergenze umanitarie: il Progetto Trip delle Nazioni Unite”.

Alle 18 al Multisala Isola Verde a ingresso libero prosegue il Robot Film Festival con la proiezione di “Ecce robot – Androidi e macchine nelle animazioni di Andrea Moneta”, e alle 21 di “Wall-e” diretto da Andrew Stanton (2008).

Proseguono l’esposizione di robot chirurgici agli Arsenali repubblicani e le mostre Imagine robots. Video, modelli e immagini da Leonardo al terzo Millennio, con opere grafiche e multimediali sul tema della robotica (Palazzo Lanfranchi 9,30 – 18,30, ingresso libero) e Leonardo Da Vinci tra sogno e invenzione: mostra di modelli lignei provenienti dal Museo Leonardiano di Vinci (Fortilizio della Cittadella 10 – 18,30, ingresso con biglietto).