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La videoarte e il teatro in lutto: addio Grande Gigante Gentile Giac. Ci ha lasciato Giacomo Verde. “Piccolo diario dei malanni” come testamento artistico.
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Ce l’aveva raccontata in uno spettacolo la sua malattia, il Piccolo Diario dei malanni : c’era dentro tutta la forza di chi non si arrende, alla malattia e alla condizione instabile dell’artista, attenuata dalla leggerezza del racconto, dai disegni, dal gioco con gli spettatori. Fare la scelta dell’arte per la vita è un salto nel vuoto, tra momenti gloriosi e momenti d’ombra. Una vita fatta di incontri, di arte, di Festival, di connessioni straordinarie, di reti di artisti, di amicizie e collaborazioni. Ma anche di fatica, di viaggi, di precarietà.

Ci lascia l’ultimo videoartista italiano che aveva fatto suo lo slogan arte-vita.

Nonostante la malattia ha continuato a creare, mettere in piedi gruppi nuovi, fondando un giorno un circolo di lettura e l’altro partecipando alle attività dell’associazione Dada Boom per fare “rigenerazione creativa” nel quartiere di Viareggio. Veramente vale per Giac il motto Prima di morire era ancora vivo.: con la malattia già molto avanzata e con difficoltà a camminare, aveva partecipato al Carnevale “de’ bimbi” di Viareggio col DadaBoom con tanti carretti rimediati e tante maschere da colorare. Il giorno prima dell’ultimo ricovero stava facendo una proiezione “clandestina” sul palazzo davanti alla sua finestra (che era una chiesa), essendo anche lui confinato a casa dal virus. Una specie di happening video insieme al suo amico fraterno Alessandro.

L’ultimo messaggio al gruppo Whattup che lui stesso aveva creato e che aveva voluto ironicamente chiamare “Giac come stai” per dare notizie a tutti e per comunicare con le persone che gli volevano bene, è stato:

“Buon 1 maggio a tutti. Anche se è davvero molto strano questo primo maggio. Per il Coronavirus nel vostro caso e per il tumore nel mio. Nessuno di noi l’anno scorso si sarebbe immaginato questo 1 maggio. E chissà come sarà il prossimo? Ormai questo è andato. Quindi mi viene da augurarci buon 1 maggio 2021. Che sia meglio di questo! Facile eh?”

 La morte è una questione insignificante per un uomo che di vite ne ha vissute dieci tanta è stata l’esplosione produttiva artistica: non solo video ci vorranno anni per catalogare tutta la sua attività che era arrivata anche alla pubblicazione di libri di poesie illustrati da suoi disegni (proprio nel mese di aprile);

Giacomo lascerà un segno indelebile non solo nell’arte ma in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Ci ha insegnato molte cose per esempio che non siamo soli. Ovunque andasse lui creava comunità. Si creava intorno a lui, intorno ai suoi progetti un cerchio infinito di persone che lo cercavano per cose grandiose da allestire o per piccoli laboratori video: le maestre per imparare a giocare con la telecamera per una nuova scuola tecnoludica, gli artisti perché era un riferimento, gli studenti perché potevano “smanettare” a lezione. Le nostre strade si sono separate, ma per dieci anni abbiamo costruito pezzetto per pezzetto delle cose per noi e per la comunità videoteatrale con gli archivi, le conferenze, i libri, le lezioni.

Mi ha regalato a metà novembre un testo per il mio libro: la dichiarazione ben articolata che vinceranno le idee mentre inesorabili gli automatismi dei potenti computer e degli algoritmi proveranno a uccidere manualità, creatività e artigianalità.

Giacomo era generoso e voleva che la sua arte, fosse condivisa. E così rispondendo a questo suo desiderio, apriremo gli archivi del suo lavoro video, dei suoi scritti.

mi piace ricordarlo con questa poesia scritta un mese fa e che Alessandro Giannetti mi ha fatto avere

Mancano 10 milioni di

minuti e poi sarà tutto finito

Tra 10 milioni di minuti

la terra esploderà

Ci dissolveremo nello spazio

Diventeremo polvere stellare

Sarà bellissimo polverizzarsi

Voleremo veloci nel nulla

I nostri atomi si mescoleranno

Con quelli di stelle e pianeti

La nostra percezione della vita

Non avrà più alcun senso

Tra 10 milioni di minuti

Saremo liberi da ogni sentimento.

Lo spazio immenso delle stelle

Ci accoglierà indifferente, in silenzio

E più nessuno potrà raccontare

Quello che avremmo voluto essere.

Tra 10 milioni di minuti

Sarà finita per sempre.

Saremo la polvere che in realtà

Siamo sempre stati per l’universo intero.

Ciao Giac <3