Questo articolo propone un’analisi multidisciplinare delle reinterpretazioni cinematografiche, con par-ticolare attenzione alle pratiche di cosplaying e role-playing online su piattaforme come TikTok e In-stagram, alla luce delle teorie di autori quali Jenkins e Fiske. L’indagine si concentra sulle reinterpreta-zioni di scene iconiche, evidenziando l’uso di filtri, lip-synced effetti speciali da parte degli utenti. L’ap-proccio, informale rispetto ai dettagli originali, sottolinea una dimensione amatoriale, incui la ripro-duzione dell’emozione prevale sulla fedeltà visiva. L’analisi si estende ai mondi virtuali, focalizzandosi su piattaforme come Roblox, in cui la creazione di scenari amplifica l’esperienza di fandom. Attraverso l’interpretazione delle teorie di Baudrillard sull’iperrealtà, di Turkle sull’identificazione mediata, di Jen-kins sulla cultura partecipativa e di Fiske sulla produzione di significato, emerge come queste pratiche online riflettano la costruzione di identità e connessioni simboliche nell’era digitale
This article proposes a multidisciplinary analysis of cinematic reinterpretations, with a specific focus on online cosplaying and role-playing practices on platforms like TikTok and Instagram, in light of the theories of authors such as Jenkins and Fiske. The investigation centers on the reenactment of iconic scenes, highlighting the use of filters, lip-sync, and special effects by users. The informal approach, diverging from strict visual fidelity, underscores an amateur dimension, where the reproduction of emotion prevails over visual accuracy. The analysis extends to virtual worlds, focusing on platforms like Roblox, where the creation of scenarios amplifies the fandom experience. Through the interpreta-tion of Baudrillard’s theories on hyperreality, Turkle’s mediated identification, Jenkins’s participatory culture, and Fiske’s meaning production, it emerges how these online practices reflect the construction of identities and symbolic connections in the digital era.Parole chiave/Key WordsFanfiction, cosplayer, role-play,
Kamilia Kard è un’artista e docente nata a Milano. La sua ricerca esplora come l’iperconnettività e le nuove forme di comunicazione online abbiano modificato e influenzato la percezione del corpo umano, della gestualità, dei sentimenti e delle emozioni. Si muove tra diversi media tra cui l’immagine stampata, il videogioco, il sito internet, la stampa 3D, la performance e l’ambiente virtuale. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie, festival e istituzioni a livello nazionale e internazionale. È dottoressa in Di-gital Humanities all’Università di Genova e professoressa di Comunicazione Multimediale e Realtà Vir-tuali e Paradigmi della Complessità all’Accademia di Belle arti di Brera, Milano