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Mer. Ott 22nd, 2025

Il documentario d’arte“Cockroach” (2020) di Ai Weiwei: Hong Kong tra ombrelli e scarafaggi, il racconto di una resistenza. Available on line
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https://www.aiweiwei.com/about
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Hong Kong è diventata il simbolo di una lotta civile che sfida il potere centrale cinese.
Dalle proteste pacifiche del 2014 al caos del 2019, la città ha vissuto una trasformazione profonda.
Il documentario Cockroach (scarafaggio) di Ai Weiwei racconta con forza visiva e politica la resistenza.

https://www.aiweiwei.com/cockroach

Cockroach” is now available to rent or buy globally on Vimeo On Demand.

La lotta per la democrazia ha assunto forme sempre più visibili e radicali a Hong Kong, città simbolo di libertà economica e pluralismo: è infatti diventata teatro di una delle mobilitazioni civili più significative del nostro tempo. Dai colori del Movimento degli Ombrelli del 2014 al grido di protesta del 2019, la resistenza ha trovato voce anche nel cinema, grazie al documentario Cockroach di Ai Weiwei.

Dopo oltre un secolo di dominio britannico, Hong Kong è tornata sotto la sovranità cinese nel 1997. L’accordo prevedeva che per 50 anni la città mantenesse un sistema autonomo, con libertà civili e giuridiche garantite dalla Basic Law. Ma la promessa di “un Paese, due sistemi” ha iniziato a vacillare.

Nel 2014, la decisione di Pechino di limitare l’elezione diretta del leader locale ha scatenato la famosa rivolta degli ombrelli: studenti e cittadini hanno occupato le strade per quasi tre mesi, chiedendo riforme democratiche. Gli ombrelli, usati per proteggersi dai lacrimogeni, sono diventati il simbolo di una protesta pacifica e creativa. Cinque anni dopo, nel 2019 una nuova proposta di legge ha riacceso la tensione. Il governo di Hong Kong voleva introdurre la possibilità di estradare persone sospette verso la Cina continentale. Per molti significava la fine dello stato di diritto. Le proteste sono esplose in strada, trasformandosi in un movimento di massa con cinque richieste fondamentali: ritiro della legge, dimissioni del capo dell’esecutivo, indagini sulla polizia, liberazione degli arrestati e suffragio universale. Di fronte ai disordini, in settembre fu ritirata l’extradition bill.

FOTOGRAMMA dal documentario di AIWEIWEI: dal sito https://www.aiweiwei.com/cockroach

Cockroach: il documentario che dà voce alla resistenza

Ai Weiwei, artista dissidente e attivista, ha deciso di raccontare questa lotta nel suo documentario Cockroach. Il titolo riprende un insulto usato dalla polizia contro i manifestanti, ma nel film diventa simbolo di resilienza. Girato in presa diretta, il documentario mostra marce, scontri con la polizia, l’assedio all’Università Politecnica. Attraverso interviste e immagini in presa diretta, Ai Weiwei costruisce un ritratto collettivo di una società fatta sopratatutto di giovani, che non vuole arrendersi. Il film è un atto di solidarietà, una denuncia e un tributo o un ringraziamento a chi ha scelto di lottare per la libertà.

Rivolte a Hong Kong nel 2019 (crediti: Studio Incendo, Wikimedia)

La figura più rappresentativa è quella dell’attivista pro-democrazia Joshua Wong è considerato il volto più noto e riconosciuto a livello internazionale, presente alle proteste del 2014 e attivo anche nelle successive mobilitazioni. 

La risposta di Pechino non si è fatta attendere. Nel 2020 è stata imposta la Legge sulla Sicurezza Nazionale, che ha limitato drasticamente le libertà civili. Centinaia di attivisti sono stati arrestati, molti media indipendenti chiusi, e la censura ha colpito anche le comunicazioni personali. L’aeroporto, uno dei più trafficati dell’Asia, è diventato luogo simbolico di protesta, per portare il messaggio alla comunità internazionale. Ombrelli e scarafaggi: due simboli, una stessa lotta di resistenza.

Il movimento degli ombrelli e le proteste del 2019 sono due facce della stessa medaglia: la difesa di un’identità, di un sistema di valori, di una città che vuole decidere il proprio futuro. Cockroach ci ricorda che la libertà non è mai scontata, e che anche in tempi oscuri, la resistenza può assumere forme inaspettate.

Ai Weiwei is renowned for making strong aesthetic statements that resonate with timely phenomena across today’s geopolitical world. From architecture to installations, social media to documentaries, Ai uses a wide range of mediums as expressions of new ways for his audiences to examine society and its values. Recent exhibitions include: Ai Weiwei: Resetting Memories at MARCO in Monterrey, Ai Weiwei: Bare Life at the Mildred Lane Kemper Museum in St. Louis, Ai Weiwei at the K20/K21 in Dusseldorf, and Good Fences Make Good Neighbors with the Public Art Fund in New York City.

Ai WEIWEI was born in Beijing in 1957 and currently resides and works in Berlin. Ai is the recipient of the 2015 Ambassador of Conscience Award from Amnesty International and the 2012 Václav Havel Prize for Creative Dissent from the Human Rights Foundation.

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