Tutti gli articoli di annamaria monteverdi

SiNaPS (Pluri Sensorial Narrative System), a VR (Virtual Reality) performative installation, is a newly created project by Kònic Thtr.
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SiNaPS It is an immersive performative installation for unconventional spaces, which invites the audience to the combination between Virtual Reality and live performance by KONIC.

SiNaPS is a phygital (articulation of the physical and digital world) narrative project , which dialogues between the real and the virtual. It refers to the connections necessary to perform a complex process. Three acting bodies share a physical/stage space from which they jointly build sonovisual interactions in the digital world. The connection between the three characters is established by means of a generative Virtual Reality device and a motion capture system that will allow them to create immersive visual and sound environments live. Each performer has a differentiated and complementary role to jointly articulate shared and collaborative creative actions that take shape in the virtual environment.

Their roles are:

‘Sensorized body’: a performer with movement sensors modifies the virtual, visual and sound environment.

‘Visualizer’: she wears VR glasses, navigates the virtual world and shows us different views of the environment, projected. She has an immersive vision.

‘Modifier’: she wears VR goggles, is immersed in the same environment as Visualizer, but has options that allow her to associate different types of interaction to the sensible body.

‘Re-actant’: generative Virtual Reality device: a generative audio and image engine with intelligent agents that, once stimulated, have their own course.

The public presentation has two possible formats:

As a participatory installation-performance: it is carried out in six eight-minute sections, allowing up to twelve people from the public to take the role of ‘Visualizer’ or ‘Modifier’
As a stage format of a single 30-minute session, in which the performers create the live performance for an audience that will be able to enjoy the creative experience as an observer of the interactive work.

VENUES

September 6, 2023: 1st Conference on Dance and Technology, Ada ArtEina. Euroregional Pyrenees-Mediterranean Project. Sa Màniga Auditorium, Majorca, Balearic Islands.

November 3, 2023: 2nd Dance and Technology Conference, Ada ArtEina. Euroregional Pyrenees Mediterranean Project. ECOSS Festival, ecosystems of the unexpected. Fabra i Coats, Barcelona.

November 11, 2023: FIAV International Festival, Casablanca, Morocco.

December 7-8, 2023: 3rd Dance and Technology Conference, Ada ArtEina. Euroregional Pyrenees-Mediterranean Project. Within the framework of the European project Metabody_Toulouse #4. Theater de la Brique Rouge, Toulouse, France.

October 14-19, 2024: CCE Mexico, Cyber Wild Encounter International Festival, Mexico City.

Lepage sbarca a Genova per Genova Capitale della cultura con la BIBLIOTECA VR THE LIBRARY AT NIGHT
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Genova Capitale Italiana del Libro – A pagine spiegate!

“A pagine spiegate!” – con questo progetto il Comune di Genova è stata designata dal Ministero della Cultura Capitale Italiana del Libro per il 2023, raccogliendo il testimone da Ivrea, Capitale 2022.

Genova Capitale del Libro proporrà un ricco calendario di eventi e iniziative fino a marzo 2024, il programma, in continuo aggiornamento, sarà disponibile nelle sezioni qui sotto.
Sono inoltre previsti importanti progetti di promozione del libro e della lettura e di rafforzamento del Sistema bibliotecario.

Palazzo Ducale è stato individuato come soggetto esecutore del progetto.

Library at Night da ottobre 2023 ad aprile 2024

Per la prima volta in Italia e dopo il grande successo di pubblico riscosso in Canada, Francia, Russia, Brasile e Germania, Genova ospiterà la mostra The Library at Night. Ispirata all’omonimo libro di Alberto Manguel e curata dal regista Robert Lepage, l’installazione immersiva in realtà aumentata porterà i visitatori alla scoperta delle più grandi librerie al mondo, esistenti e mai esistite. Quello di The Library at night è un invito a perdersi in una foresta ed esplorare strutture architettoniche, frugare tra gli scaffali e tra i corridoi di dieci celebri biblioteche, inclusa quella per antonomasia, la leggendaria biblioteca perduta di Alessandria.  

Connessioni Remote n. 6 – Call for Papers. Oggetti Teatrali Online (Non Identificati). Fra identità espansa, piattaforme virtuali e User experience design. A cura di Federica PATTI
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ON LINE LA CALL DEL NUOVO NUMERO. SCADENZA INVIO ABSTRACT: 15 OTTOBRE

Prima e dopo la pandemia, nel contesto di un’ecologia aumentata crescente, gli ambienti virtuali avanzati sono emersi come sedi cruciali per esperienze sociali e culturali, per estendere le conversazioni, i progetti creativi, gli sforzi collettivi e gli scambi commerciali. L’ascesa del Metaverso rappresenta un cambiamento fondamentale nell’attuale nozione di presenza digitale, verso l’interconnettività di massa, l’interoperabilità universale e la sincronicità persistente. Dopo gli storici interventi di “Reenactments” di Eva e Franco Mattes (2007-2010) in Second Life, alcune recenti proposte ipermediali sembrano costringere a rivalutare l’essenza dello stare online, insieme a una ricontestualizzazione dei concetti di realtà, presenza e simulazione. La 6a edizione della open call di Connessioni Remote invita a tracciare la storia recente della digital performance (Dixon, 2007) online e degli eventi in ambienti virtuali, le loro eredità e proiezioni future.

Il completamento del Metaverso è ancora lontano. Oggi, potrebbe essere descritto come un sistema di applicazioni, dispositivi e prodotti, strumenti e infrastrutture interconnessi; l’esperienza del Metaverso è rappresentata soprattutto dai suoi gateways online in 3D, come DecentralandMetaSandboxSomnium SpaceVR chat, etc. – piattaforme che permettono all’utente di esplorare le architetture, i paesaggi, l’immersione e il movimento nello spazio-tempo attraverso tecnologie VR, XR, AR. I sandbox games e gli open world games, così come le online 3D collaboration platforms, sono sempre più spesso utilizzati per creare simulazioni ed esperienze espositive e performative immersive aumentate: perfetti ‘palchi’ virtuali.

Le tecnologie gaming stanno diventando l’infrastruttura fondamentale per la realizzazione di queste visioni; questo ecosistema di mondi virtuali in eXtended Reality (Floridi, 2022) sembra destinato ad essere plasmato principalmente dagli interessi di grandi aziende e mercati di massa, che vedono però nella partecipazione attiva uno degli asset economici principali di sviluppo. Forme di collettività DIWO (do it with others) stanno innalzando la qualità della user experience a livelli sempre più coinvolgenti, invogliando a partecipare direttamente ad attività di creazione, condivisione, decisione, apprendimento e commercio collettivamente. Negli ultimi trent’anni, l’interattività, concepita come una relazione bidirezionale tra uomo e macchina (Löwgren 2008), ha dato agli utenti il potere sempre maggiore di manipolare e trasformare l’oggetto artistico con cui interagiscono (Bazzichelli, 1999).

Il termine stesso user experience si riferisce al modo in cui le persone vivono l’incontro con un sistema. Lo UX design abbraccia ed estende la tradizionale progettazione dell’interazione uomo-macchina, aumentando soddisfazione e fedeltà grazie al miglioramento della usability. La classificazione più diffusa della UX si basa sull’insieme di sentimenti, percezioni, motivazioni, preferenze, credenze, atteggiamenti e reazioni emotive degli utenti, in relazione con un artefatto tecnologico interattivo in un determinato momento e contesto d’uso (Park, 2015; Mkpojiogu, 2018, 2019; Hassenzahl, 2004).

L’importanza drammaturgica della UX e delle affordances di una piattaforma in una performance digitale online raramente vengono riconosciute: questo tipo di interazioni coinvolgono realmente l’utente? Il sistema tecnologico scelto, e le sue caratteristiche, influenzano gli scopi performativi, partecipativi e di costruzione della comunità in questo tipo di eventi virtuali? E se sì, come? Le artiste e gli artisti fanno affidamento a criteri precostituiti o forse li sfruttano, li hackerano, per creare dinamiche narrative diverse, più inclusive? E che effetto ha questo intervento sulla UX stessa? La pratica artistica in ambiente digitale può allora essere contesto risocializzante, “laboratorio di trasformazione” (Youngblood, 1991), gymnasium/palestra di comunità, modello creativo alternativo per l’adozione di modalità attive, non estrattive, decentralizzate, a prescindere da dinamiche speculative e di hype?

Questo sesto numero di Connessioni Remote intende mappare la produzione recente di eventi ed azioni performative online, e le diverse modalità di fruizione, partecipazione, design che le hanno connotate negli ultimi trent’anni e le connotano oggi. I contributi possono riguardare, ma non solo, i seguenti temi legati agli OTONI e alle performance digitali online:

– saggi su corpo e identità espansi, aumentati, postumani; danza e performatività XR/VR;

– esperienze ibride nello spazio aumentato;

– esplorazioni etnografiche di ambienti, community, piattaforme online;

– documentazione e testimonianze di eventi live online;

– casi di studio su artisti, compagnie teatrali, produzioni storiche di webcam theatre; streamingreal time e le declinazioni della liveness digitale (Gemini, 2023);

– rassegna di studi e ricerche sui temi di world building e live simulation;

– da Life forms a Perception Neuronperformance capture, mocap3D scanning3D sculpture, photogrammetry, biosensori nelle performing arts.

Le autrici e gli autori sono invitati a presentare abstracts di massimo 1000 caratteri spazi inclusi sui temi sopra elencati in italiano o in inglese insieme a 4-5 parole chiave. Gli abstract devono essere inviati entro il 15 ottobre 2023 a rivistaconnessioni.remote@gmail.com

Il Comitato di Redazione selezionerà un massimo di 10 abstracts in base all’innovatività tematica e metodologica per il dibattito critico in corso. Le autrici e gli autori saranno contattati via e-mail dal comitato di redazione per presentare il testo definitivo attraverso la piattaforma OJS registrandosi online. Gli articoli completi devono avere una lunghezza compresa tra le 30.000 e le 40.000 battute, compresi spazi, note e bibliografia, e devono essere inediti. Le autrici e gli autori sono pregati di consultare in anticipo le linee guida per la redazione grafica dell’articolo e le norme editoriali. Gli articoli che non seguono queste linee guida saranno respinti. Gli articoli di qualità adeguata e aderenti agli obiettivi della rivista saranno rivisti e sottoposti a refereeing in doppio cieco.

Per ulteriori informazioni: rivistaconnessioni.remote@gmail.com

Bibliografia, sitografia, piattaforme, archivi.

– AA. VV., Mass Effect: Art and the Internet in the Twenty-First Century, edited by Lauren Cornell and Ed Halter, MIT Press, Cambridge, MA, U.S.A., 2015.

– M. Ball, Metaverso, Garzanti, 2022.

– S. Bay-Cheng, J. Parker-Starbuck, D. Schatz, Performance, and Media: Taxonomies for a Changing Field, University of Michigan Press, 2015.

– T. Bazzichelli, Networking. La rete come arte, Costa & Nolan, Milano, 2006.

– A. Caronia, Il corpo virtuale. Dal corpo robotizzato al corpo disseminato nelle reti, Franco Muzzio Editore, 1996.

– V. Del Gaudio, Théatron – Verso una mediologia del teatro e della performance, Meltemi, 2021.

– S. Dixon, Digital Performance: A History of New Media in Theater, Dance, Performance Art, and Installation, MIT Press, 2007.

– P. Eckersall, H. Grehan, E. Scheer, New Media Dramaturgy. Performance, Media and New-Materialism, Palgrave Macmillan UK, 2017.

– R. Fassone, M. Carbone, Il videogioco in Italia. Storie, rappresentazioni, contesti, Mimesis, 2020.

– L. Floridi, The Onlife Manifesto, Springer, 2014, e Metaverse: A Matter of eXperience (May 27, 2022). Philosophy & Technology September 2022, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=4121411

– E. Fuoco, Performance without Actors: The Theatrical Docu-Fiction. Body, Space & Technology, 19(1), pp.109–124. DOI: http://doi.org/10.16995/bst.335

– Brilli S., Gemini L., Giuliani F., Theatre without theaters: Investigating access barriers to mediatized theater and digital liveness during the covid-19 pandemic, in «Poetics. Journal of Empirical Research on Culture, the Media and the Arts», 2023.

– K. Kard, Arte e Social Media, Postmedia book, 2022.

– E. Lai-Chong Law, P. van Schaik, V. Roto, Attitudes towards user experience (UX) measurement, Int. J. Human-Computer Studies 72, 2014, p. 526–541 http://dx.doi.org/10.1016/j.ijhcs.2013.09.006

– M. Leeker, I. Schipper, T. Beyes, Performing the Digital: Performance Studies and Performances in Digital Cultures, Transcript Verlag 2017.

– P. Levy,  Il virtuale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1997.

– P. Milgram, H. Takemura, A. Utsumi, F. Kishino, Augmented Reality: A class of displays on the reality-virtuality continuum, SPIE Vol. 2351, Telemanipulator and Telepresence Technologies, pp 282 – 292 (1994).

– A. Monteverdi, Residenze digitali: lo spettacolo si fa online, 2023 DOI: http://doi.org/10.6092/issn.2532-8816/16888

– S. O’Reilly, Il corpo nell’arte contemporanea, Einaudi, 2009.

– F. Patti, Ballare nel Metaverso, Not Neroedition, 2023 www.not.neroeditions.com/ballare-nel-metaverso

– C. Paul, Digital Art, World of Art Series, Thames & Hudson, UK, third revised ed. 2015.

– A. Pizzo, Teatro e Mondo Digitale, Marsilio Editori, Venezia, 2001.

– D. Quaranta, Beyond New Media Art, Lulu.com, 2013, e Media, New Media, Postmedia, Postmedia book, 2011.

– C. Rosa, O. Craveiro, P. Domingues, Open Source Software for Digital Preservation Repositories: A Survey. International Journal of Computer Science & Engineering Survey (IJCSES) 8, 2017.

– C. Salter, Entangled: Technology and the Transformation of Performance, The MIT Press, 2010.

– N. Stephenson, Snow crashA Novel, New York, NY, Bantam Books, 1992.

– H. Steyerl, The Fifth Wall, 2021, www.hau3000/hito-steyerl-the-fifth-wall

– C. Thi Nguyen, Games: Agency as Art, Oxford University Press, 2020.

– M. Zeilinger, Tactical Entanglements: AI Art, Creative Agency, and the Limits of Intellectual Property, Meson Press, 2021.

– J. Van Dijck, T. Poell, M. De Waal, Platform Society. Valori pubblici e società connessa, (a cura di) G. Boccia Artieri, Alberto Marinelli, Guerini Scientifica, 2019.

– https://lunarium.substack.com/

– International Journal of Performance Arts and Digital Media

– www.leonardo.info

– http://manovich.net/Books

– www.medienkunstnetz.de

– www.monoskop.org

– https://networkcultures.org/geert/

– https://rhizome.org/

– https://seancubitt.blogspot.com/

– www.studiointernational.com

– https://www.serpentinegalleries.org/arts-technologies/rd-platform/

– https://www.matthewball.vc/the-metaverse

TARONI-CIVIDIN. Performance,Video, Expanded Cinema (1977-1984). Presentazione del libro curato da Jennifer Malvezzi e Flora Pitrolo al Museo del Novecento
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13 settembre 2023 ore 18

MUSEO DEL NOVECENTO

TARONI-CIVIDIN. Performance,Video, Expanded Cinema (1977-1984)a cura di Jennifer Malvezzi Flora Pitrolo e pubblicato da Silvana Editoriale

Taroni-Cividin. Performance, Video e Expanded Cinema (1977-1984), curato da Jennifer Malvezzi e Flora Pitrolo e pubblicato da Silvana Editoriale, riporta nel discorso artistico contemporaneo la complessità e la ricchezza del lavoro di Luisa Cividin e Roberto Taroni, la cui opera costituisce una delle aree più innovative del panorama sperimentale internazionale.

Realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council e al programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (DIUM) dell’Università di Udine, il volume è il primo contributo organico che mette in luce, ripercorre e riconsidera in chiave contemporanea il lavoro di Taroni-Cividin, la cui produzione spazia tra arti performative, video, cinema, intermedia art e installazione site-specific.

Attivi tra il 1977 e il 1984, i due artisti si sono spinti ai margini di pratiche cinematografiche e performative, del live e del registrato, innovandole e sviluppando un linguaggio altamente personale che continua a generare domande in alcuni dei dibattiti più urgenti del nostro tempo.

info e ordini
https://www.silvanaeditoriale.it/catalogo/reply/vuSG-K6_hbYPXUjFZC9V1lZ_aMVyxZ5gVHTbKFWF6um0IU4Ikw64JLIX99yyw8yNybpk6mHHo_P4bBO-AEioa6lxyDSp6mBFWBjwxhI4WoWsMa4jcCrQtq116J5bZcBwlzSIDU2snivdIzivW9TVnAFGUILc13URlLXOVSXJ0qM=/p1—— english

TARONI-CIVIDIN. Performance,Video, Expanded Cinema (1977-1984)

book launch of a book edited by Jennifer Malvezzi and Flora Pitrolo and published by Silvana EditorialeSeptember 13, 2023 6 p.m.MUSEO DEL NOVECENTO
Piazza del Duomo 8, 20123 Milano

https://www.museodelnovecento.org/it/evento/taroni-cividin

TARONI-CIVIDIN. Performance,Video, Expanded Cinema (1977-1984)   edited by Jennifer Malvezzi and Flora Pitrolo, the book is published by Silvana editoriale.

Taroni-Cividin. Performance, Video e Expanded Cinema (1977-1984), edited by Jennifer Malvezzi and Flora Pitrolo and published by Silvana Editoriale, brings back into contemporary artistic discourse the complexity and richness of the work of Luisa Cividin and Roberto Taroni, whose work constitutes one of the most ground-breaking areas of the international experimental landscape.

Realised with the support of the Italian Council and the programme for the international promotion of Italian art of the General Directorate for Contemporary Creativity of the Ministry of Culture and the Department of Humanities and Cultural Heritage (DIUM) of the University of Udine, this volume is the first organic contribution that highlights, retraces and reconsiders in a contemporary key the work of Taroni-Cividin, whose production ranges from performing arts, video, cinema, intermedia art and site-specific installation.

Active between 1977 and 1984, the two artists pushed at the edges of cinema and of performance art, of the live and the recorded, innovating these territories and developing a very personal language that continues to generate questions in some of the present time’s most pressing debates.
info and orders

https://www.silvanaeditoriale.it/catalogo/reply/vuSG-K6_hbYPXUjFZC9V1lZ_aMVyxZ5gVHTbKFWF6um0IU4Ikw64JLIX99yyw8yNybpk6mHHo_P4bBO-AEioa6lxyDSp6mBFWBjwxhI4WoWsMa4jcCrQtq116J5bZcBwlzSIDU2snivdIzivW9TVnAFGUILc13URlLXOVSXJ0qM=/p1

MOSTRA TECNORITI -PROGETTO RE:HUMANISM (ROMA 7 -14 sett)
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 SI APRE Dal 7 settembre al 14 settembre la mostra TECNORITI, nuovo progetto di Re:humanism in collaborazione con RUFA – Rome University of Fine Arts e Contemporary Cluster.

In mostra le opere degli studenti del biennio magistrale di Multimedia Arts and Design di Rufa – Rome University of Fine Arts: Blivet, Martina Carbone, Martino Cassanelli, Andrea Cecconi, Daniele Imani, Giulia Vietti, Olimpia Zamò.

La mostra nasce dall’intento di indagare le possibili forme di ritualità che emergono dall’utilizzo dei dispositivi tecnologici così come dall’uso pervasivo della rete. A cavallo tra critica sociale, emancipazione e immaginazione, le opere, installazioni o performance multimediali, andranno così a coinvolgere il pubblico interagendo direttamente con le diverse soggettività dei visitatori e al contempo restituendo nuove visioni sui futuri possibili.

Durante l’opening sono previste anche due performance.

Informazioni sulla Mostra: Luogo: Contemporary Cluster, via Merulana 248, Roma, Palazzo Brancaccio Data e Orari: Dal 7 settembre al 14 settembre, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle 19.00, sabato dalle ore 10.00 alle ore 14.00. Opening 6 settembre ore 18.00 Info: www.re-humanism.com | www.unirufa.it | www.contemporarycluster.com

Choy Ka Fai.
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Unbearable Darkness a ROMAEUROPA FESTIVAL (29-30 settembre-1 ottobre)

Romaeuropa  Festival 2023  Unbearable Darkness

Torna ad inaugurare la sezione Digitalive del Romaeuropa Festival l’eclettico ed imprevedibile Choy Ka Fai. Dopo aver mescolato sciamanesimo asiatico e vogueing nel suo focoso Yishun is Burning, il coreografo e videoartista singaporiano costruisce un nuovo esperimento di danza cibernetica e incontro con il paranormale. Focus di Unbereable Darkness è la danza Butoh: utilizzando un medium spirituale, motion capture e un avatar digitale, Ka Fai intende infatti evocare il maestro Tatsumi Hijikata – l’artista che più di tutti ha fondato e influenzato lo sviluppo di questo genere di danza nato alla fine degli anni Cinquanta come forma di espressione contro la cultura dominante del Giappone post-bellico. Ankoku Buto (danza dell’oscurità), come la chiamava spesso Hijikata, questa pratica conserva, secondo Ka Fai, un potenziale ribelle: si oppone alla superiorità delle culture della danza occidentale e afferma un nuovo linguaggio coreografico per il corpo asiatico. I temi dell’alienazione, della disumanizzazione, della perdita di identità che hanno attraversato le creazioni dei più importanti coreografi butoh sembrano migrare nelle immagini e nei codici generati dalle tecnologie digitali, creando una nuova ed intensa esperienza immersiva e generando uno sguardo inedito sull’eredità di Hijikata, sul suo rapporto con l’odierna cultura asiatica.

ANGELA-a strange loop. Spettacolo multimediale a ROMAEUROPA FESTIVAL 19-20 settembre di Susanne Kennedy
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Romaeuropa  Festival 2023  ANGELA (a strange loop)

Il punto di partenza è una domanda ancestrale che riporta alle origini stesse del pensiero: cos’è «io»? Cosa lo rappresenta? E come si relaziona alla realtà? Il contesto in cui la domanda viene posta è però quello di un mondo permeato dalla tecnologia e ormai compenetrato dalla realtà virtuale e dal suo rapido ridisegnare le basi su cui poggia la nostra cultura. Sono questi i presupposti con i quali l’acclamata regista tedesca Susanne Kennedy approda per la prima volta al REF proseguendo una ricerca che tra drammaturgia classica, rilettura del patrimonio del Novecento (non ultimo il riallestimento del capolavoro Einstein on the beach) e una visionarietà nutrita dai linguaggi digitali, si è imposta come una delle più originali del panorama teatrale internazionale odierno.

«Cosa rende Angela, Angela?» Insieme all’artista multimediale Markus Selg, Kennedy tratta l’esistenza di questo personaggio (suo probabile alter-ego) come uno schema drammaturgico. Situazioni quotidiane, malattia e guarigione, veglia e sonno, nascita e parto, invecchiamento e morte diventano riflesso delle innumerevoli esperienze di cui Angela si compone e che spesso sono il risultato del racconto altrui. Perché Angela potrebbe essere solo uno strano loop, una sequenza priva di fine.

Susanne Kennedy e Markus Selg esplorano il nuovo equilibrio di potere che esiste tra corpi, oggetti e macchine. La loro estetica post-umanista, multimediale, costruita su giochi di maschere, dialoghi sincronizzati e i “doppelgängers” del folklore germanico, interroga l’evoluzione del nostro immaginario, del modo in cui narriamo e raccontiamo la nostra identità, il nostro essere umani.

Bio

Ultraworld productions  – “Angela (a strange loop)” è la prima produzione teatrale della struttura indipendente di arti dello spettacolo Ultraworld Productions, fondata da Susanne Kennedy e Markus Selg. È un laboratorio di ricerca per artisti interdisciplinari che prendono tecnologie come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale come punto di partenza per creare nuove forme di teatro (virtuale) attraverso la pratica artistica. 

Susanne Kennedy –Susanne Kennedy (1977, Germania) è una delle voci più particolari del teatro europeo. Le sue opere sono un invito radicale a recitare il reale. L’artista esplora il confine labile tra attore e macchina. Nel suo lavoro teatrale, gli interpreti indossano maschere e parlano con voci preregistrate. Attraverso spostamenti percettivi e la costante sfocatura di immagini ipnotiche, Kennedy interroga la rappresentazione stabile della realtà. Spinge i limiti del teatro e si rivolge alle radici rituali arcaiche del mezzo per porre domande profonde e a volte conflittuali: Chi siamo? Qual è la nostra ragione di esistere in questo mondo? Come ci relazioniamo con i nostri demoni? Kennedy ha studiato teatro in Germania e in Francia. Nel 2005 ha conseguito il diploma di regia ad Amsterdam. Insieme all’artista visivo Markus Selg, progetta spazi che ricordano i corridoi virtuali dei videogiochi o colorate allucinazioni psichedeliche. 

Markus Selg – Artista multimediale. Le sue installazioni scenografiche condensano video, scultura, architettura e performance in spazi immersivi e creano processi rituali che creano una nuova dinamica tra miti arcaici e tecnologie digitali. Nel 2009 ha allestito il percorso espositivo Spuren der Sonne con Werner Herzog e Jannis Kounellis. Il suo lungometraggio Das Ewige Antlit è stato presentato in anteprima nel 2012 a Praga. Nel 2015 il Frans Hals Museum di Haarlem gli ha dedicato una retrospettiva dal titolo Primitive Data. Le sue opere sono nelle collezioni della Pinakothek der Moderne a Monaco di Baviera; del Sammlung Goetz di Monaco e della Saatchi Collection di Londra. Dal 2015 lavora a stretto contatto con la regista teatrale Susanne Kennedy. Con lei ha creato tra gli altri Coming Society e Ultraworld alla Volksbühne di Berlino (2019/2020). Per Ultraworld, Selg ha ricevuto il Faust Award 2020 per la migliore scenografia. Nel 2020 con I AM (VR) il duo ha dato vita ad un’esperienza di realtà virtuale presentata in anteprima al Theatre Commons Tokyo. Nel 2022, insieme a Kennedy, Selg ha riallestito l’opera Einstein on the Beach di Philip Glass debuttando al Theater Basel. 

Non solo film: Oppenheimer nell’opera musicale di John Adams con regia di Peter Sellars e scenografia di Adrianne Lobel
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“Doctor Atomic Symphony” di John Adams, compositore statunitense nato nel 1947, esponente della corrente dei ‘minimalisti’ ispirati a Philip Glass è una sinfonia in 2 atti del 2005 che prende spunto dalla vicenda delle fasi conclusive prima del test atomico americano del 1945 nel New Mexico.

I personaggi principali sono il fisico e direttore del Progetto Manhattan, Robert Oppenheimer, sua moglie Kitty, Edward Teller e il generale Leslie Groves, comandante dell’esercito americano. Il tema di quest’opera è stato suggerito ad Adams da Pamela Rosenberg, direttore generale dell’Opera di San Franciso.Il libretto di Doctor Atomic è stato scritto da Peter Sellars che ne firma anche la regia, attingendo a materiale originale, tra cui memorie personali, interviste registrate, manuali tecnici di fisica nucleare, documenti governativi declassificati e le poesie di Muriel Rukeyser, poetessa americana contemporanea di Oppenheimer.

Le scenografie sono di ADRIANNE LOBEL (vedi il libro Scenografe )

Peter Sellars, stage director

Adrianne Lobel, set designer

Dunya Ramicova, costume designer

With: Gerald Finley (J. Robert Oppenheimer) Jessica Rivera (Kitty Oppenheimer) Eric Owens (General Leslie Groves) Richard Paul Fink (Edward Teller) James Maddalena (Jack Hubbard) Thomas Glenn (Robert Wilson) Jay Hunter Morris (Captain James Nolan) Ellen Rabiner (Pasqualita) Koor Van De Nederlandese Opera Martin Wright chorus master Nederlands Philharmonisch Orkest Lawrence Renes music director

Riferimenti

Earbox – John Adams. (s.f.). Doctor Atomic.. https://www.earbox.com/doctor-atomic/

Kareol. (s.f.). Dr. Atómico – Libretto.  http://www.kareol.es/obras/dratomic/acto1.htm

medici.tv. (s.f.). Ópera Doctor Atomic de Adams.  https://www.medici.tv/es/operas/doctor-atomic-john-adams-peter-sellars/

Intervista a Luciano Floridi di Anna Monteverdi e Antonio Pizzo su Ambienti immersivi e Intelligenza Artificiale, on line su Connessioni Remote
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La rivista accademica Connessioni Remote (Statale di Milano) accoglie nel nuovo numero, l’intervista inedita al prof. Luciano Floridi. L’intervista è stata realizzata in occasione di Digital Live di RomaEuropa Festival 2022. Floridi è Professore Ordinario di Sociologia della cultura e della comunicazione all’Università di Bologna e dirige il Digital Ethics Center dell’Università di Yale; già professore ordinario di Filosofia edEtica dell’informazione all’Università di Oxford. Per Raffaello Cortina editore ha pubblicato La quarta rivoluzione (2017), Pensare l’infosfera (2020), Il verde e il blu (2020) e Etica dell’intelligenza artificiale (2022).

https://riviste.unimi.it/index.php/connessioniremote/article/view/20893/18543

Nuova pubblicazione sulle piattaforme per la Media ART
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The project ‘Putting Distribution On The Map’ aimed to offer a comprehensive overview of various distribution channels and platforms available for media artists to showcase their work. Through extensive research and collaboration with experts in the field, the project has mapped out the current landscape of media art distribution, identifying both traditional and emerging channels and analysing their strengths and limitations. The resulting book publication ‘A New Era for the Distribution of Media Art’ is now available.

New publication on distribution

The project ‘Putting Distribution On The Map’ aimed to provide a comprehensive overview of emerging distribution practices and platforms. The resulting publication A New Era For The Distribution Of Media Art is now available.

Order your copy at Underbelly (NL), Barnes & Noble or Amazon.

Challenges for the distribution of media art

In recent years, media art distributors have seen their distribution and revenue models eroded. The focus on shareability and mass distribution – rooted in the ideals of early video art – was always at odds with the scarcity-based model of the art world but is now also challenged by emerging digital economies. 

Profound shifts in artistic practice over the past decades have also posed challenges to existing distribution models. More artists become engaged in digital art, using custom-built software or AI-driven tools, producing live AV performances, immersive installations or game inspired experiences. 

Unfortunately, due to their technical complexity, the distribution of media  art often falls between the cracks, fitting neither the model of the film or visual arts world nor existing video art distribution.

Research findings: a distributional turn yields new

Exploring the potential of strategies such as festival-based distribution, commodification through encapsulation and emulation, and decoupling ownership from possession (e.g. NFT’s) shows the still lopsided foundations of an infrastructure tailored for software-based art. This raises the question: how can a distributional turn, calling on the expertise of media arts distributors, strengthen this new infrastructure?

In media art, works that exist only as files constitute a particular category. How do various types of digital platforms and their ingrained distribution models create opportunities for fair and sustainable distribution for this type of software-based art?

 

Transformation of distribution 

These questions have been lingering around but gained momentum due to the COVID-pandemic. As a result, this publication explores the acceleration of media art distributors’ transformation by critically embracing emerging technologies and innovative  strategies that guarantee public accessibility, thus opening up a new era for the distribution of media art.

About the research project

This research, conducted in 2019-2022, aimed to map the state of digital art distribution internationally. It investigated various distribution models and their financial business models for video art, art-as-files and software-based installations. The project seeked to gather insights through a literature review and interviews with distributors, artists, festivals, platforms, and other stakeholders to assess successes, challenges, and learnings from different distribution practices. 

Furthermore, the researchers focused on distribution model business cases. More insights about current practices were generated through collaborations with other organisations and a round table meeting with fellow distributors at the end of 2020 when the effects of the COVID-19 pandemic gradually became apparent. In a subsequent phase, attention was paid to new technologies through online platforms for distribution.

Information

Rachel Somers Miles & Gaby Wijers (eds.) – A New Era for the Distribution of Media Art. Amsterdam, LI-MA, 2023.

Paperback / 132 pages / ISBN: 978909036902

With contributions by Stefan Glowacki, Rachel Somers Miles, Gaby Wijers & UBERMORGEN. 

Design: Pier Taylor

LIMA is a prominent platform for media art based in Amsterdam. All our activities aim at fostering a critical understanding of media art and technology and sustainable access to media art. At an international level LIMA is a pioneer and centre of expertise in the fields of preservationresearch and distribution of media art. As a distributor LIMA represents an array of artists – ranging from early pioneers to upcoming artists, and supports them in the presentation and promotion of new work. LIMA houses the collections of the Lijnbaan Center, MonteVideo, Time Based Arts and De Appel. The memory of Dutch media art is not only preserved by LIMA through its collection and archive but also through her digital repository and conservation services for various museums, artists, archives and collectors. In collaboration with a multidisciplinary national and international network LIMA researches and develops services and tools for artists and institutions, as well as methods and practices for dealing with digital art thoughtfully and sustainably. LIMA actively develops best practice guidelines, performs case studies and shares knowledge through projects, lectures, presentations and workshops. New methods for the preservation and distribution of media art are continuously investigated through a public programme with various (online and offline) projects, events and activities.

Digital Umbilical by Body Intelligence Collective
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Designer – Salomé Bazin Producer – Lara Buffard Creative Technologist – Simon Haenggi Programmer – Jon Rowe Performer – Adam Seid Tahir Choreographer – Renaud Wiser Project associates Musician/Composer – Arthur Astier Performer – Rosanne Briens Production photography – Maria Lax Video capture and trailers – Laurent Liotardo The creation of Digital Umbilical was made possible with the generous support of Arts Council England National Lottery Project Grants, Fondation BNP Parisbas and Sadler’s Wells. Description: Digital Umbilical is a dance performance exploring organic connection between individuals (dancer and audience member), and its amplification through the use of technology. Inspired by factors of intimacy: proximity, warmth, sensing the pulse of each other, quietness: we aim at creating a shared experience which is unique to the moment. Our strongest reference is the womb: a place of deep intimacy with another human being, surrounding us in sound , low vibration and soft light, a place of interdependent living. Repurposing technological tools of bio-data control and measurement, Digital Umbilical wants to reclaim the poetic, rhythmic and creative aspect of bio-rhythms and body cycles, enabling audiences to reconnect to their bodies as spectators as well as participants. At a time where we are rising political division along simplified categorisation and artificial boundaries amongst humans, we believe it is critical to get audiences and participants to reconnect to the universality of our body, and an experience we have all shared as human beings.

DIGITAL PERFORMANCE: ADA ARTEINA. MEDITERRANEAN PYRENEES EUROREGIONAL PROJECT WITH KONICLAB
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Kòniclab once again participates in a new Euroregional Pyrenees-Mediterranean Project, this time, alongside with the companies Baal (Balearic Islands) and K.Danse (Occitanie, France). In the project, we will develop and share tools to integrate the body and movement in the environment, through creative digital technologies, from a gender policy perspective, and with a special focus on youth.

https://koniclab.info/en/?project=ada-arteina-mediterranean-pyrenees-euroregional-project

Its main activity will be 3 collaborative days of Dance and Digital Culture, with training activities, debates, research-creation and exhibition:

4-8/09 Son Servera, Majorca, Balearic Islands, Spain
2-3/11 ECOSS Festival, Barcelona, Spain
23-24/11 Toulouse, France

The acronym “Ada ArtEina” refers to Ada Lovelace, considered the first person to program a computer, and also to art as a tool (“Eina”) for social change.

Ada ArtEina builds on the previous project, D(is)T-D(ance), which already enjoyed the support of the Euroregion, and on the long experience of the partners in the fields of movement, technology and feminist activism, within the artistic practice.

The objectives are:
-Create artistic, playful and didactic experiences through physical, spatial, sound and light interaction (body-object-space-sound-light-color), using digital tools, in an innovative way; from interactive installations to participatory projects with interactive technologies or performances.
– Develop the project from a feminist and gender equality perspective, with a marked objective of empowerment, through adapted creative workshops, aimed at women, groups with gender and/or functional diversity, adolescents and children, immigrants, etc.
– Share tools, knowledge and work methodologies, as well as their own creations, to enrich exchanges and generate critical reflections.
– Apply the tools developed and shared with young people,children and vulnerable groups.
– Disseminate all these activities so that they reach the largest possible number of people.

The news of the project can be followed through the social networks FacebookInstagramTik Tok and, in the following days, Twitter and LinkedIn.

Cortona 19-20-21 luglio: CONVEGNO: CHI HA PAURA DEL TEATRO DIGITALE? A cura di Kilowatt Festival
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19-20-21 luglio, Cortona, Complesso di Sant’Agostino.
Ingresso libero.
Nei giorni di Kilowatt Festival 2023, a Cortona, si terrà il convegno dal titolo Chi ha paura del teatro digitale – le opportunità dell’online per le performing arts, tre giornate di dibattito e confronto con professionisti del settore per esplorare il mondo digitale.

Tra i partecipanti: Anna Maria Monteverdi (Università degli Studi di Milano – La Statale), Antonio Pizzo (Università di Torino), Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino), Laura Gemini (Università di Urbino), Erica Magris (Université Paris 8), Simone Arcagni (Università di Palermo), Federica Patti (Università di Torino), Carlo Infante (Università Mercatorum di Roma), Alice Barale (Università degli Studi di Milano – La Statale), Alessandro Pontremoli (Università di Torino), Valentina De Simone (Che teatro fa – La Repubblica), Alessandro Iachino (Stratagemmi – Prospettive teatrali), Marco Menini (Hystrio, Klp Teatro), Fabio Acca (Università di Torino) e gli artisti Mara Oscar CassianiMargherita LandiAriella Vidach (AiEP), Turi Zinna (compagnia Retablo).

Nel programma serale degli spettacoli, affiancano il convegno, la danza digitale di Them – immagine movimento, di gruppo nanou, per un’immersione coreografica a 360°, e il teatro digitale di Teatrino Giullare con Drone Tragico, ispirato all’Orestea di Eschilo, tradotta da Pasolini.

Frame da DRONE TRAGICO

Programma:
19 luglio, ore 14:00-17:00
– Saluti istituzionali
– Prima sessione: Storia della relazione tra digitale e performing arts Keynote speakers: Anna Maria Monteverdi (Università degli Studi di Milano – La Statale), Antonio Pizzo (Università di Torino)
– segue dibattito moderato da Alessandro Pontremoli (Università di Torino)

20 luglio, ore 10:00-13:00 
– Seconda sessione: Piattaforme digitali e dimensioni della creatività Keynote speakers: Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino), Laura Gemini (Università di Urbino)
– tavoli di lavoro (modello world-cafè) coordinati da: Alessandro Pontremoli, Alessandro Iachino (Strategemmi Culture Teatrali), Valentina De Simone (Che teatro fa – La Repubblica), Marco Menini (Hystrio, Klp Teatro), Fabio Acca (Università di Torino)

20 luglio, ore 14:00-17:00
– Terza sessione: Tecnologie per la creazione artistica in digitale Keynote speakers: Erica Magris (Université Paris 8), Simone Arcagni (Università di Palermo)
– segue incontro con 4 artisti: Mara Oscar Cassiani, Margherita Landi, Ariella Vidach (AiEP), Turi Zinna (compagnia Retablo), coordinato da Alessandro Iachino

21 luglio, ore 10:00-13:00
– Quarta sessione: La partecipazione dello spettatore nell’interazione tra teatro e digitale Keynote speakers: Federica Patti (Università di Torino), Carlo Infante (Università Mercatorum Roma)
– tavoli di lavoro (modello world-cafè) coordinati da: Alessandro Pontremoli, Alessandro Iachino, Valentina De Simone, Marco Menini, Fabio Acca

21 luglio, ore 14:00-17:00
– Quinta sessione: performing arts e intelligenza artificiale Keynote speaker: Alice Barale (Università degli Studi di Milano – La Statale) – dibattito conclusivo (metodo fish-bowl) coordinato da Marco Menini e Valentina De Simone
– conclusioni di Fabio Acca

Sguardi: la mostra fotografica di Salerno curata da Silvia Lelli con l’associazione Tempi moderni tra musica, danza e teatro diventa un Catalogo.
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 SGUARDI è la grande mostra che fino al 4 giugno ha abitato i saloni di Palazzo Fruscione nel cuore storico di Salerno. Organizzata dall’associazione TEMPI MODERNI e curata da Silvia Lelli con Tempi Moderni, SGUARDI ha raccontato in immagine le opere frutto di oltre 40 anni di carriera di Silvia Lelli e Roberto Masotti; la coppia – nella vita e nel lavoro – di fotografi ravennati di nascita e milanesi d’adozione, ha mostrato il mondo delle performing arts e della musica attraverso la sensibilità del loro sguardo. Un lavoro che ha dato origine a un archivio di immagini talmente esteso, ricco e importante da avere indotto il Ministero dei Beni Culturali a dichiararlo, nel 2018, bene di interesse storico. Ora questa mostra è diventato un catalogo edito da Arti Grafiche BOCCIA.

La presentazione del catalogo SGUARDI: da sinistra il direttore scientifico della mostra Alfonso Amendola; il presidente dell’associazione Tempi Moderni, Marco Russo; il sindaco Vincenzo Napoli e la coordinatrice del progetto Maria Paola Cioffi.

La mostra SGUARDI era suddivisa in quattro sezioni: Musiche/Kontakthof-Kontrapunkt/Nucleus che a Palazzo Fruscione erano racchiuse nei tre piani e Ombra e Penombra dedicata al Teatro lirico salernitano e allestita presso il foyer del Teatro Verdi di Salerno.

Quelle fotografie così iconiche di Battiato, di Bob Wilson, della Bausch, di Keith Jarrett raccontano mondi d’arte straordinari; mai la fotografia è stata così vicina all’estetica e al gesto dell’artista. Il catalogo ripropone cinquanta fotografie di LELLI e MASTOTTI della mostra SGUARDI, con testi critici di Alfonso Amendola, Leonetta Bentivoglio; Carlo Maria Cella; Giovanni Fiorentino; Carlo Serra; Antonella Trotta; Silvia Lelli e Roberto Masotti. Il catalogo è edito da Arti Grafiche Boccia.

Musiche (fotografie di Lelli e Masotti). In questa sezione si scava nell’archivio di Lelli e Masotti. Una sezione composta da 109 fotografie e un’installazione video dal titolo Musiche Revisited. Da Keith Jarrett a Miles Davis, passando per Santanae un giovane Muti. E ancora Bob WilsonDemetrio StratosJohn CageJan Garbarek, tanto per citarne alcuni.

Kontakthof- Kontrapunkt(fotografie di Silvia Lelli). La sezione è composta da 20 opere fotografiche e ripercorre la storia di 3 rappresentazioni in 30 anni, del celebre lavoro dedicato alla complessità dei rapporti uomo-donna della coreografa e regista tedesca Pina Bausch.

Kontakthof – Kontrapunt 2011- ©Silvia Lelli_Lelli e Masotti Archivio_copyright Silvia Lelli

Nucleus (fotografie di Roberto Masotti). La sezione è un omaggio al lavoro di Roberto Masotti e al suo rapporto di lungo corso, professionale e umano, con il cantautore catanese Franco Battiato, scomparso nel maggio 2021. L’esposizione è una anteprima internazionale e si compone di 16 scatti.

Ombra e Penombra  è un lavoro site specific di Silvia Lelli dedicato al Massimo cittadino. Quindici foto realizzate nel mese di aprile all’interno del teatro e durante le prove e alla prima dello spettacolo Manon Lescaut andato in scena il 14 aprile con l’orchestra diretta dal maestro Daniel Oren.

Unitamente all’esposizione i Racconti del Contemporaneo, la rassegna di incontri, musica e cinema che affianca la mostra con eventi gratuiti di approfondimento. Tra gli ospiti Carlo SerraLeonetta BentivoglioCarlo Boccadoro; Diego De Silva; Stefano de Stefano Andrea Pedrinelli; Veniero Rizzardi; Riccardo BertoncelliCarlo Maria Cella, Yari GugliucciGeoff WestleyFrancesco Di BellaIlaria Pilar PatassiniMatteo SaggeseWalter PratiCarla Marciano; Claudia Attimonelli; Anna Maria Monteverdi e Antonio Pizzo.

Una mostra da guardare ma anche da ascoltare: ogni protagonista della rassegna lascia un suo personale contributo audio: un mini podcast che racconta la loro foto preferita. I visitatori possono ascoltarli attraverso un qr code posto accanto allo scatto.

SGUARDI – Musiche /Kontakthof-Kontrapunkt/ Nucleus e Racconti del Contemporaneo VII Edizione, sono ideati, curati e organizzati dall’Associazione Tempi Moderni e promossi e finanziati da Regione Campania, Comune di Salerno, Camera di Commercio di Salerno e sponsor privati, con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Salerno, Università degli Studi di Salerno, Università Alma Mater Studiorum- DAMS- di Bologna, Fondazione Ebris e in collaborazione con il Teatro Verdi.

La Mostra è in collaborazione con Marta Cannoni e Livia Corbò- Photo Op, Milano.

www.sguardilelliemasotti.it – www.tempimodernidee.it

Ufficio Stampa e Comunicazione Tempi Moderni:       
Carlo Pecoraro (3389672483) e Valeria Saggese (3498361504)                      

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26a edizione di Inequilibrio Festival/Armunia: 150 artisti e oltre 60 eventi per rileggere il mondo attraverso la scena
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Dal 28 giugno al 9 luglio tra Castiglioncello, Rosignano Marittimo e la Costa degli Etruschi (LI)

la manifestazione dedicata a teatro, danza e performance a cura di Fondazione Armunia.

12 giorni di spettacoli, tavole rotonde, presentazioni, incontri, concerti, proiezioni e attività collaterali nel segno dello sconfinamento tra territori di ricerca. La direttrice artistica Angela Fumarola: “Come l’universo vegetale che lento e inesorabile avanza, anche Inequilibrio si muove negli spazi tra le arti per rispondere alle sfide del presente”

Tra i protagonisti: Olivier Dubois, Abbondanza/Bertoni, Virgilio Sieni, Fanny & Alexander, Motus, Teatrino Giullare, Niccolò Fettarappa Sandri, Francesco Pennacchia, Marta Ciappina, Marco D’Agostin, Teri Weikel, Giovanna Daddi, Antonella Questa, Rita Frongia, Lorenzo Covello, Zoe Bernabéu, Claudia Catarzi, Renata Palminiello, Michele Ifigenia Colturi/Tyche, Gruppo Nanou, Teatro Patalò, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Giuliano Scarpinato, Teatro dell’Elce

Da segnalare il focus su corpo e identità femminile, dal mito greco alle battaglie di oggi, e quello sul convivere delle differenze, che vedrà in scena performer con e senza disabilità. Inoltre l’apertura del Laboratorio Permanente di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol con “Marat/Sade”, la ripresa del progetto Residenze Digitali con la rielaborazione live di due progetti nati per l’online e tra le novità la sezione dedicata al video, che intreccerà linguaggio cinematografico e spettacolo dal vivo

Rosignano Marittimo, 6 giugno 2023 – 150 artisti e oltre 60 eventi tra spettacoli, concerti, proiezioni, tavole rotonde e incontri per intrecciare identità territoriale e fermenti internazionali, avanguardie sceniche e contaminazioni digitali, in 12 giornate tra arte, cura e cultura. Questo sarà il 26/mo Inequilibrio Festival, la kermesse dedicata al panorama contemporaneo di teatro, danza e performance a cura di Fondazione Armunia,per il primo anno con la direzione artistica esclusiva di Angela Fumarola, in programma dal 28 giugno al 9 luglio tra il Castello Pasquini di Castiglioncello, il borgo medievale di Rosignano Marittimo e la Costa degli Etruschi (Li) con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo.

“Sconfinare” sarà la parola guida per l’edizione 2023: un inno alla vita, alla rigenerazione, alla fusione tra elementi. “Come il mondo vegetale che lento avanza – spiega Angela Fumarola – anche Inequilibrio è abituato a muoversi tra gli spazi porosi delle arti sceniche per rispondere alle sfide del presente con azioni di confronto tra corpi e parole. Progetti nati per la fruizione online che trovano dimensione fisica e performer che sconfinano tra danza, video, musica e teatro; ma anche il binomio formato da cultura e cibo, sarà fonte d’ispirazione e terreno di scoperta. Castello Pasquini nel suo bosco urbano, sarà un distretto culturale, dove artisti internazionali, persone del luogo e residenti temporanei, troveranno nutrimento per le idee e le emozioni”.

In cartellone 13 prime nazionali, tra i protagonisti nomi consacrati e nuove promesse: Olivier Dubois, Abbondanza/Bertoni, Virgilio Sieni, Fanny & Alexander, Motus, Teatrino Giullare, Niccolò Fettarappa Sandri, Francesco Pennacchia, Marta Ciappina, Marco D’Agostin, Teri Weikel, Giovanna Daddi, Antonella Questa, Rita Frongia, Lorenzo Covello, Zoe Bernabéu, Claudia Catarzi, Renata Palminiello, Michele Ifigenia Colturi/Tyche, Gruppo Nanou, Teatro Patalò, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Giuliano Scarpinato, Teatro dell’Elce, Quotidianacom, Menoventi.

I temi del femminile saranno imprescindibili in questo tempo così danneggiato, punto di raccordo per parlare di violenza, discriminazione e di tutte le rivoluzioni che proprio nel corpo “bersaglio” delle donne trovano il loro fulcro. Dalla prima assoluta di “Stai Zitta”, ispirato all’omonimo libro di Michela Murgia diretto da Marta Dalla Viacon Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque (8 luglio), al debutto di “Femina”, nuova creazione firmata dall’acclamato duo Michele Abbondanza e Antonella Bertoni (28 giugno), fino a “Maternità”, progetto in prima italiana della formazione Fanny & Alexander con protagonista Chiara Lagani (8 e 9 luglio). Si prosegue con una serie di lavoricostruiti su figure che hanno travalicato i secoli con la loro potenza simbolica, rilette alla luce dei conflitti, dei mutamenti e delle riflessioni in corso. A Cassandra sarà dedicato “Of the nightingale I envy the fate”, performance-grido di Motus, compagnia tre volte Premio Ubu,con la danzatrice Stefania Tansini (30 giugno), mentre “Cuma”,del giovane coreografo Michele Ifigenia Colturi, sarà un solo coreografico intorno alla Sibilla Cumana, simbolo della dimensione irrazionale dell’essere umano (8 luglio). Giovanna Daddi vestirà i panni di “Ecuba, la cagna nera” nella rielaborazione de “Le Troiane” di Euripide prodotta dal Teatro di Buti per la regia diDario Marconcini (5 luglio). Donne pericolose, sfuggenti, misteriose, potenti: Circe, protagonista del nuovo omonimo lavoro di Ilaria Drago, prodotto da Armunia, che debutterà in prima italiana al festival (30 giugno, 1 luglio e 2 luglio); “Lilith”demone della tempesta e simbolo del femminile, che dà il titolo all’omonimo spettacolo di Rita Frongia interpretato da Angela Antonini (6 luglio); Elena di Troiadonna “irregolare”, contraddittoria e moderna, protagonista di “Vacuum”, studio di e con la performer Ilenia Romano (1 luglio).

Altro focus sarà quello legato al conviveredelle differenze, aspetto su cui Armunia lavora incessantemente dal 2007: quando l’esperienza della messa in scena del “Marat” diretto da Maurizio Lupinelli, con un cast di performer con disabilità, diede vita a Rosignano Marittimo al Laboratorio Permanente a cura da Nerval teatro di Maurizio Lupinelli ed Elsa Pol. Ed in via straordinaria proprio il Laboratorio Permanente si aprirà al pubblico con lo spettacolo “Marat/Sade: Le due rivoluzioni”, nuovo adattamento a firma di Eugenio Sideri che vedrà sul palcoscenico oltre 40 attrici e attori con disabilità sia dal laboratorio di Rosignano Marittimo che dal laboratorio Il teatro è differenza di Ravenna.Seguiràun incontro con istituzioni, studiosi e artisti (4 luglio). Altre quattro le produzioni che vedranno in scena artisti con e senza disabilitàVirgilio Sieni sarà ospite con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello in “Danza Cieca” (28 giugno), Paola Bianchi con la danzatrice Valentina Bravetti in “Brave”, spettacolo in prima assoluta selezionato per la New Italian Dance Platform 2023 (29 giugno), e Marta Bellu coreograferà Laura Lucioli ne “l Versi delle Mani” (6 luglio). In sintonia con un’idea di società attiva e solidale, Inequilibrio Festival presenterà anche “In fondo agli occhi” di Cesar Brie, spettacolo di nuova drammaturgia che affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata, con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari nell’ambito della rassegna “Riprendiamoci la scena. Teatro e musica in giro per la toscana”, promossa da Cesvot (9 luglio).

E poi: dando seguito al progetto delle Residenze Digitali – iniziativa nata in seno al Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia e CapoTrave Kilowatt) con l’obiettivo di stimolare gli artisti delle performing arts all’esplorazione dello spazio digitale come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca – Inequilibrio riprenderà la sperimentazione di due lavori nati per l’online presentandone una versione live. Saranno “Drone Tragico” del Teatrino Giullare, in prima nazionale un viaggio virtuale attraverso l’Orestea fruibile sia in presenza che da remoto (30 giugno), e “Them” di Gruppo Nanou, duetto anch’esso in prima nazionale che si moltiplica in diverse visioni prospettiche grazie all’uso dell’action cam(7 luglio). Sempre in linea con i concetti chiave di “sconfinamento” e permeabilità tra forme d’arte un secondo lavoro di Rita Frongia che arriva al festival in prima nazionale: “Star”, tra corpo, parola e silenzio per indagare la possibilità di “essere umani molto da vicino” con la danzatrice Teri Weikel(1 e 3 luglio). Anche “Gli anni” di Marco D’Agostin con protagonista Marta Ciappina, interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche nel panorama della danza italiana, analizzando il tema della memoria offre una drammaturgia che fonde la voce al movimento (7 luglio), così come il coreografo Giuliano Scarpinato nel suo studio “All About Adam”, percorso drammaturgico danzato da Cristian Cucco in anteprima al festival (6 luglio).

Pour sortir au jour_Olivier-Dubois@Julien Benhamou

Tra le presenze da segnalare Olivier Dubois, celebre danzatore e coreografo francese che porterà al festival “Pour sortir au jour – My body of coming forth by day”, solo intimo in cui diviene vittima consenziente di un gioco tra udienza di tribunale, peep show e vivisezione (1 luglio);  Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, storica e visionaria compagnia che presenterà una personale versione delle “Memorie del Sottosuolo” di Dostoevskij interpretata da Paolo Oricco con la regia di Marco Isidori (29 giugno); Francesco Pennacchia, uno dei più interessanti interpreti della scena contemporanea con “Vagabondo delle stelle”, tratto dai racconti di Jack London, di cui è autore e protagonista (29 giugno); “Entertainment”, testo di Ivan Vyrypaev che si interroga sulla natura profonda dell’intrattenimento, a fianco dell’attrice Tamara Balducci per la regia di Gianni Farina (2 luglio); “I greci gente seria! Come i danzatori”dei Quotidianacom, vincitore del Premio Dante Cappelletti di TuttoTeatro.com nel 2022 (5 luglio).

Spazio agli autori emergentiNiccolò Fettarappa Sandri con la prima nazionale de “La Sparanoia” grido soffocato di una generazione addomesticata prodotto da AGIDI e Teatro Stabile di Sardegna (30 giugno); Michele Ifigenia / Tyche, che oltre al lavoro sulla Sibilla nell’ambito del focus sul femminile presenterà “Citerone”, canto dionisiaco tratto da “Le Baccanti” di Euripide (8 luglio); Lorenzo Covello e Zoe Bernabéu con il duo “Un po’ di più”: lotta costante contro la gravità premiatissima al Roma Fringe Festival (8 luglio).

OFTHENIGHTINGALE©Andrea Macchia

Tra i debutti, oltre ai già citati: Claudia Catarzi, già collaboratrice dell’Ensemble di Micha Van Hoecke, con “14.610” (6 luglio); “L’Eccezione e la regola”, da Bertolt Brecht il progetto di Renata Palminielloprodotto da ATP Teatri di Pistoia centro di Produzione Teatrale con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (28, 29 giugno); “William Shakespeare’s Half Time Job”, performance per spettatore singolo firmata Teatro dell’Elce che porterà in scena una lettura di tarocchi alla maniera del celeberrimo drammaturgo inglese (7,8,9 luglio);“Re_Play”, partitura coreografica sviluppata a partire da un archivio foto/video di e con la danzatrice Giselda Ranieri (9 luglio).

Ancora: linguaggio cinematografico e spettacolo dal vivo si intrecceranno nella nuova sezione dedicata al video, che si aprirà con una giornata dedicata al Premio Miglio Teaser di Tuttoteatro.com in occasione del ventennale della rivista, offrendo ad artisti e video maker occasione d’incontro per approfondire la tematica del teaser e la sua distribuzione come strumento promozionale (1 luglio). Si prosegue con una selezione di video e corti: dai Teatro Patalò con “Inventare la Vita”, già presentato all’Oregon Fringe Festival di Ashland nel 2021 (2 luglio), che nella sua versione live diventa “Tell Tale”, onirica performance di teatro danza a sua volta in cartellone al festival (2 luglio), ai Teatro Akropolis con due conferenze spettacolo legate ai ritratti video della coreografa Paola Bianchi, presente al festival (29 giugno), e del filosofo Carlo Sini, con la partecipazione di Florinda Cambria, docente in filosofia alle Università dell’Aquila e dell’Insurbia (30 giugno), fino ai coreografi Lorenzo Covello e Zoé Barnabéu con il corto “Piazza Marina 51” (8 luglio) ispirato al loro spettacolo “Un po’ di più” in cartellone lo stesso giorno (8 luglio). Tra le iniziative da non perdere, l’attore Claudio Morganti e il e critico Attilio Scarpellini presenteranno un inedito gioco da palcoscenico dal titolo “Questa volta è morto male”, che introdurrà il video del giornalista Renzo Trotta “Il sogno di un destino”(1 luglio). Chiude il cerchio il video dello scrittore Graziano Grazianidedicato alla drammaturgia di Fanny & Alexander dal titolo “I Giochi dei Bambini” (9 luglio).

E poi le presentazionitutte in collaborazione con FITOristorante “vegetale” recentemente aperto nella limonaia del Castello Pasquini. Il critico teatrale Rodolfo Sacchettini sarà a Castiglioncello per raccontare l’ultima pubblicazione “Il teatro dentro la storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia” (Antology Digital Publishing), un’analisi sul modo in cui la scena italiana ha accolto ed elaborato sfide e tematiche del nuovo millennio (7 luglio). La filosofa Florinda Cambriapresenterà “Antonin Artaud: Il corpo esploso“ (Jaca Book), viaggio nel corpus artaudiano spaziando dai testi surrealisti ai manifesti del Teatro della Crudeltà, dai «messaggi rivoluzionari» messicani alla scrittura sinestetica degli ultimi anni di vita (30 giugno). Inoltre in sinergia con Tuttoteatro.com, la giornalista e critica Mariateresa Surianello introdurrà “Renato Niccolini – Uno Strappo nella Rete” (Editoria & Spettacolo), che raccoglie articoli e recensioni scritti dall’inventore dell’Estate romana per la prima rivista Italiana online di informazione e critica teatrale nazionale (2 luglio). Concluderà il percorso Annamaria Monteverdi, ricercatrice e docente all’Università Statale di Milano, con “Scenografe: storia della scenografia femminile dal Novecento ad oggi”(Dino Audino Editore), storia della scenografia tutta al femminile (5 luglio).

Dotato di vocazione multidisciplinare, il festival fa proprio anche il settore della ricerca musicale con una selezione di performance live. Si parte dalla fine: Inequilibrio 2023 sarà infatti concluso da “Storie di antifascismo senza retorica”Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax prima e di Spartiti poi, racconterà episodi, aneddoti ed eventi di Resistenza del passato e della contemporaneità, storie minime, personali, senza eroi, accompagnate dalla musica di Jukka Reverberi (9 luglio). Nei giorni precedenti, la voce di Monica Demurusarà protagonista del concerto “Solo una cosa ho avuto nel mondo”, omaggio al Pasolini regista accompagnato dalle percussioni di Cristiano Calcagnile(28 giugno), mentre il pianista Antonello Salis, affiancato dal percussionista Matteo Scarpettini, eseguirà in prima italiana il concerto “Confusione sull’Equatore” (7 luglio).

Inequilibrio prevede anche attività outdoororganizzate dalla Cabina di Regia del Parco dei Poggetti, istituita dal Comune di Rosignano Marittimo, che si svolgeranno tra la Riserva Regionale dei Monti Livornesi e il microcosmo del parco del Castello Pasquini, con i suoi grandi alberi e le piante del prezioso bosco inserito nel contesto urbano. Escursioni naturalistiche improntate alla lettura dei linguaggi e della relazione con la natura attraverso un approccio scientifico, storico e mitologico: da una “Passeggiata di in-canti di donne e natura” (28 giugno) al laboratorio di manipolazione dell’argilla “Le mani delle dee” (2 luglio), dall’osservazione del cielo notturno “Luna delle erbe” (4 luglio) alla scoperta del “Parco del Castello Pasquini: un bosco in città” (5 luglio).

Inequilibrio è possibile grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo. Partner: FITO – Ristorante vegetale e cocktail bar botanico, Malandrone Moda, Dé Produzioni Castiglioncello, Scotti Volkswagen Livorno, Scotti Ugo, Hotel Villa Martini Castiglioncello, Hotel Atlantico Castiglioncello, Dalla Wilma – bistrot café Castiglioncello, Il Cardellino Castiglioncello, Unicoop Tirreno. Sponsor: Bagni 3 Scogli Castiglioncello, Bagni Ausonia Castiglioncello, Tirrenica Mobilità, Albergo Bartoli Castiglioncello.

Per ulteriori informazioni:www.armunia.eu

BOTH/AND al MEET di Milano. Appuntamento con DADA, Primavera De Filippi e Operator
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Martedì 13 giugno, ore 19.00

Martedì 13 giugno, ore 19.00

Performance collaborativa che esplora il rapporto tra artisti, esseri umani e tecnologia con la curatrice Eleonora Brizi, gli artisti DADAPrimavera De Filippi e Operator.

Both/And ci invita a giocare con le dicotomie e le relazioni tra gli artisti e l’arte, l’autore e il pubblico, la nascita e la morte, la creazione e la collaborazione, la tua e la mia. 

DADA è una piattaforma artistica collaborativa in cui le persone comunicano attraverso i disegni, creando conversazioni visive. Per questa performance, gli artisti di DADA in streaming da tutto il mondo creeranno una conversazione visiva unica sul tema della serata. Sarà presente anche DADAGAN, un bot AI che ha imparato a disegnare da un set di dati di oltre 115.000 disegni DADA. 

Primavera De Filippi è ricercatrice a tempo indeterminato presso il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica e docente affiliata al Berkman Klein Center for Internet & Society dell’Università di Harvard. Approfondirà temi come l’autorialità artisticala governance e il mondo delle DAO (Decentralized Autonomous Organizations) attraverso Plantoid, una forma di vita autonoma basata su blockchain in grado di riprodursi e che interagirà con il pubblico fornendo oracoli. 

Operator, il duo di arte concettuale vincitore del Premio Lumen, si esibirà in un aperitivo esperienziale con la partecipazione del pubblico.

MULTISENSORIALITY Seminar Series: SPATIALIZATION OF SOUND. Markus Ophälder.
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18 May 2023, 14.30 – 16.00, Aula M402 Santa Sofia- Università Statale di MIlano

Markus Ophälders, University of Verona

The ERC project AN-ICON “An-Iconology. History, Theory, and Practices of Environmental Images” is please to invite you to the last seminar of the 2022/23 series Multisensoriality, at the presence of Markus Ophälders, Associate Professor of Aesthetics at the University of Verona. 


Where and when
18th May 2023, 14.30 – 16.00, Aula M402, via Santa Sofia, Milano
This year the seminar series has returned to its in-person and public format, we look forward to seeing you there.


Abstract
The phenomenon of sound is always located in a space and it creates space, sound spaces, which may be more or less perceivable: one is the situation in a concert hall, another one is that of a supermarket with some kind of music playing in the background. During my talk I will consider one of the most recent phenomena, a concert of four string quartets which has taken place in the Hangar Bicocca, a place which on its own is already extraordinary. I then will try to construct a sort of historical phenomenology of spatialization of sound, beginning with Andrea and Giovanni Gabrieli, two Venetian composers of the 16th century, who introduced the “cori battenti”, two contraposed choruses, in order to create a new space by using sound. The next step will be the analysis of the disposition of the musicians practiced by Bach before proceeding onto the composition of the modern symphony orchestra also used in the case of melodramas. This gives way to the changes Wagner introduced at Bayreuth and then to the phenomena of new music: Gruppen by Karlheinz Stockhausen with three orchestras, Salvatore Sciarrino and his composition for Brunelleschi in the cupola of the Dome of Florence and, at the end, Prometeo by Luigi Nono, a composition for which Enzo Piano created an Arch with mobile elements in order to create different spaces of sound.

Chi ha paura del teatro digitale? A luglio a Cortona il festival Kilowatt si interroga sulle nuove forme di teatro intermediale e on line
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CONVEGNO: CHI HA PAURA DEL TEATRO DIGITALE

19-20-21 luglio, Cortona, Complesso di Sant’Agostino. Ingresso libero.

Nei giorni di Kilowatt Festival 2023, a Cortona, si terrà il convegno dal titolo Chi ha paura del teatro digitale – l’opportunità dell’online per le performing arts, tre giornate di dibattito e confronto con professionisti del settore per esplorare il mondo digitale.

Tra i partecipanti: Anna Maria Monteverdi (Università degli Studi di Milano – La Statale), Antonio Pizzo (Università di Torino), Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino), Laura Gemini (Università di Urbino), Massimo Bergamasco (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Simone Arcagni (Università di Palermo), Federica Patti (Università di Torino), Carlo Infante (Università Mercatorum di Roma), Alice Barale (Università degli Studi di Milano – La Statale), Alessandro Pontremoli (Università di Torino), Valentina De Simone (Che teatro fa – La Repubblica), Alessandro Iachino (Stratagemmi – Prospettive teatrali), Marco Menini (Hystrio, Klp Teatro), Fabio Acca (Università di Torino).

Nel programma serale degli spettacoli, affiancano il convegno, la danza digitale di Them – immagine movimento, di gruppo nanou, per un’immersione coreografica a 360°, e il teatro digitale di Teatrino Giullare con Drone Tragico, ispirato all’Orestea di Eschilo, tradotta da Pasolini.

Programma:

19 luglio, ore 14:00-17:00
– Saluti istituzionali
– Prima sessione: Storia della relazione tra digitale e performing arts
Keynote speakers: Anna Maria Monteverdi (Università degli Studi di Milano – La Statale), Antonio Pizzo (Università di Torino)
– segue dibattito moderato da Alessandro Pontremoli (Università di Torino)

20 luglio, ore 10:00-13:00 
– Seconda sessione: Piattaforme digitali e dimensioni della creatività
Keynote speakers: Giovanni Boccia Artieri (Università di Urbino), Laura Gemini (Università di Urbino)
– tavoli di lavoro (modello world-cafè) coordinati da: Alessandro Pontremoli, Alessandro Iachino (Strategemmi Culture Teatrali), Valentina De Simone (Che teatro fa – La Repubblica), Marco Menini (Hystrio, Klp Teatro), Fabio Acca (Università di Torino)

20 luglio, ore 14:00-17:00
– Terza sessione: Tecnologie per la creazione artistica in digitale
Keynote speakers: Massimo Bergamasco (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Simone Arcagni (Università di Palermo)
– segue incontro con 4 artisti: Mara Oscar Cassiani, Margherita Landi, Ariella Vidach (AiEP), Turi Zinna (compagnia Retablo), coordinato da Alessandro Iachino

21 luglio, ore 10:00-13:00
– Quarta sessione: La partecipazione dello spettatore nell’interazione tra teatro e digitale
Keynote speakers: Federica Patti (Università di Torino), Carlo Infante (Università Mercatorum Roma)
– tavoli di lavoro (modello world-cafè) coordinati da: Alessandro Pontremoli, Alessandro Iachino, Valentina De Simone, Marco Menini, Fabio Acca

21 luglio, ore 14:00-17:00
– Quinta sessione: performing arts e intelligenza artificiale
Keynote speaker: Alice Barale (Università degli Studi di Milano – La Statale)
– dibattito conclusivo (metodo fish-bowl) coordinato da Marco Menini e Valentina De Simone – conclusioni di Fabio Acca

CLICCA QUI PER REGISTRARTI GRATUITAMENTE

NASCE IL VUMM.VIRTUAL UNIMI MUSEUM. L’UNIVERSITA’ STATALE DI MILANO FESTEGGIA i 100 ANNI CON UN MUSEO VIRTUALE.
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L’Università degli Studi di Milano possiede uno straordinario patrimonio di beni culturali: edifici storici e contemporanei di prestigio, musei, collezioni artistiche, archivistiche, bibliografiche, storiche, archeologiche, naturalistiche e scientifiche, eredità degli antichi istituti che hanno dato origine all’Ateneo.

I VIRTUAL TOUR
Il prestigioso accordo stretto tra l’Università degli Studi di Milano e Google Arts & Culture consente di digitalizzare l’intero patrimonio di beni culturali dell’Università, per renderlo il più possibile conosciuto e fruibile, anche grazie ai virtual tour realizzati con Google Street View.
Scopri i virtual tour nel Museo Virtuale e visita la pagina dedicata a UniMi su Google Arts & Culture.

https://museovirtuale.unimi.it/collectionsall

UNIMI PER I MUSEI

La ricerca nelle discipline umanistiche e scientifiche che quotidianamente viene condotta negli studi, nei laboratori e negli scavi archeologici di UniMi alimenta costantemente la vita culturale del nostro Paese e di molti luoghi del mondo.

La curatela di prestigiose mostre e la continuativa collaborazione dei nostri docenti e ricercatori con Musei locali, nazionali e internazionali permette, per esempio, la nascita di nuovi parchi archeologici, l’arricchimento dei patrimoni museali, la creazione di sempre nuova conoscenza che porta a nuovi percorsi narrativi, lo sviluppo di innovative tecnologie per la tutela, la conservazione, l’accessibilità e la migliore fruizione del patrimonio culturale, contribuendo altresì alla valorizzazione e allo sviluppo dei territori.

La ricognizione delle collaborazioni è ancora in corso e l’aggiornamento di questa pagina è in continuo divenire.

Esplora sulla mappa i Progetti di ricerca dell’Ateneo e i Musei con cui UniMi collabora. 

TUTTI AL MEET a MAGGIO! Il programma delle iniziative su ARTE DIGITALE E VIRTUALE
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Un mese all’insegna dell’Arte della Comunicazione

https://www.meetcenter.it/it/home-page/

Nel mese di maggio, MEET mette in moto tutta una serie di experiences e laboratori per indagare e comprendere il senso collaborativo dell’Arte Digitale, riscoprendo le sue tracce e le sue storie. Portiamo avanti questo tema insieme a DADA Collective, una community e piattaforma digitale di arte collaborativa dove artisti di ogni parte del mondo si rispondono gli uni con gli altri attraverso dei disegni, dando vita a “conversazioni visuali” spontanee. All’interno de Le Radici del Nuovo, il nostro Archivio in mostra permanente, si trova la documentazione relativa a Oltre il Villaggio Globale, realizzata alla Triennale di Milano nel 1995: una mostra dedicata alle trasformazioni in atto nel mondo dell’arte e della comunicazione. Il messaggio è: osserviamo le Radici guardando Oltre.

MEET HIGHLIGHT
DADA Perspective

Opening | mercoledì 10 maggio, ore 19.00

DADA si annovera tra i pionieri assoluti del movimento della cryptoarte, dell’innovazione tecnologica e dell’utilizzo della blockchain per la creazione di valore. A partire dal 10 maggio, insieme a DADA e Eleonora Brizi, curatrice, trasformiamo MEET in un grande laboratorio “disruptive”.
Non una RETROspettiva, ma una PROspettiva, la panoramica di una community di artisti vivi e attivi, che sta già progettando il futuro. Per partecipare all’opening, clicca qui

VIRTUAL REALITY EVENTS

Il cinema ha una propria infanzia nella quale i primi registi scoprivano e mettevano in scena tutti i limiti e le potenzialità di questo linguaggio. Omar Rashid – produttore, regista, designer e co-fondatore della casa di produzione Gold Enterprise – ha raccolto delle scene celebri del primo cinema muto che mettono in luce le grandi potenzialità narrative di questa forma d’arte e le ha rivisitate in una serie di cortometraggi che un secolo dopo raccontano la poesia e l’illusionismo del primo cinema. Per partecipare, clicca qui

In Synapse, Enrico T. De Paris – artista che dai primi anni ’90 lavora con diversi media – ha realizzato un labirinto dove lo spettatore esplora le diverse stanze ed entra in contatto con simboli, emblemi, metafore, diventando autore della propria esperienza artistica. I partecipanti possono esplorare il labirinto coi visori e assistere ad una performance all’interno del mondo virtuale durante la quale l’artista disegnerà in diretta una nuova opera. Per partecipare, clicca qui

SPECIAL EVENTS con MILANO MUSICA
e-media/news.html

Ars Electronica (6-10 settembre 2023): WHO OWNS THE TRUTH?
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From September 6 to 10 2023, Ars Electronica once again invites artists, scientists, developers, designers, entrepreneurs, and activists from all over the world to Linz. The question focused on by Europe’s largest festival for art, technology and society is: “Who Owns the Truth?” The central location is—again—the legendary POSTCITY, in which the festival was already able to guest-host from 2015 to 2019.

The theme of Ars Electronica in 2023, this year formulated as a question, aims directly at key disputed topics of our time: truth and ownership, interpretive authority and sovereignty. Can truth be owned? Is there a right to truth and if it does belong to someone, what control and responsibility are associated with it?

How do we ask ourselves such questions in this age of global interconnectedness and the rapidly developing performance of so-called Artificial Intelligence?

In an age, moreover, in which a small number of people, in neo-feudalistic fashion, have usurped the management of collective knowledge, and in which we also have good reason to doubt whether the vision of technology represents the solution to our problems.

Behind this lies the central question as to how we can make the fantastic achievements of science and technology accessible for ALL people – and usable. It is not enough just to think about how we can prevent AI systems from harming someone (even though that is vitally important). A tool that is so much based on the globally collective “raw material” of knowledge, creativity etc., must be harnessed to the benefit of all, too.

In recent years, we have thought a great deal about “Digital Humanism”; it is time now to think about a form of “Digital Socialism”, meaning a “commonwealth”, a “social contract” with which we can overcome the profound, wide-ranging changes of the digital age, and even more, the globally collective consequences of climate change.

Admittedly, this is a nearly insurmountable challenge, yet it is just for such a vision that a festival like Ars Electronica should and can stand. A festival that is extraordinary in every respect, at which for more than 40 years under the heading “art, technology and society” thought has been given not only to how technology alters our society, but also to revealing how art and society can themselves shape technology.

Ars Electronica 2023 – what’s it about?
It’s about truth as a manifesto of interpretive authority and sovereignty, about dealing with the loss of the claim to “the” truth and thus, that we have to get used to thinking of truth as plural.

It’s about truthfulness as the basis of the values of the “authentic” and “original” as we perceive them, and how these terms have already been transformed in the digital realm.

It’s about the collective synchronization of perception as a strategy for fake information and conspiracies in the social media and the machinations of the lobbies and large-scale industry, from influencing the scientific bases of man-made climate change to the deceptions of the diesel scandal.

It’s about freedom of speech and opinion, about how we deal with obvious liars, right up the very highest offices of state, and how we deal with people who publish unpalatable truths, such as Edward Snowden and Julian Assange, for example.

It’s about whether the truth is acceptable to people and about the significance of scientific insight and evidence.

It’s about the concept of ownership and the right to profits from intellectual work and performance in the transition from the automation of machines to the autonomisation of knowledge and content generation – from digital copy and paste to cultural appropriation in a globally networked world.

Intellectual Property and Copyright, as the central pillars to date of the content and creative industry, are already no longer able to reflect adequately the changes in digital networking – never mind all that is coming our way with the systems of OpenAI, etc.

But it’s also about the concept of ownership as it relates to nature, going beyond the centuries-old philosophical and legal debate; it’s about the factual reality of the exploitation and destruction of nature as an unremitting burden being transferred to following generations.

And, of course, it’s about all that we believe, fear or hope will change in the wake of so-called Artificial Intelligence.

But in its essence, it’s about demonstrating how artists from all over the world, through collaboration as well as confrontation with technology and society, are working on this topic.

In association with the prize-winners of the Prix Ars Electronica, the projects arising from the many local, European and international cooperations and networks, the curated theme-based exhibition and newly commissioned works, concerts and performances, symposia and workshops.

https://ars.electronica.art/who-owns-the-truth/en/theme/

Appuntamento a luglio col Festival KILOWATT, (San Sepolcro e Cortona) diretto da LUCIA FRANCHI e LUCA RICCI. Padrino di questa edizione: il regista ANTONIO LATELLA.
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Torna a luglio Kilowatt Festival, il festival internazionale e multidisciplinare di teatro, danza, circo, musica diretto da Lucia Franchi e Luca Ricci dell’Associazione CapoTrave/Kilowatt. Il festival si terrà dall’11 al 15 luglio a Sansepolcro, sede storica della manifestazione, e dal 19 al 23 luglio nella cittadina di Cortona, che per il secondo anno rinnova il suo sostegno dopo la felice riuscita dell’edizione 2022.

“Sono stati mesi di grandi cambiamenti per il nostro staff; quindi, ci presentiamo a questa nuova edizione di Kilowatt con una serie di scommesse tutte nuove, che ci agitano, ma ci tengono vivi: settimana dopo settimana vi sveleremo le tante particolarità di questa edizione, e non vediamo l’ora di avervi di nuovo, in tanti, a Sansepolcro e Cortona.” – dichiarano Lucia Franchi e Luca Ricci.

Sarà il regista, drammaturgo e pedagogo Antonio Latella il padrino di questa ventunesima edizione. I giorni dedicati a rendere omaggio alla sua opera saranno il 14 e il 15 luglio. Già dall’11 luglio sarà inaugurata una mostra – dal titolo Amletichevolissimevolmente. Antonio Latella: 3 Amleto, in 3 decenni, a cura di Federico Bellini – che, attraverso foto, video, materiali di scena relativi ai 3 spettacoli su Amleto realizzati da Latella a 10 anni di distanza l’uno dall’altro, ripercorrerà le tappe salienti della carriera del regista. In programma, nelle giornate del 14 e 15 luglio, l’incontro pubblico dal titolo Muse o Museruole, moderato dalla critica teatrale Claudia Cannella, al quale interverranno alcune delle attrici che sono state colleghe di lavoro del regista.

Parteciperanno: Valentina Acca, Silvia Ajelli, Sonia Bergamasco, Caterina Carpio, Anna Coppola, Laura Marinoni, Candida Nieri, Monica Piseddu, Federica Rosellini, Cinzia Spanò, Elisabetta Valgoi. Sempre il 14 luglio andrà in scena lo spettacolo, diretto da Latella, HOTEL GOLDONI – Il servitore di due padroni, saggio di diploma del III anno dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma, che vede protagonista una nuova generazione di attrici e attori.

www.kilowattfestival.it

AL VIA POLIS TEATRO FESTIVAL 2023, CON UN FOCUS SUI BALCANI. DIREZIONE ARTISTICA DI Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros
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Dobbiamo tornare indietro al giugno 2014 per ricordare spettacoli dell’area balcana in Italia: eravamo al Festival Fabbrica Europa alla Leopolda di Firenze che ospitò tra gli altri Tomi Janezic, il “Peter Brook slavo”.

Questa volta complice l’intensa attività di studio e di relazioni con i teatri dell’Est Europa di Davide Sacco e Agata Tomšič è il Polis Teatro Festival a Ravenna ad aprire le porte ai Balcani con spettacoli, incontri, dibattiti su e con registi dalla ex Jugoslavia ma anche con direttori di teatri e drammaturghi. Programma internazionale denso e articolato che rappresenta davvero un unicum nel panorama dei Festival teatrali italiani. Sarà l’occasione per vedere (o ri-vedere) quel capolavoro teatrale di Oliver Frljić (nato nel 1976,Bosnia-Herzegovina), DAMNED BE THE TRAITOR OF HIS HOMELAND!, rappresentato al Mladinsko Theater a Ljubljana nel 2010. Straordinaria anche la presenza di JETON NEZIRAJ, autore a noi molto caro: non possiamo assolutamente perdere il debutto italiano del suo lavoro sulle VERGINI GIURATE. La sua drammaturgia era stata premiata da EURODRAM nel 2019 e inserita con la traduzione di KAMELA GUZA nel volume Drammaturgia europea contemporanea (cura di Stéphane Resche, Erica Faccioli & Laetitia Dumont-Lewi, Editoria & Spettacolo, 2020).

Bella e poetica l’immagine scelta per la locandina disegnata appositamente per il Festival da Gianluca Costantini  con una bambina con una stella tra le mani. Una stella che in passato e in altri luoghi ha assunto diversi colori, ma che POLIS desidera gialla come auspicio per un’Europa di pace tra i popoli e nei confronti del nostro pianeta.

POLIS Teatro Festival 2023 si svilupperà tra il 2 e il 7 maggio, con un epilogo straordinario il 10 e 11 giugno, in collaborazione con Ravenna Festival, prevedendo un ulteriore ampliamento del programma rispetto agli anni precedenti, e allargandosi ad ancora maggiori spazi della città. Tra le ospitalità di primo piano, due artisti tra i più provocatori del panorama teatrale europeo sud-orientale: il regista Oliver Frljić, con Dannato sia il traditore della patria sua! spettacolo sulla disgregazione dell’ex-Yugoslavia, che a 13 anni dal debutto continua ad attraversare i più importanti palcoscenici del mondo; il drammaturgo Jeton Neziraj, che porta per la prima volta in Italia il suo spettacolo dedicato alla tradizione delle Vergini giurate, mettendola in relazione con le questioni di genere e lo show business contemporanei. Si sommano a essi le prime nazionali di: Branko Šimić, artista poliedrico che riflette in chiave disco sulla transizione dal socialismo al post-capitalismo; Gemma Hansson Carbone, con la performance itinerante tratta dal poema Muoio come un paese del grande Dimitris Dimitriadis; il collettivo francese Zone – Poème, coprodotto e ospitato da POLIS con una tappa del progetto internazionale Ennemi; e la nuova promessa del teatro documentario sloveno Žiga Divjak con uno spettacolo sulla rotta migratoria balcanica

ADV a #OnLiveCampus (Lavanderie a vapore, Collegno, 10-11-12 febbraio). Per parlare di teatro e tech.
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Ci saranno anche diversi rappresentanti di Arti Digitali dal Vivo ADV alla tre giorni OnLIVECAMPUS ideata da Simone Arcagni per Piemonte dal Vivo, Collegno 10-11-12 febbraio. Lo spettacolo dal vivo incontra le nuove tecnologie: onLive è la sfida digitale accolta da Piemonte dal Vivo. Un viaggio alla scoperta di nuovi processi e prodotti creativi, tra forme di ibridazione e contaminazioni.

Il panel di ADV è il 10 febbraio alle 18. Saranno presenti oltre alla sottoscritta, Antonio Pizzo e Federica Patti anche Alessio Arena, Vanessa Vozzo Simona Lisi e Turi Zinna organizzatori di eventi e reti teatrali, artisti e direttori di festival connessi con la tematica del teatro digitale.

Una tre-giorni ricca di performance, incontri e dibattiti sul mondo dello spettacolo dal vivo ibridato con le nuove tecnologie, ospitata alla Lavanderia a Vapore, con un format innovativo che mette in relazione comparto artistico, istituzioni, policy maker, aziende e mondo accademico. Dal 10 al 12 febbraio il Centro di Residenza per la Danza di Collegno si trasforma così in museo performativo pronto ad accogliere VR room, laboratori esperienziali e opere di piccolo e grande formato, diventando terreno di incontro tra artisti e rappresentanti di enti locali e nazionali, professionisti del mondo aziendale e studiosi.

Qua il programma https://onlive.piemontedalvivo.it/

Il fitto programma di onLive Campus – disponibile sul sito onlive.piemontedalvivo.it – è aperto al pubblico e agli addetti ai lavori. Perno dell’iniziativa sono alcune parole-chiave della nostra contemporaneità: realtà virtuale, metaverso, intelligenza artificiale, NFT.

un progetto ideato da Piemonte dal Vivo
con la direzione scientifica di Simone Arcagni
comitato scientifico Maria Grazia Mattei, Alberto de Piero, Anna Maria Monteverdi, Antonio Pizzo, Antonio Taormina, Carlo Infante, Elisabetta Rotolo, Federica Patti, Giulia Carluccio, Marco Mancuso
con il patrocinio del Ministero della Cultura
partner Città di Torino/CTE NEXT, Città di Collegno, Fondazione Film Commission Torino Piemonte, Università degli Studi di Torino/DAMS
realizzato in collaborazione con Compagnia della Quarta/Zed Festival, Coorpi, Fondazione Kainòn, Lis Lab/Cross Festival, METS – Conservatorio di Cuneo

Donne che si ..ambientano. Le donne e l’ambiente. Atmosfere, conversazioni, scenari a cura della Prof.ssa Francesca Caloni-10 febbraio su TEAMS
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In occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza 11 Febbraio 2023


Donne che si ambientano Seconda Stagione
Le Donne e l’Ambiente: Atmosfere, Conversazioni, Scenari

10 Febbraio 2023
Piattaforma MS Teams
Partecipa
Chair Prof Francesca Caloni
9:45 Apertura dei lavori: Ambientiamoci
10:00 EnvironMENTE
Francesca Caloni – Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP), Università degli Studi di Milano
10:15 Dalla comunicazione della scienza alla ricerca delle responsabilità
Alba L’Astorina – Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico per l’Ambiente – Consiglio Nazionale delle
Ricerche (Irea Cnr)
10:30 Daphnia…..un piccolo grande mito per l’ambiente
Beatrice De Felice – Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP), Università degli Studi di Milano
10:45 Esperienza……… ambientale
Paola Gulden – Ecozoica, Milano
11:00 Tecno transizioni al femminile
Anna Monteverdi
– Dipartimento di Beni culturali e ambientali, Università degli Studi di Milano (BAC)
11:15 Salute & ambiente: connessioni… digitali
Caterina La Porta
– Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali (ESP), Università degli Studi di Milano
11:30
Confrontiamoci
Comitato Organizzatore:
Francesca Caloni, Università degli Studi di Milano (ESP)
Paola Fossati Università degli Studi di Milano (ESP)

Art in the Age of the Metaverse
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Hartwig Art Foundation March 10–12, 2023

De Balie
Kleine-Gartmanplantsoen 10
1017 RR Amsterdam
Netherlands

www.ageofmetaverse.art
Instagram / Discord

Art in the Age of the Metaverse is a conference that aims to explore and critically reflect on the role of art in the time of the metaverse, as a new cultural and social context, and shape its future direction more ethically and collaboratively. The metaverse is a shared space at the nexus of the virtual and the physical that is gaining increased attention as a space for artistic production and experiences.

Confirmed speakers include Morehshin Allahyari, Black Swan, Ian Cheng, Barbara Cueto, Ali Eslami, The Hmm, Trevor McFedries, Micaela Mantegna, Moving Castle (Arthur Roeing Baer+GVN), Marina Otero Verzier, Chao Tayiana, Shuruq Tramontini, and Veronica So. Further confirmed participants will be continuously added to the website.

ALI ESLAMI

Art in the Age of the Metaverse brings together artists, curators, activists and industry professionals from around the world who are working at the intersection of the metaverse and contemporary art. Through talks, discussions, and presentations, the participants will share their insights and explore key questions such as: What are the forms of artistic expression at the nexus of physical and virtual? How do artists engage with the ethical, social, and environmental implications? How do artists impact what the metaverse is and can become facing big tech? And what role do we, as participants, play in shaping its future direction?

The main goal of Art in the Age of the Metaverse is to promote a more equitable and engaged vision for the metaverse. This includes considering issues such as decentralisation and inclusivity addressing the environmental impact of the infrastructure required to support the metaverse as well as promoting sustainability and responsibility in its development and use.

In addition to these broader themes, the conference will showcase the work of individual artists and collectives who are using the metaverse as a medium for artistic expression. Through their practices, these artists are pushing the boundaries of what is possible in the metaverse and challenging traditional notions of space, time, and identity.

We hope that Art in the Age of the Metaverse will provide a space and opportunity for thought-provoking discussions and exchanges.

Day programme

Day 1 (Friday, March 10, 2023)
–Workshops by Black Swan, The Hmm, Shuruq Tramontini & Veronica So at the Rijksakademie van beeldende kunsten
–Opening of the presentation of works by various artists working with metaverse technologies and themes at De Balie
–Dutch premiere of Ian Cheng’s latest film work Life After BOB: The Chalice Study at De Balie

Day 2 (Saturday, March 11, 2023)
–Conference at De Balie with Morehshin Allahyari, Ian Cheng, Barbara Cueto, Ali Eslami, Micaela Mantegna, Trevor McFedries, Moving Castle (Arthur Roeing Baer+GVN), Marina Otero Verzier, Chao Tayiana, and more participants to be announced

Day 3 (Sunday, March 12, 2023)
–Presentation of works by various artists working with metaverse technologies and themes at De Balie

The multi-year research project Art in the Age of the Metaverse is a collaboration between the Hartwig Art Foundation and the Rijksakademie van beeldende kunsten, conducted by Memory Gems. The international conference is organised together with De Balie.

Tickets are on sale now—join us for this exciting event and important conversations live in Amsterdam or via our Discord server and livestream online!

Nuova call for artists di Re:humanism 3 “Sparks and Frictions”. Scadenza 28 febbraio 2023
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Questa terza edizione di Re: humanism coinvolge non solo le tematiche che ruotano intorno all’AI, ma anche altre forme di riflessione come quelle sulle tecnologie quantistiche, il metaverso, l’ambito della genetica e del biohaking.

Sparks and Frictions is the title of the third edition of Re:Humanism Art Prize, which since 2018 is dedicated to exploring the relationship between art and artificial intelligence. This edition consolidates the idea of contemporary art as an agent capable of arousing reflections and developing imaginations about the future to come but also to oppose technocratic regimes as part of sustainable and inclusive development. With this edition, the program expands through the relationship with all forms of technological media and scientific topics that bring important reflections on identity, relationships and possible futures into play. From quantum technologies to metaverse, from genetics and biohacking, while retaining a look at the new scenarios of AI, will be evaluated different forms of artistic speculation that, as in each edition, should not necessarily involve the direct use of the technologies concerned.

Participants are invited to submit works relating on the following topics:

NEW ECOLOGIES: poetics and policies for rethinking the logic of data extractivism and environmental resources.

THINKING QUANTUM: lights and shadows regarding quantum physics’ new discoveries and related technologies.

NEW NARRATIVES: re-reading techno-scientific progress through the lens of decoloniality recovering rituals and situated knowledge, exploring the potential of technologies to generate new mythologies.

PLAYING WITH NON-HUMAN: the exploration of relationships with the non-human through the filter of advanced technologies.

EXPLORING METAVERSE: visions, fears and dreams linked to the metaverse.

HACKING THE BODY: biohacking between re-appropriation and extension of body’s potential.

MACHINE VISIONS AND DREAMS: once again, space for the free exploration of the machinic unconscious.

OTHER EXPLORATIONS: different looks at the futures that await us.

Eleven projects will be selected and divided into the 3 main categories MAIN PRIZE (which also contains the Salvatore Iaconesi Special Mention), the EMERGING PRIZE and the ROMAEUROPA DIGITALIVE PRIZE. The prizes are divided as follows:

1° PRIZE — 7.000 €

2° PRIZE — 5.000 €

3° PRIZE — 4.000 €

SALVATORE IACONESI SPECIAL MENTION — 2.000 €

THE OTHER FIVE FINALISTS — 1.000 €

EMERGING PRIZE — 1.000 €

ROMAEUROPA DIGITALIVE PRIZE — 3.000 €

The MAIN PRIZES are to be considered inclusive of the artistic fee and production budget, consult the regulation for all the details.
Participation in only one of these three categories will be allowed, while more thematic areas can be chosen.

The SALVATORE IACONESI SPECIAL MENTION is dedicated to the artist Salvatore Iaconesi, founder together with his partner Oriana Persico of AOS – Art is Open Source research center HER, the award in his memory is aimed at artists who identify with the style and sensitivity that the artist has embodied, transforming data into an existential space to express oneself and increase the degrees of freedom of each socio-technical system, up to the elaboration of the concepts that inspire the Nuovo Abitare.

The EMERGING PRIZE is dedicated to university students, undergraduates or young people who are starting an artistic career and who want to measure themselves against the complexity of the technological and scientific world.

The ROMAEUROPA DIGITALIVE PRIZE, in continuity with the previous editions, is dedicated to artists who use live performance as an expressive and research method to investigate the issues covered by the call. For further information on this modality, it is advisable to consult the programs of the previous editions of the review.

The works will be judged by a jury made up of the Re:humanism staff, experts in contemporary art and new technologies and experts in artificial intelligence. In evaluating the candidates, both the conceptual elements of the work presented, the artist’s portfolio and the project’s economic sustainability will be considered.

The exhibition of the ten finalists (excluding the Romaeuropa Prize which will be presented later) will take place in the WeGil in Rome at the end of May 2023. The winners will be announced on the website www.re-humanism.com by March 2023.

Participation in the call is free. Before applying, please consult the rules and modalities of participation.

Sparks and Frictions is the title of the third edition of Re:Humanism Art Prize, which since 2018 is dedicated to exploring the relationship between art and artificial intelligence. This edition consolidates the idea of contemporary art as an agent capable of arousing reflections and developing imaginations about the future to come but also to oppose technocratic regimes as part of sustainable and inclusive development. With this edition, the program expands through the relationship with all forms of technological media and scientific topics that bring important reflections on identity, relationships and possible futures into play. From quantum technologies to metaverse, from genetics and biohacking, while retaining a look at the new scenarios of AI, will be evaluated different forms of artistic speculation that, as in each edition, should not necessarily involve the direct use of the technologies concerned.

Participants are invited to submit works relating on the following topics:

→ NEW ECOLOGIES: poetics and policies for rethinking the logic of data extractivism and environmental resources.

→ THINKING QUANTUM: lights and shadows regarding quantum physics’ new discoveries and related technologies.

→ NEW NARRATIVES: re-reading techno-scientific progress through the lens of decoloniality recovering rituals and situated knowledge, exploring the potential of technologies to generate new mythologies.

→ PLAYING WITH NON-HUMAN: the exploration of relationships with the non-human through the filter of advanced technologies.

→ EXPLORING METAVERSE: visions, fears and dreams linked to the metaverse.

→ HACKING THE BODY: biohacking between re-appropriation and extension of body’s potential.

→ MACHINE VISIONS AND DREAMS: once again, space for the free exploration of the machinic unconscious.

→ OTHER EXPLORATIONS: different looks at the futures that await us.

Eleven projects will be selected and divided into the 3 main categories MAIN PRIZE (which also contains the Salvatore Iaconesi Special Mention), the EMERGING PRIZE and the ROMAEUROPA DIGITALIVE PRIZE. The prizes are divided as follows:

1° PRIZE  —  7.000  €

2° PRIZE  —  5.000  €

3° PRIZE  —  4.000  €

SALVATORE IACONESI SPECIAL MENTION  —  2.000  €

THE OTHER FIVE FINALISTS  —  1.000  €

EMERGING PRIZE  —  1.000  €

ROMAEUROPA DIGITALIVE PRIZE  —  3.000  €

The MAIN PRIZES are to be considered inclusive of the artistic fee and production budget, consult the regulation for all the details.
Participation in only one of these three categories will be allowed, while more thematic areas can be chosen.

The SALVATORE IACONESI SPECIAL MENTION is dedicated to the artist Salvatore Iaconesi, founder together with his partner Oriana Persico of AOS – Art is Open Source research center HER, the award in his memory is aimed at artists who identify with the style and sensitivity that the artist has embodied, transforming data into an existential space to express oneself and increase the degrees of freedom of each socio-technical system, up to the elaboration of the concepts that inspire the Nuovo Abitare.

The EMERGING PRIZE is dedicated to university students, undergraduates or young people who are starting an artistic career and who want to measure themselves against the complexity of the technological and scientific world.

The ROMAEUROPA DIGITALIVE PRIZE, in continuity with the previous editions, is dedicated to artists who use live performance as an expressive and research method to investigate the issues covered by the call. For further information on this modality, it is advisable to consult the programs of the previous editions of the review.

The works will be judged by a jury made up of the Re:humanism staff, experts in contemporary art and new technologies and experts in artificial intelligence. In evaluating the candidates, both the conceptual elements of the work presented, the artist’s portfolio and the project’s economic sustainability will be considered.

The exhibition of the ten finalists (excluding the Romaeuropa Prize which will be presented later) will take place in the WeGil in Rome at the end of May 2023. The winners will be announced on the website www.re-humanism.com by March 2023.

Participation in the call is free. Before applying, please consult the rules and modalities of participation.

onLIVE Campus. Realtà virtuale, intelligenza artificiale e Metaverso. Le arti performative incontrano le nuove tecnologie. 10, 11 e 12 febbraio 2023 – Lavanderia a Vapore- Collegno (To)
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nnovativo, ibrido, esperienziale, fluido: onLive Campus, alla sua prima edizione tra il 10 e il 12 febbraio 2023 alla Lavanderia a Vapore di Collegno alle porte di Torino, è una tre giorni di spettacoli, performance, incontri e dibattiti sul mondo dello spettacolo dal vivo ibridato con le nuove tecnologie.

Una grande manifestazione aperta a tutti: dagli addetti ai lavori, che potranno confrontarsi, creare nuove collaborazioni e trovare idee innovative, al grande pubblico che, soprattutto nella giornata di sabato 11 febbraio, potrà godersi un ricco palinsesto di performances uniche nel loro genere ma anche di talks e di laboratori esperienziali emozionanti e creativi. Ideato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, con la direzione scientifica di Simone Arcagni professore dell’Università di Palermo, è il primo format in Italia che mette insieme comparto artistico, istituzioni, policy maker, aziende e mondo accademico.

La Lavanderia a Vapore – centro di residenza per la danza si trasforma per tre giorni in un museo performativo, con sala per la realtà virtuale, spazi laboratoriali esperienziali, spettacoli di piccolo e grande formato, dove incontrare artisti e rappresentanti di enti locali e nazionali, professionisti del mondo aziendale e studiosi, innovatori e policy maker, per indagare la relazione tra spettacolo dal vivo e nuove tecnologie.

Realtà virtuale, Metaverso, intelligenza artificiale, NFT- non fungible Token…sono solo alcune delle parole chiave del fitto programma, aperto al pubblico e agli addetti ai lavori.

onLive Campus si avvale di un comitato scientifico composto da Giulia Carluccio, Alberto De Piero, Carlo Infante, Marco Mancuso, Maria Grazia Mattei, Tatiana Mazali, Anna Maria Monteverdi, Federica Patti, Antonio Pizzo, Elisabetta Rotolo e Antonio Taormina.

IN PROGRAMMA TRA GLI ALTRI: Nicola Angiuli con Katerina El Raheb, Cie Gilles Jobin, Compagnia Ariella Vidach – AiEP, Coorpi, Fondazione Nazionale per la danza/Aterballetto, Elio Germano con Gold Productions, Kamilia Kard, Fabien Proville, Milad Tangshir con Tecnologia Filosofica, ZED Festival Internazionale di videodanza con Giardino Zed.

Per maggiori informazioni e per partecipare: https://bit.ly/3XFeRkL

ONLIVE.PIEMONTEDALVIVO.IT

“Radici” di Annalisa Maggiani e Mario Morleo: omaggio videoperformativo a Giacomo Verde l’11 gennaio alle 17 al CAMeC della Spezia
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Non solo mostra, non solo oggetti, non solo ricordi all’esposizione antologica e d’archivio LIBERARE ARTE DA ARTISTI al CAMeC della Spezia ma anche performance come omaggio al videoartivista GIACOMO VERDE nel finissage che avrà luogo l’11.12.13 gennaio 2023.

Aprirà la danzatrice butoh Annalisa Maggiani e il videomaker Mario Morleo (residenti a Berlino) con una breve performance con immagini video dal titolo RADICI che vuole essere una lettura e un diverso modo di raccontare quel rituale alla base del PICCOLO diario dei malanni, ultimo spettacolo di Verde ispirato alla sua malattia e che verrà riproposto in video a loop l’11 gennaio.

Così la danzatrice Annalisa Maggiani racconta l’omaggio che avrà luogo l’11 gennaio al CAMEC della Spezia dalle ore 17:

La performance di Giacomo Il piccolo diario dei malanni è così forte, sembra un rituale, raccontare la propria storia, l´ultima e darne forza di vita.
Le parole scritte sul taccuino diventano messaggi che potrebbero essere messi in una bottiglia e mandate nell´immenso mare con la certezza che saranno letti ed ascoltati e che si sciolgono nella danza finale, una forte commovente danza di vita e di passaggio, una preghiera al mistero della vita.
Da lí comincia questa performance, parole che si originano nel Movimento autentico, di immersione nel primario. Un rituale di ritorno alle radici la´ dove comincia la langue, il corpo nella sua capacitá di comunicare anche senza piú le parole.
Un modo per raccogliere il messaggio ed aprirlo, e ritornare laggiù alle origini, alle radici.

Annalisa Maggiani residente a Berlino danzatrice di danza Butoh, performer psicologa, danzamovimentoterapeuta (Art Therapy Italiana- APID), Postgraduate Diploma in Art Psychotherapy c/o Goldsmiths University of London, laureata in Filosofia, Master avanzato di Movimento autentico (Art Therapy italiana), danzatrice della compagnia di danza Butoh diretta da Yumiko Yoshioka, dal 2004 al 2014 direttrice artistica del Festival di Assoli di danza Butoh “La Danza di Confine”(Lerici-Sarzana). Collabora nel training e coreografia con il Teatro iniziatico diretto da Angelo Tonelli (Ass. Arthena). Docente seminariale alle Scuola di Arti Terapie di Lecco e Art Therapy italiana . A Berlino insegna Butoh a Schokofabrik ed è docente di Terapie creative e Danzaterapia a Campus Naturalis Akademie (Berlino- Amburgo- Lipsia) Attualmente collabora con la maestra e coreografa Butoh Yumiko Yoshioka nel progetto di ricerca “Body Liberation”. A Berlino ha curato la Trilogia, performance nella metro Nollendorfplatz su Migrazione-Appartenenza–Esilio, il progetto Metamorphosen I (2012 Palermo – 2013 Berlin), la rassegna di Improvvisazione “Frequenzen” (Exploratorium, Berlin) e partecipa a numerose performance. Svolge attività di ricerca nel campo della danza e danzaterapia

Info: Annalisa Maggiani per wahtsapp 0049-176-63304564

Mario Morleo, videoartista, videoinstallazioni, cameraman, produttore di Film,
film di danza, documentari, reportage
vive e lavora in Germania- Berlino e Italia- La Spezia

1992 Videolabor sulla nave d´arte- MS Stubnitz (Rostock, Hamburgo)
1994 Film-Documentazione sulle balene nellóceano Atlantico
Dal 1998 collabora con la compagnia TenPenChii Art Factory e Ziguri Ego Zoo
Dal 1999 collabora con Alexander Kluge und Digne Marcovicz

Video proiezioni ed installazioni per diversi Teatri e Performances

Dal 1999 collabora con Gest/azione Annalisa Maggiani
2000 Tracce, Istituto It di cultura, Berlino
2000 Nel Labirnto, Festival Lunatica
2003-2005 Performance Trilogie nella stazione della metropolitana Berlino-Nollendorfplatz
2007 Notte bianca, Roma
2011 Orpheus Labyrinth, Berlino
2012 Il labirinto di Ofeo, Berlino
2012 Metamorfosi, Palermo-Berlino
2013 Hotel Bogota, Berlino
2014 Fukushima, Berlin
2015 InCorporea, Berlin
2017 Exodus, Basel
2017 LA-LA-LA-LANGUE / PA-PA-PAROLE, Berlin
2017 Sulle Tracce di Persefone, Lerici
2018 Il Vaso di Pandora – Festival Mhytoslogos 2018, Lerici
2019 Auf den Spuren Persephones – Zusammenführungen und Fluchten, Berlin
2019 Il labirinto di Orfeo – Rassegna MythosLogos V Edizione, San Terenzo
2020 Terra Madre, San Terenzo
2020 Le Anime del Mare, Tellaro
2021 Terra Madre, Berlin e Vezzano Ligure
2022 Corpo Mundi, Meredo

Film-Documentazione

2018 Butoh-Documentazione “Cinque Castelli”, 34 min.
2021 Butoh-Documentazione “On the Border”, 100 min., OmU Eng