L’ALBERO DELLA FELICITA’ di e con Giacomo Verde. Spettacolo con ologrammi
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L’ALBERO DELLA FELICITA’
di e con Giacomo Verde

L’albero della felicità è uno spettacolo di narrazione, con l’utilizzo di video-ologrammi, tratto dalla splendida fiaba della tradizione polacca “Il melo incantato”. Il lavoro realizzato per i ragazzi e dedicato ai genitori ha una durata di circa 55 minuti. 


 

Teatrino video-olografico realizzato da Silvia Avigo / sistema luci Led realizzato da Paolo Morelli
computer grafica di Giacomo Verde / musiche dei Whisky Trail
progetto sostenuto da SPAM! rete per le arti contemporanee
durata 55′ circa – per bambini (e famiglie) dai 6 anni in su.

La storia racconta di un giovane che non riesce a trovare un lavoro che lo soddisfi e di una vecchia che gli predice che solo quando troverà il lavoro giusto sarà felice, ma dovrà farlo per amore e non per denaro. E poi ci sono: una povera madre, una lucertola in pericolo, un Re malato molto prepotente e delle pere magiche super colorate. I personaggi della storia, che vengono mostrati attraverso un “teatrino olografico”, sono realizzati in grafica 3D, utilizzando in maniera “alternativa” alcuni dei programmi normalmente utilizzati per la creazione di personaggi e situazioni da video game, in modo da mettere al servizio del teatro le potenzialità delle nuove tecniche di narrazione digitale.

E così l’estetica della computer grafica, tanto familiare ai nativi digitali, viene utilizzata per illustrare un’antica fiaba, e per rinnovare la tradizione del “contastorie” e del “teatro di figura” in una modalità rivolta al futuro della scena teatrale.

esigenze tecniche:

  • sala oscurabile spazio scenico minimo m. 3×3
  • in sala con pubblico allo stesso livello serve un praticabile di m. 2×2 alto almeno 30 cm
  • fondale e quinte nere
  • piazzato luci su proscenio o laterale
  • impianto audio con mixer (per musica da PC e radio microfono)
  • Due D.I. box stereo per musica da PC posizionato in scena
  • Una persona al mixer audio e luci Una persona per carico e scarico (5 minuti)

Lo spettacolo non è adatto per il pubblico seduto in gradinata.

SPUNTI DIDATTICI DA
“L’albero della Felicità”

In questo racconto si affronta il tema della felicità in relazione al lavoro e alla povertà.

All’inizio dello spettacolo si fa una breve introduzione dove si cerca di spiegare cosa sia la felicità e le sue diverse concenzioni. Può essere uno spunto per attività legate alla descrizione dei propri stati d’animo e di espisodi che hanno provocato diversi tipi di emozioni. In modo da imparare a riconoscerle, valutarle e gestirle.

Poi nello spettacolo si raccontano alcuni vecchi mestieri che i bambini quasi non conoscono più. Si fanno paragoni tra il lavoro artigianale di una volta e quello dell’attuale produzione in serie. E’ un ottimo spunto per cercare di capire come vengono realizzate le cose che utilizziamo tutti i giorni. Ma anche per riflettere su quale lavoro piacerebbe fare ai futuri adulti e perché.

Inoltre ci sono spunti per attività collegate al cibo e alla alimentazione in relazione alla salute. Le mele fatate della storia curano ogni malattia. E le pere colorate, che serviranno per burlarsi della prepotenza del Re, hanno effetti mostruosi su chi le mangia. Tema costante di tutta la storia è il rapporto tra felicità e ricchezza, acquisita con il lavoro o con la prepotenza, valutando il vecchio adagio che dice appunto “con il denaro si compra tutto ma non la felicità”.

Infine, dato l’utilizzo della computer grafica 3D, e degli ologrammi video, per mostrare i personaggi della storia, si possono fare attività su l’uso alternativo e consapevole dei videogame, e su tutto l’immaginario espresso in tali giochi, svelandone i meccanismi di illusione e funzionamento. Per avviare uno scambio di opinioni ed esperienze, tra adulti e bambini, partendo da un tema caro ai nativi digitali.