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75° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE | 25 APRILE 2020 25 APRILE 2020 MAI MORTI testo e regia Renato Sarti con Bebo Storti produzione Teatro della Cooperativa. Grazie al TEATRO DELL’ELFO #liberiamogliarchivi

MAI MORTI
testo e regia Renato Sarti
con Bebo Storti
produzione Teatro della Cooperativa

Il Teatro dell’Elfo aderisce alle celebrazioni del 75º anniversario della Liberazione rilanciando l’iniziativa dell’ANPI: 25 aprile #bellaciaoinognicasa.

https://www.youtube.com/watch?v=HBXT9K5wVX8&feature=youtu.be

Inoltre, in collaborazione con il Teatro della Cooperativa, l’Elfo pubblica online – venerdì 24 e sabato 25 aprile – lo spettacolo di Renato Sarti interpretato da Bebo Storti, MAI MORTI. Per ripercorrere, attraverso i racconti di un uomo “mai pentito”, episodi della nostra storia e per far riflettere, in modo diretto e crudo, su quanto, in Italia, il razzismo, il nazionalismo e la xenofobia siano ancora difficili da estirpare.

Lo spettacolo di Sarti è stato rappresentato per la prima volta alla Maratona di Milano nel luglio 2000, ha avuto lunghe tournée, nel 2004 è andato in scena al Piccolo Teatro e nella scorsa stagione all’Elfo Puccini. In questa settimana di aprile doveva essere ripreso al Teatro Out Off che ha scelto di proporlo comunque online. In un’ideale staffetta tra teatri l’Elfo lo rilancia anche sul suo sito.
Mai Morti era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas. Renato Sarti, drammaturgo e autore da sempre impegnato sui temi della memoria storica, ha voluto ripercorrere, attraverso i racconti di un uomo “mai pentito”, episodi della nostra storia ampiamente documentati, per far riflettere e per non dimenticare. Bebo Storti dà voce e corpo a un nostalgico delle “belle imprese” del ventennio fascista, oggi impegnato in prima persona a difesa dell’ordine pubblico, contro viados, extracomunitari, zingari e drogati.

I consigli #Top della settimana videoteatrale #MiloRau e #ThomasOstermeier
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Il mio amore smisurato per Ostermeier non mi fa essere obiettiva ma dopo averci regalato Nemico del Popolo, Woyzeck, Hamlet, Edda Gabler, Il matrimonia di Maria Braun dagli archivi dello Schubuhne; il 29 aprile serata in bellezza con BLASTED da SARAH KANE CAPOLAVORO!!!

COME GIA’ FATTO ALTRE VOLTE INVITO A FAR DONAZIONI AL TEATRO CHE COSi’ GENEROSAMENTE METTE ON LINE I PROPRI MATERIALI (ma dal sito ci sono anche racconti quotidiani on line dei membri della compagnia stabile) qua il link per le donazioni https://www.schaubuehne.de/en/seiten/spenden.html

https://www.schaubuehne.de/en/pages/online-schedule.html

SCHEDA:Il giornalista Ian e la giovane Cate entrano in una lussuosa camera d’albergo a Leeds. La loro relazione è finita da tempo, ma Ian desidera ancora Cate, lei lo rifiuta. Ha avuto pietà per lui che è malato terminale. Ian, con una pistola in mano, si sente inseguito, controlla porte e finestre. Minaccia e umilia Cate e la stupra di notte. Si scopre che la paranoia di Ian non è infondata perché un soldato entra nella stanza d’albergo. Fuori c’è la guerra, con tutta la sua brutalità e il potere distruttivo che irrompono nella stanza e nella vita di Ian.

Sabato 2 maggio è la volta di MILO RAU con REPETITION

Die Wiederholung (The Repetition)
by Milo Rau & ensemble
concept and direction: Milo Rau

German premiere 1st September 2018, Schaubühne am Lehniner Platz 
Duration: appr. 105 minutes

One night in April 2012, outside a gay bar on a street corner in Liège, Ihsane Jarfi talks to a group of young men in a grey VW Polo. Two weeks later he is found dead on the edge of a nearby forest. He has been subjected to sustained torture and then brutallymurdered. The crime shocks and dismays the entire city which, in the wake of the closure of numerous industrial plants, is marked by mass unemployment and social unrest. How does a crime begin? With intent or by accident? What role does the audience play? What guilt is borne by the collective? Can a crime be at all reconstructed? And who will present it on stage? Together with the four actors Sara De Bosschere, Sébastien Foucault, Johan Leysen and Tom Adjibi as well as warehouseman Fabian Leenders and dog-sitter Suzy Cocco Milo Rau sets off on the trail of a serious crime in search of the elementary emotions which underlie the experience of the tragic: loss and grief, truth and falsehood, disaster and fear, cruelty and terror. Six professional and non-professional actors ponder the glamour and depths of life and theatre and slip into the roles of the protagonists involved in a brutal murder case: A manifesto for a democratic theatre of the real emerges.

With this production, Milo Rau is inaugurating the »Histoire(s) du théâtre« series, a playful long-term investigation into humanity’s oldest art form. With it, Rau and his team revisit a fundamental problem of their artistic work over the past 15 years: the question of the representability of violence and traumatic events on stage. It is an investigation into the heart of the human condition and a paean to the power of theatre. 

Bob Wilson e la lirica: qualche link dal web #liberiamogliarchivi
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Iniziamo con il TROVATORE di VERDI dal canale you tube del TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

https://www.youtube.com/watch?v=-6sNdueOCCI

Poi proseguiamo con il MACBETH e abbiamo trovato una trasmissione di PRIMA DELLA PRIMA con una buona regia televisiva e alcuni “dietro le quinte”, interviste ecc molto utili

https://www.raiplay.it/video/2014/12/Prima-della-prima—–Macbeth-del-20122014-a49eb233-a87d-4e3e-b5ac-7936433ec63b.html

La trasmissione Prima della Prima di Rosaria Bronzetti ci porta dietro le quinte del Teatro Comunale di Bologna per MACBETH di Giuseppe Verdi. Regia, scene, coreografia e ideazione luci sono a cura di Robert Wilson, che cala la tragedia dell’eterna lotta del Bene contro il Male in un paesaggio visivo astratto, caratterizzato da un magistrale impiego delle luci. A dirigere Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, Roberto Abbado. Nel cast, Dario Solari è Macbeth, Jennifer Larmore è Lady Macbeth e Riccardo Zanellato è Banco. L’opera, dopo l’iniziale successo nel marzo 1847, cadde nell’oblio; fu riesumata con strepitoso successo al Teatro alla Scala nel 7 dicembre 1952, con Maria Callas nel panni della protagonista femminile, che fece entrare definitivamente l’opera in repertorio. Racconta Abbado alle telecamere di “Prima della Prima”: “Nel ‘Macbeth’, grazie a Shakespeare che è la fonte originaria di questo dramma nell’omonima -famosissima- tragedia, Verdi rappresenta la forma di potere più estremo, quello di un uomo e una donna che per esso non esitano ad uccidere, a sterminare qualunque potenziale rivale, a sterminare le generazioni future. È un potere che fagocita tutto, fagocita il futuro stesso, fagocita la vita e la morte. È il potere di un dittatore terribile.” La regia televisiva di questa puntata è di Roberto Giannarelli (SCHEDA RAI)

L’ORFEO di MONTEVERDi

Festa, favola, mito, L’Orfeo di Monteverdi è un po’ tutto questo. Dal Teatro alla Scala con la direzione di Rinaldo Alessandrini, aiutata da una compagine strepitosa e con un cast stellare: Sara Mingardo, Georg Nigl, Roberta Invernizzi e Furio Zanasi. Scene, luci e regia di Bob Wilson. Regia tv di Emanuele Garofalo

https://www.raiplay.it/video/2020/03/LOrfeo—Prima-Parte-fe9e55ad-bc0b-4d3a-873f-ad8f7d85383c.html

https://www.raiplay.it/video/2020/03/LOrfeo—Seconda-Parte-e7e9084a-2cbb-44cf-a085-7a841eb57db4.html

Ryoij Ikeda: i suoi lavori on line #liberiamogliarchivi
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On line sulla pagina del musicista-cult alcuni materiali storici e cominciamo con data-verse 1, 11 MAY > 24 NOV 2019, Venice Biennale.

Per approfondimenti rimandiamo alla scheda del mio libro Leggere uno spettacolo multimediale scritto da DANIELE VERGNI

Ryoji Ikeda’s new trilogy data-verse, commissioned by Audemars Piguet, is an audiovisual symphonic suite that attempts to encompass the tiniest (elementary particles) to the greatest (Universe) scale in Nature. data-verse is the ultimate chapter of Ikeda’s audiovisual series that first began in 2000, which focuses on his own data-driven research and aesthetics. Through his mathematical composition and aesthetics, massive scientific data set will be processed, transcribed, converted, transformed, de/re/meta-constructed and orchestrated to visualize and sonify the different dimensions that co-exist in our world between the visible and the invisible. data-verse will eventually embody the “universe of data” by the “data of universe”.

https://vimeo.com/336308234

Lenin Milo Rau -25 aprile dalle 18 sul sito dello Schaubuhne in streaming #liberiamogliarchivi
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LENIN

di Milo Rau & Ensemble
diretto da Milo Rau

Nel 1917, la rivoluzione di ottobre scosse la Russia. Solo pochi anni dopo, il socialismo è stato istituito. Lenin, il leader della rivoluzione, sta combattendo contro il deterioramento fisico e mentale in una casa di campagna vicino a Mosca. Le aspre lotte contro gli oppositori politici, la lotta con i bolscevichi per un intervento rivoluzionario, il suo instancabile lavoro per una nuova società basata sui principi del marxismo, un tentativo di assassinio dell’anarchico Fanny Kaplan e diversi colpi hanno indebolito il rivoluzionario, brillante teorico e carismatico politico Leader.  E l’avversario speculativo Stalin sta già aspettando la sua occasione. In »LENIN« (DALLA PAGNA DI PRESENTAZIONE)

https://www.schaubuehne.de/de/seiten/online-spielplan.html

Giorni felici- Beckett by Bob Wilson intepretato da Adriana Asti #liberiamogliarchivi
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Regia, scene e ideazione luci Robert Wilson

Costumi e trucco Jacques Reynaud Drammaturgia Ellen Hammer Disegno luci A.J. Weissbard Suono Emre Sevindik

Con Adriana Asti nel ruolo di Winnie e Yann de Graval nel ruolo di Willie Assistente alla regia Christoph Schletz Assistente alla scenografia Valentina Tescari Direttore di scena Sue Jane Stoker Direttore tecnico Amerigo Varesi Assistente ai costumi Lara Friio Supervisione luci Marcello Lumaca Truccatrice Laura Tosini Delegata di produzione Kristine Grazioli

Un progetto di Change Performing Arts commissionato da Spoleto52 Festival dei 2 Mondi e Grand Théâtre de Luxembourg prodotto da CRT Artificio, Milano

“Ho avuto l’onore di ricevere una visita di Samuel Beckett in camerino in occasione di uno dei miei primi spettacoli, A letter for Queen Victoria. Si complimentò con me per il testo frammentato e non sequenziale. Quando Eugene Ionesco recensì il mio primo spettacolo, Deafman Glance, scrisse: ‘Wilson è andato più lontano di Beckett’, quindi quando finalmente lo incontrai ne fui molto intimidito. Ho sempre sentito una certa affinità con il mondo di Beckett. Per alcuni versi l’ho sempre sentito vicino al mio lavoro, ma solo adesso, dopo trentacinque anni, ho deciso di accettare la sfida e confrontarmi con lui. Mi piace Giorni Felici perché è allo stesso tempo molto semplice ed estremamente complesso. Si comprende immediatamente la situazione. Se compri il biglietto di uno spettacolo intitolato Giorni Felici, entri in teatro e vedi una donna sepolta fino al collo, puoi dimenticare la situazione e sentirti liberamente coinvolto. Agli inizi della mia carriera, ho visto più volte Madeleine Renaud interpretare Giorni Felici a Parigi. Ne ammiravo la recitazione ed ero preoccupato che non avrei mai trovato un’attrice come lei e mai avrei potuto dirigere uno spettacolo altrettanto bello. Nella mia messinscena vedo lo spazio come una giungla di asfalto e Winnie vi è intrappolata. Le linee sono molto severe, nette. Blu e nere. Ma c’è anche un paesaggio magico… una sorpresa. È la prima volta che lavoro con Adriana. La comicità è tutta questione di ritmo e Adriana ha uno straordinario senso del ritmo, il che significa che è anche una grandissima attrice comica. Adoro i suoi enormi occhi, che sono sempre in ascolto.” Robert Wilson

24 aprile 2020. 5 Consigli per una visione videoteatrale.
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Non sapremo quando si uscirà da questa situazione di emergenza, e dal nostro rifugio antiatomico familiare cerchiamo dei rimedi al tempo che non scorre mai, per uccidere il tempo prima che questo uccida noi. E come dice Fausto Paravidino in una riflessione pubblicata sulla pagina facebook del Teatro Stabile di Bolzano: “Spero che arrivi presto il 1400, che porti via la peste e che ci dia in cambio un po’ di umanesimo e un po’ di teatro.”

Dal canto mio, posso solo consigliarvi del buon teatro in video per oggi, che non sarà come esserci, ma è pur sempre meglio di niente.

  1. L’appuntamento in streaming è, come di consueto con lo SCHAUBUHNE di Berlino: dalle 18,30 propone quotidianamente uno spettacolo dai suoi archivi e la programmazione è davvero straordinaria (da Ostermeier a Peter Stein a Falk Rikter) con un’anteprima alle 18 dove un attore della compagnia recita o racconta. Oggi venerdì 24 aprile gli archivi si aprono con una chicca storica, Klaus Michael Grüber WINTER JOURNEY AT OLYMPIA STADIUM (solo in tedesco purtroppo). Si tratta di uno dei registi tedeschi più attivi nel corso degli anni settanta, regista teatrale e d’opera; ha realizzato spettacoli con scenografie destabilizzanti realizzate da pittori come Arroyo e Lucio Fanti. Tra i suoi allestimenti: Penthesilea di H. von Kleist (1970); Die Bakchen da Euripide (1974); Winterreise da Hyperion di Holderlin (1977); l’interminabile FAUST  (2000, versione integrale della durata di ventiquattro ore). https://www.schaubuehne.de/en/start/index.html Per approfondimenti rimando al numero monografico di TDR in questi giorni di pandemia free on line qui su JSTOR https://www.jstor.org/stable/1145122?seq=1#metadata_info_tab_contents
  2. Sin dalle 10 di mattina su RAI 5 (e poi visibile su Raiplay) la TOSCA di Puccini con un cast (di voci, di direzione musicale e teatrale) davvero imponente: il Direttore Musicale Riccardo Chailly, Anna Netrebko, Francesco Meli e Luca Salsi, e il ritorno di Davide Livermore, che si avvale delle scene di Giò Forma. https://www.raiplay.it/dirette/rai5

3. L’intero archivio del Theatre du Soleil di Ariane Mnouchkine viene lasciato libero e ogni giorno sul canale VIMEO della compagnia si possono trovare davvero cose imperdibili. Non solo reperti storici fondamentali (l’integrale del film Moliere, 1789 ecc ) ma anche documentari inediti sulla costruzione della scena, interviste agli attori e alla stessa Mnouchkine. Oggi vi proponiamo i materiali che hanno appena messo on line sullo spettacolo dedicato a Julius Verne Les naufragés du fol espoir di cui esisteva già in commercio il film ma non i documenti “bonus track” a cui rimandiamo https://vimeo.com/theatredusoleil

4. Les Toyens da Berlioz nell’allestimento della FURA DEL S BAUS. Nella programmazione culturale in epoca di emergenza covid il Centro delle Arti di Valencia (Palau des les artes Reina Sofia) ha privilegiato l’opera. Abbiamo perso per strada l’integrale de LES TROYENS della FURA che era in programma la settimana scorsa ma noi lo abbiamo recuperato qua: https://www.youtube.com/watch?v=JVuj-b0zXVE

5. Prosegue la campagna #iosonoMecenate del CSS di Udine che volentieri rilanciamo :

Prosegue con nuovi ospiti fino a maggio #iorestoacasa con… il progetto ideato dal CSS. Raccolti i primi 4500 euro di erogazioni liberali tramite Art bonus dei cittadini a favore degli artisti e hanno superato le 112.000 visualizzazioni le dirette facebook dalla pagina CSS #iorestoacasa con https://www.facebook.com/events/680590706046498/

Il Gabbiano di LUCA RONCONI on line grazie al Centro Teatrale Santa Cristina #liberiamogliarchivi
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Dalla Pagina facebook del centro SANTA CRISTINA

A ridosso del debutto di «Un altro gabbiano» nel 2009 al Festival di Spoleto, Ronconi scriveva: «In questo Gabbiano, in cui sarò Dorn, il dottore, farò qualcosa che ho fatto solo a Spoleto l’anno scorso con Ibsen: parlare in pubblico di quello che sto facendo mentre lo sto facendo e perché, dare le battute magari assumendo ruoli diversi mentre il pubblico assiste al nostro incontro con le difficoltà, i problemi posti da questo testo. Niente a che fare con una lezione: noi, con i nostri abiti di tutti i giorni, saremo in palcoscenico con le nostre parti a memoria ma lasciando spazio all’improvvisazione seppure all’interno di determinate regole.

È un puro esperimento che magari potrà fare apparire il Gabbiano più greve e “cattivo” di quanto siamo abituati ad aspettarci da un testo di Cechov. Avere a che fare con il frammento permetterà inoltre agli attori ampi spazi di libertà: potranno rendersi conto che una cosa si può fare in cento modi diversi, ma mai arbitrari. Il mio compito sarà proprio quello di spingerli verso la maggiore libertà possibile, fargli comprendere, per esempio, che c’è un’enorme differenza fra una persona che nella vita è davvero infelice per amore e un personaggio teatrale che soffre per amore. Il personaggio è una funzione letteraria e, come tale, non ha il passaporto per la vita vera»

Parte I

Fondazione Inda: il video delle macchine teatrali negli allestimenti del Teatro di Siracusa dalla mostra Antica Mirabilia, Deus ex Machina e Macchine sceniche” #liberiamogliarchivi
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Dal 21 aprile è on line un video importante che testimonia la mostra Antica Mirabilia Deus ex machina e macchine sceniche allestita dalla FONDAZIONE INDA per il Teatro di Siracusa (con un contributo del prof. VITTORIO FIORE con gli allievi del suo corso universitario).

Il regista Manuel Giliberti racconta alcune delle macchine sceniche utilizzate per le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. Il video è stato parte integrante della mostra “Antica Mirabilia, Deus ex Machina e Macchine sceniche” allestita dalla Fondazione Inda. (Elena Servito ha curato la scelta dei video, Franca Centaro il montaggio).

NABUCCO di Verdi per la regia di RICCI-FORTE in streaming dal Teatro Regio di Parma #liberiamogliarchivi
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The opera that established Verdi’s greatness as a composer, Nabucco follows the plight of the Jews as they are exiled from their homeland by the eponymous Babylonian King.

This 2019 production from Verdi Festival Parma won critical acclaim for its directors, Stefano Ricci and Gianni Forte for whom opera is a means to question the world of today. The curtain rises in the bowels of a modern warship…

https://www.youtube.com/watch?v=0Y-NAtOtYLE&feature=emb_logo

La Bohème di Berrie Kosky- Komische Oper di Berlino in streaming su OperaVision
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La Komische Oper di Berlino libera i suoi archivi e per un periodo di tre mesi vengono trasmesse in streaming produzioni scelte dal repertorio. Dal 18 aprile è in streaming la Bohème di Barrie Kosky con la soprano tedesca Nadja Mchantaf nei panni di Mimì e Jonathan Tetelman as Rodolfo.

BUONA VISIONE!

https://www.youtube.com/watch?time_continue=5391&v=I1OeE3nZLBc&feature=emb_logo

La programmazione in streaming dello Schaubuhne #liberiamogliarchivi
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Friday, 17th April   

Jagdszenen aus Niederbayern (Hunting Scenes from Bavaria)
by Martin Sperr
directed by Hagen Mueller-Stahl/Wolfgang Schwiedrzik

Premiere: 27th September 1966 at the Schaubühne am Halleschen Ufer
Duration: ca. 80 minutes

>>> German audio only

This is an old recording. Please note that the image and sound quality does not meet today’s standards.

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Saturday, 18th April

Annie Ernaux
Letter addressed to »Monsieur le Président«, read by Ursina Lardi

>>> Sous-titré en français
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Ein Volksfeind (An Enemy Of The People)
by Henrik Ibsen
directed by Thomas Ostermeier

Premiere was in Avignon on 18th July 2012
Premiere in Berlin on 8th September 2012
Duration: ??? minutes

A production by 3sat (2013)

>>> Wahlweise mit englischen oder französischen Untertiteln
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>>> With English subtitles
To watch the show with English subtitles, click on the cc bar on the right side at the bottom of the video and choose »English subtitles«

>>> Sous-titré en français
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Sunday, 19th April

Carolin Emcke
reads from her journal during the Corona crisis

Klassen Feind (Class Enemy)
by Nigel Williams 
directed by Peter Stein

Premiere on 23rd April 1981
Duration: 120 minutes

A REGINA ZIEGLER Production in cooperation with Sender Freies Berlin

>>> German audio only
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Monday, 20th April

DAY OFF
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Tuesday, 21st April

Anna Gien:
»Einkaufsliste« (shopping list)

NEVER FOREVER
by Falk Richter and TOTAL BRUTAL
world premiere
written and directed by Falk Richter

Premiere on 9th September 2014
Duration: ca. 105 minutes

Recorded by Carsten Woike for the Schaubühne

>>> German audio only
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Wednesday, 22nd April

Maja Zade
»Einsam«
With: Jenny König and Moritz Gottwald

Orlando
by Virginia Woolf
stage version by Alice Birch
translated by Brigitte Walitzek
directed by Katie Mitchell

Premiere on 5th September 2019
Duration: ca. 110 minutes

Recorded by Carsten Woike for the Schaubühne

>>> German audio, English subtitles

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Thursday, 23rd April

Joachim Meyerhoff
»Zeigt her eure Füße, zeigt her eure Schuh«

Die Ehe der Maria Braun (The Marriage of Maria Braun)
adapted from the original text by Rainer Werner Fassbinder
screenplay by: Peter Märthesheimer and Pea Fröhlich
directed by Thomas Ostermeier

Premiere on 23rd November 2009
Resumption with a new cast on 6th September 2014
Duration: ca. 105 minutes

A performance by Münchner Kammerspiele at the Schaubühne recorded during the Theatertreffen in 2008
A production by ZDF and 3sat

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>>> With English subtitles
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Friday, 24rd April

Stephen Greenblatt
»Invisible Bullets. What Lucretius Taught Us About Pandemics«

Winterreise im Olympiastadion (Winter Journey at Olympia Stadium)
Text fragments from the novel »Hyperion« by Hölderlin
directed by Klaus Michael Grüber

Premiere on 1st Dezember 1977
duration: 70 minutes

Motion picture direction: Klaus Michael Grüber, Ellen Hammer 
cinematography: Wolfgang Knigge 

>>> German audio only

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Saturday, 25th April

Wajdi Mouawad
reads from his »Journal du Confinement«

LENIN
by Milo Rau & ensemble
directed by: Milo Rau
world premiere

Premiere on 19th Oktober 2017
Durataion: ca. 120 minutes

A recording by the Schaubühne

>>> Mit englischen Untertiteln
>>> With English subtitles

Woyzeck on the Highveld-William Kentridge & Handspring Puppet Company Video integrale dello spettacolo #liberiamogliarchivi
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Woyzeck on the Highveld An adaptation of German writer Georg Buchner’s famous play of jealousy, murder and the struggle of an ordinary man against an uncaring society which eventually destroys him. Büchner’s Woyzeck is a German soldier in 1800s, but in this version, Woyzeck is a migrant worker in 1950s Johannesburg, a landscape of barren industrialisation. The production brings together rod-manipulated puppets and animated film to graphically illustrate Woyzeck’s tortured mind as he tries to make sense of his external circumstances.

Creative Team

Production: Handspring Puppet Company with The Standard Bank National Arts Festival, the Johannesburg City Council, the Foundation for the Creative Arts, the German Embassy, the Department of National Education and Art Bureau (Munich).

Director: William Kentridge

Designers: Adrian Kohler and William Kentridge Animation: William Kentridge with assistant animator Erica Elk

Music by: Steve Cooks, Edward Jordan

Sound design: Wilbert Schoubel, Cello: Clara Hooyberg

Lighting design: Mannie Manim Cast Louis Seboko, Busi Zokufa, Busi Zokufa, Tale Motsepe, Basil Jones, Adrian Kohler Performances 1992-2011 South Africa, Germany, Belgium, Switzerland, UK, Canada, Spain, Sweden, USA, Australia, New Zealand, Israel, France, Italy, Poland and Spain. 2012 21 & 22 Sep 2012 Hopkins Centre for the Performing Arts, Dartmouth College, Hanover, New Hampshire, NA 27-29 Sep 2012 Museum of Contemporary Art Edlis Neeson Theater, Chicago, Il

Woyzeck on the Highveld 

 Even William Kentridge works on Woyzeck as Robert Wilson had done in the Theatre (with music by Tom Waits) and William Herzog in the cinema with Klaus Kinski in 1979; the drama was written by Buchner in 1837 and was incomplete because of the death of the author, and so is a fragmented text, as it has been defined, in “stations”. It talks of the unhappy story of the soldier Franz Woyzeck, who dies humble jobs to support his companion Marie and their son who has not yet been baptised. To make more money he does everything for the captain and is a human guinea pig for a doctor for some experiments; Marie betrays him. Woyzeck finds Marie had his rival at a dance in a tavern, and madness and hallucinations bring him to kill the woman.

Kentridge had put on Buchner’s Woyzeck in 1992; in the program notes of the show Kentridge wrote that he was close to this drama as he had seen it as an emblem of conflict (social, political and emotional) after a show in the 70’s and since then he tired to imagine a different context from that of Prussia of the 19th century.

The new context could be none other than the South Africa of today. The second aspect that pushed him to the representation was the desire to work with the company Handspring Puppet Company in a mixed performance where the drawing could be united with the general frame of the representation where the actors were taken away and replaced by puppets where other ways to transmit the emotional depth where not guided by the face of the actor. The third reason was the desire to put an animated film onto the stage that would have a dynamic rapport with the movement of the puppets on stage and that would update the ancient culture of the theatre of figures and the shadow theatre.

Today’s work seen at the Eliseo Theatre during the Romaeuropa festival kept an extraordinary force thanks to the presence of the wooden puppets of human proportions that were guided efficiently by stagehands that were not wearing hoods that awaken an ancient curiosity, and the able animated work of Kentridge

This takes us, without words, into Woyzeck’s head, exploited, overwhelmed, offended, persecuted by the powerful and betrayed, he who thinks differently, who is the emblem of the persecuted and the humble ill-treated man who at the end succumbs to his own nightmares, goes mad and kills the woman he loves as a definitive act of self annihilation and rebellion. Woyzeck’s mind races between objects, processions of shadows and desires that are not expressed, dreams, psychological disturbances, and enchanting wonders. The sky is a forest of stars and is the only ray of light in an impossible happiness. The technique Kentridge uses is extraordinary as is that of the stagehands of the puppets: in both cases the hand that gives the soul tot eh object. The spectator can be considered the sum of the artistic work of William Kentridge, also because of the theme that is dealt with, that has the South African Apartheid as its foundation. (ANNA MARIA MONTEVERDI)

Il documentario Le mur parlant-Peter Brook e Marie-Hélene Estienne #liberiamogliarchivi
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C’était en novembre 2016. Pendant trois jours, Peter Brook et Marie-Hélène Estienne ont fait revivre l’histoire des murs du Théâtre des Bouffes du Nord, grâce à certains documents filmés miraculeusement préservés et entourés de leurs compagnons de route.

De cet évènement exceptionnel, Mikaël et Gabrielle Lubtchansky en ont fait un film, que nous avons décidé de diffuser.

Un film réalisé avec la collaboration d’ARTE.

Oskaras Koršunovas Theatre online sessions (LINKS to videos of performances) #liberiamogliarchivi
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This season director Oskaras Koršunovas and his theatre celebrates two important anniversaries – 30 year of director’s creative work and 20 year of his theatre activity. Due to COVID-19 we ask our theatre lovers be safe and stay at home together with our best performances from various time. Each week in our webpage and Facebook page You could find the new video link.

This is the schedule of online performances:

22-29 March – Daniil Charms „There to be Here“ (dir. Oskaras Koršuovas, 1990); VIDEO LINK HERE:

30 March – 5 April – Daniil Charms, Aleksandr Vvedenskij „The Old Woman“ (dir. Oskaras Koršunovas, 1992) rehearsal and parts of performance; VIDEO LINK HERE:

6-12 April – Daniil Charms, Aleksandr Vvedenskij „The Old Woman 2“ (dir. Oskaras Koršunovas, 1994); VIDEO LINK HERE:

13-19 April – Aleksandr Vvedenskij „Hello Sonya New Year“ (dir. Oskaras Koršunovas, 1994); VIDEO LINK HERE:

La damnation de Faust di Robert Lepage/Carl Fillion 2008 su operaonvideo #liberiamogliarchivi
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https://www.operaonvideo.com/la-damnation-de-faust-met-2008-giordani-graham-relyea/#information

https://www.metopera.org/season/on-demand/opera/?upc=811357012154

Don Giovanni di Michieletto alla Fenice #liberiamogliarchivi
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Teatro La Fenice – stagione 2016/ 2017 Wolfgang Amadeus Mozart – Don Giovanni CAST Don Giovanni Alessandro Luongo Donna Anna Francesca Dotto Don Ottavio Antonio Poli Il commendatore Attila Jun Donna Elvira Carmela Remigio Leporello Omar Montanari Masetto William Corrò Zerlina Giulia Semenzato Direttore Stefano Montanari regia Damiano Michieletto scene Paolo Fantin costumi Carla Teti regia video Luca Scarzella light designer Fabio Barettin Orchestra e Coro del Teatro La Fenice maestro del Coro Claudio Marino Moretti maestro al cembalo Roberta Ferrari riprese video Oxymore production

La Damnation de Faust di Damiano Michieletto (2017) su Raiplay #liberiamogliarchivi
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La Damnation de Faust 2017 Italia 151 min

Leggenda drammatica in quattro parti, libretto di Hector Berlioz e Almire Gandonnière da Johann Wolfgang Goethe tradotto in francese da Gérard de Nerval. Direttore Daniele Gatti, Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma. Regia: Damiano Michieletto

https://www.raiplay.it/video/2017/12/OPERA—LA-DAMNATION-DE-FAUST-48ceb9c4-1984-4d35-9f00-15a5a3bdb093.html

Lehman’s trilogy di Ronconi integrale su RAIPLAY (fino ad aprile) #liberiamogliarchivi
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Lehman Trilogy (2015) è l’ultima regia di Luca Ronconi, scomparso nel febbraio 2015 mentre lo spettacolo era ancora in scena. La saga dei fratelli Lehman, riscritta dal drammaturgo Stefano Massini, è al tempo stesso uno squarcio di sogno americano: il Paese che tutto dà a chiunque dia prova di talento, inventiva e abnegazione, in una manciata di secondi rovescia fortune e destini. I Lehman correranno più volte il rischio di cadere, con la Guerra di Secessione, i due conflitti mondiali, la crisi del 1929, ma sempre sapranno risollevarsi.

AGRFT -Università del Cinema-Teatro-Radio di Lubjana mette a disposizione risorse on line per lo studio. #liberiamogliarchivi
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Noi non ci riusciamo. Non riusciamo a fare cose semplici perché la burocrazia ci blocca o perché qualcuno che dirige una istituzione di Alta formazione decide che “ci sono cose più urgenti”. E poi però gli studenti sono abbandonati a loro stessi in questo periodo di emergenza, senza possibilità di accedere a biblioteche e archivi. Per fortuna c’è chi si rimbocca le maniche e fa. Lo fa anche per quelli che “non lo fanno ma dovrebbero farlo”. A quegli archivi che dicono “spiacenti siamo chiusi”, ai direttori di biblioteche che dicono “c’è il copyright” (ma l’artista darebbe sicuramente l’assenso alla diffusione), a quei direttori di corsi di laurea che dicono”non c’è una regolamentazione” o “ci sono cose più urgenti” dedico questo articolo che mette in luce un grande lavoro condiviso di studenti e docenti. L’Istituzione si chiama AGRFT. Il progetto si chiama PREGLED INTERNETNIH VIROV (CARRELLATA DI RISORSE SU INTERNET) diretta dal prof. ALDO MILHONIC ed è suddivisa in tre parti con altrettanti pdf. BASICA come grafica MA RICCA. Chi è più umile e intelligente, chi condividerà le proprie ricerche vincerà la battaglia. GRAZIE!

https://www.agrft.uni-lj.si/sl/center-za-teatrologijo-filmologijo/privir

Screen shot della pagina del progetto; per facilitare la comprensione ho scelto di tradurre tramite sistema automatico la pagina che è in sloveno

Live In Verona- un regalo di Peter Gabriel all’Italia #liberiamogliarchivi
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“For almost fifty years I have loved Italy, the people, the culture, the food, the history and more recently the island of Sardinia.

Italy offered us work when there was none, especially each summer in the 70s, gigs were always found and some of our best and most chaotic tour experiences were when we were driving ourselves all over the country for a hodge-bodge of brilliant gigs, from seaside discos to football pitches in the mountains.

Both Genesis and my music found wonderful and passionate audiences that used to sing along with us throughout the gigs and whenever I was doing a live album I would always ask first whether it could be arranged in Italy.

I speak some Italian – really badly, but enough for it to feel like our home from home. It really hit us hard as a family, to watch the daily reports of deaths and devastation that this brutal virus has brought.

Ten years ago, I asked my daughter Anna to film the show that we were planning to play with an orchestra at the Arena di Verona, which is an extraordinary place in which to be able to perform. Although I was recovering from a cold and not quite hitting the notes as I wanted, Anna did a wonderful job with her collaborator Andrew Gaston, and a great team, in capturing a very special night.

The films she made have not been seen by a wide enough audience. Now many of us are at home and isolated, so we  wanted to make them available to anyone interested, on the Real World Vimeo channel with the sole request that you consider contributing to one of these organisations raising money to fight the virus:

Protezione civile

CRI

Sono quasi 50 anni che amo l’Italia: la gente, la cultura, il mangiare, la storia e più recentemente la Sardegna.

L’Italia ci diede lavoro quando non ce ne era. In particolare durante le estati degli anni ’70, quando si riusciva sempre a trovare da suonare. Le tournée migliori e più caotiche erano quelle in cui si attraversava tutto il paese in auto per fare un miscuglio di concerti fantastici, dalle discoteche litoranee ai campi di calcio in montagna.

Sia la musica dei Genesis che la mia trovarono un pubblico meraviglioso e appassionato che cantava i nostri pezzi durante i concerti. Quando dovevamo registrare un album dal vivo, sempre come prima cosa chiedevo se fosse possibile farlo in Italia.

Parlo poco italiano, non benissimo, ma abbastanza per farmi sentire a casa. Come famiglia, siamo rimasti profondamente scossi dai bollettini quotidiani di tante persone scomparse e tanta sofferenza portata da questo virus brutale.

Dieci anni fa, chiesi a mia figlia Anna di filmare il concerto che volevamo portare con un’orchestra all’Arena di Verona, un ambiente unico dove potersi esibire. Nonostante un forte raffreddore mi impedì di raggiungere le note come avrei voluto, Anna, assieme al suo collaboratore Andrew Gaston ed il loro team, fecero un lavoro eccellente e catturarono una serata veramente speciale.

Le riprese di Anna non sono state viste da un pubblico abbastanza ampio. Ora che in molti siamo in isolamento a casa, vorremmo diffonderle sul canale Vimeo di Real World per chi fosse interessato, con la mia unica richiesta che consideriate di fare una donazione ad una di queste organizzazioni che combattono il virus.

Se lo preferite, donate a delle associazioni o enti che operano nella vostra zona.
Abbiamo nel cuore tutti i nostri amici, fans e tutti coloro che sono stati colpiti in un modo o nell’altro dal virus, in Italia e nel mondo. Siamo anche preoccupati che nel Regno Unito vi stiamo seguendo a poca distanza.

Non vediamo l’ora di incontrarvi tutti nuovamente non appena questo genio cattivo è ritornato nella lampada.

Buona visione e “andrà tutto bene”.
-PG

Il 21 aprile 20 il Teatro Comunale di Bologna sul canale YouTube trasmette Dario Fo e la sua Italiana in Algeri #liberiamogliarchivi
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Conferenza di presentazione dell’opera “L’Italiana in Algeri” di Gioachino Rossini nella frizzante regia del premio Nobel Dario Fo, tenutasi il 21 aprile 2007. L’opera, un nuovo allestimento del Rossini Opera Festival in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna in scena sul palcoscenico del TCBO dal 17 aprile al 3 maggio 2007, ha visto Dario Fo autore anche delle scene e dei costumi.

Qua un breve estratto

Il Teatro comunale di Bologna apre gli archivi: Romeo Castellucci presenta il suo Parsifal #liberiamogliarchivi
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Sul canale Youtube del Teatro comunale di Bologna vengono caricati giornalmente materiali straordinari, approfondimenti e registrazioni video con i protagonisti delle stagioni passate.

Il “Parsifal” di Wagner, firmato dal regista visionario Romeo Castellucci, inaugurò la stagione d’opera 2014 del Teatro Comunale di Bologna. All’opera, scelta per celebrarne il centenario della prima rappresentazione europea avvenuta proprio a Bologna, la regia di Castellucci conferisce un valore spiccatamente contemporaneo, offrendo allo spettatore chiavi interpretative inedite. Con Romeo Castellucci A cura di Nicola Sani

ELISIR D’AMORE_DAMIANO MICHIELETTO 2018#liberiamogliarchivi
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Per la messa in scena dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti è stata scelta la produzione ambientata sulla spiaggia, fra chalet e gonfiabili, firmata da un regista di punta della scena attuale, l’italiano Damiano Michieletto. Uno spettacolo divertente in cui non mancano spunti di riflessione e che ha raccolto successi unanimi in Europa dopo il debutto a Valencia: un’ennesima dimostrazione di come oggi la natura e l’ambiente possano essere efficaci chiavi di lettura e rilettura del teatro d’opera.

https://www.raiplay.it/video/2018/07/Elisir-d-amore-74497996-ebf3-40df-92f8-98d37d7eadc4.html

La biografia di Damiano Michieletto è costellata di successi: la sua produzione di Švanda il pifferaio di Jaromír Weinberger, acclamata dalla critica al Wexford Festival del 2003, ha vinto l’Irish Times ESB Theatre Award. Le sue altre produzioni operistiche includono L’Italiana in Algeri al Teatro Olimpico di Vicenza, La gazza ladra in una co-produzione del Rossini Opera Festival di Pesaro con i teatri di Bologna e di Verona (la produzione ha vinto nel 2008 il Premio Franco Abbiati), Lucia di LammermoorIl CorsaroLuisa Miller e Poliuto a Zurigo, Roméo et Juliette e un ciclo Mozart/Da Ponte al Teatro La Fenice di Venezia, Die Entführung aus dem Serail al San Carlo di Napoli, La scala di seta al Rossini Opera Festival e al Teatro alla Scala, Il Barbiere di Siviglia al Grand Théâtre de Genève, Madama Butterfly a Torino, L’elisir d’amore a Valencia, Graz e Madrid, The Greek Passion di Martinů di Palermo, Così fan tutte al New National Theatre di Tokyo, il Trittico di Puccini al Theater an der Wien e alla Royal Opera di Copenhagen, Un ballo in maschera al Teatro alla Scala, Idomeneo al Theater an der Wien e The Rake’s Progress presso l’Opernhaus di Lipsia e La Fenice di Venezia. Ha fatto il suo debutto al Festival di Salisburgo con La bohème nel 2012 e vi è ritornato per Falstaff nel 2013 e La Cenerentola nel 2014. La stagione 2014/15 include Il viaggio a Reims di Rossini alla Nederlandse Opera di Amsterdam, Guillaume Tell alla Royal Opera House di Londra e riprese delle sue produzioni de Il Barbiere di Siviglia e Così fan tutte rispettivamente all’Opéra di Parigi e al Liceu di Barcellona. Tra gli impegni della stagione 2015/2016 figurano nuove produzioni del Flauto magico di Mozart alla Fenice di Venezia, di Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Covent Garden di Londra (Olivier Award 2016) e dell’Otello di Rossini a Vienna; la ripresa del Trittico all’Opera di Roma, il debutto alla Komische Oper di Berlino con Cendrillon di Massenet e il ritorno al Rossini Opera Festival di Pesaro con una nuova produzione de La donna del lago. Nell’autunno 2016 è stato impegnato con due nuove produzioni: Samson et Dalila di Saint-Saëns all’Opéra di Parigi e Aquagranda di Perocco alla Fenice di Venezia. Tra gli appuntamenti del 2017 Falstaff alla Scala di Milano, Viaggio a Reims al Kongelige Teater di Copenhagen e all’Opera di Roma, Die Zauberflöte all’Opera di Firenze, Idomeneo per il Maggio Musicale Fiorentino a Pistoia, una nuova produzione di Rigoletto all’Opera di Amsterdam e della Dannazione di Faust per l’inaugurazione dell’Opera di Roma. Nella prima metà del 2018 il regista sarà impegnato con tre nuove produzioni: Die lustige Witwe di Lehár alla Fenice di Venezia, The Midsummer night’s dream di Britten al Theater an der Wien di Vienna e Don Pasquale di Donizetti al Palais Garnier – Opéra de Paris.

DAVIDE LIVERMORE, IL BARBIERE DI SIVIGLIA in STREAMING 11 Aprile 2020 #liberiamogliarchivi
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Dal Teatro dell’Opera di Roma “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini. Direttore Donato Renzetti. #RAIPLAY

https://www.raiplay.it/video/2018/05/Il-barbiere-di-Siviglia-Teatro-dell-Opera-di-Roma-4312dd3d-9ed8-4b9d-b54d-375e77d39874.html

  • Regia: Davide Livermore
  • Interpreti: Chiara Amarù, Edgardo Rocha, Florian Sempey, Ildebrando D’Arcangelo, Simone Del Savio, Vincenzo Nizzardo, Eleonora de la Pena, Sax Nicosia

Il ratto del serraglio di Mozart nella versione di STREHLER/DAMIANI dal TEATRO ALLA SCALA e RAIPLAY #liberiamogliarchivi
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Dal Teatro alla Scala “Il ratto dal serraglio” di Mozart nel leggendario allestimento di Giorgio Strehler con le scene e i costumi di Luciano Damiani. Sul podio Zubin Mehta, tra gli interpreti Lenneke Ruiten, Sabine Devieilhe, Mauro Peter, Maximilian Schmitt. Regia tv di Daniela Vismara. Credits foto: © Teatro alla Scala – Brescia e Amisano

Nel 2017 il Teatro alla Scala ricordava nel ventennale della scomparsa di Giorgio Strehler e nel decennale della scomparsa di Luciano Damiani, una delle coppie regista/scenografo più straordinarie del teatro italiano riportando in scena il leggendario allestimento de Die Entführung aus dem Serail presentato nel 1965 al Festival di Salisburgo con la direzione di Zubin Mehta, che aveva allora 29 anni, e più volte ripreso nello stesso festival e alla Scala. Lo spettacolo, celebre per il magistrale uso delle luci e delle silhouettes, tornava al Piermarini con il direttore che lo aveva visto nascere e con un cast che comprende alcune delle migliori voci mozartiane del nostro tempo: tra cui Sabine Devieilhe al debutto scaligero, accanto a Lenneke Ruiten, Mauro Peter, Tobias Kehrer e Maximilian Schmitt. Nella parte parlata del saggio Bassa Selim è in scena Cornelius Obonya, continuatore della tradizione della più prestigiosa famiglia di attori del teatro austriaco.

Così il M° Mehta ricorda la nascita dello spettacolo a Salisburgo: “Rammento con gioia il lavoro di Strehler, con le scene di Luciano Damiani. Era geniale l’idea di mettere i dialoghi in piena luce, mentre le arie venivano eseguite in silhouette. Quel gioco di contrasti fu uno dei più fantastici colpi di teatro inventati da Strehler”.