Lunedì 11 Aprile h.14:30, Dipartimento Beni Culturali, Milano: incontro su “Auto rappresentazione, identità e genere: raccontare con le immagini” con Eleonora Sabet e Marzio Villa del collettivo usthey Narrative. Anche in streaming.
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ELEONORA SABET

Eleonora Sabet è un’autrice di origini Siriane-Palestinesi, nata a Milano nel 1995. È autodidatta e si avvicina alla fotografia attraverso gli autoritratti. Nel 2018 parte per il Medio Oriente per scoprire le origini della sua famiglia e sviluppare progetti personali. Nel 2019 vince una borsa di studio con VII Academy per “Photojournalism Survival Kit” workshop tenuto da Ron Haviv, dopo quell’esperienza la nomina per il 6×6 Global Talent Program World Press Photo. Nel 2020 ha Maggie Steber come insegnante e la guida nella ricerca fotografica sulla sua famiglia. Nel 2021 il suo progetto “Confined Youth” è selezionato per عــمـان – الـــصـورة مـهــرجــان Image Festival

Amman. È resident artist su OEG — Open Edition Gallery di Perimetro e il suo lavoro è selezionato dai curatori Claudio Composti, Hester Keijser and Enrico Stefanelli. Nel 2021, pubblica il suo primo libro fotografico “The Memory Of You Still Hurts”, viene rappresentata da Heillandi Gallery, JERGON, e co-fonda usthey NARRATIVE, collettivo nato con lo scopo di diffondere le esperienze di fotografi che rappresentano minoranze sociali. Nel 2022 viene pubblicato da Milano Urban Center e Triennale “Dimenticare La Notte”, progetto che fa focus sulla relazione fra il genere femminile e la notte raccontata in quanto spazio e tempo. I suoi lavori sono esposti al festival Sexy Period, Through Sexuality ideato da Mulieris. È una dei fotografi selezionati per il Camera Club Milano, iniziativa nata da Self Publish, Be Happy. Collabora attivamente con BASE Milano tenendo il corso di formazione “FIRST OF ALL, rappresentazioni fotografiche inclusive”.

MARZIO EMILIO VILLA

Marzio Emilio Villa è un artista Black-indigenous nato in Brasile nel 1987, vive e lavora a Milano. La sua ricerca visiva si focalizza sulle disparità sociali, indagando le realtà discriminatorie e le strutture sociali europee e internazionali. Attraverso i suoi lavori, si dedica a un’introspezione sociologica su temi che partono dal colonialismo, dalle reminiscenze presenti nella celebrazione architettonica dei monumenti, dall’urbanistica in rapporto alle disparità sociali, dall’etica nel processo fotografico, ponendo attenzione agli effetti della civilizzazione e alle sue complessità strutturali, con empatia verso le identità collettive e individuali.

Dal 2012 espone in maniera ricorrente presso la galleria parigina Myriam Bouagal Galerie. Nel 2016 diventa autore all’interno della galleria Heillandi Gallery. Nel 2017 entra a far parte del collettivo internazionale Hans Lucas. Nel 2019, suo progetto “La marée de la mémoire” viene esposto a Voies off – Rencontres D’arles e da Leica Galerie di Parigi. Nel 2020 collabora attivamente con il quotidiano Wall Street Journal. Nel 2021, dona la sua opera “Kahnawá:ke, native sacred land occupied” al Museo Lia di La Spezia, esposta affianco ad un capriccio di Canaletto. A fine 2021 co-fonda usthey NARRATIVE, collettivo nato per rappresentare fotografi che fanno parte di minoranze. Sempre nello stesso anno, il suo lavoro “Privileges” entra a far parte della collezione permanente del MUDEC di Milano ed esporre da Marsèll nel contesto Photo Vogue festival. Fa parte dei fotografi selezionati per il Camera Club Milano, iniziativa nata da Self Publish, Be Happy e Collabora attivamente con BASE Milano tenendo il workshop “FIRST OF ALL, rappresentazioni fotografiche inclusive”.


Marzio Emilio Villa
pronouns: he/him
@you_is_photographustheynarrative.comhanslucas.com