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L’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado organizza la lecture “Immersive virtual reality applied to the theatre” del Prof. Massimo Bergamasco
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S’intitola Teatro e migrazione. Teatro, nazione e identità: tra migrazione e stasi la conferenza mondiale IFTR 2018 che si terrà dal 9 al 13 luglio prossimi a Belgrado.

L’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado in collaborazione con la ricercatrice Anna Monteverdi, presenta la partecipazione del prof. Massimo Bergamasco, professore ordinario di Meccanica applicata, direttore dell’Istituto TeCIP, nonché fondatore del Laboratorio di Robotica Percettiva presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La sua attività di ricerca verte su temi di robotica indossabile, interfacce aptiche e ambienti virtuali.

L’intervento del prof. Bergamasco, intitolato Immersive virtual reality applied to the theatre, avrà luogo martedì 10 luglio alle ore 19.00 presso la Galleria Artget del Centro culturale di Belgrado.

Per ulteriori informazioni: https://www.iftr.org/

GABRIELE MARANGONI: IN LAND metamorfosi sonore del paesaggio 6 luglio 2018 SALINE CONTI VECCHI CAGLIARI
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IN LAND metamorfosi sonore del paesaggio
 
 6 luglio 2018 – CAGLIARI PAESAGGIO 2018 SALINE CONTI VECCHI CAGLIARI dalle ore 20.00
 
 
 SECRET THEATER ENSEMBLE per CAGLIARI PAESAGGIO 2018 COME SUONA UNA SALINA
 
 
SECRET THEATER ENSEMBLE, all’interno della rassegna Cagliari Paesaggio 2018, presenterà un immersivo progetto sonoro e tecnologico che permetterà discoprire il suono di una salina. Il nuovo progetto di Gabriele Marangoni intitolato IN LAND – metamorfosi sonore del paesaggio, creato in collaborazione con il Conservatorio G.P. Da Palestrina di Cagliari ed il FAI – fondo per l’ambiente italiano e realizzato dagli artisti del SECRET THEATER ENSEMBLE,immergerà il pubblico in un’esperienza sonora totalmente in cuffia e permetterà di abbandonarsi alle suggestioni ed alla magia delle Saline Conti Vecchi di Cagliari.
 

Una proposta artistica innovativa e di grande sensibilità, una performance che fa un uso poetico ed estetico della tecnologia binaurale e del paesaggio naturale, il tutto centrato sulla percezione sonora e sulla metamorfosi dello spazio. Suoni ambientali, musicisti dal vivo, percussioni di sale e video installazioni per scoprire come suona una salina.

 
IN LAND è un’esperienza di spostamento e trasfigurazione virtuale dello spazio che usa il canale sonoro e percettivo come mezzo veicolante.
 
Ambientato nelle Saline Conti Vecchi IN LAND permetterà al pubblico, tutto rigorosamente in cuffia, di immergersi in un universo sonoro inedito costruito attraverso il suono del sale e fatto dialogare con musicisti dal vivo. Il pubblico potrà così scoprire attraverso un viaggio meraviglioso e tecnologico come suona una salina ed abbandonarsi a suggestive immagini sonore.
 

 IN LAND  metamorfosi sonore del paesaggio

Cagliari Paesaggio 2018

ideazione: Gabriele Marangoni
realizzazione: Giulia Soravia, Dario Garegnani, Gabriele Marangoni
 
 
SECRET THEATER ENSEMBLE
 
ghost pianist: Aurora Cogliandro
 
ensemble di musicisti del Conservatorio G.P. Da Palestrina di Cagliari
fisarmoniche: Eleonora Steri, Noemi Lampis, Stefano Sebis, Michael Fulgheri, Alberto Caddeo 
percussioni: Daniele Landis, Gianluca Cossu
 
 
responsabile di produzione: Giulia Soravia
 
 
in collaborazione con Conservatorio G.P. Da Palestrina di Cagliari, FAI.

Fernando Mastropasqua parla di Robert Lepage
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Fernando Mastropasqua ha scritto l’introduzione al libro di ANNA MONTEVERDI MEMORIA MASCHERA E MACCHINA NEL TEATRO DI ROBERT LEPAGE

Fernando Mastropasqua è nato nel 1941 a Chiusi in provincia di Siena. Ha insegnato Storia del teatro e dello spettacolo nelle Università di Pisa, Trento e Torino. Tra le sue pubblicazioni: Le feste della rivoluzione francese, Milano, Mursia, 1976; Metamorfosi del teatro, Napoli, ESI, 1998; In cammino verso Amleto (Craig e Shakespeare), Pisa, BFS, 2000; Teatro provincia dell’uomo, Livorno, Frediani, 2004; La scena rituale, Roma, Carocci, 2007. In collaborazione con Ferdinando Falossi ha pubblicato L’incanto della maschera e La poesia della maschera, Torino, Prinp, 2014 e 2015. Collabora alla rivista “Critica d’Arte”.

 

Al Teatro Dimora L’Arboreto dal 2 al 5 luglio Chroma Keys residenza creativa per la ricerca e la produzione della performace site-specific di Motus per Santarcangelo Festival
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residenza creativa per la ricerca e la produzione della performace site-specific di Motus per Santarcangelo Festival

di Enrico CasagrandeDaniela Nicolò e Silvia Calderoni
tecnica e video design Paride DonatelliAndrea Gallo e Alessio Spirli (aqua micans group)
una produzione Motus con Santarcangelo Festival
con il sostegno di MiBACTRegione Emilia-Romagna
si ringrazia Matteo Marelli per la collaborazione

residenza creativa L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino

 

Abbiamo bisogno d’aria, dell’imprevisto degli spazi aperti… e, come in un piano sequenza senza inizio né fine, di metterci ancora in viaggio con altri esseri alieni. Dopo anni di tournée in teatri oscuri e artificiali, luoghi connotati e uscite di sicurezza, torniamo allo smarrimento del Fuori. Per questa edizione del festival, tutta all’insegna dello stupore/terrore per l’imprevisto, scegliamo proprio il cuore di Santarcangelo, piazza Ganganelli, per sondare i nostri peak. Questa performance-scheggia impazzita di Panorama è un tributo dal sapore cinematografico all’andare senza meta, sfidando gli angoli inquieti della percezione visiva. I vecchi artifici, Truka e Chroma Key ci aiuteranno a spostare l’asse del vero, ad aggiungere finzione alla finzione, “assaltando l’impossibile” sino a… che fare? Ad esempio, lanciarsi in una corsa sfrenata con l’auto ed entrare dritti in mezzo al mare, come i protagonisti di Pierrot le fou di J.L. Godard!

Presentazione

7 – 8 luglioore 21.30 – Piazza Ganganelli – Santarcangelo di Romagna (RN)
nel programma di Santarcangelo Festival

 

Motus nasce nel 1991, compagnia nomade e indipendente, in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. I fondatori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno civile attraversando immaginari che hanno riattivato le visioni di alcuni tra i più scomodi “poeti” della contemporaneità. Compie venticinque anni la compagnia fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò: un anniversario importante per il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, che ha saputo prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente. Ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare alla radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca o a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia dell’emigrazione e di creare instant community in tutto il mondo.
Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro. Silvia Calderoni, attrice di Motus dal 2005, ha vinto diversi premi tra cui premio UBU come migliore attrice Italiana (2009), MArteAwards (2013), Elisabetta Turroni (2014) e Virginia Reiter (2015).
Liberi pensatori, portano i loro spettacoli nel mondo, da Under the Radar (NYC), al Festival TransAmériques (Montréal), Santiago a Mil (Cile), Fiba Festival (Buenos Aires), e in tutta Europa.

www.motusonline.com

VFrame by Adam Harvey: Machine learning for Human Rights researchers and Investigative Journalists
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VFRAME is a computer vision toolkit designed for human rights researchers and investigative journalists

VFrame

Project from Adam Harvey creates tools using Machine Learning for human rights researchers and investigative journalists – the video above demonstrates visual recognition of munition and shells:

Accelerating Human Rights Investigations with Computer Vision

People caught in conflict zones such as the Syrian conflict frequently post videos online that contain critical information for human rights investigations. But manually reviewing these videos is expensive, does not scale, and can cause vicarious trauma. As an increasing number of videos are posted, a new approach is needed.

VFRAME is a computer vision framework being developed to address these demands. It provides researchers and technologists with access to state-of-the-art tools to locate objects of interest, extract visual metadata, query related media, organize and annotate custom datasets, and provide filtering for traumatic content.

VFRAME is currently working directly with the Syrian Archive to establish the most effective and relevant tools for improving their workflow. Phase 1 of VFRAME will research and develop the following capabilities:

Visual Taxonomy
To understand how objects can be annotated for training datasets, they are first stuctured into a visual hierachy that defines and links signature visual characteristics
Custom Datasets
Using the visual taxonomy, datasets can be constructed using a new web-based annotation platform developed specifically for VFRAME
Object Detection
Using the custom datasets, state-of-the-art object detection algorithms are trained to locate and quantify objects of interest in large video datasets
Scene Metadata
Additional visual metadata such as scene attributes will provide researchers with more keywords to search and link videos
Graphic Filtering
Manually reviewing videos from conflict zones can cause vicarious trauma. VFRAME is creating graphic filtering capabilities to provide relief from reviewing traumatic content
Visual Metadata API
VFRAME converts videos into RESTful API endpoints that can be integrated into other workflows and custom search engines

Sulla rivista interuniversitaria ARABESCHI l’articolo su 887 di LEPAGE di Anna Monteverdi
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Il saggio di Anna Monteverdi sullo spettacolo di LEPAGE  887 nella sua veste di “racconto autofinzionale” è stato pubblicato nella rivista interuniversitaria di Catania ARABESCHI  n.11

Lo spettacolo 887 dell’eclettico artista teatrale canadese Robert Lepage è un’incursione nel mondo della memoria, una storia che inizia nei suoi ricordi di infanzia. Attraverso la costurzione di un allestimento scenografico ʻtrasformistaʼ, l’autore si immerge nel cuore della propria memoria, interrogandosi sui suoi meccanismi (Perché ricordiamo il numero di telefono della nostra gioventù, quando dimentichiamo il presente? Perché le informazioni inutili persistono, mentre altre, più utili, evadono?). Il saggio prende in esame il processo creativo dello spettacolo di Lepage alla luce della tecnica dell’ʻautofinzioneʼ, che permette all’artista di alimentare la realtà autobiografica con elementi a metà tra verità e fantasia.

The show 887 directed by the eclectic theatrical Canadian artist Robert Lepage is a foray into the world of memory, a story that begins in his childhood memories. Through the set-up of a scenographic setting ʻtransformativeʼ, the author immerses himself in the heart of his memory, questioning about his mechanisms (Why do we remember the phone number of our youth, while we forget the current one? Why does useless information persist, while others, more useful, escape?). The essay examines the creative process of the Lepage’s show in light of the ‘autofiction’ technique, which allows the artist to feed the autobiographical reality with elements halfway between truth and fantasy.

http://www.arabeschi.it/authors/anna-maria-monteverdi/

 

 

June 26 at 17.00 presentation at Teatro Potlach-Festival FLIPT of the book “Memoria, maschera e macchina nel teatro di Robert Lepage”
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FLIPT – Festival Laboratorio Interculturale di Pratiche Teatrali
June 26 at 17.00 presentation at Teatro Potlach of the book “Memoria, maschera e macchina nel teatro di Robert Lepage” (Memory, mask and machine in the theater of Robert Lepage) with the author Anna Maria Monteverdi.

https://www.youtube.com/watch?v=xJeboqCYHNQ

 

Memoria Maschera e Macchina al Festival Inequilibrio.Introduce Massimo Bergamasco
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Il volume Memoria maschera e macchina nel teatro di Robert Lepage (Meltemi editore).  di Anna Maria Monteverdi appena edito per Meltemi con introduzione di Fernando Mastropasqua., sarà presentato per la prima volta a Castiglioncello il 20 giugno alle ore 16 nell’ambito del  Festival di Teatro “Inequilibrio” diretto da Fabio Masi e Angela Fumarola.

L’incontro vede la partecipazione insieme all’autrice, dell’Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Rosignano Veronica Moretti  e di Massimo Bergamasco, docente di Ingegneria Meccanica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.  

L’ incontro è legato al Contest Giovani Innovatori 2018 promosso dal Comune di Rosignano Marittimo.

Memoria, maschera e macchina sono termini interscambiabili nel teatro di Robert Lepage, regista e interprete teatrale franco-canadese considerato tra i più grandi autori della scena contemporanea che usa i nuovi media; se la sua drammaturgia scava l’io del personaggio portando alla luce un vero e proprio arsenale di memorie personali e collettive, la macchina scenica video diventa il doppio del soggetto, specchio della sua interiorità più profonda. La perfetta corrispondenza tra trasformazione interiore del personaggio e trasformazione della scena determinano la caratteristica della macchina teatrale nel suo complesso che raffigura, come maschera, il limite tra visibile e invisibile. Il volume contiene interviste a Robert Lepage e allo scenografo Carl Fillion e un’antologia critica con saggi di Massimo Bergamasco, Vincenzo Sansone, Erica Magris, Giancarla Carboni, Francesca Pasquinucci, Andrea Lanini, Ilaria Bellini, Sara Russo, Elisa Lombardi, Claudio Longhi.

Anna Maria Monteverdi è ricercatore di Storia del Teatro all’Università Statale di Milano e docente aggregato di Storia della Scenografia. Insegna Cultura digitale alla Alma Artis Academy di Pisa ed è coordinatrice della Scuola di Arti e Nuove tecnologie dell’Accademia. Esperta di Digital Performance ha pubblicato: Nuovi media nuovo teatro (FrancoAngeli 2011), Rimediando il teatro con le ombre, le macchine e i new media (Ed.Giacché 2013), Le arti multimediali digitali (Garzanti 2005 ). Ha realizzato documentari teatrali per Rai5.

Massimo Bergamasco: Ordinario di Meccanica Applicata presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è Direttore dell’Istituto di Tecnologie per la Comunicazione, Informazione e Percezione della Scuola. Ha fondato nel 1991 il Laboratorio di Robotica Percettiva, dove svolge attività di ricerca su temi di Robotica Indossabile, Interfacce Aptiche e Ambienti Virtuali.