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“Le immagini dei gesti, i gesti delle immagini”, installazione interattiva di Studio Azzurro- Palazzo Mediceo, Serravezza inaugurazione sabato 15 giugno
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Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica

Palazzo Mediceo

Seravezza

“Le immagini dei gesti, i gesti delle immagini”

installazione interattiva sull’identità della memoria

a cura di STUDIO AZZURRO

inaugurazione

sabato 15 giugno 2019 ore 18

La Fondazione Terre Medicee e il Comune di Seravezza con la co-organizzazione di Stefano Leone e Maurizio Marco Tozzi sono lieti di presentare “Le immagini dei gesti, i gesti delle immagini”, installazione interattiva sull’identità della memoria, a cura di Studio Azzurro che sarà inaugurata a Palazzo Mediceo sabato 15 giugno alle ore 18.

L’opera nasce come completamento di un’esperienza laboratoriale tenutasi lo scorso aprile da  Leonardo Sangiorgi (co-fondatore di Studio Azzurro, il più importante studio di produzione multimediale in Italia), coadiuvato da Marco Ferrari, avente come temi il territorio e le tradizioni della Versilia Storica che sono raccolti all’interno del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari sito nel Palazzo Mediceo di Seravezza, Patrimonio dell’Unesco.

I partecipanti al workshop Martina Agostini, Indiara Di Benedetto, Lisha Liang, Zhu Yaning, Yang Zheming hanno raccolto ben 18 testimonianze legate appunto alle tematiche del Museo: dall’agricoltura alla casa, dalle ferriere alla tessitura, dall’escavazione alla lavorazione del marmo fino alla scultura, dagli antichi mestieri al difficoltoso impegno di tramandarli visto il raro coinvolgendo delle nuove generazioni.

Mai come in questo momento, le tecnologie che abbiamo a disposizione, si sono rivelate utili strumenti, per salvaguardare, valorizzare e diffondere, quei particolari e preziosi beni culturali, recentemente e ormai universalmente riconosciuti che vanno sotto il nome di beni non tangibili o immateriali. Fra questi, la memoria, i ricordi e le testimonianze, sono beni dal valore molto forte e particolare, legato strettamente alla vita delle persone che con loro vivono e scompaiono e che proprio per la fragilità e la qualità umana e soprattutto per la forza poetica ed emotiva della loro natura, meritano e richiedono una particolare attenzione, nella loro raccolta e salvaguardia, nel modo di riproporli e diffonderli e nella forza e nell’intensità, infine, di farli diventare patrimonio culturale comune.

Testimoni dell’installazione interattiva “Le immagini dei gesti, i gesti delle immagini” al Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari di Seravezza sono: Paola Aringes, Ilva Barsanti, Loredana Barsanti, Giuliano Bartolomei, Battista Bramanti, Franco Cervietti, Sara Dario, Francesco Felici, Sirio Gherardi, Guido Leonetti, Sauro Mattei, Gaetano Migliorini, Roberto Migliorini, Marcello Milani, Rolando Tommasi, Luciano Vangelisti, Alberto Vannucci, Franco Viviani. Lo spettatore avvicinandosi ai monitor, posizionati all’interno delle sale del Museo, vedrà le testimonianze avviarsi automaticamente. Un percorso molto interessante che attraverso la multimedialità valorizza maggiormente i componenti sociali ed antropologici dello spazio museale.

Si ringraziano per la collaborazione i tecnici audio Luca Bimbi e Giuseppe Rotondi.

STUDIO AZZURRO

Gruppo di ricerca artistica, fondato a Milano, nel 1982, da Fabio Cirifino, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi, ai quali si è aggiunto, nel 1995, Stefano Roveda.

Con la realizzazione di videoambienti, ambienti sensibili, percorsi museali, performance teatrali e film, disegna un percorso artistico trasversale alle tradizionali discipline e forma un gruppo di lavoro aperto a differenti contributi e importanti collaborazioni.

La ricerca artistica inizialmente si orienta verso la realizzazione di videoambientazioni, in cui viene sperimentata l’integrazione tra immagine elettronica e ambiente fisico, in modo da rendere centrale lo spettatore e i percorsi percettivi in cui è iscritto. Nel 1995 inizia la realizzazione degli ambienti sensibili, ambienti che reagiscono alle sollecitazioni di chi li pratica, e in cui la narrazione deriva dalla presenza delle persone e dai loro gesti. L’interazione coi dispositivi avviene attraverso interfacce naturali innescate dalla gestualità quotidiana: toccare, calpestare, emettere suoni.

Con gli anni Duemila il bisogno di un confronto con il territorio fa orientare la progettazione verso mostre e percorsi museali, offrendo una nuova modalità di fruizione per temi legati alle comunità territoriali e alla valorizzazione della loro memoria, inaugurando la formula dei musei di narrazione e successivamente quella dei portatori di storie.

Info:

Fondazione Terre Medicee

Viale Leonetto Amadei, 230

55047 Seravezza LU

Tel. 0584757443

mail: segreteria@terremedicee.it

Castello di RIVOLI, Hito Steyerl. The City of Broken Windows / La città delle finestre rotte
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Hito Steyerl. The City of Broken Windows / La città delle finestre rotte

 A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio

1 novembre 2018 – 30 giugno 2019

Inaugurazione: 31 ottobre 2018, ore 19

 

Hito Steyerl (Monaco, 1966) è una tra gli artisti e teorici più attivi del nostro tempo e le sue riflessioni sulla possibilità di pensiero critico nell’era digitale hanno influenzato il lavoro di numerosi artisti. Ha rappresentato la Germania alla 56. Biennale di Venezia nel 2015. La sua opera si concentra sul ruolo dei media, della tecnologia e della circolazione delle immagini nell’era della globalizzazione. Sconfinando dal cinema all’arte visiva e viceversa, l’artista realizza installazioni in cui la produzione filmica viene associata alla costruzione di ambienti immersivi ed estranianti.

In occasione della mostra nella Manica Lunga del Castello di Rivoli, Steyerl crea una nuova installazione multimediale basata sul suono, sul video e sull’intervento architettonico. Steyerl presenta in anteprima The City of Broken Windows (La città delle finestre rotte, 2018), nata dalla sua ricerca attorno alle industrie di AI (artificial intelligence), sulle tecnologie di sorveglianza e attorno al ruolo che i musei d’arte contemporanea svolgono nella società oggi. L’artista indaga il modo in cui l’intelligenza artificiale influenza il nostro ambiente urbano e come possano emergere atti pittorici alternativi in spazi pubblici. Schermi, finestre, cristalli liquidi e non liquidi si legano tutti insieme in questa nuova installazione, la prima realizzata dall’artista dopo Hell Yeah We Fuck Die (Eh già cazzo moriamo, 2016), nella quale Steyerl esaminava la performatività e la precarietà dei robot. Creata per la Biennale di San Paolo, l’installazione Hell Yeah We Fuck Die è stata recentemente esposta a Skulptur Projekte a Münster (2017), è attualmente in mostra al Kunstmuseum di Basilea ed è stata acquisita per le Collezioni del Castello di Rivoli.

 The City of Broken Windows ruota attorno a registrazioni alterate di suoni; come in una sinfonia atonale e disturbante, esse documentano il processo d’apprendimento dell’intelligenza artificiale alla quale viene insegnato come riconoscere il rumore di finestre che si rompono, una pratica comune all’industria e alla tecnologia della sicurezza nella nostra società. Il progetto di Steyerl offre un contributo cruciale e una prospettiva intrigante su come l’immaginario contemporaneo digitale plasmi le emozioni e l’esperienza del reale.

Fra l’altro, Chris Toepfer, protagonista della nuova opera, occluderà il Castello di Rivoli con un dipinto trompe l’oeil.

Le riflessioni di Steyerl sono contenute nei suoi numerosi scritti. Tra i suoi testi più importanti, ha pubblicato In Defense of the Poor Image (In difesa dell’immagine povera) nella rivista online e-flux nel 2009. Recentemente, i suoi scritti sono stati raccolti in volumi come The Wretched of the Screen (I dannati dello schermo), e-flux e Sternberg Press, 2012 e Duty Free Art. Art In the Age of Planetary Civil War, Verso Press, Londra e New York, 2017, pubblicato in Italia con il titolo Duty Free Art. L’arte nell’epoca della guerra civile planetaria,Johan & Levi, 2018.

La mostra sarà accompagnata da una nuova pubblicazione a cura del Castello di Rivoli per i tipi di Skira e da un simposio sull’intelligenza artificiale che si terrà il 12 dicembre 2018 al quale parteciperà tra gli altri Esther Leslie, Professore di Estetica Politica presso Birkbeck, University of London.

Curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio

Mostra “RE.USE. Scarti, oggetti ed ecologia nell’arte contemporanea” a cura di Valerio Deho. Dal 24 Ottobre 2018 al 10 Febbraio 2019 TREVISO
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Dal 24 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 la citta’ di Treviso ospitera’ la mostra “RE.USE. Scarti, oggetti ed ecologia nell’arte contemporanea” a cura di Valerio Deho.

L’esposizione traccia un viaggio nella storia dell’arte e nella cultura artistica, dal Novecento fino ai nostri giorni, per guardare in dettaglio come il tema del Riuso/Re.Use e’ stato affrontato nelle varie decadi e dai vari artisti e come questo grande tema continua a produrre opere e a stimolare la creativita’ delle attuali generazioni, ricoprendo un ruolo attivo e propositivo per comunicare al pubblico valori condivisi socialmente rilevanti.

Non a caso, questa mostra vedra’ la luce nella citta’ di Treviso, storicamente definita green friendly e attenta alle tematiche ambientali.

Attraverso le opere di grandi artisti come Marcel DuchampPiero ManzoniMichelangelo PistolettoAlberto BurriMimmo RotellaTony Cragg e Damien Hirst, solo per citarne alcuni, l’esposizione si propone di documentare in un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri, il rapporto continuo che l’arte ha avuto con gli oggetti d’uso comune e con gli scarti. La mostra sara’, quindi, un vero e proprio viaggio per ammirare la nascita, l’evoluzione e lo stato attuale del concetto di riutilizzo con finalita’ etica ed estetica nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.

Pollock e la scuola di New York al Vittoriano a ROMA dal 10 ottobre
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Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione: arriva a Roma l’action painting di Pollock e dei più grandi rappresentanti della Scuola di New York.

Dal 10 ottobre l’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New YorkJackson PollockMark RothkoWillem de KooningFranz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.

Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori – tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e del Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin, Carrie Springer con Luca Beatrice.

ORARI

da lunedì a giovedì 9.30 – 19.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.00
domenica 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Aperture straordinarie
Giovedì 1 novembre 9.30 – 19.30
Sabato 8 dicembre 9.30 – 22.00
Lunedì 24 dicembre 9.30 – 15.30
Martedì 25 dicembre 15.30 – 20.30
Mercoledì 26 dicembre 9.30 – 20.30
Lunedì 31 dicembre 9.30 – 15.30
Martedì 1 gennaio 15.30 – 19.30
Domenica 6 gennaio 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

BIGLIETTI

Intero 15€ + 1,50€ prevendita
Acquistabile online

Ridotto generico 13€ + 1,50€ prevendita
Acquistabile online:
visitatori da 11 a 18 anni, visitatori oltre i 65 anni con documento, studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento)

Ridotto generico 13€ 
Acquistabile solo in cassa al momento dell’ingresso:

Gli appuntamenti di Studio azzurro a settembre e ottobre
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13 settembre 
intervento al 40° Congresso UID (Unione Italiana Disegno)
13-15 settembre
RAPPRESENTAZIONE / MATERIALE / IMMATERIALE 
Drawing as (in)tangible representation
Politecnico di Milano
Milano

dal 17 settembre
IL GIARDINO DELLE COSE
da lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00
e dalle 15,00 alle 18,00
il 24 settembre 
STUDIO AZZURRO. IMMAGINI VIVE
incontro con Fabio Cirifino e Leonardo Sangiorgi 
Istituto Italiano di Cultura a Parigi  
50, rue de Varenne
Paris

19 settembre 
intervento al convegno 
Mostrare. Design integrato dell’allestimento temporaneo
Università Iuav di Venezia
Aula Magna Tolentini
Santa Croce 191, Venezia

dal 22 settembre al 4 novembre
IL NUOTATORE, va troppo spesso ad Heidelberg 
il videoambiente del 1984 è ospitato al Museo Pino Pascali in occasione della mostra MARE MOTUS. Dalla Puglia al Mondo tra antico e contemporaneo. 
Museo Pino Pascali,
Via Parco del Lauro, 119
Polignano a Mare (BA)

28 settembre 
intervento alla International Summer School di Alta Formazione
La CURA DELLA MEMORIA. II edizione. Il racconto dell’esperienza artistica contemporanea 
24-24 settembre
Dipartimento di Studi Umanistici Università di Pavia
Pavia

dal 28 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
SE A PARLARE NON RESTA CHE IL FIUME

ambiente sensibile per le tribù della valle dell’Omo 
in collaborazione con Jane Baldwin, Survival International
e Media Trust Onlus
MUDEC Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano

dal 5 al 22 ottobre
ESPLORAZIONI TRA ARTE E NATURA
mostra dedicata alle Biennali Arte e Natura volute da Sebastiano Antonio De Laurentiis
messa in scena e ambiente sensibile di Studio Azzurro
progetto promosso da Fondazione Aria  con curatela di Valentina Valentini, opere di Studio Azzurro e ZuCreativeLab, in partnership con Artisti per il Matta
Spazio Matta,
via Gran Sasso 53

dal 6 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019
la mostra, a cura di Angela Tecce e Maurizio Tarantino, comprende quattro interventi di Studio Azzurro

Open Codes Living in Digital Worlds. ZKM
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ZKM | Karlsruhe Lorenzstraße 19
76135 Karlsruhe Germany

TO UNDERSTAND THE WORLD WE INHABIT.
TO UNDERSTAND THE WORLD WE LIVE IN.
TO UNDERSTAND THE WORLD THAT SUSTAINS US.

Today we live in a globalized world that is controlled and created by digital codes. From communication to transportation (of people, goods, and messages), everything is guided by codes. Mathematics and mechanics have created a new tool-based world, erected by engineers, physicists, and programmers.

From the binary code (Leibniz) to Morse code, from cosmic code to the genetic code, we live in a world of codes. This exhibition, a collection of artworks and scientific works gives you the opportunity to understand this world. It will be a code-curated exhibition and demand new behavior from the visitors. The exhibition will be a mix of a laboratory and a lounge, a learning environment and a »Club Mediterranée«. Together with our visitors, we would like to try out new and perhaps unusual formats of education and learning, creating new approaches to knowledge in a relaxed and learning-stimulating atmosphere.

Programming, learning with bots and other new technologies should no longer pose a limit to education, but should give everyone the opportunity to understand the background to our digital world of today. Whether with free entry to the exhibition, snacks and drinks at the museum or natural work in the museum field – the exhibition will change the approach to museum installations as an educational policy experiment in the area of »Audience Development«. The museum will be worthwhile for its visitors in the truest sense of the word.

Artworks and scientific works based on digital as well as on analog codes are presented in the exhibition. The works visualize and explain the complex dynamics of codes, and the way in which they are increasingly shaping the way we live and perceive the world. The exhibition analyzes the ingress of codes into our lives, and the structures of knowledge they generate.

Supporting
Program The exhibition is accompanied by an extensive supporting program including lectures, film screenings and symposia. In addition, the ZKM, in collaboration with the Council of Europe, is organizing the »4th Council of Europe Platform Exchange on Culture and Digitization« on Friday, October 20, 2017, on the subject of »Empowering Democracy through Culture: Digital Tools for Culturally Competent Citizens«. On Thursday, November 2, 2017, the ZKM will hold the panel discussion »Digital Sovereignty«. Prominent representatives of science, economy and politics will discuss the sensitivity of digital traces in today’s society.

Credits
Peter Weibel (Curator), Lívia Nolasco-Rózsás (Co-Curator)
Yasemin Keskintepe (Co-Curator), Blanca Giménez (Co-Curator)

Exhibitions team
Nathalia Fuchs, external advisor
Christian Lölkes, scientific advisor
Franz Pichler, external advisor

Organization / Institution
ZKM | Karlsruhe