Torino 15 novembre, My Cat Is An Alien. The other sound of art”:  PRESENTAZIONE CATALOGO E LIVE PERFORMANCE
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My Cat Is An Alien. The other sound of art”: 
PRESENTAZIONE CATALOGO E LIVE PERFORMANCE
*** ingresso libero ***

Il 15 novembre 2017 (dalle 21:00 alle 23:00), presso il Circolo della Stampa, Palazzo Ceriana Mayneri, a Torino, in Corso Stati Uniti n. 27, i fratelli Maurizio e Roberto Opalio, artisti torinesi noti in ambito internazionale con il nome di “My Cat Is An Alien – MCIAA”, presenteranno la loro prima monografia d’arte, il volume dal titolo “My Cat Is An Alien. The other sound of art” (Edizioni Kappabit, 2017), a cura di Marco Contini.

Introdurranno:

– Massimiliano Busti, dal 1996, redattore della rivista Blow Up, dal 2002 con l’Ass. Culturale moorroom organizza festival (Sonìcity, 90dB), mostre, concerti, istallazioni e workshop di ricerca artistica e sound art. Autore de “The Hysterical Mystery Tour” (Tuttle Edizioni, 2016)

– Marco Contini, curatore del volume “My Cat Is An Alien. The other sound of art”, responsabile delle Edizioni Kappabit e della Galleria Contact artecontemporanea, Roma (Galleria di riferimento dei MCIAA)

Nel corso della serata i My Cat Is An Alien, in qualità di “radicali compositori istantanei”, metteranno in opera un’esclusiva live performance audiovisuale, espressione sintetica della loro arte, strettamente aderente alla particolarità della location e all’eccezionalità dell’occasione.
Non si seguirà, quindi, un copione, uno schema prestabilito, ma si esprimeranno le emozioni del momento, secondo quello che si definisce un “flusso ascensionale”. La performance intende coinvolgere totalmente lo spettatore, che potrà interagire e si ritroverà immerso in un’atmosfera coinvolgente. Si opererà la metamorfosi dello spettatore passivo in spettatore e “ascoltatore attivo”, protagonista assoluto dello spettacolo.
Si tratta dunque di un evento irripetibile di arte performativa, incentrato su composizioni “istantanee” ed estemporanee, per far sì che la musica esprima l’istante, l’hic et nunc dell’arte, conferendo alla performance la connotazione essenziale di “musica altra dell’arte”.