SoundImageCulture / SIC can make you break up the solitude of developing your audiovisual project on your own. It will open you to new possibilities and a collective that can assist you at different levels.
A 16-month-program in Brussels for a maximum of 10 participants :
Filmmakers, artists and anthropologists brainstorming collectively on your project, personal mentoring, encounters with international guests opening you to new points of view on your project, assistance in sound design and editing.
SoundImageCulture / SIC 2018 / 2019 starts in September 2018 and runs till December 2019.
SoundImageCulture / SIC is especially interested in films/videos project proposals in which artistic development goes together with an anthropological approach. The selection is based on an audiovisual project proposal submitted by the candidate which contains the following paragraphs:
> What is the subject of your project and why do you want to make it?
> What’s the relation between the author and his or her subject/ the ‘other’?
> What is your formal approach?
> What is the relation between your subject and the form you choose?
Send us your project proposals :
A short description of your project (1- 3 pages), photos, web links, CV etc…
Deadline : June 30th 2018.
The interviews with selected persons will be held on July 9 and 10th, 2018.
Coaches 2018/2019
Effi & Amir, Mary Jiménez, Jorge Léon, Eric Pauwels, Didier Volckaert. Charo Calvo is the mentor for sound and Sabine Groenewegen the mentor for editing.
Former Guests :
Alexis Destoop, Angela Olga Anderson, Anja Dornieden & Juan David Gonzales Monroy, Ant Hampton, Ben Russell, Britt Hatzius, Dr. Chris Wright, David Toop, Eleonore de Montesquieu, Els Dietvorst, Ergin Cavusoglu, Federico Rossin, Geoffroy De Volder, Genevieve Yue, Itsushi Kawase, Jeff Silva, Kaveh Nabatian, Kristian Petersen, Leora Farber, Lonnie Van Brummelen & Siebren de Haan, Louis Henderson, Meggy Rustamova, Mekhitar Garabedian, Mira Sanders, Pieter Geenen, Ursula Biemann, Wapke Feenstra…
Ritornano gli appuntamenti con la musica organistica promossi dall’Associazione Musicale César Franck.
Venerdì 8 giugno alle 21.15, presso la chiesa Santa Maria Assunta di piazza Beverini si terrà l’evento anteprima della XXVII Rassegna Internazionale d’Organo Città della Spezia, dal titolo Lights and Sounds.
L’evento sarà caratterizzato da un concerto di improvvisazione organistica eseguito da Ferruccio Bartoletti insieme a uno spettacolo di video mapping realizzato dal visual artist Tommaso Rinaldi aka High Files.
Ciò permetterà ai fruitori di vivere un’esperienza totalizzante dove musica e luce daranno nuova vita allo spazio nel quale sono inserite.
L’intento dell’Associazione è quello valorizzare i beni storici della nostra cultura antichi di secoli, utilizzando linguaggi e metodologie attuali
ricercatore di Storia del Teatro al Dipartimento di Beni culturali e ambientali
dell’Università Statale di Milano e docente di Culture digitali all’Accademia di Belle Arti “Alma Artis”, Pisa
Fedele Azari-Fortunato Depero-Krimer
Strategie e manifesti tra Aeropittura e Teatro aereo
giovedì 31 maggio 2018, ore 17.00
Pinacoteca Comunale Carlo Servolini
via Umberto I, n. 63 – Collesalvetti
Giovedì 31 maggio 2018, ore 17.00, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, va in onda la sesta puntata del “Calendario Pinacoteca/Primavera 2018”, dal titolo Pagine di Futurismo: tra storia e scoperte, promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, in occasione della mostra Krimer (Cristoforo Mercati) 1908-1977. Futurista con Marinetti, Vàgero con Viani, in corso alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (fino al 14 giugno, tutti i giovedì, ore 15.30-18.30).
Sarà Annamaria Montevederdi, ricercatore di Storia del Teatro al Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università Statale di Milano e docente di Culture digitali all’Accademia di Belle Arti di Pisa, “Alma Artis”, a curare l’inedita conferenza dal titolo Fedele Azari-Fortunato Depero-Krimer. Strategie e manifesti tra Aeropittura e Teatro aereo.
Destini che si incrociano, battaglie che si completano, ideologie destinate a costituire piattaforme culturali estremamente grintose, ecco il senso di un sodalizio che per la prima volta si configura nella storia del Futurismo con l’apporto di un personaggio dimenticato quale Krimer.
Il teatro aereo futurista e il volo come espressione artistica di stati d’animo propugnati da Fedele Azari sono d’altra parte l’occasione per affrontare le dinamiche dell’intero movimento futurista, che vedeva proprio nel teatro un importante mezzo di comunicazione e linguaggio in cui applicare i principi di dinamicità e sovversione già presenti all’atto di nascita del Manifesto del Futurismo del 1909.
Anna Monteverdi è ricercatore di Storia del Teatro al Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università Statale di Milano e docente di Culture digitali alla Alma Artis Academy di Pisa. Si è occupata della relazione tra le avanguardie storiche e le nuove tecnologie nel volume Le arti multimediali digitali (Garzanti 2005) e del teatro contemporaneo che usa tecnologie digitali e interattive per il volume Nuovi media nuovo teatro (Franco Angeli 2012). Ha appena pubblicato per Meltemi la prima monografia assoluta sul regista teatrale tecnologico Robert Lepage, Memoria maschera e macchina nel teatro di Lepage.
Da quando la nostra Associazione è nata , abbiamo posto all’attenzione dell’opinione pubblica molti casi di concorsi universitari irregolari e procedure di reclutamento poco trasparenti che hanno penalizzato, in molte occasioni, i candidati più meritevoli e con il curriculum scientifico più solido. Abbiamo in archivio una ampia documentazione su questi casi nonché un crescente numero di nuove segnalazioni.
Gli abusi e le irregolarità perpetrate ai concorsi sono delle tipologie più svariate: si passa dai bandi sartoriali o fotografia, alla sopravvalutazione delle pubblicazioni, dalla non congruità ritenuta tale rispetto alla declaratoria del settore scientifico disciplinare, alla non veridicità delle autocertificazioni sui titoli prese per buone dalle commissioni, per fare solo alcuni esempi.
In prima battuta, abbiamo fatto segnalazioni ai rispettivi dipartimenti e atenei dei settori scientifico disciplinari interessati dalle irregolarità, ma non abbiamo avuto alcun riscontro. Abbiamo proposto dei ricorsi ed avuto il conforto di sentenze della giustizia amministrativa, spesso giunte all’ultimo grado di giudizio, ma nonostante ciò gli atenei hanno, in alcuni casi, aggirato, in altri casi, eluso, l’esecuzione delle sentenze. Abbiamo proposto allora delle denunce penali, molte delle quali hanno già avuto il rinvio a giudizio delle commissioni e, in alcuni casi, già condanne definitive.
Queste vicende, che aumentano con il passare dei mesi, dimostrano la profondità e la pervasività del fenomeno del reclutamento irregolare e illegale. Fermo il nostro impegno in tutte le sedi giurisdizionali competenti, al di là dei risultati delle sentenze amministrative, degli sviluppi delle indagini, dell’esito dei processi, facciamo dunque appello alle Istituzioni e alle autorità preposte al controllo, affinché diano una risposta chiara e incontrovertibile censurando questi comportamenti sul piano dell’etica pubblica. Peraltro si tratta di una esigenza impellente e necessaria, anche visto e considerato che, chi si è rivolto all’autorità giudiziaria, a vario livello, è costretto a subire l’isolamento nell’ambiente accademico, oltre a dover affrontare tempi lunghissimi per attendere l’esito giudiziario, nonché onerosi sacrifici in termini di spese legali.
Sul blog di #AlmaArtis, Accademia di Tecnologie di Pisa è appena uscito on line l’articolo di Fabio Giacomazzi su una esperienza di creazione di mappe digitali e di fotografie georiferite all’interno del corso di Culture digitali: Ecco il link! Buona lettura!
L’ultima parte della sua vita Antonin Artaud la passa a progettare quella che a suo parere può essere a tutti gli effetti la prima messa in scena di quello che Marco De Marinis ha definito secondo teatro della crudeltà. Affida alla radio, medium a quel tempo non ancora divenuto di massa, il suo canto e il suo lamento. A quasi un secolo di distanza cosa resta di quella pionieristica trasmissione non andata in onda e soprattutto in cosa quella trasmissione può esserci utile per capire cosa succede oggi ai confini delle tecnologie digitali? Un viaggio da Artaud passando per gli ultimi sviluppi del teatro tecnologico, fino alla digital performance.
Quale immaginario veicola il teatro? Come si rapporta ai media digitali e al loro sviluppo? Cosa significano i robot e i cyborg che popolano la scena? Ragionare su questi temi significa ragionare sullo statuto del teatro e sul suo posto all’interno del mediascapes contemporaneo.
E se il mercato fosse anch’esso una forma di teatro?
DynaFlash: High-speed 8-bit image projector at 1,000fps with 3ms delay
Summary
In the application fields including projection mapping, digital signage, user interface, AR (Augmented Reality), and so on, the projector technology for the image projection to the real-world object has become important. Also, in the industrial application fields such as robot applications, there are various developments of the image sensing systems which consists of a camera and a projector. However, the conventional projectors supposes to project to a static target such as a flat screen. Therefore, although they have high image quality, the frame rate, mainly targeted as 30-120 fps, is not enough performance for the applications described above. To solve this problem, we have developed a working prototype of the high-speed projector “DynaFlash”. DynaFlash can project 8-bit images up to 1,000fps with 3ms delay.
1. 8-bit-level image projection up to 1,000fps
The developed high-speed projector projects 8-bit-level images up to 1,000 fps with the minimum delay of 3 ms using digital micromirror device (DMD) and high-brightness LED. Newly developed high-speed processing modules installed in FPGA control the two devices and this technology enables the performance of high frame rate. Moreover, our own original module of the communication interface is mounted in a computer and transfers images at high speed. This reduces the delay from the image generation to projection within 3 ms at the best performance.
2. New applications in the integration of high-speed projector and high-speed vision
We aim at the development of the new applications by integrating the high-speed projector and the high-speed vision that has ever been developed. As a first example application, we have realized a projection mapping system for the high-speed moving objects. This system recognizes the position of the object by the high-speed vision and projects images to the object with no delay using the high-speed projector. Conventional display technologies have no enough speed performance compared with the motion speed of the object. This causes the large misaligned gap in the interaction of the image projection to the moving object. Our system solves this problem based on the high-speed processing performance. We also plan to develop the sensing with the order of millisecond, for example three-dimensional measurement, whose moment cannot be perceived by human eyes.
Giunge alla sua XVIII edizione il FLIPT – Festival Laboratorio Interculturale di Pratiche Teatrali organizzato dal Teatro Potlach di Fara in Sabina.
Quattordici giorni di laboratori, spettacoli e dialoghi dedicati all’incontro e allo scambio creativo tra diverse culture della performance.
Quest’anno il confronto avverrà tra artisti provenienti da Iran, Danimarca, Grecia, Polonia, Brasile, Ungheria, Germania, India e Italia, che porteranno al festival il proprio contributo attraverso la condivisione della propria personale esperienza teatrale.
Dal 18 giugno al 1 luglio, nella sede del teatro diretto da Pino Di Buduo, pedagoghi di livello internazionale si avvicenderanno nella conduzione di workshop dedicati alla regia e agli elementi fondativi della presenza scenica dell’attore nelle culture orientali e occidentali.
Programma:
18-21 GIUGNO
Laboratorio sulla Commedia dell’Arte
con Claudio De Maglio (Italia)
22-24 GIUGNO
Laboratorio “Esercizi di drammaturgia. Pensare per azioni”
con Eugenio Barba e Julia Varley (Danimarca) per partecipanti e osservatori
25-28 GIUGNO
Laboratorio “Respiro e consapevolezza della performance”
con Tian Mansha (Cina)
29-30 GIUGNO e 1 LUGLIO
Spettacolo “Città Invisibili” con tutti i partecipanti al Festival
E INOLTRE
|Ogni giorno Scuola del Teatro Potlach: la mattina training fisico e vocale, il pomeriggio costruzione e preparazione degli spettacoli “Città Invisibili”.
|Tutte le sere uno spettacolo di Teatro Potlach (Italia), Odin Teatret (Danimarca), Teatr Brama (Polonia), Julio Adriao (Brasile), Fanatika Theatre (India), e molti altri.
Tornano anche ques’anno all’Accademia di Belle Arti di Carrara “I Racconti dell’Arte”, un ciclo di incontri e proiezioni con artisti, autori, curatori e personalità della cultura a cura di Gaia Bindi e Lucilla Meloni.
Martedì 29 Maggio, Sala Marmi, ore 15.00
Conferenza di Gianfranco Pedullà su Le influenze di Gordon Craig sul teatro contemporaneo
Saluto del Direttore Luciano Massari
Introduce Simonetta Baldini
Gianfranco Pedullà – nato a Crotone (KR) il 14/08/57 – vive stabilmente in località di Poppiano (Montespertoli) (FIRENZE)
ATTIVITA’ TEATRALI
Pedullà è specialista del teatro europeo del Novecento, ha organizzato mostre e spettacoli su Gordon Craig, ha approfondito il teatro di Tadeusz Kantor. Tra le sue principali esperienze formative si segnala il laboratorio intensivo Le pratiche del narrare, organizzato dal Centro di sperimentazione teatrale di Pontedera, con maestri come Win Wenders e Andrej Tarkowski. Ha trascorso due anni a Parigi, dove ha studiato teatro con Georges Banu, Peter Brook (seguendo le prove del MAHARABHARATA), Eugenio Barba (sezione ISTA di Marigny). Nel 1980 fonda la Compagnia MASCARA’ TEATRO – divenuta nel 1993 TEATRO POPOLARE D’ARTE -, che opera guidata da una forte attenzione alla formazione del pubblico e lavora per un teatro ‘popolare’ di qualità, accessibile a tutti, al di là di ogni distinzione di età o di cultura. Contemporaneamente il MASCARA’/TEATRO POPOLARE D’ARTE ha prodotto un teatro di forte valenza artistica, un teatro ricco di tensioni contemporanee
*In occasione dell’ultimo appuntamento di Simposio NONE collective vi invita a prendere parte a “Panottico”: esperimento/performance in cui saranno coinvolti tutti i partecipanti.
§ PROGRAMMA Simposio#5 §
– Jaromil (hacker and theorist) (Denis Roio),
– Valentino Catricalà (studioso e critico d’arte contemporanea),
– Marcello Cualbu (Interaction designer, physical computing, Progetto Borca, docente) (Marchesino Pucci),
– Donatella Della Ratta (Ricercatrice di media e culture arabe, docente),
– Lulu Shamiyya, Marco G. Ferrari, Ludovica Manzo, Igor Legari, Giacomo Ancillotto (artists and performers) in L’immagine sparita – improvvisazione voce-video-suono sugli archivi della rivoluzione pacifica, Siria, 2011;
– Being Berber (electropop duo).
Simposio è un programma di incontri, performance e installazioni per indagare il rapporto uomo-macchina nella società contemporanea, e nasce con lo scopo di attivare un network, un confronto pubblico, una riflessione sulla contemporaneità digitale e le sue implicazioni di carattere percettivo, cognitivo, sociale ed economico.
Simposio è un progetto senza scopo di lucro di NONE collective e si svolge in via Giuseppe Libetta, 21 – Roma
Ingressi limitati solo su prenotazione.
Ogni Simposio è accompagnato e sostenuto da aziende agricole e vinicole di ogni regione d’Italia, ogni volta diverse.
Simposio #5 sarà accompagnato da prodotti campani.
Giovedì 31 maggio 2018, ore 17.00, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, va in onda la sesta puntata del “Calendario Pinacoteca/Primavera 2018”, dal titolo Pagine di Futurismo: tra storia e scoperte, promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, in occasione della mostra Krimer (Cristoforo Mercati) 1908-1977. Futurista con Marinetti, Vàgero con Viani, in corso alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (fino al 14 giugno, tutti i giovedì, ore 15.30-18.30).
Sarà Annamaria Montevederdi, ricercatore di Storia del Teatro al Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università Statale di Milano e docente di Culture digitali all’Accademia di Belle Arti di Pisa, “Alma Artis”, a curare l’inedita conferenza dal titolo Fedele Azari-Fortunato Depero-Krimer. Strategie e manifesti tra Aeropittura e Teatro aereo.
Destini che si incrociano, battaglie che si completano, ideologie destinate a costituire piattaforme culturali estremamente grintose, ecco il senso di un sodalizio che per la prima volta si configura nella storia del Futurismo con l’apporto di un personaggio dimenticato quale Krimer.
Il teatro aereo futurista e il volo come espressione artistica di stati d’animo propugnati da Fedele Azari sono d’altra parte l’occasione per affrontare le dinamiche dell’intero movimento futurista, che vedeva proprio nel teatro un importante mezzo di comunicazione e linguaggio in cui applicare i principi di dinamicità e sovversione già presenti all’atto di nascita del Manifesto del Futurismo del 1909.
Chi si occupa di multimedialità e New Media Art sa quanto possano essere “fragili” e di difficile manutenzione opere videoartistiche e interattive inserite in contesti museali specie se classici o in spazi storici. Fanno fatica a “integrarsi” coi colleghi più fortunati che se ne stanno fermi in teche o appese con un chiodo al muro; spesso chi l’ha creata e dato relative istruzioni sul funzionamento, vede la propria opera monca, non funzionante, maltenuta. Queste opere sono in mano a custodi non sempre preparati che si limitano ad accendere i proiettori e a non verificare se la messa a fuoco sia corretta o se la proiezione esca dal quadro. Se non hanno avuto formazione o istruzione diverse si limitano a trattare l’opera video come una qualunque altra scultura. Al massimo c’è da spolverarla. Nel dubbio di non saper manovrare tecnologie, c’è chi non accende proprio nulla; se non è l’umidità a far andare in tilt il sistema, poi, lo è l’usura della lampada del proiettore, o una scheda video saltata che produce quelle magnifiche righe orizzontali “effetto glitch art”. Non parliamo di opere interattive dove già per l’utente capire come funziona o da dove partire è un rebus in assenza di infografiche chiare per offrire la chiave di lettura e di ingresso all’opera.
Il patrimonio museale accoglie con distrazione, difficoltà e forse anche minima tolleranza le opere di new media art, e nel caso qualcosa vada storto, non si riacquista la tecnologia di cui necessitano, si lasciano spente e basta. Un problema in meno da gestire. L’importante è che funzioni all’inaugurazione.
Ieri ho voluto fare una verifica dello stato di conservazione del Museo MUTEF di Sarzana all’interno della Fortezza Firmafede. Nulla da dire sui contenuti- Il Museo è stato allestito un anno e mezzo fa circa e versa, almeno una parte, in condizioni non straordinarie.
L’allestimento multimediale andava a compensare, nell”idea dei progettisti pubblici che hanno definito la gara nei minimi dettagli, l’assenza di arredi e di oggettistica da mettere in mostra.
Ovviamente la Fortezza è di per sé un gioiello, uno snodo di cunicoli e sotterranei straordinari che raccontano la Storia anche nell’assenza di affreschi o oggetti originali. Il paesaggio che si vede dalla Fortezza Firmafede dagli spalti è davvero magnifico e la splendida cornice naturale aumenta il valore culturale e storico-artistico del bene architettonico.
Il percorso multimediale ha un obiettivo didattico e educativo e in questo nulla è lasciato al caso e possiamo dire che funziona: ogni momento della vita medioevale, da quella quotidiana ai grandi eventi della Storia sono raccontati con grande profusione di mappe, carte e suggestioni visive e sonore alcune molto curiose e simpatiche e di sicuro impatto per un pubblico giovane o giovanissimo, altre forse ridondanti ma fa parte del gioco. Il target è quello scolastico a prima vista ma a vedere dal libro delle presenze vengono anche turisti magari saltando per un giorno la visita alle 5 terre. Ed è proprio qua che si nota un commento di un visitatore che doveva essere già un segnale per chi gestisce quello spazio: ” Alcune sale non funzionano”. E in effetti dopo un certo periodo trascorso da quella scritta noi il giorno 22 abbiamo constatato che “molte stanze non funzionano davvero” ovvero i videoproiettori non si attivavano (nonostante avessimo effettuato l’avvio con quel curioso e per certi aspetti inutile, braccialetto). Se un video del piano terra dà evidenti segni di stanchezza rilasciando orribili righe orizzontali, in altre la proiezione non era tarata perfettamente a inquadrare l’oggetto, perdendo l’efficacia del gioco tra tridimensionalità e bidimensionalità. La stanza della proiezione a 360° che doveva mostrare una battaglia, non è pervenuta…..Non parliamo della cattiva impressione che fanno evidenti grovigli di cavi, prolunghe appese proprio sopra la testa del visitatore
All’ingresso, all’unica persona presente in tutto il Museo abbiamo fatto presente i problema e gentilmente ci ha risposto che lo sapevano e che praticamente la stanza a 360° da molto tempo non funzionava mentre le altre in genere vengono a rimetterle a posto su segnalazione. Bene, quindi noi ritorneremo a verificare.
Magari segnaliamo anche che il “puzzle 3D” del castello di Lerici è a pezzi: facile immaginarsi i ragazzini tirarsi i pezzi da una parte all’altra della stanza, specie in assenza come è successo a noi, di personale di controllo. D’altra parte noi abbiamo visto un ragazzino straniero che faceva scorribande nelle sale con lo skate board,
Questo articolo vuole essere l’inizio di una ricognizione sullo stato dell’arte dei musei interattivi, del loro stato di conservazione, del loro funzionamento e anche della manutenzione degli stessi. Mentre è normale riparare un intonaco che cade, una parete macchiata d’umido non sembra normale riparare una lente o una lampada di un proiettore.
Vorremmo anche verificare l’efficacia nel tempo delle opere video o interattive inserite in collezioni o gallerie d’arte.
Chiediamo a curatori multimediali, direttori di musei, studiosi, appassionati di new media art, artisti multimedia o semplici visitatori, di segnalarci quello che non va e quali musei/opere sono in sofferenza. Prima di fare una riflessione generale occorre avere un quadro preciso della situazione almeno nazionale. Chiedo a coloro che sono interessati di farmi avere notizie e verificheremo quali sono le più frequenti cause di malfunzionamento e a quale livello di cattiva cura di un’opera digitale si possa arrivare nella più totale mancanza di rispetto dell’artista; l’obiettivo è quello di stilare un decalogo delle 10 fondamentali cose da tenere presente nell’allestimento di una mostra multimediale.
La fragilità è il tema della XXI edizione 2018 di Inequilibrio, così come rappresentata nell’immagine disegnata da Guido Bartoli per il Festival. Uova calpestate da una ragazza con le ali, forse nell’illusione di essere un angelo prima di spiccare il volo, con la consapevolezza, espressa dalla vignetta che rappresenta l’icona “fragile” posta sulle scatole dei bicchieri.
Inequilibrio XXI, festival della nuova scena, torna a Castello Pasquini, Castiglioncello (LI) dal 19 giugno all’8 luglio per raccontare le molteplici fragilità del nostri tempi attraverso 52 spettacoli tra teatro, danza e musica, di cui 15 Prime nazionali per un totale di 82 repliche, presentando una selezione tra quanto di più interessante la scena contemporanea, italiana e internazionale, propone. Il Focus di danza che nella passata edizione era stato dedicato ai giovani coreografi arabi, quest’anno si amplierà con un occhio più vasto sull’area Mediterranea e del Medioriente grazie al Focus Young Mediterranean And Middle East Choreographers 2018 progetto sostenuto da La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut français Italia / Ambasciata di Francia in Italia. Gli artisti ospiti di INEQUILIBRIO saranno: Sina Saberi, danzatore iraniano che ha sviluppato una ricerca personale che eludendo i divieti del suo paese (in Iran la danza è vietata) apre orizzonti sul corpo, scandagliando tradizioni e riti del passato in Iran. La danzatrice marocchina Nora Alani presenterà un duo con il performer libanese Jadd Tank che è l’autore della coreografia e del concept. Radouan Mriziga coreografo marocchino “esplorerà” il mondo contemporaneo in bilico tra religione e rinnovamento. L’artista sente la necessità di resistere attraverso l’arte agli impatti sociali, culturali e religiosi, questo ha rafforzato la sua vitalità aprendogli un confronto sulle impellenze sociali. Tra gli ospiti internazionali di grande richiamo da segnalare la presenza di Ivo Dimchev, carismatico artista bulgaro di culto, noto in tutto il mondo per le sue performance estremamente innovative e provocatorie, e per la sua singolare vocalità che sarà a Inequilibrio con due appuntamenti: un vero e proprio concerto e una performance. Il concerto di Dimchev non sarà l’unico momento musicale a Inequilibrio che quest’anno apre alla musica anche con il concerto per chitarra di Guido Di Leone. Meytal Blanaru danzatrice e coreografa israeliana con base a Bruxelles, presenterà Aurora un singolare solo, ispirato alla storia di Genie, una bambina che aveva passato i primi tredici anni di vita legata a un vasino, chiusa sola in una stanza, da genitori degeneri. Dopo il suo ritrovamento nel 1970 ha passato la vita tra autorità, scienziati e servizi sociali. “Seppure la storia di Genie sia uno straziante racconto di abusi- racconta la Blanaru- sono stata profondamente ispirata da come avesse sviluppato una fisicità umana alterata.” La compagnia ceca Dot 504 debutterà in Prima italiana il loro nuovo spettacolo Family Journey.
Due saranno le personali dedicate ad un coreografo e ad una drammaturga: Daniele Ninarello (danzatore e coreografo) e Rita Frongia (drammaturga, regista e attrice) che presenteranno tre loro spettacoli ciascuno.
Non mancheranno gli artisti che da sempre condividono il loro percorso con Armunia: Massimiliano Civica che porterà a Castiglioncello, dopo il debutto al MET, la farsa scritta da Armando Pirozzi, Belve e Fortebraccio Teatro con un nuova tappa su Pirandello: Sei. E dunque, perché si fa meraviglia di noi? Da Sei personaggi in cerca d’autore. Antonella Questa attrice, drammaturga e regista, da sempre attenta a tematiche sociali, che sdrammatizza con intelligenza e ironia nei suoi spettacoli, debutta con il nuovo lavoro Infanzia Felice nato ad Armunia, dopo una lunga residenza. Oscar De Summa con il nuovo Soul music- dal lato opposto. Dopo il successo della Trilogia della Provincia, l’attore e autore pugliese torna alle atmosfere e ai colori del sud con un racconto di conflitti e passioni intenso, corale, generazionale. E’ un gradito ritorno anche per Francesco Pennacchia con Il Custode e per Ilaria Drago che debutta a Inequilibrio con Migrazioni_cambiare la fine | Senza confini Antigone non muore. L’inedita coppia Alessandra Cristiani e Marcello Sambati presenta Clorofilla, dai libri Esitazioni e Tenebre del poeta e attore Marcello Sambati, uno spettacolo in cui la poesia del corpo si mescola con quella dei versi. La compagnia Frosini Timpano sarà a Inequilibrio con Les Epoux del drammaturgo francese David Lescot, tradotto da Attilio Scarpellini. La storia di un’ordinaria coppia di potere, i dittatori capricciosi e sanguinari Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, che hanno messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni. Tornano anche i Quotidiana.com con Episodi di assenza1_prima che arrivi l’eternità. scienza vs religionee Ciro Masella con L’ospite, un testo inedito di Oscar De Summa. I Sacchi di Sabbia, diretti da Massimiliano Civica proporranno un nuovo capitolo del loro singolare percorso nel teatro greco, stavolta affronteranno Andromaca da Euripide. Inequilibrio, in qualità di partner, ospita Cani morti di Jon Fosse, regia di Carmelo Alù, nell’ambito di
Davanti al pubblico, il progetto della Fondazione Teatro Metastasio di Prato di avviamento al lavoro destinato a giovani registi neodiplomati in una delle principali Scuole di Teatro italiane, a cui sarà prodotto uno spettacolo. L’intero progetto è seguito da Massimiliano Civica, che accompagnerà Carmelo Alù, il regista scelto, nel lavoro di relazione con gli interpreti e con i collaboratori artistici, nella pianificazione dei tempi e nel rispetto del budget fissato dalla produzione, proteggendo il delicato passaggio dall’idea allo spettacolo.
Nerval Teatro sarà al festival con gli attori del laboratorio della cooperativa Nuovo Futuro con Beckettianae torna anche la compagnia Garbuggino -Ventriglia.
Approda a Inequilibrio Antonio Rezza, anticonvenzionale cantore dell’assurdo e dell’insensatezza con Fratto-X di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Attodue/ Murmuris propongono Giusto la fine del mondo di Jean Luc Lagarce, che conferma il filone francese della drammaturgia contemporanea presente negli ultimi anni ad Inequilibiro. Un testo immenso, quello di Lagarce. Ordinato, simmetrico, eppure vivo, di una vitalità così dinamica da diventare voragine. Un testo sull’amore, sulla famiglia, sulla morte, sul coraggio, sul viaggio, sulla distanza, sul silenzio, sulla potenza della parola.
La compagnia Sirna/Pol con I Giardini di kensingtonpresenta uno spettacolo sulle relazioni, tra maschile e femminile.
Prodotto dall’azione Collaboration di Anticorpi XL, Daniele Albanese presenta Von: una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze che agiscono sui corpi e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono. Nella voliera nel parco di Castello Pasquini, la danzatrice Anna Maria Ajmone in dialogo con Jules Glodsmith, costumista e scenografa, presenterà NORAMA VALLEY condividendo suggestioni, immagini possibili, forme e materiali con cui saranno costruite le stratificazioni del paesaggio all’interno di un percorso di ricerca che si concentra sul soggiornare in spazi diversi, creando delle azioni di passaggio, che in modi completamente differenti si relazionano al contesto. Anna Maria Ajmone danzerà anche nello spettacolo V N Serenade- Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, Serenata in do maggiore per archi op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij di Cristina Kristal Rizzo in cui la creazione ricerca il rapporto più prossimo tra danza e musica, emancipando le potenzialità espressive del corpo, l’eleganza del gesto. JUST TWO due assoli è il titolo di una serata condivisa, in cui due coreografi palermitani over 40, Giuseppe Muscarello e Giovanna Velardi,propongono due soli sul tema dell’espressività e dell’identità. Due coreografi dal respiro internazionale, la cui cifra linguistica e stilistica è fortemente radicata nella sicilianità. NON RICORDO è il titolo del nuovo spettacolo di e con Simone Zambelli, artista selezionato nella Vetrina Anticorpi Xl edizione 2017, laureato all’ Accademia Nazionale di Danza di Roma (indirizzo contemporaneo) e danzatore di diverse compagnie Italiane ed Estere, tra cui: Jason Mabana Dance Company, Cie Zerogrammi, Balletto Civile e Muxarte. Euforia di Silvia Rampelli, spettacolo prodotto da Habilé d’eau, compagnia fondata da Silvia Rampelli, che focalizza la riflessione sulla natura dell’atto, sulla scena come dispositivo percettivo, arriva ad Inequilibrio in forma definita dopo che lo scoro anno era stato presentato in forma di studio.
La compagnia Berarardi Casolari approda a Inequilibrio con Amleto take away, un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva». Tra le giovani proposte la compagnia under 35 Amor vacui, mensione speciale della Giuria, al premio Scenario, con Intimità,. La compagnia L’uomo di fumo con Bolle di sapone, la compagnia Oyes con SCHIANTO, un viaggio surreale nell’inconscio di una generazione e la compagnia The ghepards con La fanciulla con la cesta di frutta una riflessione sull’opera e sull’artista la compagnia Pilar Ternera con Scena di Libertà. Dopo due anni di lavoro intorno al testo Savannah Bay di M. Duras, e al tema della relazione come dialogo di reciprocità e rispecchiamento degli “io”, arrriva al festival Di tutti gli istanti, da un’ idea di Silvia Pasello mentre la compagnia Lanza- De Carolis presenta Suzanne, un monologo liberamente tratto da Suzanne Andler di Marguerite Duras. Infine non mancherà Luca Scarlini che anche quest’anno regalerà al festival, le sue perle di conoscenza nelle sue seguitissime conferenze-spettacolo con Se permettete parliamo di donne.
Inequilibrio organizza anche alcuni incontri, due dei quali forniranno crediti formativi per giornalisti: il primomartedì 19 giugno con la giornalista e antropologa Tiziana Ciavardini, esperta di Iran e Medioriente, che intervisterà il danzatore e coreografo iraniano Sina Saberi e con lui racconterà le tradizioni e la cultura del medioriente, un mondo tra informazione e pregiudizi. L’altro appuntamento sarà invece il 27 giugno con una vera e propria full immersion nella critica di danza, uno sguardo in trasformazione. Teoria e pratica, con Rossella Battisti, Marilù Buzzi, Silvia Poletti. Mercoledì 20 giugno Annamaria Monteverdi con Massimo Bergamasco docente di meccanica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, presenterà il suo libro Memorie maschera e teatro di Robert Lapage. Frutto della decennale ricerca dell’autrice negli archivi della compagnia Ex Machina a Quebec City e nel backstage degli spettacoli di Lapage Premio Europa per il teatro. Quindi sabato 7 luglio Attilio Scarpellini presenterà il libro della collana i Quaderni di Armunia sul Tempo seconda parte.
NTEATRO Festival 2018 si terrà dal 21 giugno all’1 luglio tra Polverigi e Ancona. L’edizione numero 40 di INTEATRO, storico Festival nato tra le colline marchigiane nel borgo di Polverigi, presenta un’edizione tutta incentrata sull’apparente contraddizione tra identità e trasformazione.
14 artisti, 17 titoli e 24 repliche nei quattro giorni di Polverigi (21-24 giugno) e nelle giornate di Ancona (27 giugno 1 luglio), interamente dedicate al lavoro del drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour, in esclusiva per l’Italia, dal titolo autobiografico “Nassim”.
A Polverigi, inoltre, a celebrare il ruolo di promotore internazionale svolto da Inteatro nel corso degli anni, si svolgerà un incontro sul tema degli scambi internazionali con i Paesi extraeuropei, dal titolo “Crossing the seas” a cui parteciperanno ospiti provenienti, oltre che dai Paesi europei, anche da Asia e Medioriente.
Nato dall’impegno comune della Regione Sardegna e dell’Unione Europea, il Parco scientifico e tecnologico regionale è un sistema di infrastrutture avanzate e servizi per l’innovazione tecnologica e la valorizzazione della ricerca
Profilo
Frutto dell’impegno congiunto della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Unione Europea, il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna è un sistema di infrastrutture avanzate e servizi per l’innovazione e per lo sviluppo e l’industrializzazione della ricerca.
Piattaforme e servizi
All’interno del Parco tecnologico della Sardegna sono presenti dieci piattaforme tecnologiche costituite da laboratori e apparecchiature scientifiche. Oltre ai servizi generali di logistica, manutenzione ed accoglienza, il Parco offre un’ampia gamma di servizi per lo sviluppo tecnologico.
Organizzazioni insediate
Sono attualmente insediate nella sede centrale di Pula imprese e centri di ricerca operanti nei settori delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, della biomedicina, delle tecnologie per la salute, della bioinformatica e dell’energia. La sede di Alghero ospita imprese e centri operanti nei settori dell’informatica e telematica, della biomedicina, delle tecnologie per la salute e delle biotecnologie industriali.
Insediarsi nel Parco
Le imprese e i centri di ricerca possono insediarsi nelle quattro sedi del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna e godere dei numerosi vantaggi offerti. In questa sezione è possibile scaricare il documento con tutte le informazioni per insediarsi e il modulo per presentare domanda.
FabLab
Il FabLab di Sardegna Ricerche è un laboratorio di digital fabrication ad accesso aperto in cui tutti possono ideare e realizzare concretamente i loro oggetti e le loro invenzioni. È accessibile a chiunque sia dotato di creatività, immaginazione e voglia di progettare e costruire in uno spazio condiviso. Si ispira al modello dell’open source, in quanto ne condivide la filosofia incentrata sul libero scambio.
Biblioteca
La biblioteca si trova nel centro servizi dell’edificio 2 della sede centrale del Parco tecnologico della Sardegna a Pula (CA) e si rivolge principalmente ad un’utenza con esigenze tecniche e scientifiche, ma grazie alla sezione divulgativa, è a disposizione di chiunque voglia conoscere meglio la scienza.
Convegnistica
Le sedi del Parco offrono diverse tipologie di sale e spazi per l’organizzazione di riunioni, seminari, convegni, esposizioni e attività formative. Il vincolo di base è che tali eventi siano coerenti con la missione del Parco. Oltre alle sale e agli spazi, sono disponibili servizi quali assistenza tecnica e segreteria e attrezzature di vario genere. Entrambe le sedi sono dotate infine di una foresteria.
Il seguente bando, promosso dal Festival Contaminazioni Digitali, è rivolto a singoli artisti, gruppi, collettivi, compagnie interessati a partecipare al Festival proponendo uno spettacolo teatrale multimediale o una performance multimediale da realizzare nella formula della “residenza artistica”.
Lo spettacolo/installazione dovrà riguardare il tema “False notizie”, che rappresenta il Focus di Contaminazioni Digitali 2018.
Gli artisti selezionati parteciperanno ad un periodo di 9 giorni di residenza artistica in uno dei seguenti periodi:
22 giugno – 1 luglio a Cormons (GO), con performance conclusiva il giorno 30 giugno all’interno del programma di Cormons del Festival Contaminazioni Digitali;
29 giugno – 8 luglio ad Artegna (UD), con performance conclusiva il giorno 7 luglio all’interno del programma di Artegna del Festival Contaminazioni Digitali;
Gli spettacoli/performance proposti dovranno configurarsi effettivamente come progetti multimediali, all’interno dei quali promuovere l’interazione tra media e linguaggi differenti (performance, videoproiezioni, fotografie, parole, suoni, testi ecc.) con particolare attenzione alle possibilità espressive offerte dalle nuove tecnologie che si basano sull’informatica, sul web, sulla virtualità, sul rapporto uomo-macchina, sui social media.
Saranno privilegiati i progetti site specific, capaci di svilupparsi in spazi non teatrali, lavorando sul rapporto tra performer, elementi multimediali e spazi urbani.
Saranno altresì privilegiati progetti che favoriscono il coinvolgimento dei cittadini ed, eventualmente, di alcuni dei richiedenti asilo ospitati sul territorio.
Per le compagnie selezionate è previsto un cachet di 1200 euro oltre all’ospitalità in residenza.
Le candidature dovranno essere inviate utilizzando l’apposito modulo on-line non oltre il giorno 28 MAGGIO 2018.
Mercoledì 23 maggio si svolgerà negli spazi della Manifattura Tabacchi di Cagliari, in viale Regina Margherita 33, il seminario “La tutela della creatività e la gestione dei diritti d’autore”. L’iniziativa, in programma dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:30, è organizzata dallo Sportello Proprietà intellettuale di Sardegna Ricerche nell’ambito di un ciclo di seminari sulle ultime novità in fatto di protezione del diritto d’autore e delle opere d’ingegno.
Una delle principali preoccupazioni di coloro che progettano e realizzano opere creative è la tutela dei propri diritti. “Come faccio a evitare che la mia creatività venga defraudata da qualcun altro senza che vengano rispettati i miei diritti?” si chiedono spesso grafici, sviluppatori, giornalisti, fotografi quando si accingono a diffondere le loro opere. Nello stesso tempo, nell’attività di promozione e comunicazione di contenuti creativi ci si trova spesso a riutilizzare e rielaborare materiali precedentemente realizzati da altri. È possibile? E in quali termini?
In questo seminario si illustreranno i meccanismi del diritto d’autore osservandolo da entrambe le ottiche, in modo da aumentare il livello di consapevolezza degli utenti e promuovendo pratiche corrette. La partecipazione al seminario dà diritto a 6 crediti formativi per gli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Cagliari.
Indirizzo
Manifattura Tabacchi
Viale Regina Margherita, 33
09125 – Cagliari
In July 1998, the performance company BLAST THEORYdid something a little different. Instead of making a theatre piece about a kidnapping, they actually kidnapped two unsuspecting victims – snatching them out of their daily lives and then imprisoning them, under constant webcam surveillance, for 48 hours. The abductees had made themselves available for kidnap by entering a lottery, which must have seemed like a fun idea at the time…
Widely covered in the press and media, KIDNAP caught the public imagination as an edgy example of what the internet was now making possible. A pivotal event in Blast Theory’s evolution as a company, the piece also anticipated all kinds of subsequent developments in the wider culture — from the round-the-clock surveillance of reality TV shows like Big Brother, to the 21st century vogue for audience participation in live art, and the contemporary ubiquity of ‘escape rooms’ (getting yourself locked up for kicks).
KIDNAP@20 is a one-day symposium marking the piece’s 20th anniversary, which will look back at where we were then, and ask where we are now. What has changed in the realms of digital art and technology, participatory performance, and the politics of consent? When, how and why do surveillance, imprisonment, and power games become art or entertainment?
To sign up for this FREE event, please visit our Eventbrite page:
Matt Adams, Ju Row Farr and Nick Tandavanitj (Blast Theory core artists)
John McGrath (Artistic Director, Manchester International Festival; author of Loving Big Brother)
Saul Hewish (Artistic Director, Rideout: Creative Arts for Rehabilitation)
Ali Matthews and Niki Woods(University of Salford & Blast Theory)
Tamsin Drury (hAb) and Dave Carter (University of Manchester)
Matt Fenton (Artistic Director, Contact)
Petra Tauscher (Dramaturg and Producer, HOME Manchester)
Professor Stephen Coleman (University of Leeds)
… and further contributors to be confirmed.
The event includes a screening of the film document of KIDNAP (30 mins) and reflections on other relevant work, including Rideout’s Cell Project (2016) and Ali Matthews’ What the Money Meant (2014).
Dal 12 maggio al 15 giugno si svolgeranno tra Cagliari, Macomer e Nuoro quattro bootcamp legati al progetto “cambiaMENTI”. Si tratta del programma dello Sportello Startup di Sardegna Ricerche che mira a diffondere metodi e strumenti a supporto di idee e progetti innovativi nei settori dell’industria culturale e creativa e dell’economia sociale.
I bootcamp saranno strutturati come momenti di formazione e confronto, dove conoscersi e lavorare per sviluppare iniziative e pratiche di innovazione sociale e culturale. Il contesto che si vuole creare è fortemente operativo, con l’obiettivo di ampliare la dimensione della propria rete sociale e favorire così la progettazione di nuove idee imprenditoriali nei campi del benessere individuale e collettivo e dello sviluppo sociale, culturale ed economico dei territori e delle comunità.
La partecipazione è riservata a persone fisiche maggiorenni, è gratuita e non costituisce prerequisito per la partecipazione al bando cambiaMENTI™, che sarà pubblicato nelle prossime settimane. Rappresenta invece un momento di confronto utile per affinare e migliorare le proprie capacità di progettazione.
Per partecipare occorre iscriversi compilando il Google form dedicato.
L’iscrizione ai singoli bootcamp ha una scadenza diversa, maggiori informazioni sono disponibili nell’Avviso scaricabile alla voce “Documenti correlati”.
Giovedì 24 maggio dalle 9 alle 16,30 la quarta giornata dedicata alla ricerca con i docenti e i ricercatori del DIPARTIMENTO DI BENI CULTURALI E AMBIENTALI.
Il festival sui rapporti tra cinema e arte, che l’Accademia di Brera propone a Milano da sei anni, con questa edizione si apre ad altri linguaggi, inaugurando una riflessione intorno alle interrelazioni tra il cinema e diversi ambiti creativi: non solo le arti visive, ma anche il teatro, l’architettura, il design, la musica, la danza e la letteratura.
Dal 10 al 14 maggio al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano.
A cura di Francesca Alfano Miglietti, Laura Lombardi, Elisabetta Longari da martedì 10 a sabato 14 maggio 2016
martedì 10 maggio dalle 14.30 alle 21.30 circa
mercoledì 11 maggio dalle 14.30 alle 22.00 circa
giovedì 12 maggio: dalle 14.30 alle 22.40 circa
venerdì 13 e sabato 14: dalle 15.00 alle 22.30 circa